QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL NIDO AZIENDALE POSTE ITALIANE


L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Pd) sul nido aziendale di Poste Italiane.

La domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi:
"P...

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L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Pd) sul nido aziendale di Poste Italiane.

La domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi:
"Premesso che è stata annunciata, dal responsabile delle Risorse umane per l'area nord-est di Poste Italiane, l'apertura di un asilo nido aziendale, in via Zanardi a Bologna, aperto quasi 24 ore su 24; chiedo al Sindaco e alla Giunta:
- se sono a conoscenza del Progetto di Poste Italiane;
- se è stata presentata all'Amministrazione comunale richiesta di autorizzazione al funzionamento;
- se non ritengono che sia il mondo del lavoro a doversi adeguare ai tempi delle famiglie e dei bambini e non le famiglie alle esigenze del lavoro;
- quale sia l'esperienza dei nidi aziendali nel Comune di Bologna".

La risposta dell'assessore Marilena Pillati:

"Colgo l'occasione di questa domanda per chiarire che l'Amministrazione comunale, pur essendo a conoscenza delle intenzioni di Poste Italiane di aprire a Bologna un nido aziendale, una opportunità educativa che riteniamo essere un valore, come le tante che sono presenti nella nostra città, non conosce invece nel merito il progetto organizzativo del servizio che Poste italiane ha in programma di realizzare. C'è stato, infatti, un contatto da parte di Poste Italiane con gli uffici competenti del Settore Istruzione, al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie per poter presentare una formale domanda di autorizzazione al funzionamento di un nido aziendale.

Infatti sulla base di quanto prevede la Legge regionale il Settore Istruzione, attraverso un apposito organismo tecnico, che è composto da tecnici dei settori Istruzione, Lavori pubblici, Urbanistica e dell'Ausl di Bologna, autorizza al funzionamento tutti i nidi privati, compresi quelli aziendali che rispettino i requisiti stabiliti dalla legge regionale. Solo attraverso la documentazione che viene presentata a corredo della domanda di autorizzazione al funzionamento, il Comune e gli uffici tecnici competenti acquisiscono, appunto, tutte le informazioni che attengono al progetto educativo e pedagogico, ai requisiti strutturali e organizzativi, compresi gli orari di funzionamento al servizio. Al momento Poste Italiane non ha ancora presentato la domanda per l'autorizzazione al funzionamento e, dunque, non si è ancora aperta alcuna istruttoria su questo servizio, tanto meno si è fatta alcuna ipotesi di convenzione col Comune di Bologna come invece alcuni organi di stampa hanno già indicato. Auspico comunque che nelle prossime settimane ci possa essere l'occasione per la presentazione del progetto all'Amministrazione comunale e per valutare le possibili integrazioni di questo nuovo servizio con il sistema dei servizi della nostra città.

Proprio in occasione dell'Istruttoria dei giorni scorsi alcuni interventi si sono soffermati sull'importanza e l'utilità di servizi educativi con modelli, orari flessibili che, senza mettere in secondo piano i bambini e le bambine, siano però in grado di saper cogliere i nuovi bisogni delle famiglie, con un lavoro sempre più frammentato e con tempi di vita e lavoro sempre più inconciliabili. Penso però che sia oggi più che mai necessaria un'approfondita riflessione in ambito pedagogico e sociale sui diversi modelli di riferimento utilizzati per la progettualità dei servizi all'infanzia che oscillano tra il diritto dei bambini di essere tutelati nei loro processi di crescita e i bisogni sempre più differenziati delle famiglie. Serve, io credo, una riflessione più complessiva attorno ai temi relativi al mondo del lavoro, lo sviluppo economico, nella direzione di una maggiore attenzione a chi ha figli piccoli a cui possano essere consentiti modelli lavorativi che consentano di esercitare il ruolo genitoriale.

Vorrei da ultimo parlare di quella che è l'esperienza di Bologna per quanto riguarda i nidi aziendali. Nella nostra città sono strutture che non costituiscono luoghi solo pensati per dare risposta ai genitori dipendenti di alcune aziende, ma si tratta in tutti i casi di nidi aperti anche al territorio e che come tali sono stati inseriti nel sistema cittadino dei servizi educativi e dunque a vantaggio dell'intera comunità cittadina. Sono, quindi, servizi in rete con i servizi del sistema integrato, compresi quelli gestiti direttamente dal Comune..
A Bologna, voglio ricordare è presente il nido dell'Agenzia delle Entrate, " L'isola dei tesori" nel quartiere Navile, il nido "Arcobaleno dei pulcini" di Unicredit Banca nel quartiere San Donato, il nido della Regione Emilia Romagna e altri Enti, il "Filonido" nel quartiere San Donato, ancora il nido della GD il nido "Coesia" nel quartiere Reno, e il nido del Giovanni XXXIII il nido " Giovannino" nel quartiere Savena. In tutte queste strutture una parte dei posti è in convenzione col Comune e messa a disposizione delle famiglie residenti a Bologna attraverso il bando cittadino dei nidi comunali.
Voglio però sottolineare che per alcuni di questi, penso al nido dell'Agenzia delle Entrate, al nido Coesia della GD, al nido dell'ASP Giovanni XXIII il Filonido, quello della Regione, questo per altro è in realtà un nido particolare perchè è un nido comunale in concessione a cui hanno contribuito anche altre Istituzioni, dicevo che per questi nidi è stato condiviso fin dall'inizio il progetto di apertura del nido, e quindi anche le linee guida del progetto pedagogico. Comunque penso che si tratta sempre di grandi opportunità per una città qualora siano davvero pensate e realizzate per essere dei servizi educativi in grado di mettere i bambini nelle condizioni di crescere all'interno di ambienti adatti al tener conto dei loro bisogni di crescita e di sviluppo insieme a bambini e bambine del territorio. Noi ci auguriamo davvero che questa opportunità che Poste italiane intende mettere a disposizione di Bologna, rappresenti come gli altri esempi a cui ho fatto riferimento, un ulteriore motivo di festa per la nostra città".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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