QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI PROVENTI DELLA SOSTA
La vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui proventi della sosta.
La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"Visto...
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La vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui proventi della sosta.
La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"Visto l'articolo di stampa relativo al contenzioso tra ATC e Comune di Bologna relativamente ai proventi della sosta, si chiede al Sindaco e alla Giunta
- se non ritenga che il danno subito dall'amministrazione comunale sia economicamente grave e conseguentemente a pagare questa triste situazione alla fine siano i cittadini che subiscono aumenti di tasse comunali anche per coprire mancati introiti dovuti;
- se a tutt'oggi Ella sia in grado di affermare senza dubbio alcuno che "l'amministrazione comunale ha svolto al meglio le proprie funzioni istituzionali nell'esercizio dei poteri di indirizzo e controllo delle partecipate";
- se non ritenga sia giunto il momento di creare un pool di controllo all'interno del settore entrate, al fine di controllare l'effettivo andamento di tutte le partecipate in modo tale da tornare ad avere un controllo effettivo di quanto avviene all'interno di queste società"
La risposta della Vicesindaco:
"Bisogna distinguere le notizie di oggi sulla stampa e la sua domanda d'attualità, che si riferiva all'importo di 17,7 milioni, non era frutto di una condanna, ma quanto emerso da un'indagine in fase istruttoria effettuata dalla Guardia di Finanza. Questo per informare correttamente i cittadini.
Il mancato introito - o meglio, il danno erariale subito dal Comune - in relazione alla gestione del servizio sosta affidato ad ATC S.p.A è stato poi quantificato in euro 1.415.604,79 dalla sentenza n. 90/2013 della competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. L'importo di euro 17,7 milioni, quello a suo tempo evidenziato nella relazione della Guardia di Finanza nella fase istruttoria di cui parlavamo prima, a conclusione delle indagini condotte, non è stato evidentemente ritenuto corretto dalla magistratura contabile, che l'ha fortemente ridimensionato.
ATC ha usufruito poi, essendo stata accolta la relativa istanza con provvedimento della Terza Sezione Giurisdizionale d'Appello della Corte dei Conti, dell'agevolazione introdotta dall'art. 14 del D.L. 102/2013, convertito nella legge n. 124/2013. La normativa contenuta in quel decreto consentiva di avere una riduzione di quell'importo per sentenze di questo tipo, Atc ha fatto richiesta e questa è stata accolta. Come previsto da tale provvedimento, emesso in data 31/10/2013, la società ha effettuato un versamento di euro 424.681,44 più euro 3,781,41 per interessi e 589,88 per spese del giudizio.
Quindi, a fronte dell'importo di euro 1.415.604,79, non i 17,7 iniziali, come sopra detto c'è stato lo sconto previsto dalla norma e il tutto si è chiuso con le spese che ho detto.
Ciò doverosamente precisato, è evidente che la determinazione delle somme dovute da ATC per irregolarità nella presentazione dei conti della gestione sosta non è frutto di una transazione con il Comune, ma è stata definita da sentenze e provvedimenti della magistratura contabile.
In relazione alle altre domande, posso dire che non mi risulta ad oggi, che vi sia alcun elemento che abbia messo in rilievo inadempienze da parte dell'Amministrazione nell'ambito delle funzioni di indirizzo e controllo delle partecipate.
Attualmente l'attività è svolta dal Settore Partecipazioni Societarie, all'interno del Dipartimento Risorse Finanziarie, che cura la gestione delle partecipazioni ed il controllo delle società con i poteri del socio, come definiti dal codice civile e dalle specifiche norme di finanza pubblica. Ogni anno, con il Bilancio con gli allegati, l'allegato 3 delinea gli interventi e obiettivi delle partecipate.
Ha poi fatto riferimento su quanto compare oggi sulla stampa. Si parla di 6 milioni relativi a danni diversi da quello di cui stiamo parlando e comunque è una nuova sentenza di cui siamo stati infromati da Atc, ma non abbiamo ricevuto ancora documentazione e vedremo quando ci perverrà".
La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"Visto l'articolo di stampa relativo al contenzioso tra ATC e Comune di Bologna relativamente ai proventi della sosta, si chiede al Sindaco e alla Giunta
- se non ritenga che il danno subito dall'amministrazione comunale sia economicamente grave e conseguentemente a pagare questa triste situazione alla fine siano i cittadini che subiscono aumenti di tasse comunali anche per coprire mancati introiti dovuti;
- se a tutt'oggi Ella sia in grado di affermare senza dubbio alcuno che "l'amministrazione comunale ha svolto al meglio le proprie funzioni istituzionali nell'esercizio dei poteri di indirizzo e controllo delle partecipate";
- se non ritenga sia giunto il momento di creare un pool di controllo all'interno del settore entrate, al fine di controllare l'effettivo andamento di tutte le partecipate in modo tale da tornare ad avere un controllo effettivo di quanto avviene all'interno di queste società"
La risposta della Vicesindaco:
"Bisogna distinguere le notizie di oggi sulla stampa e la sua domanda d'attualità, che si riferiva all'importo di 17,7 milioni, non era frutto di una condanna, ma quanto emerso da un'indagine in fase istruttoria effettuata dalla Guardia di Finanza. Questo per informare correttamente i cittadini.
Il mancato introito - o meglio, il danno erariale subito dal Comune - in relazione alla gestione del servizio sosta affidato ad ATC S.p.A è stato poi quantificato in euro 1.415.604,79 dalla sentenza n. 90/2013 della competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. L'importo di euro 17,7 milioni, quello a suo tempo evidenziato nella relazione della Guardia di Finanza nella fase istruttoria di cui parlavamo prima, a conclusione delle indagini condotte, non è stato evidentemente ritenuto corretto dalla magistratura contabile, che l'ha fortemente ridimensionato.
ATC ha usufruito poi, essendo stata accolta la relativa istanza con provvedimento della Terza Sezione Giurisdizionale d'Appello della Corte dei Conti, dell'agevolazione introdotta dall'art. 14 del D.L. 102/2013, convertito nella legge n. 124/2013. La normativa contenuta in quel decreto consentiva di avere una riduzione di quell'importo per sentenze di questo tipo, Atc ha fatto richiesta e questa è stata accolta. Come previsto da tale provvedimento, emesso in data 31/10/2013, la società ha effettuato un versamento di euro 424.681,44 più euro 3,781,41 per interessi e 589,88 per spese del giudizio.
Quindi, a fronte dell'importo di euro 1.415.604,79, non i 17,7 iniziali, come sopra detto c'è stato lo sconto previsto dalla norma e il tutto si è chiuso con le spese che ho detto.
Ciò doverosamente precisato, è evidente che la determinazione delle somme dovute da ATC per irregolarità nella presentazione dei conti della gestione sosta non è frutto di una transazione con il Comune, ma è stata definita da sentenze e provvedimenti della magistratura contabile.
In relazione alle altre domande, posso dire che non mi risulta ad oggi, che vi sia alcun elemento che abbia messo in rilievo inadempienze da parte dell'Amministrazione nell'ambito delle funzioni di indirizzo e controllo delle partecipate.
Attualmente l'attività è svolta dal Settore Partecipazioni Societarie, all'interno del Dipartimento Risorse Finanziarie, che cura la gestione delle partecipazioni ed il controllo delle società con i poteri del socio, come definiti dal codice civile e dalle specifiche norme di finanza pubblica. Ogni anno, con il Bilancio con gli allegati, l'allegato 3 delinea gli interventi e obiettivi delle partecipate.
Ha poi fatto riferimento su quanto compare oggi sulla stampa. Si parla di 6 milioni relativi a danni diversi da quello di cui stiamo parlando e comunque è una nuova sentenza di cui siamo stati infromati da Atc, ma non abbiamo ricevuto ancora documentazione e vedremo quando ci perverrà".
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Piazza Maggiore, 6