QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL BILANCIO COMUNALE


La vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Giannini, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Carella (FI), Turci (PD), Borgonzoni (LegaN), Bugani e Piazza (M5S) sul Bilancio comunale.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
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La vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Giannini, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Carella (FI), Turci (PD), Borgonzoni (LegaN), Bugani e Piazza (M5S) sul Bilancio comunale.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"Preso atto di quanto esposto dall'Amministrazione sulle cronache locali - Corriere della Sera, Repubblica e il Resto del Carlino, edizioni locali del 17 dicembre - in merito alle problematiche afferenti il bilancio Comunale, stante quanto deciso dal Governo, chiede all'Amministrazione stessa cosa intenda fare in ordine di principio per affrontare l'attuale congiuntura, ovvero quale sarà la strategia di fondo che si terrà nel comporre le macro poste di bilancio.
Inoltre, chiede se, stando le oggettive difficoltà in essere e la complessità delle questioni da affrontare, non si ritenga opportuno il dedicare una intera seduta di Consiglio Comunale a questo tema con la presenza partecipe della Giunta, al fine di mettere a confronto l'Organo Politico e l'Esecutivo nel tentativo di disegnare una strategia comune, a prescindere dai differenti ruoli ricoperti dalle varie componenti degli organismi su citati".

Domanda d'attualità della consigliera Turci
"In merito alle notizie comparse sui quotidiani mercoledì 17 dicembre, nell'articolo del Resto del Carlino Bologna dal titolo: 'Troppi tagli, bilancio impossibile. A rischio scuola e servizi sociali', chiede come l'Amministrazione intenda agire su scuola e servizi sociali realizzando lì i risparmi annunciati".

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Visti gli articoli di stampa - Repubblica e Carlino Bologna del 18 dicembre - relativi alle conseguenze che derivano dall'approvazione della Legge di Stabilità sul Bilancio comunale, si chiede quale sia il pensiero del Sindaco nel merito e quali siano le conseguenze sulla cittadinanza".

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"In merito alle notizie apparse sulla stampa sui tagli al bilancio del Comune di Bologna, chiede alla Giunta se sono già state individuate le spese da tagliare per recuperare le mancate entrate, o quali altre iniziative pensa di mettere in campo per uscire da questa situazione".

Domanda d'attualità del consigliere Piazza
"In merito alle notizie apparse sulla stampa sui tagli al bilancio del Comune di Bologna, chiede alla Giunta come pensa di gestire queste mancate entrate e quali azioni intende promuovere per sollecitare il Governo a trovare una diversa soluzione".

Risposta della vicesindaco Giannini
"Ringrazio tutti i consiglieri per le domande, che mi consentono di fornire ulteriori informazioni e spiegare perché anche quest'anno il Comune di Bologna, assieme agli altri Comuni, si trova in grandissima difficoltà ad avviare e portare a termine l'iter di bilancio per una sua approvazione entro l'anno, oppure come avevamo detto, comunque all'inizio del nuovo anno, in modo da rispettare i tempi necessari per una ordinata attività amministrativa. Purtroppo anche quest'anno ci ritroviamo in una situazione veramente ancora, come avete descritto benissimo nelle vostre domande, ancora di maggiore difficoltà degli altri anni, anche perché dopo anni di tagli, sacrifici con aumento delle imposte per sostituire almeno in parte i tagli statali, la situazione è davvero, come l'avete ben descritto molto molto molto complessa.
Come ho già avuto modo di comunicare, anche ai Capigruppo, con alcune slide che vi ha inviato la presidente Lembi, la situazione di bilancio quest'anno, come appena ricordato, presenta criticità ancora maggiori di quelle dello scorso anno. Secondo me è molto importante che facciamo sempre più uno sforzo colettivo, tutti per far sapere ai cittadini qual è la situazione, perché io ho a volte la sensazione che neppure al nostro interno ci fosse la piena consapevolezza di cosa stava succedendo e ancor meno possono immaginare e capire i cittadini che si vedono aumentare le tasse, ridurre i servizi e fanno molta fatica, ci vuole veramente la collaborazione e l'aiuto di tutti per capire prima di tutto noi stessi, metabolizzare ciò che sta accadendo, cercare di affrontare la situazione e comunicare la situazione ai cittadini.

Come voi sapete e come è stato anche ricordato nelle vostre domande, per la prima volta, in questo mandato, la spesa si è ridotta, in particolare quella di personale, che è calata di più di 30 milioni a partire dal 2011, ma si sono ridotte anche molte altre voci di spesa. Nonostante il calo di risorse finanziarie e umane, gli sforzi di tutti i miei colleghi in Giunta, delle discussioni che hanno accompagnato le varie delibere che sono state affrontate da questo consiglio ed approvato hanno consentito di mantenere e in alcuni casi aumentare i servizi e la manutenzione della città.
Certo le entrate prelevate dai cittadini e dalle imprese sul territorio sono aumentate, ma meno del taglio dei trasferimenti statali che, voglio ricordare, ha superato ormai i 200 milioni, più volte ho ricordato in questa sede, 180 milioni fino a quest'ultimo intervento, adesso se sommiamo anche i tagli che arriveranno nel 2015 arriviamo già a 220 milioni: è il 40% circa dell'intero bilancio del Comune, se noi non avessimo, almeno in parte sostituito questo calo di risorse con aumento del prelievo locale, avremmo dovuto chiudere servizi essenziali come i nidi o le scuole per l'infanzia, o ridurre l'assistenza socio-assistenziale o la manutenzione della città, che invece necessiterebbe di maggiori interventi.
A questi tagli poi bisogna aggiungere altri tagli che arrivano a cascata da altri enti, è chiaro che se poi lo Stato taglia alla Regione, la Regione taglia al Comune, è chiaro che se lo stato aumenta l'imposta sulle fondazioni bancarie, queste ultime che già hanno le loro difficoltà ne avranno di ulteriori e quindi continueranno ulteriormente a ridurre quei contributi che invece a volte sono preziosi per poter intervenire in alcuni capi del sociale e della cultura.

In questi anni, grazie al calo delle spese di personale, per interessi e rimborso dei mutui, e grazie ad una attenta spending review su molte altre poste di bilancio, siamo riusciti a mantenere livello e qualità dei nostri servizi, in alcuni casi anche migliorandoli e potenziandoli, anche per far fronte alla domanda crescente di servizi educativi, perché i bambini in età scolare aumentano, e socio-assistenziali dovuti anche a nuovi bisogni e disagi che il perdurare della crisi sta rendendo sempre più impellenti. Sappiamo che occorrerebbe fare di più, date le crescenti necessità, ma credo davvero che con l'aiuto e lo sforzo di tutti siamo riusciti in questi anni a gestire una situazione difficile facendo il meglio possibile.

Dopo gli sforzi del passato, confesso che ritenevamo di poter gestire ordinatamente, nel 2015, il bilancio pluriennale approvato a giugno di quest'anno, per il triennio 2014-2016, ricordo appunto che a giungo abbiamo approvato un bilancio pluriennale in maniera molto trasparente, questo Consiglio ha già deliberato per il 2015, un aumento dell'aliquota Tasi dal 3,3 per mille al 4,3 per mille, e questo per compensare il venir meno delle risorse erogate dallo Stato ai Comuni nel 2014 (i famosi 625 milioni che erano stati previsti nel 2014 proprio per sterilizzare gli effetti prodotti sulle entrate dei Comuni nel passaggio IMU-Tasi ma che il Governo aveva stanziato solo per il 2014, non erano previste nel 2015, tant'è che noi nella discussioni di Bilancio avevamo già, dato che la legislazione non prevedeva questi importi, che, se non fosse intervenuto lo Stato con dei finanziamenti, noi avremmo dovuto aumentare l'aliquota Tasi di un punto, e l'abbiamo già deliberato continuando al contempo a fare tutte le pressioni sul Governo affinché evitasse questo ulteriore inasprimento dei tributi. Vi ricordo infatti che, a normativa vigente quando noi abbiamo approvato il bilancio a giugno, era possibile aumentare la tassazione sulla prima abitazione fino al 6 per mille addirittura.

Al venire meno di queste risorse che, non mi stancherò mai di dirlo, erano insufficienti a compensare il mancato gettito nel passaggio Imu-Tasi, per cui noi quando abbiamo deliberato un punto di Tasi abbiamo deliberato un punto di Tasi che vale 17 milioni ma i 625, anche per le modalità molto discutibili con cui sono stati distribuiti, non hanno consentito a noi di compensare esattamente quella cifra. Nel 2014 siamo riusciti, grazie ad una serie di altri risparmi, di altri fattori riequilibrabti nell'ambito del bilancio, ad approvare l'assestameto e quindi il 2014 chiude in equilibrio secondo i piani previsti, ma ovviamente per il 2015, per evitare questo aumento del punto di Tasi ci occorrerebbe ben più della nostra quota di quei 625 milioni.

Ma oltre a ciò, si sono poi aggiunti altri tagli, aggiuntivi e addizionali, tutto ciò con alcuni decreti approvati nel corso del 2014, vorrei ricordare il ddl 66 che prevedeva dei tagli nel 2014 e incrementali di altri 200 milioni nel 2015, quindi nel complesso erano 370 milioni nell'anno in corso 2014 più altri 200 per un totale di 570 milioni per il 2015, poi altri tagli, per esempio dopo che noi avevamo già approvato il riequilibrio in questa sede, allo Stato non tornavano i conti sugli immobili di categoria D il cui gettito fino ad aliquota base del 7,6 per mille va allo Stato, come sapete, e allora per far tornare i conti cosa ha fatto? Ha chiesto quei 172 milioni ai Comuni e quindi i nostri tecnici, un giorno, aprendo il computer, nel sito dedicato che ci collega al Ministero degli Interni, ha scoperto che ci avevano tagliato altri 2 milioni perché dovevano far tornare i conti a livello centrale e così via.

Come ho dettagliatamente elencato nelle slide che vi ho trasmesso e nel Comunicato stampa del 16 dicembre, nel complesso, la riduzione delle entrate derivanti da provvedimenti statali (tenendo conto anche dell'effetto a regime dello sconto sulle multe) che, stando alle stime definitive della Polizia Municipale vale 7 milioni di euro in meno per il Comune, 7 milioni in meno che sicuramente rendono felici molti cittadini che prendono le multe, che pagano il 30% in meno, ma, poi quei costi li' dovrà pagarli qualcun'altro contribuente onesto o qualcuno che usa i servizi che non ha più quei 7 milioni, Dicevo che tenendo conto di tutti gli interventi fatti a livello nazionale, quindi prescindo poi dagli altri tagli delle Regioni, da altre criticità anche interne, abbiamo una riduzione di entrate attese nel 2015 rispetto al 2014, di 46 milioni di euro. E' evidente che, dopo anni di contenimento della spese, ulteriori riduzioni di tale ammontare avrebbero effetti insostenibili sui servizi e/o sulla manutenzione e cura della città.

Nonostante le difficoltà, subito dopo la presentazione del disegno di legge di stabilità da parte del governo, la giunta ha avviato una approfondita discussione su come affrontare i problemi delineati, avendo particolarmente a cuore la salvaguardia dei servizi, educativi e socio assistenziali, e la cura della città. L'obiettivo, come più volte detto anche in questo Consiglio, era quello di poter presentare al Consiglio, all'inizio del nuovo anno il nuovo bilancio previsionale 2015-17, per finalizzare la discussione e arrivare alla successiva approvazione entro il mese di febbraio.

Lo scorso week end, un emendamento governativo al ddl di stabilità ha previsto, però, anche per il 2015 un tetto alla Tasi del 3,3 per mille, ma senza mettere in campo risorse che consentano ai Sindaci importi compensativi adeguati. A differenza dell'anno scorso non ci sono neppure i 625 milioni a compensare, se pur insufficienti, però ci è stato messo il tetto del 3,3 per la Tasi mentre noi avevamo già deliberato, a legislazione vigente, l'aumento di un punto che ci permetteva almeno in parte di compensare l'aumento di questi 625 milioni, già peraltro insufficienti.
Questo emendamento ha comportato uno squilibrio di 17 milioni nel nostro tendenziale 2015 approvato dal Consiglio a giungo 2014 da questo Consiglio. Detto altrimenti, se il ddl di stabilità sarà approvato compensando questo tetto all'aliquota Tasi - perché ancora non sappiamo, a giorni si saprà come andrà a finire la legge di Stabilità, la stanno votando al Senato poi passerà alla Camera - i 17 milioni già previsti, derivanti dall'aumento della aliquota Tasi di un punto, dovranno essere reperiti diversamente, rendendo ancora più stringenti i necessari risparmi di spesa.

L'Amministrazione ha sempre chiesto al Governo, direttamente e tramite l'Anci e vari parlamentari, una riduzione dei tagli previsti anche tramite incontri anche fatti separatamente con altri assessori di altre città metropolitane, questo per dire che ci siamo attivati in tutti i modi possibili. Possiamo anche pensare ad altre azioni ulteriori, anzi, magari ci fossero degli ordini del giorno, anche di questo consiglio, in modo da sensibilizzare anche tutti gli altri parlamentari. Questo è il tema, che mi è parso di capire dalle vostre domande, sta a cuore a tutti, mi è parso di capire perché non è una questione di destra o sinistra, è un problema di tenuta della nostra città, è un problema di capire come facciamo ad evitare questa trappola in cui o dobbiamo tagliare ulteriormente e dobbiamo colpire questa volta veramente servizi essenziali, o dobbiamo aumentare le tasse, anzi se ce ne danno la possibilità, sopratutto di aumentarle su chi sta meglio perché sapete, come tante volte abbiamo detto in questo Consiglio, che il passaggio Imu-Tasi è stato regressivo come ci conferma anche un articolo della scorsa settimana del Sole 24 ore.

Questa amministrazione ha continuato a chiedere una riduzione dei tagli previsti che davvero ci sembra siano troppi dopo tutti questi anni. I Comuni peraltro, più di altri enti della Pubblica Amministrazione, hanno contribuito in modo significativo, in questi anni alla riduzione del disavanzo o al finanziamento di misure espansive - perché c'è da dire che questa legge di Stabilità più delle altre, ha l'ambizione di essere espansiva perché riduce complessivamente al pressione fiscale - però come è capitato anche negli ultimi anni per finanziare le misure espansive decise dal centro, si impongono misure restrittive in periferia. Questo non è bene, è anche schizzofrenico dal punto di vista della politica economica, perché dovremmo dare tutti la stessa politica e io sono d'accordo che serva oggi una politica espansiva.
Ulteriori tagli a livello locale sono incompatibili con il livello dei servizi ritenuto indispensabile. Il Comune di Bologna continuerà a fare questa battaglia, chiedendo anche che si faccia una distinzione tra i Comuni che hanno i conti in ordine, come noi, che hanno un debito basso e in costante calo, come noi, e che offrono servizi fondamentali, supplendo anche in molti casi a un ruolo che dovrebbe essere svolto dallo Stato, come l'offerta di scuole per l'infanzia. Questi sono temi che non si possono più eludere, in molti altri comuni è lo Stato che interviene, noi abbiamo sicuramente un'eccellenza, un fiore all'occhiello, siamo partiti prima nel fare queste cose, però adesso non ci possono lasciare con il cerino in mano. Sugli uffici giudiziari non rispondo, ho già risposto ad altre domande di attualità e sappiamo quali sono le criticità, ma possiamo dire che almeno su quello la nostra battaglia, anche se interesserà più amministrazioni future e non la nostra, consegniamo qualcosa che da quel punto di vista dovrebbe essere risolto.

Chiediamo che siano definite in modo chiaro le funzioni attribuite ai diversi livelli di governo, si dica chi deve fare che cosa, e assegnate le risorse necessarie, in base a costi standard ben costruiti e condivisi, prevedendo una leva fiscale sufficiente per il finanziamento locale dei servizi e stabile per evitare questi caos che creano problemi e costi a tutti compresa l'Amministrazione che deve lavorare il doppio se ogni anno gli cambiano i tributi, i modelli, le procedure etc e chiediamo un fondo perequativo basato sui fabbisogni e la capacità fiscale, perché adesso il fatto che noi siamo un comune che oltre tutti questi sforzi e queste difficoltà diamo più di 20 milioni ad altri comuni, Firenze riceve dei soldi dal fondo di solidarietà, pur avendo una imposta di soggiorno che grazie al fatto che è una città più attraente per doni artistico architettonici della nostra, ha un gettito da tassa di soggiorno maggiore del nostro, ed è solo la spesa storica che fa si che quel comune riceva delle risorse dal fondo di solidarietà, mentre noi dobbiamo contribuire con cifre che si aggirano attorno ai 25 milioni ad altri comuni. Ecco vogliamo un fondo perequativo che sia anche più trasparente, più chiaro, basato sui fabbisogni e sulle capacità fiscali.
Chiediamo di poter approvare i bilanci entro fine anno, conoscendo le leve fiscali e le risorse su cui possiamo contare in modo da poter fare un'azione amministrativa normale e ordinata.

Cosa intendiamo fare, oltre a ciò per portare avanti in tutte le sedi possibili e necessarie queste istanze. Io credo, come ho detto prima, che sia importante condividere questa complessa situazione e quindi sono pienamente disponibile al più ampio confronto con i consiglieri, che dovrebbe avviarsi subito dopo le vacanze natalizie. Partendo dalla Commissione Bilancio, guardo il presidente perché credo che davvero sia importante approfondire questi aspetti e capire tutti insieme come usciamo da una situazione che davvero è molto complessa.
Nel frattempo avremo il testo approvato della Legge di stabilità e quindi potremo più adeguatamente affrontare la situazione e valutare altre azioni necessarie nel confronto con il Governo che comunque si è già impegnato sul tema di mettere in campo delle risorse, posto che voglia mantenere il tetto della TASI al 3,3 per mille. Però, da quanto so e ho letto sui giornali, sembra che ciò non avvenga nella legge di stabilità, mettendoci in ulteriore difficoltà, perché si rischia di aprire un dibattito acceso tra Comuni e Governo che potrebbe impegnare anche diversi mesi del 2015, mentre noi vogliamo approvare comunque il Bilancio al più presto.

Dobbiamo continuare a fare pressione e sarà importante l'azione di tutti. Allora, se noi ci rivediamo dopo le vacanze, dopo l'approvazione della legge di stabilità, vediamo se si è mantenuto questo tetto, vediamo se il Governo ha messo in campo delle risorse, oppure se ha rinviato e se sì, a quando, il fatto di metterle in campo, cosa su cui premeremo perché avvenga al più presto. Il confronto con il Governo dovrà poi continuare con la discussione sulla local tax, che è stata rinviata al 2016 e che deve essere un'opportunità di razionalizzazione del sistema fiscale locale e non l'ennesima modifica improvvisata senza l'adeguata valutazione degli effetti sui Comuni.
Bene ha fatto, credo, da questo punto di vista, il Governo a evitare soluzioni affrettate. Sapete che ha annunciato di portare la local tax al 2016, anche se, almeno per una parte sostanziale della riforma, che era l'unificazione della TASI e dell'IMU, io credo che sarebbe stato opportuno, utile possibile procedere subito, fin da ora, e sarà questa una richiesta che noi faremo. L'altro pezzo della riforma, quello più complicato, quello che prevedeva lo scambio tra immobili di categoria D ed aliquota base del 7,6 e addizionale Irpef, per cui lo stato voleva darci gli immobili di categoria D ed aliquota 7,6, l'eccedenza già la incassiamo noi, e però prendersi l'addizionale Irpef. Questo scambio, solo per darvi un'idea, poi torneremo a parlare anche di questo, vorrebbe dire per Bologna avere 14 milioni da immobili di categoria D e rinunciare a 47 milioni di addizionale Irpef, cioè dietro questa riforma ci poteva essere un taglio occulto di ulteriori 33 milioni. Poi se anche lo stato avesse compensato non l'avrebbe fatto in pieno. Quella parte della riforma va bene che sia stata rinviata, seocndo noi, l'altra parte, IMU - TASI, l'abbiamo anche detto quando abbiamo incontrato rappresentanti del Governo, avrebbe potuto e dovuto essere fatta subito per dare un po' di ordine a quello che è stato un caos nazionale.

Come ho detto, cercheremo anche quest'anno, nonostante le sempre crescenti difficoltà, perché sembra che i sacrifici che ci sono richiesti non abbiano mai fine, di garantire il più possibile tutti i servizi, e qui rispondo in particolare alla consigliera Turci, a partire da quelli educativi, ma per poter fare ciò e presentare al contempo un bilancio in equilibrio, senza agire ulteriormente sulla leva fiscale, che peraltro è stata bloccata, non vi è altra strada al momento, di chiedere insieme, tutti, con forza e decisione minori tagli da parte dello Stato.
Finisco quindi con il ribadire che questo impegno di chiedere e di impegnarci tutti per chiedere meno tagli allo stato debba essere davvero un impegno comune poiché a tutti noi sta a cuore soprattutto il bene della nostra città e dei suoi cittadini e questa è l'unica strada che dobbiamo imboccare, ripeto, e tutte le azioni possibili che anche voi consiglieri potete fare sono assolutamente necessarie per poterci aiutare, perché è chiaro che se anche i tagli fossero ridotti, non potrebbero essere annullati, ma noi responsabilmente faremo anche quest'anno la nostra parte. Però, sinceramente, quello che ci viene chiesto dopo tanti anni di difficoltà e di sacrifici ci sembra insostenibile, inaccettabile e veramente eccessivo.
Grazie ancora delle vostre domande e massima disponibilità e chiedo al presidente Piazza se vuole attivarsi per cominciare a fare una serie di incontri in commissione Bilancio, è davvero importante che tutti capiamo a fondo e discutiamo a fondo le modalità e le possibilità per uscire da questa situazione".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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