Question Time, chiarimenti sul finanziamento di progetti per il contrasto alle dipendenze patologiche

L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul sul finanziamento di progetti per il contrasto alle dipendenze patologic...

Descrizione


L'assessore Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sul sul finanziamento di progetti per il contrasto alle dipendenze patologiche.

Domanda della consigliera Mazzoni
"Visto l’articolo relativo al finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna di due progetti volti al contrasto delle dipendenze patologiche, a facilitare l’accesso ai servizi ed alla riqualificazione professionale degli stessi; domanda al Sindaco e alla Giunta di esprimere una valutazione politico amministrativa sul progetto finanziato all’Ausl di Bologna; di sapere se tale progetto si integra con i servizi in essere e come; come valuta il progetto di riduzione del danno attraverso l’uso di kit per la rilevazione di derivati del Fentany, finanziato all’Ausl di Reggio Emilia, e se lo ritiene opportuno e attuabile anche nella nostra città".

Risposta dell'assessore Barigazzi
"Grazie della domanda consigliera, perché ci permette di fare il punto su due questioni, seppur gestite dall’Azienda Ausl e da Asp, sono due progetti che consideriamo molto importanti anche all’interno della rafforzate politiche di lotta alle dipendenze che stimao portando avanti come Amministrazione comunale e che abbiamo recentemente illustrato.
Per quanto riguarda il primo le dico che le caratteristiche dei consumatori e la tipologia dei consumi in questi ultimi anni si è modificata. È emersa quindi la necessità di rimodulare l’offerta assistenziale soprattutto per la fascia giovane della popolazione, partendo da considerazioni di salute pubblica rispetto al vettore cannabinoidi. ‘Cannarino’ è un progetto biennale 2020-21 che vuole affrontare la diffusione dell’uso dei cannabinoidi tra i giovani, sovente minori, che ormai è un paradigma di consumo ormai normalizzato, che spesso travalica aspetti evolutivi temporanei ed occasionali in adolescenza, per strutturarsi in modo continuativo. Il progetto vuole intrecciare così le difficoltà delle famiglie e dei care-givers nell’affrontare questi problemi, epidemiologicamente la più diffusa nella popolazione giovanile assieme all’alcool. È pensato per la città di Bologna e localizzato presso Area 15 che, come sapete, è un servizio integrato pubblico-privato per giovani consumatori in attuazione del Programma dipendenze del Dipartimento di Salute mentale insieme al Comune, il percorso vuole offrire innanzitutto una possibilità non stigmatizzante e non connotata di ascolto, prima accoglienza e consulenza per tutte quelle situazioni in cui la cannabis è la prima e principale sostanza di uso e abuso. Sarà in rete con gli altri percorsi e servizi cittadini attivi sul tema cannabinodi (Servizio sociale Minori , SeRD-Prefettura col Progetto Cannabis-art.75, CSM Progetto Esordi psicotici, NPI-SeRD Progetto Giovani in PS, SAP Unibo, quindi è fortemente strutturato in quella che abbiamo e che io ho definito alleanza con tutte le altre agenzie del territorio e quindi favorisce l’accesso al sistema di cura ed assistenza per i minori e giovani entro i 24 anni, spesso anche anche poliassuntori di altre sostanze legali (alcool, farmaci). Attivando al contempo anche azioni molto importanti sul piano della prevenzione, della formazione degli operatori, del benchmark e fornendo alle famiglie ed al mondo dei care-givers paralleli spazi dedicati all’ascolto e consulenza. Era stato presentato alla Regione Emilia-Romagna nel gennaio 2019 ha ottenuto di recente il finanziamento.
Per quanto riguarda il secondo progetto, vorrei precisare che l’uso del fentanil è soprattutto diffuso negli USA dove ha causato più di 40 mila decessi l'anno scorso, lì è davvero un'emergenza molto grave. La potenza di questa sostanza e dei suoi derivati supera in modo esponenziale la potenza dell’eroina e della morfina. Il fenomeno è agli esordi in Italia ed è molto lontano dalle dimensioni americane ma proprio per questo bisogna agire subito in termini di prevenzione e di riduzione del danno.
Il progetto fentanil è un progetto regionale che coinvolge Serdp, le UDS (la polizia scientifica e i pronto soccorso), e verso cui hanno dimostrato interesse la direzione centrale per i servizi antidroga, il Dipartimento Politiche Antidroga e l' Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze OEDT, quindi come vedete è un progetto sotto i fari di molte agenzie.
Come ha già detto lei il progetto mira a valutare l'eventuale presenza di derivati del fentanil nell'eroina da strada venduta sul territorio regionale, mediante l'utilizzo di strisce reattive rapide in grado di determinare la presenza dei fentanil, sia nelle urine dei pazienti in carico ai servizi, sia nell'eroina da strada.
Le unità di strada saranno in prima linea per informare e allertare gli utenti circa la pericolosità della sostanza e metterli in grado di conoscere l'eventuale adulterazione dell'eroina con tale sostanza.
L’obiettivo è quello di monitorare il problema alla sua (eventuale) insorgenza con finalità quanto più possibile preventive costruendo anche, per quanto possibile, una collaborazione con gli utenti al fine di salvaguardare la loro salute.
L’Asl di Reggio Emilia è capofila del progetto che sarà attivo su tutto il territorio regionale compresa la nostra città con i servizi dedicati di Asl e Asp perché gli operatori dell’Unità di Strada, afferenti ad Asp, partecipano al Tavolo tecnico istituito dalla Regione Emilia-Romagna sulla riduzione del danno, dove vengono sviluppate le azioni che ogni Unità di Strada dovrà adottare sul proprio territorio di appartenenza. Tra queste attività rientra il progetto di self checking del Fentanyl e costruisce un altro tassello sia nei termini della relazione con le altre agenzie sia in quel progetto che abbiamo presentato e che si sta sviluppando con gli stakeholders che è quello della riduzione del danno e dell'unità di strada che abbiamo in piazza Verdi ma anche in altri luoghi e che abbiamo iniziato a potenziare oltre a tutto quello che già facevano in maniera abbastanza attiva con farmacie, commercianti e altri stakeholders di questo tipo".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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