QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CASO DI SARS
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul caso di infezione da Sars.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconc...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul caso di infezione da Sars.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"L'uomo proveniente dal medio Oriente ed a tutt'oggi ricoverato presso un ospedale fiorentino e dichiarato positivo alla Sars ha fatto scalo all'aeroporto Marconi di Bologna. A questo proposito, chiedo al sindaco e alla giunta di sapere se il Dipartimento di salute Pubblica sia stato avvertito e dato che l'uomo ha cambiato aereo a Bologna ed ha sostato presso lo scalo cittadino, se abbiano intenzione di adottare un protocollo di profilassi di prevenzione della diffusione del contagio e, in caso positivo, quali siano le misure che possano essere adottate in accordo con l'ASL - Dipartimento di Salute Pubblica - prima che la nostra città possa diventare una zona a rischio".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Anche dopo aver sentito il dipartimento di Sanità pubblica dell'Azienda USL di Bologna si riscontra come gli unici casi noti di SARS registrati in Italia sono, sinora, i tre individuati a Firenze che sono stati oggetto di cronaca. Il Dipartimento di Sanità Pubblica della Azienda USL di Bologna non ha ricevuto, per fortuna, alcuna segnalazione di casi sospetti a Bologna. L'Organizzazione Mondiale della Sanità non prevede, al momento, alcuna limitazione nei viaggi per le zone a rischio, quindi la procedura massimamente cautelativa non è stata ancora messa in atto.
Le misure messe in atto attualmente dall’Azienda sono quelle necessarie per garantire la sorveglianza sanitaria attraverso il proprio medico curante o presso le strutture dei Pronto Soccorso per i soggetti che, provenendo da aree a rischio, presentino sintomi di insufficienza respiratoria. In questi casi è previsto che vengano effettuati tutti gli accertamenti per la ricerca virale presso l’Istituto di Microbiologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e, in caso di conferma della diagnosi, che si proceda ai normali interventi di isolamento dei pazienti. Questa però è ovviamente una procedura che è stata codificata e che già prevede professionisti attenti e pronti all'intervento ma che, per fortuna, non si è resa al momento necessaria, non essendoci alcun caso sospetto".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"L'uomo proveniente dal medio Oriente ed a tutt'oggi ricoverato presso un ospedale fiorentino e dichiarato positivo alla Sars ha fatto scalo all'aeroporto Marconi di Bologna. A questo proposito, chiedo al sindaco e alla giunta di sapere se il Dipartimento di salute Pubblica sia stato avvertito e dato che l'uomo ha cambiato aereo a Bologna ed ha sostato presso lo scalo cittadino, se abbiano intenzione di adottare un protocollo di profilassi di prevenzione della diffusione del contagio e, in caso positivo, quali siano le misure che possano essere adottate in accordo con l'ASL - Dipartimento di Salute Pubblica - prima che la nostra città possa diventare una zona a rischio".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Anche dopo aver sentito il dipartimento di Sanità pubblica dell'Azienda USL di Bologna si riscontra come gli unici casi noti di SARS registrati in Italia sono, sinora, i tre individuati a Firenze che sono stati oggetto di cronaca. Il Dipartimento di Sanità Pubblica della Azienda USL di Bologna non ha ricevuto, per fortuna, alcuna segnalazione di casi sospetti a Bologna. L'Organizzazione Mondiale della Sanità non prevede, al momento, alcuna limitazione nei viaggi per le zone a rischio, quindi la procedura massimamente cautelativa non è stata ancora messa in atto.
Le misure messe in atto attualmente dall’Azienda sono quelle necessarie per garantire la sorveglianza sanitaria attraverso il proprio medico curante o presso le strutture dei Pronto Soccorso per i soggetti che, provenendo da aree a rischio, presentino sintomi di insufficienza respiratoria. In questi casi è previsto che vengano effettuati tutti gli accertamenti per la ricerca virale presso l’Istituto di Microbiologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e, in caso di conferma della diagnosi, che si proceda ai normali interventi di isolamento dei pazienti. Questa però è ovviamente una procedura che è stata codificata e che già prevede professionisti attenti e pronti all'intervento ma che, per fortuna, non si è resa al momento necessaria, non essendoci alcun caso sospetto".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
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Piazza Maggiore, 6