QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PROGETTO DEI NUOVI BAGNI PUBBLICI E VESPASIANI IN CITTÀ


L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul progetto dei nuovi bagni pubblici e vespasiani in città.

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Descrizione

L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul progetto dei nuovi bagni pubblici e vespasiani in città.

La domanda della consigliera Scarano:

"Visti gli articoli di stampa relativi al progetto nuovi bagni pubblici/vespasiani in città, verificato, come si apprende dalla stampa, che 12 bagni precedentemente posizionati verranno smantellati in quanto vandalizzati, con enorme spreco di soldi pubblici, chiedo al Sindaco e alla Giunta il proprio pensiero nel merito
Chiedo, inoltre se questa volta, proprio a tutela del benessere cittadino sia stato previsto un piano inerente controlli periodici e pulizia/manutenzione non solo dei bagni presidiati ma anche dei vespasiani (servizio gratuito), proprio al fine di evitare spiacevoli ed inevitabili ripercussioni a livello igienico/sanitario oltre a inutili sprechi di denaro pubblico.
Considerato, inoltre, che il Comune - a quanto si legge dalla stampa - nell'ambito di tale progetto ha previsto una spesa per la gestione di un paio di anni dei soli bagni presidiati pari ad euro 337.000,00 e che gli stessi potranno essere fruibili, da parte della cittadinanza, ad un costo di 0,50 cents.
Ricordando che anni fa veniva commissionato all'allora Seabo (oggi Hera) " un'indagine per capire quali bagni venivano usati di più e per quali motivi e si scoprì che quelli che sembravano i più rispondenti ai parametri di pulizia non venivano quasi mai utilizzati poiché dovendo inserire un gettone i bolognesi avevano paura di restare chiusi dentro".
Si chiede :
se vi sia ancora questo timore.
se si sia valutata una adeguata modalità operativa al fine di garantire che i restanti bagni automatizzati non vengano vandalizzati e quindi messi fuori uso;
se risulta possibile ipotizzare che la gestione degli stessi possa essere affidata a persone che risultano aver perso il lavoro od in carico ai servizi sociali:
se risulti possibile una collaborazione maggiormente fattiva e coinvolgente tra pubblico e privato a livello di project financing, proprio per evitare spreco enorme di denaro pubblico ".

La risposta dell'assessore Gabellini:

"La ringrazio per la domanda che mi consente di aggiungere dei dettagli rispetto al bando che è uscito. Comincerei col precisare che la concessione da dall'1 luglio 2014 al 31 marzo 2017, quindi sono due anni e nove mesi rispetto alla cifra di 337.000 euro. Richiamo il fatto, che ho sempre cercato di motivare, di prevedere una gamma di soluzioni che ci sembrano adatte ad accogliere diverse esigenze, perché effettivamente chi usa i bagni in struttura, chi usa gli automatizzati, o i vespasiani, sono soggetti differenti. Sono compresi nella pulizia e manutenzione del bando tre tipologie: cinque servizi con custodia, 17 automatizzati e 8 vespasiani, inclusi i due vespasiani che al momento della gara sapevamo avremmo collocato certamente, ma nel frattempo altri ne sono emersi, e cioè quelli attorno al Teatro Comunale. Questo proprio perché sapevamo che questo parco di bagni può cambiare nel tempo, c'è una clausola particolare che prevede di poter togliere e aggiungere a seconda della necessità fatto salvo il 20% dell'importo complessivo, come in tutte le gare di appalto.
Rispetto a quelli in struttura, che sono puntualmente indicati nel disciplinare, avrà notato certamente che per esempio ne mancano alcuni, come quello di piazza Verdi o della Montagnola, perché ci sono alcune posizioni che riteniamo di dovere mettere in gestione autonomamente con contratti particolari per il loro migliore funzionamento. Abbiamo anche allungato gli orari, tenendo conto di dove sono collocati i bagni, abbiamo cioè rivisto quello che nel bando precedente era invece standardizzato. Ci sono anche 200 ore che si possono aggiungere in relazione a richieste per eventi particolari in quelle zone che consentano di poter meglio rendere fruibile quest'offerta, e non rigida. Sui bagni automatizzai, ce ne sono adesso 17, perché 14 di cui pure c'è l'elenco verranno smantellati. Tra l'altro c'è un elenco in ordine di priorità, perché quello dello smantellamento costituisce una proposta migliorativa. Per quanto riguarda la sicurezza, nel senso di timore di rimanere chiusi dentro, avevamo già detto che adesso sono unificati a 0.50 cent di euro il pagamento sia di quelli in struttura che di quelli automatizzati. Tutti quelli automatizzati hanno già oggi un sistema con apertura a moneta, che verrà però sostituito, cioè nel bando si chiede la sostituzione di tutte le attuali gettoniere per dotare gli impianti di sistemi più moderni in grado di conteggiare le entrate, che ci consente un monitoraggio delle strutture più utilizzate, e di dare il resto. C'è inoltre la possibilità dall'interno di chiamare l'allarme e abbiamo anche chiesto che possa essere messa all'esterno degli automatizzati una targhetta con il nome del referente e il numero di telefono.
Non si sono mai verificati in questi anni casi di qualcuno che è rimasto chiuso dentro. Sempre in questo appalto ci sono 12 ore di tempo dalla segnalazione per ripristinarlo, con penali che vanno da 500 euro per ogni giorno di ritardo, fino a 1.000 euro. Abbiamo previsto inoltre all'interno dell'Amministrazione una persona dedicata a questo, che prima non c'era. Abbiamo cercato di presidiare i diversi aspetti. Poi che resti una possibilità di percezione di claustrofobia questo evidentemente è possibile, ma noi dobbiamo lavorare affinché ci siano oggettive condizioni di sicurezza.
Lei chiedeva anche se si è valutata un'adeguata modalità per garantire che i bagni non vengano vandalizzati. Su questo ci sono tre misure, la prima è quella di avere eliminato quelli in posizioni non sicure, che abbiamo deciso di non ripristinare: quei 14 sono l'esito di una valutazione incrociata. Quelli che sono rimasti sono in posizioni sicure, dove esiste un presidio sociale. La seconda misura è quella di una persona dedicata, cosa ce prima non avevamo. La terza è quella delle penali dei tempi rapidi e delle segnalazioni.
Sul rapporto con il lavoro di persone che possono aver perso il lavoro o che siano in carico ai servizi sociali. Le clausole sociali inserite in questo bando sono rivolte alla tutela del personale attualmente in servizio. Altra cosa importante, nei bagni per esempio della Montagnola, sono stati tolti dalla gestione perché nel caso c'è l'associazione che gestisce la Montagnola che li prende in carico.
Ultima cosa il project financing. A questo avevo già risposto. Noi garantiamo un servizio basico. Che ci siano dei privati che ci fanno delle proposte, noi le trattiamo come altre proposte di insediamento, se vengono siamo aperti a valutarle, però rispetto al rapporto pubblico-privato questa sarà una concessione, lo 0,50 del pagamento rimane al concessionario, quindi speriamo che questo sia un elemento per investire, perché più vengono usati e più si guadagna".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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