QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PESTAGGIO AVVENUTO ALL'INTERNO DEI LOCALI DELLA SALARA
L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI-PDL) in merito al pestaggio avvenuto all'interno dei locali della Salara.
La domanda del consigliere Carella
"In meri...
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L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI-PDL) in merito al pestaggio avvenuto all'interno dei locali della Salara.
La domanda del consigliere Carella
"In merito al pestaggio avvenuto all'interno dei locali della Salara, gestiti dalla Associazione il Cassero, perso atto con estremo sconcerto che i gestori della struttura non hanno ritenuto di avvisare immediatamente le Forze dell'Ordine, così come riportato dalla stampa locale, si chiede all' Amministrazione: che cosa sappia dell'episodio e se intenda confrontarsi con i gestori stessi, al fine di chiarire il loro comportamento, che considero altamente diseducativo e non in linea con quello che dovrebbe sempre tenere chi gestisce strutture del Comune in convenzione, convenzione che in questo caso è anche indubitabilmente onerosa per l'Amministrazione e che si chiede venga illustrata almeno nei suoi aspetti principali".
La risposta dell'assessore Monti
"La domanda mi è utile per relazionare i confronti avvenuti in questi ultimi giorni.
La prima valutazione che faccio è che l'aggressione e la chiusura del locale decisa dalla Questura non può e non deve indurci a fare di tutta l'erba un fascio, indicando quel locale come esempio negativo. Ciò che è accaduto al circolo è inopinatamente un episodio brutto e negativo e tutti auspichiamo che non accada più, come in qualsiasi altro locale. Le autorità hanno deciso la chiusura proprio per questo episodio, ma questo non vuol dire che si debbano chiudere gli occhi su tutte le molteplici attività culturali che il Cassero svolge da vari anni. E' la prima volta in trent'anni che si verifica un episodio di questo tipo, è palese che si tratta di un intervento molto severo, ma ritengo chiaro che non si voglia criminalizzare nessuno.
Come indicato dal presidente del Cassero, per le questioni di sicurezza loro si affidano ad un'agenzia di sicurezza riconosciuta dalla Prefettura, si tratta di persone che fanno corsi di formazione e hanno delle certificazioni, ma a quanto ci risulta dalle dichiarazioni e dal confronto avuto, anche se non sta alla sottoscritta fare valutazioni giuridiche in merito, pare che gli uomini dell'agenzia nel complesso non abbiano gestito la situazione al meglio.
Va dato però atto al Cassero di aver dimostrato negli anni che il controllo e la garanzia di sicurezza dei suoi avventori sono un punto di forte attenzione da parte dei responsabili, che praticano delle azioni attraverso modalità spesso concordate con la questura, prevedendo un controllo serrato all'ingresso, ciò che ha consentito una rapida identificazione dell'aggressore.
In conclusione, ritengo che l'azione intrapresa dal Questore sia coerente ed equilibrata, rammento che è valida solo per le sale da ballo e non verranno sospese le attività culturali, che rappresentano il valore del Cassero da molti punti di vista.
L'aver visitato il Cassero anche in una sola occasione, rende perfettamente l'idea di come il lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze che animano l'associazione faccia del Cassero uno dei luoghi più sicuri di Bologna.
Quindi: ferma e forte condanna per quanto è avvenuto, e ne approfitto anche per augurare alla vittima dell'aggressione una guarigione la più rapida possibile, vi è una sanzione severa ma coerente, non gettiamo però fango su trent'anni di storia e attività che hanno fatto scuola a livello associativo a Bologna".
La domanda del consigliere Carella
"In merito al pestaggio avvenuto all'interno dei locali della Salara, gestiti dalla Associazione il Cassero, perso atto con estremo sconcerto che i gestori della struttura non hanno ritenuto di avvisare immediatamente le Forze dell'Ordine, così come riportato dalla stampa locale, si chiede all' Amministrazione: che cosa sappia dell'episodio e se intenda confrontarsi con i gestori stessi, al fine di chiarire il loro comportamento, che considero altamente diseducativo e non in linea con quello che dovrebbe sempre tenere chi gestisce strutture del Comune in convenzione, convenzione che in questo caso è anche indubitabilmente onerosa per l'Amministrazione e che si chiede venga illustrata almeno nei suoi aspetti principali".
La risposta dell'assessore Monti
"La domanda mi è utile per relazionare i confronti avvenuti in questi ultimi giorni.
La prima valutazione che faccio è che l'aggressione e la chiusura del locale decisa dalla Questura non può e non deve indurci a fare di tutta l'erba un fascio, indicando quel locale come esempio negativo. Ciò che è accaduto al circolo è inopinatamente un episodio brutto e negativo e tutti auspichiamo che non accada più, come in qualsiasi altro locale. Le autorità hanno deciso la chiusura proprio per questo episodio, ma questo non vuol dire che si debbano chiudere gli occhi su tutte le molteplici attività culturali che il Cassero svolge da vari anni. E' la prima volta in trent'anni che si verifica un episodio di questo tipo, è palese che si tratta di un intervento molto severo, ma ritengo chiaro che non si voglia criminalizzare nessuno.
Come indicato dal presidente del Cassero, per le questioni di sicurezza loro si affidano ad un'agenzia di sicurezza riconosciuta dalla Prefettura, si tratta di persone che fanno corsi di formazione e hanno delle certificazioni, ma a quanto ci risulta dalle dichiarazioni e dal confronto avuto, anche se non sta alla sottoscritta fare valutazioni giuridiche in merito, pare che gli uomini dell'agenzia nel complesso non abbiano gestito la situazione al meglio.
Va dato però atto al Cassero di aver dimostrato negli anni che il controllo e la garanzia di sicurezza dei suoi avventori sono un punto di forte attenzione da parte dei responsabili, che praticano delle azioni attraverso modalità spesso concordate con la questura, prevedendo un controllo serrato all'ingresso, ciò che ha consentito una rapida identificazione dell'aggressore.
In conclusione, ritengo che l'azione intrapresa dal Questore sia coerente ed equilibrata, rammento che è valida solo per le sale da ballo e non verranno sospese le attività culturali, che rappresentano il valore del Cassero da molti punti di vista.
L'aver visitato il Cassero anche in una sola occasione, rende perfettamente l'idea di come il lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze che animano l'associazione faccia del Cassero uno dei luoghi più sicuri di Bologna.
Quindi: ferma e forte condanna per quanto è avvenuto, e ne approfitto anche per augurare alla vittima dell'aggressione una guarigione la più rapida possibile, vi è una sanzione severa ma coerente, non gettiamo però fango su trent'anni di storia e attività che hanno fatto scuola a livello associativo a Bologna".
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Piazza Maggiore, 6