QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CONTRATTO DI LOCAZIONE SOCIETA' NUOVA CENTERCAR S.R.L.


La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto questa mattina in sede di Question time all'interpellanza del consigliere Michele Facci (FI) in merito al contratto di locazione con la società Nuova Centercar srl

Domanda del consigliere Facci:

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Descrizione

La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto questa mattina in sede di Question time all'interpellanza del consigliere Michele Facci (FI) in merito al contratto di locazione con la società Nuova Centercar srl

Domanda del consigliere Facci:

"Premesso che in risposta a precedente interpellanza relativa al contratto di locazione con la società Nuova Centercar srl, questa amministrazione testualmente dichiarava: "Il contratto andò a naturale scadenza il 31.3.1999. Il contratto fu disdettato dal settore Patrimonio nel 1998, a cui Centercar rispose di non essere in grado di rilasciare l’immobile in virtù dei contratti con la Prefettura per il ricovero degli automezzi sequestrati. Da allora corrispondono indennità di occupazione. I pagamenti sono regolari." In relazione a questa "indennità di occupazione", chiede di conoscere se l'importo corrisposto a tale titolo sia congruo, e con quali criteri sia stato determinato.
"Risulta agli atti una verifica di incompatibilità di destinazione urbanistica, per cui il bene non può essere oggetto di riconferma di tale destinazione." In relazione a questa accertata criticità, si chiede di conoscere quali provvedimenti l'Amministrazione comunale intenda adottare.
"Risulta, inoltre, una criticità ambientale, in relazione alle caratteristiche dell’attività svolta. E’ stata richiesta al conduttore verifica sui suoli: il conduttore non ha prodotto alcuna documentazione, pur dichiarando che i suoli non sono contaminati." Invece, in relazione a questa accertata criticità, chiede di conoscere se l'amministrazione ha mai effettuato direttamente dei controlli, ovvero se abbia segnalato tale criticità alle competenti autorità in materia ambientale. Nel caso ciò non sia avvenuto, chiede di consocerne i motivi. Si chiede inoltre all'amministrazione se, nel caso concreto, può essere escluso il pericolo di contaminazione del suolo e delle falde
"Le istruttorie sono in corso e fino a quando non saranno completate non si ritiene opportuno rinnovare, neanche con condizioni precarie, i contratti di locazione, per potere più agevolmente rientrare nella disponibilità delle aree." Rispetto a quanto dichiarato, si chiede di consocere quale tipo di attività istruttoria sia in corso, a quale Settore sia affidata, e con quali modalità l'amministrazione intenda rientrare nella disponibilità delle aree.
"Si ritiene che, in ogni caso, sarà necessario adire le vie legali" Rispetto a tale dichiarazione, chiede di consocere se sia già stato affidato l'incarico all'Ufficio legale comunale, e se l'amministrazione intenda procedere anche con richiesta risarcitoria".

Risposta della vicesindaco Giannini
"In merito alle ulteriori richieste, formulate dal consigliere Facci a seguito della precedente risposta all'interpellanza PG 193028/2014 si precisa quanto segue:
Per quanto riguarda la prima dichiarazione "Il contratto andò a naturale scadenza il 31.3.1999. Il contratto fu disdettato dal settore Patrimonio nel 1998, a cui Centercar rispose di non essere in grado di rilasciare l’immobile in virtù dei contratti con la Prefettura per il ricovero degli automezzi sequestrati. Da allora corrispondono indennità di occupazione. I pagamenti sono regolari.", il consigliere chiede di conoscere se l'importo corrisposto a tale titolo sia congruo, e con quali criteri sia stato determinato.
A questo proposito le dico che l'indennità di occupazione prevede annualmente l'applicazione al canone di locazione dell'indicizzazione di legge, con aggiornamento all'annualità. Si ricorda che il Settore Patrimonio non può rinnovare il contratto con Nuova Centercar perché la destinazione urbanistica è incongrua con l'uso attuale dell'immobile e allo stesso tempo sempre la destinazione urbanistica ad Area verde pubblico non consente di sottoscrivere nuovi contratti.
In relazione alla risposta "Risulta agli atti una verifica di incompatibilità di destinazione urbanistica, per cui il bene non può essere oggetto di riconferma di tale destinazione."lei chiede di conoscere quali provvedimenti l'Amministrazione comunale intenda adottare: il previgente PRG assegnava al bene la destinazione urbanistica R6 - Zona di rispetto ambientale.
Il vigente PSC ha inserito il bene in Territorio rurale, più specificatamente in Ambito agricolo di rilievo paesaggistico. Lo stesso insiste, nella Carta Unica – Reticolo idrografico del PSC, su fascia di tutela fluviale - reticolo idrografico coperto. Tale tutela è stata applicata infatti anche al ramo dell'acquedotto Dozza – Frullo che porta, in tubazione a pressione, le acque all'inceneritore per uso industriale. Il RUE colloca il bene in Attrezzature e Spazi collettivi di proprietà pubblica e uso pubblico, con destinazione urbanistica ad Aree verdi; il fabbricato è ricompreso tra gli edifici di interesse documentale. L'Amministrazione non procederà quindi a un nuovo contratto e i provvedimenti saranno mirati alla riconsegna dell'immobile, quando sarà possibile attuare le destinazioni pubbliche previste dagli strumenti urbanistici.
Per quanto riguarda il terzo punto "Risulta, inoltre, una criticità ambientale, in relazione alle caratteristiche dell’attività svolta. E’ stata richiesta al conduttore verifica sui suoli: il conduttore non ha prodotto alcuna documentazione, pur dichiarando che i suoli non sono contaminati." lei chiede di conoscere se l'amministrazione ha mai effettuato direttamente dei controlli, ovvero se abbia segnalato tale criticità alle competenti autorità in materia ambientale.
A questo proposito le preciso che in data 23 dicembre 2008 (si noti, prima dell'entrata in vigore della strumentazione urbanistica oggi vigente) il Settore Patrimonio aveva rinnovato a NUOVA CENTERCAR s.r.l. la richiesta del rilascio dell'immobile di proprietà comunale. Nella comunicazione si fa esplicita richiesta di riconsegnare l'immobile (edificio e pertinenze esterne) libero e sgombero da persone e cose, previa regolarizzazione o demolizione degli abusi eventualmente presenti, nonché bonifica del suolo da attuarsi in accordo con il Settore Ambiente del Comune di Bologna.
In data 26 gennaio 2009 il Settore Patrimonio riceveva risposta nella quale veniva affermato che: "Per quanto riguarda l'eventuale bonifica del terreno, rispondiamo che i NAS hanno effettuato da poco un controllo, prelevando ed analizzando il terreno e stessa cosa abbiamo fatto noi tramite un prelievo effettuato dall'Arpa. Gli esiti non hanno rilevato tracce di inquinamento".
Il locatario faceva però presente di non essere nelle condizioni di restituire il bene in quanto l'area era ingombra di automezzi posti sotto sequestro e pertanto, poiché il rilascio del bene non era possibile, non si è potuto attivare alcuna procedura di analisi ambientale. Bonifiche e rimozioni di eventuali abusi edilizi attengono al locatario e devono in tutti i casi essere effettuate prima della riconsegna dell'immobile, che deve corrisponderlo alle medesime condizioni in cui è stato consegnato. Sarà quindi il locatario ad effettuare tali interventi a sua cura e spese.
Con riferimento al quesito quattro Chiede inoltre all'amministrazione se, nel caso concreto, può essere escluso il pericolo di contaminazione del suolo e delle falde: a questo proposito il Settore Ambiente e Energia verificherà al momento della riconsegna lo stato dei suoli che, se risulteranno contaminati, dovranno essere sottoposti a piani di bonifica adeguati.
Con riferimento al punto cinque "Le istruttorie sono in corso e fino a quando non saranno completate non si ritiene opportuno rinnovare, neanche con condizioni precarie, i contratti di locazione, per potere più agevolmente rientrare nella disponibilità delle aree." lei chiede di conoscere quale tipo di attività istruttoria sia in corso, a quale Settore sia affidata, e con quali modalità l'amministrazione intenda rientrare nella disponibilità delle aree.
A tal proposito le posso dire che sono in corso nuovi accertamenti circa l'attività di custodia dei mezzi posti sotto sequestro dalle autorità. Non si è ancora potuto procedere a sgomberare l'immobile in quanto si è voluto evitare l'occupazione abusiva da parte di terzi del fabbricato e delle sue pertinenze, non essendo stato inserito nel PPI del Comune e in POC alcun intervento relativo al fabbricato e alle sue pertinenze che possa garantire un corretto uso del bene da parte di futuri fruitori.
Con riferimento all'ultimo punto se "Si ritiene che, in ogni caso, sarà necessario adire le vie legali" Rispetto a tale dichiarazione, lei chiede di conoscere se sia già stato affidato l'incarico all'Ufficio legale comunale, e se l'amministrazione intenda procedere anche con richiesta risarcitoria.
Le posso dire che se sussisteranno le condizioni per richiedere il rilascio del bene, qualora il concessionario sia ancora titolare di contratti di custodia con altri enti, si potrà generare un contenzioso. In tal senso nella risposta precedente si è ipotizzata anche questa attività. Non vi sono motivi, qualora il concessionario adempia agli obblighi contrattuali – che si mantengono vigenti anche nel caso di indennità di occupazione – per chiedere risarcimenti".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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