QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL BILANCIO 2013 DI TPER


La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul bilancio 2013 di Tper.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza:

"Visti gli articoli- La Repubblica e Il carlino Bologna, 8 lugli...

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La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul bilancio 2013 di Tper.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza:

"Visti gli articoli- La Repubblica e Il carlino Bologna, 8 luglio - relativi al bilancio 2013 di Tper, premesso che:
durante l’istruttoria della delibera relativa all’operazione societaria su ATC e FER che avrebbe portato alla nascita di TPER, KPMG presentò un piano industriale della costituenda azienda regionale dei trasporti (oggi TPER);
nel piano industriale presentato da KPMG era previsto per il 2012 un EBT (Utile prima delle tasse) di 6,3 milioni di euro ovvero 15,2 milioni più alto dell’effettivo risultato con cui effettivamente si chiuse il bilancio consuntivo 2012 di TPER (-8,9 milioni);
nel piano industriale presentato da KPMG era previsto per il 2013 un utile dopo le tasse di 2,6 milioni di euro, 10 volte maggiore dell’effettivo utile con cui si è chiuso il consuntivo 2013 (247.000 euro).

Premesso inoltre che:
durante la discussione della delibera che avrebbe portato all’aumento delle tariffe dei biglietti dell’autobus, il 22 luglio 2013 menzionò aumenti del gasolio e delle assicurazione;
che la presidente di TPER D.ssa Gualtieri, nel presentare il bilancio 2013, cita tra le voci su cui si è operata una riduzione anche gasolio e assicurazione;
Premesso inoltre che:
il 20 giugno 2014 il presidente di ATC dott. Claroni e gli organi Sindacali, ci hanno riferito che TPER ha rimandato ATC la prima cartella esattoriale con le imposte e le sanzioni relative all’errata applicazione del cuneo fiscale (IRAP) ai lavoratori del trasporto pubblico imputata all’ATC prima della fusione;
che ATC ha dovuto quindi farsi carico del pagamento di questa prima cartella per evitare ulteriori sanzioni ma che ritengono (anche supportati da autorevoli pareri) che questa partita sia di totale competenza di TPER e che debba pesare su loro bilancio;
che la cifra da pagare per la questione del cuneo fiscale e delle relative sanzioni, è attorno ai 3 milioni.

Chiede alla Giunta:
che valutazione dà dei risultati ottenuti nel bilancio consuntivo 2013 alla luce delle citate rilevanti differenze tra le previsioni fatte dall’advisor in sede di istruttoria dell’operazione societaria e i risultati effettivamente raggiunti; del rifiuto di TPER di accollarsi la questione del cuneo fiscale (IRAP) che ha rimandato in carico ad ATC;
come valuta l’atteggiamento di TPER nei confronti della questione del cuneo fiscale che avrebbe probabilmente annullato l’utile se TPER se ne fosse fatta carico come (ci riferiscono gli organi di ATC) avrebbe dovuto fare".

Risposta della vicesindaco Giannini:

In merito ai quesiti posti dal consigliere posso al momento rispondere solo parzialmente in quanto l'azienda Tper mi ha fatto sapere che visti i tempi molto ristretti, e anche il fatto che vi sarà il prossimo 21 luglio un'udienza conoscitiva proprio sul bilancio Tper 2013, risponderà direttamente e in maniera approfondita, appunto nella Commissione del 21.

Sulla base delle informazioni ricevute dai settori interni del Comune e sulla base dei bilanci di ATC e TPER preciso quanto segue, con riferimento almeno ad alcuno dei punti che ha sollevato il consigliere, mentre per le questioni riguardanti advisor e quant'altro, penso che sia opportuno che risponda direttamente l'azienda e quindi se ne parlerà nell'udienza conoscitiva del 21.

Con riferimento altri punti vorrei precisare quanto segue, per quanto riguarda la questione Irap-cuneo fiscale, Atc non ha, sino ad ora, provveduto a pagare quanto richiesto dall'Agenzia delle Entrate. E' vero che sono arrivate delle cartelle però è stata fatta opposizione e questo emerge chiaramente leggendo il bilancio di Atc 2013, la società ha avanzato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna avverso gli avvisi di accertamento ricevuti, che ritiene infondati per diversi motivi. E su questo vi è molta giurisprudenza e in larga parte, soprattutto la giurisprudenza più recente, tende a dare ragione ad aziende che si sono comportate come Atc. Però di fatto ancora la questione è aperta, ma non è stato pagato nulla per quanto riguarda quegli avvisi di accertamento anche perchè Atc è riuscita ad avere una sospensiva. E' vero che Atc sta sostenendo alcune spese sia in riferimento alla richiesta di sospensiva sia alle spese legali, mentre è rinviata alla conclusione del procedimento, la eventuale ripartizione dei costi di contenzioso a carico di Tper.

Con riferimento all'adeguamento tariffario per i servizi erogati da Tper ricordo che è stato deciso con delibera di Consiglio, la delibera PG176069/2013, ove vengono indicate dettagliatamente le motivazioni dell'incremento tariffario, che discendono dall'adeguamento all'inflazione previsto dal contratto di servizio sottoscritto fra SRM e la società che gestisce il trasporto pubblico locale. Ho preso anche un estratto della delibera, voglio richiamare però un punto in cui si dice 'il contratto di servizio, richiamato in premessa, sottoscritto fra SRM (Agenzia della mobilità e gestore del contratto di servizio) e la TPB per l'esercizio del Trasporto pubblico locale metropolitano prevede, all'art. 12bis, l’adeguamento biennale all’inflazione delle tariffe del Tpl, poiché a tutti gli effetti, parte della remunerazione dei costi sostenuti dall’operatore per l’erogazione del servizio'

Per quanto riguarda l'andamento del prezzo del gasolio, nel bilancio di Tper si evidenzia sì una riduzione della spesa complessiva per carburante, ma anche una riduzione del numero di corse, quindi bisogna vedere quanto della riduzione della spesa può dipendere dalla riduzione delle quantità e non dei prezzi unitari. Su questo, ovviamente, sarà più precisa la società in udienza conoscitiva il 21. In ogni caso l'adeguamento tariffario dipende dall'aumento dei costi passati, e dell'inflazione passata, non di quella futura. Sostanzialmente è un riconoscimento dei maggiori costi sostenuti dall'azienda e non di quelli attesi o previsti per il futuro. Il prezzo del gasolio peraltro è aumentato significativamente soprattutto nel 2011 e 2012 e solo nel 2013 e ora nel 2014 sta dando un segno di inversione di tendenza, seppure con oscillazioni mensili a iniziato a scendere. Quindi i prezzi del gasolio erano aumentati nel 2011 in maniera consistente e anche nel 2012, questo sicuramente ha influito sul tasso di inflazione che poi a sua volta è quello che ha prodotto l'adeguamento delle tariffe, secondo quanto previsto dal contratto di servizio"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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