QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PROGETTO TRILOGIA NAVILE
L'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domande d'attualità dei consiglieri Tomassini (Fi) e Bernardini (Lega N) sul progetto Trilogia Navile.
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visto l’articolo ...
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L'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domande d'attualità dei consiglieri Tomassini (Fi) e Bernardini (Lega N) sul progetto Trilogia Navile.
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visto l’articolo di stampa, Repubblica Bologna 7 aprile, p.4, chiede al Sindaco di sapere se l'Amministrazione comunale sia consapevole dalla situazione descritta dal cronista e, in caso affermativo, se abbia intenzione di intervenire e come".
Domanda d'attualità del consigliere Bernardini:
"Da alcuni giorni sulla stampa compaiono articoli relativi alle opere di nuova urbanizzazione previste nel comparto del Quartiere Navile; a tale proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
se abbiano intenzione di impegnare l'Ente in funzione di garanzia, o in altro modo, per consentire lo sblocco dei fondi mancanti al completamento delle opere e far sì che coloro che abbiano già pagato la casa, o abbiano dato una caparra per la stessa, possano raggiungere il loro obiettivo;
se abbiano intenzione di fare azioni a difesa di quei cittadini che abbiano già impegnato i loro soldi per comperare una abitazione che non è completata e rischia di non esserlo;
inoltre se abbiano intenzione di accantonare a bilancio i fondi chiesti, per presunto danno, nel ricorso della Pentagroup per le presunte inadempienze contrattuali prospettate nei confronti del Comune di Bologna nella progettazione e realizzazione del comparto del Lazzaretto".
Risposta dell'assessore Gabellini:
"L'amministrazione ha seguito passo passo l'attuazione del comparto, anche prima che emergessero le problematiche finanziarie di Valdadige sistemi urbani che si sono riflessi sull'andamento dei cantieri. Di volta in volta abbiamo messo in atto diverse azioni per sostenere l'attuazione di questo che riconosciamo essere un comparto strategico, spero con una generale condivisione.
Lo abbiamo fatto impiegando anche delle nostre risorse, atte prima al completamento delle opere di urbanizzazione in attesa del subentro degli attuatori dei lotti H ed N. Sono ancora di proprietà del Comune, che poi nel momento in cui subentreranno gli attuatori, ci verranno restituiti gli oneri. A questo scopo nel 2013 abbiamo stanziato 5 milioni di euro di cui abbiamo potuto pagare, come detto in commissione, 900 mila euro, in quanto per pagare la restante parte abbiamo bisogno di avere la fatturazione a fine lavori. Però abbiamo in bilancio 5 milioni, che è tutto quanto compete a noi per realizzare le opere di urbanizzazione anche per i comparti H ed N.
Questo peraltro ha garantito che si siano già realizzate delle opere di urbanizzazione importanti, fra le quali il sivrappasso di Villa Angeletti, via Fioravanti, opere a verde, dei sotto servizi. Questo è stato il primo modo di sostenere l'operazione con nostro diretto intervento.
A riprova del fatto che non abbiamo mai smesso di interagire, abbiamo messo questo comparto come priorità per avere il finanziamento del Piano città: abbiamo ottenuto più di 10 milioni di euro che ci consentono la realizzazione di opere pubbliche importanti come il nuovo centro sociale Katia Bertasi, il recupero della pensilina e l'edilizia sociale del lotto Acer. Poi abbiamo messo anche la scuola prevista nel comparto all'interno del Fondo scuola costituito dall'amministrazione. In termini di cifre - 5 milioni d aun lato e 10.250.000 dall'altro per il Piano città - questo mi pare l'impegno più importante.
Sempre nell'udienza conoscitiva 26 marzo, si è riconfermato l'impegno perché sapevamo della complessità e della crisi che ha investito le imprese costruttrici. Era venuto in quella audizione sia il presidente del Consorzio che realizza le opere di urbanizzazione, sia il presidente della Valdadige sistemi urbani. Abbiamo avuto anche un incontro successivo all'udienza e già in quella sede abbiamo potuto prendere atto che le trattative erano promettenti e finalmente, anche essendosi attivato lo stesso Sindaco, abbiamo oggi finalmente l'ufficialità dopo la conferenza stampa di ieri che ha confermato il sostegno delle banche a Valdadige. Questo consentirà di ripartire con i cantieri il 16 aprile e poter concludere i lavori per ottobre. Questa la tabella di marcia che avevamo già avuto modo di conoscere perché abbiamo rapporti quasi quotidiani con la ditta.
Ciò non vuol dire che la situazione non richieda una continua presenza e monitoraggio, perché la crisi che investe il mercato edilizio fa sì che l'operazione nel suo complesso, così impegnativa, debba essere continuamente monitorata.
Volevo però anche rassicurare rispetto all'allarme che è stato sollevato e che la stampa ha amplificato, presentando il comparto come in stato di abbandono. Non è questa la situazione, nonostante le criticità.
Il 92% dei sotto servizi, in ambito delle opere di urbanizzazione, che è il lavoro più grosso di sistemazione dello spazio aperto è stato già realizzato. Non si vede, però è fondamentale per la sistemazione in superficie dello spazio.
Per quanto riguarda la situazione dei cittadini, obiettivamente per alcuni difficile, la Valdadige ci ha informato che quasi tutti i promissari acquirenti, tranne pochissimi casi, in audizione ne erano emersi tre, sono coperti da garanzie fideiussorie. Pertanto, pur condividendo la preoccupazione di essi, riteniamo che la situazione nel complesso sia sotto osservazione da parte della società. Noi come amministrazione non ci facciamo carico degli oneri finanziari dei privati, perché sarebbero redistribuiti sulla collettività. Quello che possiamo fare è esercitare un ruolo di vigilanza, per fare in modo che le due parti continuino a dialogare e si trovino soluzioni. Non abbiamo alcun altro spazio di manovra sul piano economico. Abbiamo sostanzialmente un ruolo di garanzia, ma non negli atti di compra vendita, che sono al di fuori dal campo di possibilità dell'amministrazione.
Per quanto riguarda invece gli accantonamenti eventualmente previsti nel bilancio del contenzioso sul comparto Lazzaretto, richiamo quanto è stato già detto dalla Vicesindaco al question time la scorsa settimana.
I punti rilevanti sono: le trattative in corso per la soluzione transattiva della controversia. In generale, trattandosi di una richiesta di danni stimabile sui 60 milioni circa di euro, sia perché stiamo cercando vie di uscita, sia perché i danni si misurano alla sentenza, è impossibile dire al momento dire quale possa essere l'esito, che noi auspichiamo di poter neutralizzare.
Alle preoccupazioni in Consiglio comunale, si è attivata anche la presidente Lembi per rispondervi, a seguito del parere dell'Avvocatura comunale.
Sull'ipotesi di poter vincolare una parte della somma in un fondo rischi per passività potenziali, in via prudenziale come suggerito dalla Corte dei conti, che si è valutato sarebbe una misura che solleva dalle responsabilità gli amministratori. Su questo punto, siamo in attesa di un parere dei Revisori dei Conti per poter fare tutte le valutazioni del caso. L'insieme dei settori competenti formulerà una risposta a riguardo sul fondo rischi, che comunque andrebbe fuori Bilancio.
Voglio ribadire, per tranquillizzare tutti, che siamo tutt'altro che assenti,su questo fronte, siamo anzi molto presenti".
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visto l’articolo di stampa, Repubblica Bologna 7 aprile, p.4, chiede al Sindaco di sapere se l'Amministrazione comunale sia consapevole dalla situazione descritta dal cronista e, in caso affermativo, se abbia intenzione di intervenire e come".
Domanda d'attualità del consigliere Bernardini:
"Da alcuni giorni sulla stampa compaiono articoli relativi alle opere di nuova urbanizzazione previste nel comparto del Quartiere Navile; a tale proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
se abbiano intenzione di impegnare l'Ente in funzione di garanzia, o in altro modo, per consentire lo sblocco dei fondi mancanti al completamento delle opere e far sì che coloro che abbiano già pagato la casa, o abbiano dato una caparra per la stessa, possano raggiungere il loro obiettivo;
se abbiano intenzione di fare azioni a difesa di quei cittadini che abbiano già impegnato i loro soldi per comperare una abitazione che non è completata e rischia di non esserlo;
inoltre se abbiano intenzione di accantonare a bilancio i fondi chiesti, per presunto danno, nel ricorso della Pentagroup per le presunte inadempienze contrattuali prospettate nei confronti del Comune di Bologna nella progettazione e realizzazione del comparto del Lazzaretto".
Risposta dell'assessore Gabellini:
"L'amministrazione ha seguito passo passo l'attuazione del comparto, anche prima che emergessero le problematiche finanziarie di Valdadige sistemi urbani che si sono riflessi sull'andamento dei cantieri. Di volta in volta abbiamo messo in atto diverse azioni per sostenere l'attuazione di questo che riconosciamo essere un comparto strategico, spero con una generale condivisione.
Lo abbiamo fatto impiegando anche delle nostre risorse, atte prima al completamento delle opere di urbanizzazione in attesa del subentro degli attuatori dei lotti H ed N. Sono ancora di proprietà del Comune, che poi nel momento in cui subentreranno gli attuatori, ci verranno restituiti gli oneri. A questo scopo nel 2013 abbiamo stanziato 5 milioni di euro di cui abbiamo potuto pagare, come detto in commissione, 900 mila euro, in quanto per pagare la restante parte abbiamo bisogno di avere la fatturazione a fine lavori. Però abbiamo in bilancio 5 milioni, che è tutto quanto compete a noi per realizzare le opere di urbanizzazione anche per i comparti H ed N.
Questo peraltro ha garantito che si siano già realizzate delle opere di urbanizzazione importanti, fra le quali il sivrappasso di Villa Angeletti, via Fioravanti, opere a verde, dei sotto servizi. Questo è stato il primo modo di sostenere l'operazione con nostro diretto intervento.
A riprova del fatto che non abbiamo mai smesso di interagire, abbiamo messo questo comparto come priorità per avere il finanziamento del Piano città: abbiamo ottenuto più di 10 milioni di euro che ci consentono la realizzazione di opere pubbliche importanti come il nuovo centro sociale Katia Bertasi, il recupero della pensilina e l'edilizia sociale del lotto Acer. Poi abbiamo messo anche la scuola prevista nel comparto all'interno del Fondo scuola costituito dall'amministrazione. In termini di cifre - 5 milioni d aun lato e 10.250.000 dall'altro per il Piano città - questo mi pare l'impegno più importante.
Sempre nell'udienza conoscitiva 26 marzo, si è riconfermato l'impegno perché sapevamo della complessità e della crisi che ha investito le imprese costruttrici. Era venuto in quella audizione sia il presidente del Consorzio che realizza le opere di urbanizzazione, sia il presidente della Valdadige sistemi urbani. Abbiamo avuto anche un incontro successivo all'udienza e già in quella sede abbiamo potuto prendere atto che le trattative erano promettenti e finalmente, anche essendosi attivato lo stesso Sindaco, abbiamo oggi finalmente l'ufficialità dopo la conferenza stampa di ieri che ha confermato il sostegno delle banche a Valdadige. Questo consentirà di ripartire con i cantieri il 16 aprile e poter concludere i lavori per ottobre. Questa la tabella di marcia che avevamo già avuto modo di conoscere perché abbiamo rapporti quasi quotidiani con la ditta.
Ciò non vuol dire che la situazione non richieda una continua presenza e monitoraggio, perché la crisi che investe il mercato edilizio fa sì che l'operazione nel suo complesso, così impegnativa, debba essere continuamente monitorata.
Volevo però anche rassicurare rispetto all'allarme che è stato sollevato e che la stampa ha amplificato, presentando il comparto come in stato di abbandono. Non è questa la situazione, nonostante le criticità.
Il 92% dei sotto servizi, in ambito delle opere di urbanizzazione, che è il lavoro più grosso di sistemazione dello spazio aperto è stato già realizzato. Non si vede, però è fondamentale per la sistemazione in superficie dello spazio.
Per quanto riguarda la situazione dei cittadini, obiettivamente per alcuni difficile, la Valdadige ci ha informato che quasi tutti i promissari acquirenti, tranne pochissimi casi, in audizione ne erano emersi tre, sono coperti da garanzie fideiussorie. Pertanto, pur condividendo la preoccupazione di essi, riteniamo che la situazione nel complesso sia sotto osservazione da parte della società. Noi come amministrazione non ci facciamo carico degli oneri finanziari dei privati, perché sarebbero redistribuiti sulla collettività. Quello che possiamo fare è esercitare un ruolo di vigilanza, per fare in modo che le due parti continuino a dialogare e si trovino soluzioni. Non abbiamo alcun altro spazio di manovra sul piano economico. Abbiamo sostanzialmente un ruolo di garanzia, ma non negli atti di compra vendita, che sono al di fuori dal campo di possibilità dell'amministrazione.
Per quanto riguarda invece gli accantonamenti eventualmente previsti nel bilancio del contenzioso sul comparto Lazzaretto, richiamo quanto è stato già detto dalla Vicesindaco al question time la scorsa settimana.
I punti rilevanti sono: le trattative in corso per la soluzione transattiva della controversia. In generale, trattandosi di una richiesta di danni stimabile sui 60 milioni circa di euro, sia perché stiamo cercando vie di uscita, sia perché i danni si misurano alla sentenza, è impossibile dire al momento dire quale possa essere l'esito, che noi auspichiamo di poter neutralizzare.
Alle preoccupazioni in Consiglio comunale, si è attivata anche la presidente Lembi per rispondervi, a seguito del parere dell'Avvocatura comunale.
Sull'ipotesi di poter vincolare una parte della somma in un fondo rischi per passività potenziali, in via prudenziale come suggerito dalla Corte dei conti, che si è valutato sarebbe una misura che solleva dalle responsabilità gli amministratori. Su questo punto, siamo in attesa di un parere dei Revisori dei Conti per poter fare tutte le valutazioni del caso. L'insieme dei settori competenti formulerà una risposta a riguardo sul fondo rischi, che comunque andrebbe fuori Bilancio.
Voglio ribadire, per tranquillizzare tutti, che siamo tutt'altro che assenti,su questo fronte, siamo anzi molto presenti".
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Piazza Maggiore, 6