QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CANTIERE UGO BASSI-RIZZOLI


L'assessore Andrea Colombo ha risposto questa mattina in sede di Question time alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Forza Italia), Manes Bernardini (Gruppo misto), Lorenzo Tomassini (Forza Italia), Michele Facci (Forza Italia) ...

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L'assessore Andrea Colombo ha risposto questa mattina in sede di Question time alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Forza Italia), Manes Bernardini (Gruppo misto), Lorenzo Tomassini (Forza Italia), Michele Facci (Forza Italia) in merito al cantiere delle vie Ugo Bassi e Rizzoli.

Domanda del consigliere Carella

"In merito a quanto apparso sulla stampa locale, in ordine al materiale informativo predisposto in occasione dell'apertura del cantiere sull'asse Via Ugo Bassi-Via Rizzoli, si chiede all'Amministrazione come sia possibile che lo stesso fosse palesemente sbagliato e come sia possibile che ogni volta che occorre informare la cittadinanza di quanto accade sul territorio, l'informazione sia o non sufficientemente puntuale e precisa o (come in questo caso) proprio sbagliata.
Si chiede chi sia o siano i responsabili di questa surreale situazione e che cosa si intenda fare per evitare che la stessa continui, con effetti sicuramente ilari e ridicoli ma anche di forte nocumento per quei cittadini che, proprio in base alle informazioni assunte, debbono poter organizzare la propria vita sociale e lavorativa".

Domanda del consigliere Bernardini

"Premesso che da notizie di stampa si apprende del maxi cantiere in via Ugo Bassi-Rizzoli; si chiede il parere della Giunta in merito ai posteggi taxi in Piazza Maggiore".

Domanda del consigliere Tomassini

"Con riferimento agli articoli di stampa pubblicati sui lavori del cantiere di Via Ugo Bassi - Rizzoli, si chiede al Sindaco di sapere:
- in quale considerazione siano state tenute le esigenze dei commercianti della zona, i quali lamentano, a seguito di questo nuovo cantiere, un ulteriore peggioramento della loro attività lavorativa anche alla luce dell'imminente evento di Expo 2015, che porterà turisti anche a Bologna e che a causa della chiusura della zona suddetta creerà una situazione di ulteriore penalizzazione degli stessi;
- se è intenzione dell'Amministrazione procedere all'esenzione dell'occupazione di suolo pubblico per i commercianti della zona interessata ai lavori, come avvenuto in precedenza per quelli relativi a Strada Maggiore;
- se non era possibile creare disagi minori, sopratutto alle persone anziane, in merito alle informative, non sempre esatte, fornite dall'Amministrazione sull'argomento".

Domanda del consigliere Facci

"In relazione ai nuovi cantieri di via Ugo Bassi e Rizzoli, ed ai disagi causati alla cittadinanza dalla mancanza di corretta preventiva comunicazione logistica, si chiede per quale motivo l'Amministrazione comunale non intenda accogliere le richieste, da tempo e da più parti sollecitate, circa l'opportunità di fare precedere da una adeguata e tempestiva attività di informazione generale, ogni opera edilizia di particolare rilevanza da realizzarsi sul territorio comunale; inoltre si chiede quali sgravi tariffari l'amministrazione intende applicare alle attività ed ai residenti coinvolti e danneggiati dalla presenza del maxi-cantiere".

Risposta dell'assessore Colombo

"Innanzitutto vorrei partire dal tema della comunicazione e dell'informazione alla città per ricostruire in questa sede quali siano stati i passaggi essenziali che ormai da alcuni mesi, sottolineo mesi e non settimane o giorni, hanno interessato il cantiere BOBO di via Ugo Bassi e Rizzoli dal mese di febbraio 2014 e con una parziale anticipazione dal mese di gennaio. Che l'asse della via Emilia del centro storico sarebbe stato interessato dai cantieri dell'appalto Crealis era noto per lo meno dalla primavera del 2014 quando, ricorderà il Consiglio, l'Amministrazione comunale ebbe la notizia che il ministero dei Trasporti aveva definitivamente sbloccato il salvataggio delle risorse ex Civis sul nuovo progetto Crealis riconfermando i 182 milioni di euro a disposizione per il progetto e poco tempo dopo, sempre nella scorsa primavera, l'Amministrazione comunale comunicò che il 2014 sarebbe stato l'anno in cui si realizzavano le opere stradali di ripavimentazione di Strada Maggiore e che il 2015 i cantieri avrebbero interessato le vie Rizzoli e vie Ugo Bassi.

Il passaggio comunicativo successivo è avvenuto in occasione della posa dell'ultimo basolo di Strada Maggiore, siamo ai primissimi giorni del mese di novembre - due mesi fa - in cui l'Amministrazione comunale, insieme a Tper, annunciò che nel mese di febbraio sarebbe iniziato il cantiere in via Rizzoli e in via Ugo Bassi; a partire dallo stesso mese di novembre sono iniziati una serie di incontri, prima le associazioni di categoria del commercio e poi una volta costituitosi con il comitato Vivere il centro, rappresentativo dei commercianti delle due vie coinvolte, incontri che hanno consentito all'Amministrazione comunale di illustrare preventivamente ai soggetti direttamente interessati le modalità di esecuzione dei lavori a partire dal mese di febbraio e di ascoltare le relative considerazioni e riflessioni. Non si può certo dire che era sconosciuto il fatto che da febbraio 2015 si sarebbe intervenuto in maniera profonda e radicale su quelle due strade, lo si è saputo prima in termini generali la scorsa primavera, poi è stato riconfermato in termini più specifici a inizio novembre e ancora prima di Natale l'Amministrazione comunale, assieme a Tper, ha emesso un comunicato stampa in cui anche a seguito dei primi incontri avuti con i soggetti che ricordavo, confermava l'avvio di una fase 1 di lavori a partire a metà gennaio e una fase 2 dei lavori nel corso del mese di febbraio. Quindi, dal punto di vista della comunicazione generale alla città, sull'esistenza di questi cantieri e sul coinvolgimento delle associazioni di categoria e del comitato che si è costituito prima di Natale - e quindi il tempo del confronto sono stati dettati anche dai tempi di attivazione dei diversi soggetti organizzati - ritengo che i tempi siano stati coerenti alla necessità di comunicare in via generale alla città l'arrivo di cantieri particolarmente rilevanti nel cuore del centro storico. Poi certo, non ci sfugge che ad una comunicazione di carattere generale sulla partenza dei cantieri fra gennaio e febbraio 2015 su Rizzioli e Ugo Bassi deve progressivamente fare seguito una specifica comunicazione di dettaglio sui concreti cambiamenti che questa cantierizzazione comporta. E da questo punto di vista a gennaio, subito dopo l'Epifania, l'Amministrazione comunale e Tper, in accordo con Hera - che è responsabile della prima fase di lavori - ha comunicato le specifiche modalità di organizzazione del cantiere, fermo restando che la messa a senso unico delle due strade era stata preannunciata prima di Natale.

Abbiamo ricevuto non più tardi di tre giorni fa la relazione tecnica del comitato dei commercianti e quindi dico delle due l'una, o ci si accusa di decisionismo senza dialogo, e quindi avremmo potuto già fare tutta la comunicazione generale senza prenderci neppure il tempo di analizzare quella relazione tecnica, o ci si accusa di non essere in tempo con la comunicazione rispetto al fatto però che siamo di fronte ad una relazione tecnica che ci è stata consegnata tre giorni fa e che abbiamo il dovere e la serietà di approfondire e rispondere.

Sul tema del tipo di informazione data in questa prima fase ricordo il volantino distribuito alle attività commerciali presenti che non risulta errato, sbagliato, per il semplice motivo che quando c'è un cantiere mobile che per minimizzare i disagi prevede di lasciare sempre un senso unico di marcia attivo è chiaro che i cambiamenti e le modifiche in corso d'opera siano normali, nel senso che le opzioni possibili in questa fase 1 era due: chiudere tutto, sarebbe stata la cosa più facile anche dal punto di vista comunicativo (per lavori Hera vengono chiuse completamente le vie Rizzoli e Ugo Bassi dal 12 gennaio e poi all'interno di tutta l'area chiusa al traffico Hera si muove come ha necessità). Noi abbiamo scelto un'altra strada, che è quella di minimizzazione dei disagi e quindi di mantenere almeno un senso unico di marcia aperto. Ovviamente compatibilizzare un senso unico di marcia con la necessità di intervenire in diversi punti da parte di Hera comporta flessibilità ed elasticità nello svolgimento dei lavori; per cui, lo dico sinceramente, che uno stallo carico e scarico fosse stato rappresentato in cartina - strumento in cui si ragiona in termini di centimetri - circa trenta metri prima dove in una certa fase del cantiere quello stallo carico e scarico è stato concretamente localizzato e disponibile credo rientri nell'ambito di un margine di tolleranza e di flessibilità che è simmetrico rispetto a quella flessibilità che abbiamo deciso assieme ad Hera e Tper di utilizzare non chiudendo totalmente le strade ma organizzando dei cantieri in continuo movimento per lasciare sempre e comunque un pezzo di strada aperto al traffico in una direzione di marcia e così salvaguardando anche il trasporto pubblico.

Come testimonia l'esperienza di Strada Maggiore, con questo mandato amministrativo si è aperta a Bologna una fase nuova e inedita nella organizzazione e realizzazione dei cantieri: grazie al lavoro di squadra messo in campo dal Comune assieme a Tper e ai lavoratori delle imprese, abbiamo dimostrato, in Strada Maggiore, di essere in grado di gestire un cantiere di grande complessità riducendo al minimo possibile i disagi.

Anche e a maggior ragione in questo caso intendiamo quindi gestire al meglio l'impatto del cantiere e rispondere coi fatti alle preoccupazioni che comprensibilmente ci sono prima dell'avvio dei lavori. Vogliamo affrontare al meglio i problemi e i cambiamenti nella vita quotidiana di chi abita, lavora e frequenta quelle strade, con soluzioni pratiche, relative a trasporto pubblico, carico/scarico, handicap, sosta, che comunicheremo la prossima settimana
Al di là del lavoro di squadra che possano e vogliano metterci come l'esperienza di Strada Maggiore dimostra, Tper, il Comune, le imprese impegnate in questo appalto, fondamentale per ridurre al minimo i disagi e per consentire un sereno e ordinato svolgimento di lavori indispensabili da tempo sarà la collaborazione con abitanti, commercianti e cittadini. Questo per noi è un punto essenziale.
Alla fine avremo un risultato ancora più bello di quello che tutti, dopo la fase iniziale di partenza dei lavori, hanno alla fin fine apprezzato al termine dei 6 mesi di cantiere in Strada Maggiore. Dico ancora più bello in quanto questi lavori non saranno solo di ripavimentazione delle strade, di cui peraltro c'è estremo bisogno per evidenti motivi di decoro urbano e di sicurezza stradale, ma perché consentiranno di attuare una riqualificazione urbana profonda e complessiva, come non si vedeva dal dopoguerra e che il cuore del nostro centro storico aspettava e meritava da troppo tempo.

I 10 mesi totali di cantiere si svilupperanno comunque, come accaduto in Strada Maggiore, con un avanzamento progressivo dei lavori, per cui via via che singoli tratti saranno pronti verranno riaperti prima ai pedoni e ciclisti, e poi al transito dei veicoli. Stiamo caso approfondendo le proposte presentate dal comitato dei commercianti e nel corso della prossima settimana comunicheremo l'esito di queste valutazioni, spiegando cosa sia eventualmente accoglibile e i motivi tecnici delle ipotesi che risulteranno fattibili.

Per quanto riguarda il tema specifico i posteggi taxi fanno parte del ragionamento che dicevo prima, cioè entro la prossima settimana comunicheremo tutti i cambiamenti e le soluzioni pratiche che avremo individuato per minimizzare i disagi; dentro quella comunicazione ci sarà anche quella sul trasporto pubblico di linea, autobus, e quelli non di linea, taxi. Nel frattempo sono iniziati e sono attualmente in corso di svolgimento i lavori della fase 1 del cantiere: lavori, tengo a ribadirlo, a cura di Hera che dimostrano ancora una volta il cambio di passo nella gestione dei cantieri e dei lavori pubblici di questa città rispetto al passato perché non vogliamo più che succeda che si facciano cantieri impegnativi per ripavimentare strade e assi viari fondamentali e poi, magari, dopo qualche mese, si debba sfasciare tutto per riaggiustare un tubo o un sottoservizio esistente. Proprio nella logica della pianificazione della programmazione dei lavori stradali mesi e mesi fa, a proposito di un'Amministrazione che si organizza per tempo rispetto a questi grandi cantieri, abbiamo messo attorno a un tavolo tutti i gestori dei cosiddetti sottoservizi a cui abbiamo detto chiaramente che se avevano lavori di manutenzione straordinaria da fare dovevano essere programmati prima del cantiere perché mai li avremmo autorizzati successivamente, salvo ovviamente soltanto interventi di carattere di emergenza. Questo ha consentito di individuare questa fase uno preliminare e propedeutica di lavori a cura di Hera che ci consentirà di evitare di appesantire e quindi di allungare i lavori di ripavimentazione successivi della fase 2. Quindi, in definitiva, questa fase 1 consente di evitare un aggravio dei disagi dei cittadini, un allungamento dei tempi e di evitare eventuali sprechi di denaro pubblico se questi lavori non fossero stati programmati e fossero emersi come necessari dopo tutto il lavoro di ripavimentazione. Lavori, quelli della fase 1 di Hera, fondamentali perché consentono - come ha spiegato l'ingegnere Bruschi di Hera - di fare interventi importanti di sostituzioni di tubature e di allacci sia del gas che dell'acqua, rimuovendo dove presenti tubi attualmente in amianto; lavori fondamentali per mettere in sicurezza sia quelle tubature rispetto a possibili rotture e deterioramenti, sia per mettere in sicurezza dal punto di vista dell'eliminazione del rischio connesso alla presenza di amianto.

Ultima cosa, per sgomberare il campo da equivoci, confermiamo infine che a tutte le attività commerciali di via Rizzoli e di via Ugo Bassi saranno riconosciute dal Comune le agevolazioni fiscali sui tributi comunali che la legge consente di ridurre o azzerare, come avvenuto in Strada Maggiore, e quindi con l'esenzione totale della tassa di occupazione di suolo pubblico e dell'imposta di pubblicità delle insegne e la riduzione del 50% della Tari, la tassa sui rifiuti".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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