QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI RISCHI PROVOCATI DAL GIOCO D'AZZARDO


L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui rischi provocati dal gioco d'azzardo.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

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Descrizione

L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui rischi provocati dal gioco d'azzardo.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"La stampa riporta la notizia della necessità di ricorrere ad una legge nazionale per la tutela delle fasce più deboli contro i rischi provocati dal gioco d'azzardo; tuttavia anche le comunità locali possono intervenire mettendo in atto strumenti che possano rendere noti ai cittadini i rischi della ludopatia e le conseguenze cui il gioco compulsivo può condurre.
A tale fine chiedo al Sindaco e alla Giunta: quali politiche abbiano intenzione di porre in essere per salvaguardare dalle conseguenze della ludopatia i giovani e gli anziani e, in ultima analisi, per far conoscere le possibili conseguenze della dipendenza dal gioco;
quali proposte ed indirizzi sono state presentate alla Giunta per prevenire e contrastare la patologia da gioco, a seguito dell'ordine del giorno approvato lo scorso anno a firma della consigliera Ferri".

La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

"Ieri abbiamo avuto modo di parlare in Commissione di uso e abuso di alcool e droghe, di dipendenze, e non ho avuto alcuna remora a parlare di ciò di emergenza, anche rispetto a questo non ho alcuna remora a parlare in termini emergenza, di un fenomeno i cui numeri sono stati richiamati spesso e che sono sempre in aumento e sempre più gravi. Rispetto ai quali è però bene saperlo e dirlo e dirlo anche ai nostri concittadini: l'articolo a cui ha collegato la domanda d'attualità la consigliera Borgonzoni, il titolo è inequivocabile, il titolo è <Mani legate sulle slot machine> dove si evidenzia che il gioco d'azzardo lecito è di esclusiva competenza dello Stato, ed è affidato dalla normativa alle Questure, l'autorizzazione e la definizione dei luoghi, e spesso quindi, lo ricordava l'articolo, i Comuni i sindaci si trovano a scoprire la nascita di nuove sale giochi quando le vedono aprire. E' una strana forma di federalismo in cui a Roma decidono, si assumono la responsabilità di aprire delle nuove sale da gioco e ai Comuni rimangono in carico le conseguenze di ciò, anche le conseguenze patologiche sia in termini di fragilità reddituale che questo gioco d'azzardo produce in molte persone, sia di fragilità sociali. I sindaci hanno, a livello di Anci, più volte reagito contro questo, che è una vera e propria ingiustizia che è un non senso, chiedendo con forza una normativa nazionale che sembrava per altro che fosse cosa ormai prossima a realizzarsi, il decreto Balduzzi sembrava che in larga misura fissasse nuove regole, in parte è stato fatto, ma solo in parte. E speravano, e sperano ancora i sindaci, che presto il Parlamento possa legiferare una legge quadro che ridia allo Stato il ruolo di governo, di programmazione nell'attività del gioco d'azzardo, che ridefinisca in termini generali le procedure di autorizzazione, ma che dia poi agli enti locali, ai Comuni, la possibilità di una programmazione attenta di queste attività, in modo da valutarne attentamente sia la diffusione sia la vicinanza rispetto ad alcuni contesti particolarmente sensibili. QHo fatto questa premessa per dirle consigliera che tutto ciò che riguarda, e alcuni Comuni ci hanno anche provato facendo anche bene, ma è un'esperienza già provata ed è inutile andare su strade che si sono dimostrate limitate e fallaci, hanno provato a svolgere comunque un ruolo attraverso ordinanze , ordinanze che nella gran parte dei casi sono state respinte dalle sentenze dei TAR regionali. E quindi non è questa la strada. La strada maestra è quella che ho detto, cioè la revisione normativa, ciò che noi possiamo fare è lavorare sulla prevenzione, facendolo nell'ambito delle attività di prevenzione, quelle di cui abbiamo parlato ieri, su alcool e droga che svolgiamo sul territorio bolognese , abbiamo riscontrato anche all'interno delle scuole il problema, non tanto in termini di quantità rilevanti, non c'erano tanti casi, ma l'elemento più preoccupante era dato dalla giovanissima età dei ragazzi giocatori. Abbiamo segnalato questa cosa ai nostri partner, L'Asl, la Regione, proprio per provare a coordinare interventi, per evitare che ognuno vada per la sua strada, che ognuno faccia il proprio piccolo interventino di prevenzione, ma per coordinare un intervento complessivo di tutti i soggetti che hanno un ruolo in questo. Finalmente abbiamo, dopo un anno di fatica, riinvestito nel Bilancio di prossima approvazione, abbiamo messo risorse sull'ambito della prevenzione e stiamo già lavorando perchè una parte di queste risorse vengano dedicate alla prevenzione e a percorsi di promozione di conoscenza nelle scuole, formando i ragazzi, formando gli insegnanti, con lo stesso metodo, quindi col coinvolgimento diretto dei ragazzi che abbiamo con qualche soddisfazione realizzato sul tema alcool droga. Per esempio stiamo immaginando di lavorare con gli insegnanti di matematica per dare ai ragazzi anche gli strumenti cognitivi che diano loro la reale percezione delle poche, pochissime, residuali possibilità di vincita, che sono contenute nel gioco d'azzardo. Quindi lavoro sulla prevenzione, la regione Emilia Romagna ha previsto una campagna obbligatoria in tutte le sale gioco che da gennaio 2013 è obbligatorio esporre nei luoghi in cui si può giocare che dice <se il gioco diventa un problema puoi chiedere aiuto> con tutta una serie di riferimenti, il numero verde del servizio sanitario regionale, a cui ci si può rivolgere, segnalo che ogni Azienda sanitaria della nostra Regione ha un servizio dedicato alla ludopatia, che non è cosa da tutti. Di cose se ne stanno facendo, quell'approccio integrato che vorremmo rilanciare attraverso il tavolo integrato sulla prevenzione, che esiste di cui il Comune si è dotato, vorremmo che riguardasse anche questo tema, finalmente con le risorse disponibili, prima le risposte sarebbero state velleitarie, vogliamo dare anche risposta alle indicazioni che appunto un anno fa ci dava l'ordine del giorno rispetto a questa tematica".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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