QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL DEGRADO DELLE EX SCUOLE CARRACCI
L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sul degrado delle ex scuole Carracci.
La domanda d'attualità del consigliere Bugani:
"In relazione alla notizie app...
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L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sul degrado delle ex scuole Carracci.
La domanda d'attualità del consigliere Bugani:
"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione relative allo stato di degrado delle ex scuole Carracci, chiede al Sindaco e alla Giunta:
cosa è stato fatto dall’Amministrazione dal 1 luglio 2011, data in cui presentai una domanda di attualità sullo stesso argomento, ad oggi per risolvere i problemi della scuola;
se tra le ipotesi tecniche di ristrutturazione descritte allora, è ancora in essere quella che prevedeva la demolizione della struttura, ed in caso di risposta affermativa, quando sono previsti questi lavori (anno e mese)".
La risposta dell'assessore Malagoli:
"In merito alla sua domanda di attualità preciso quanto segue.
La scuola è stata chiusa nel giugno 2010 per effettuare verifiche ed analisi sulle strutture, a seguito delle criticità evidenziate dal monitoraggio periodico sul patrimonio comunale; le indagini e verifiche, condotte sui circa 250 nodi strutturali, hanno evidenziato importanti criticità. Gli appoggi delle travi risultano in parte erosi e deteriorati, anche a causa delle infiltrazioni dal coperto. La struttura è stata dichiarata staticamente non idonea con relazione redatta da professionista incaricato.
Alla luce di quanto sopra il settore Edilizia Pubblica e Manutenzione elaborò un’ipotesi tecnica di ristrutturazione, che comportava la preventiva demolizione dell’edificio esistente.
In seguito alla sottoscrizione nel luglio 2012, da parte del Comune di Bologna, del Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “per la promozione di un progetto “pilota” avente ad oggetto la realizzazione di interventi di ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente” l’intervento di ristrutturazione con demolizione delle scuole Carracci è stato inserito dal Comune di Bologna tra gli interventi da finanziare promuovendo: la costituzione di uno o più fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare; strumenti finanziari immobiliari innovativi per l’acquisizione e la realizzazione di nuovi edifici; la conclusione di contratti di partenariato pubblico-privato quali, a titolo esemplificativo, la concessione di costruzione e gestione, il project financing, il contratto di disponibilità da affidare a soggetti privati selezionati all’esito dell’espletamento di procedure snelle e semplificate nell’osservanza e, compatibilmente, con i principi posti dalla vigente normativa in materia.
Valutando l’evoluzione dell’utenza scolastica potenziale e reale e le relative previsioni si è deciso di dimensionare l’edifico per ospitare 3 sezioni di scuola secondaria di primo grado ed una sezione di scuola primaria. L’importo di spesa previsto è di € 8.000.000, comprensivo della demolizione.La data di ultimazione dell’opera è prevista per l’agosto 2017.
L’attuale edificio scolastico, caratterizzato da ampie aperture vetrate sull’area verde circostante e da dislivelli che accompagnano l’andamento del terreno non può essere messo completamente al sicuro da episodi di effrazione, anche perché gli infissi (tutti da sostituire) sono corredati da vetri semplici, senza antisfondamento e anche senza vetrocamera , elemento questo che rende imprescindibile da qualunque intervento la loro sostituzione. Allo scopo di prevenire intrusioni sono state rinforzate (per quanto possa essere utile) le serrature delle porte. In occasione di atti vandalici le vetrate ed i serramenti infranti sono state sostituiti da lamiere.
In seguito ad ispezioni periodiche sono costantemente oggetto di ripristino le recinzioni, sulle quali sono stati affissi cartelli di segnalazione di divieto di accesso e di pericolo che, quando rimossi, vengono riposizionati. Stante l’architettura dell’edificio non è possibile mettere ulteriormente e preventivamente in sicurezza tutti i possibili accessi dall’esterno. L’edificio è dotato di impianto antintrusione, entrato molte volte in funzione anche di recente.
Voglio aggiungere che per la manutenzione di questo stabile, cioè per andare puntualmente a rimettere a posto quello che veniva danneggiato sono stati spesi nell'anno 2012 euro 29.234. E' chiaro che se abbiamo un edificio che è collabente, perchè dopo la chiusura c'è stato anche il terremoto che non ha certo migliorato l'edificio, e noi mettiamo dei cartelli di divieto d'accesso penso che sia sconveniente per qualsiasi cittadino entrarci, compreso quello che ha fatto le foto che ha mandato al giornale, nel senso che ha corso un rischio che doveva essere evitato se avesse guardato il cartello che diceva "attenzione pericolo di crollo". Quindi anche il comportamento delle persone deve essere conforme alla segnaletica e alle problematicità degli edifici. L'accordo che abbiamo fatto con il Ministero dell’Istruzione, progetto pilota al quale il Comune ha dato per primo l'adesione, è un progetto che sta andando avanti e che pare il nuovo Governo si appresti a definire. Siamo il primo Comune che l'ha firmato, abbiamo pronta la progettazione, stiamo lavorando per fare questa società che gestirà il patrimonio, speriamo che il Ministero entro l'estate ci confermi di essere città pilota e ci metta a disposizione le risorse necessarie, questa è sicuramente una delle scuole visto che la progettazione è già in stato avanzato interverremo prima. Però invito i cittadini là dove vedono un cartello "vietato entrare" ad attenersi a quello, perchè evidentemente un problema e un pericolo c'è, quindi è difficile fare di più, perchè è una scuola che è talmente vasta che qualsiasi buco si chiude se ne apre un altro, quindi penso che sia anche da lanciare questo tipo di appello".
La domanda d'attualità del consigliere Bugani:
"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione relative allo stato di degrado delle ex scuole Carracci, chiede al Sindaco e alla Giunta:
cosa è stato fatto dall’Amministrazione dal 1 luglio 2011, data in cui presentai una domanda di attualità sullo stesso argomento, ad oggi per risolvere i problemi della scuola;
se tra le ipotesi tecniche di ristrutturazione descritte allora, è ancora in essere quella che prevedeva la demolizione della struttura, ed in caso di risposta affermativa, quando sono previsti questi lavori (anno e mese)".
La risposta dell'assessore Malagoli:
"In merito alla sua domanda di attualità preciso quanto segue.
La scuola è stata chiusa nel giugno 2010 per effettuare verifiche ed analisi sulle strutture, a seguito delle criticità evidenziate dal monitoraggio periodico sul patrimonio comunale; le indagini e verifiche, condotte sui circa 250 nodi strutturali, hanno evidenziato importanti criticità. Gli appoggi delle travi risultano in parte erosi e deteriorati, anche a causa delle infiltrazioni dal coperto. La struttura è stata dichiarata staticamente non idonea con relazione redatta da professionista incaricato.
Alla luce di quanto sopra il settore Edilizia Pubblica e Manutenzione elaborò un’ipotesi tecnica di ristrutturazione, che comportava la preventiva demolizione dell’edificio esistente.
In seguito alla sottoscrizione nel luglio 2012, da parte del Comune di Bologna, del Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “per la promozione di un progetto “pilota” avente ad oggetto la realizzazione di interventi di ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente” l’intervento di ristrutturazione con demolizione delle scuole Carracci è stato inserito dal Comune di Bologna tra gli interventi da finanziare promuovendo: la costituzione di uno o più fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare; strumenti finanziari immobiliari innovativi per l’acquisizione e la realizzazione di nuovi edifici; la conclusione di contratti di partenariato pubblico-privato quali, a titolo esemplificativo, la concessione di costruzione e gestione, il project financing, il contratto di disponibilità da affidare a soggetti privati selezionati all’esito dell’espletamento di procedure snelle e semplificate nell’osservanza e, compatibilmente, con i principi posti dalla vigente normativa in materia.
Valutando l’evoluzione dell’utenza scolastica potenziale e reale e le relative previsioni si è deciso di dimensionare l’edifico per ospitare 3 sezioni di scuola secondaria di primo grado ed una sezione di scuola primaria. L’importo di spesa previsto è di € 8.000.000, comprensivo della demolizione.La data di ultimazione dell’opera è prevista per l’agosto 2017.
L’attuale edificio scolastico, caratterizzato da ampie aperture vetrate sull’area verde circostante e da dislivelli che accompagnano l’andamento del terreno non può essere messo completamente al sicuro da episodi di effrazione, anche perché gli infissi (tutti da sostituire) sono corredati da vetri semplici, senza antisfondamento e anche senza vetrocamera , elemento questo che rende imprescindibile da qualunque intervento la loro sostituzione. Allo scopo di prevenire intrusioni sono state rinforzate (per quanto possa essere utile) le serrature delle porte. In occasione di atti vandalici le vetrate ed i serramenti infranti sono state sostituiti da lamiere.
In seguito ad ispezioni periodiche sono costantemente oggetto di ripristino le recinzioni, sulle quali sono stati affissi cartelli di segnalazione di divieto di accesso e di pericolo che, quando rimossi, vengono riposizionati. Stante l’architettura dell’edificio non è possibile mettere ulteriormente e preventivamente in sicurezza tutti i possibili accessi dall’esterno. L’edificio è dotato di impianto antintrusione, entrato molte volte in funzione anche di recente.
Voglio aggiungere che per la manutenzione di questo stabile, cioè per andare puntualmente a rimettere a posto quello che veniva danneggiato sono stati spesi nell'anno 2012 euro 29.234. E' chiaro che se abbiamo un edificio che è collabente, perchè dopo la chiusura c'è stato anche il terremoto che non ha certo migliorato l'edificio, e noi mettiamo dei cartelli di divieto d'accesso penso che sia sconveniente per qualsiasi cittadino entrarci, compreso quello che ha fatto le foto che ha mandato al giornale, nel senso che ha corso un rischio che doveva essere evitato se avesse guardato il cartello che diceva "attenzione pericolo di crollo". Quindi anche il comportamento delle persone deve essere conforme alla segnaletica e alle problematicità degli edifici. L'accordo che abbiamo fatto con il Ministero dell’Istruzione, progetto pilota al quale il Comune ha dato per primo l'adesione, è un progetto che sta andando avanti e che pare il nuovo Governo si appresti a definire. Siamo il primo Comune che l'ha firmato, abbiamo pronta la progettazione, stiamo lavorando per fare questa società che gestirà il patrimonio, speriamo che il Ministero entro l'estate ci confermi di essere città pilota e ci metta a disposizione le risorse necessarie, questa è sicuramente una delle scuole visto che la progettazione è già in stato avanzato interverremo prima. Però invito i cittadini là dove vedono un cartello "vietato entrare" ad attenersi a quello, perchè evidentemente un problema e un pericolo c'è, quindi è difficile fare di più, perchè è una scuola che è talmente vasta che qualsiasi buco si chiude se ne apre un altro, quindi penso che sia anche da lanciare questo tipo di appello".
A cura di
Piazza Maggiore, 6