QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI MUSEI CITTADINI


L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Sacrano (Lega nord) sui musei cittadini.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
&quo...

Pubblicato il: 

Descrizione

L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Sacrano (Lega nord) sui musei cittadini.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Alla luce dei numerosi articoli di stampa sulle previsioni decisionali inerenti i musei cittadini, chiedo quali siano i reali intendimenti dell'Amministrazione in ordine "ai diversi spostamenti" relativi a Museo Morandi e del Risorgimento e le motivazione ed i tempi di attuazione, anche in coordinamento con Arte Fiera. Cio' al fine di valorizzare i temi culturali in città rendendo anche Palazzo D'accursio appetibile ai fini turistici. Si chiede, quindi, cosa pensi il Signor Sindaco nel merito".

Risposta dell'assessore Ronchi
Grazie, credo che sia opportuno precisare alcune questioni. Ovviamente noi stiamo ragionando in termini di organizzazione e prospettiva. I tempi sono sempre medio lunghi e quando si parla di trasferimento non si tratta semplicemente di prendere il Museo del Risorgimento e trasferirlo a Palazzo - ovviamente ragioniamo anche nei termini di una riqualificazione e riorganizzazione delle Collezioni Comunali d'Arte e poi su questo tornerò - del Museo dell'Ottocento a Palazzo e quindi, ovviamente, della sistemazione all'interno del Museo dell'Ottocento anche del Museo del Risorgimento. Proveremo a fare questa operazione, che però significa ristrutturazione, significa fondi, significa investimenti e che quindi comporta tutta una parte relativa al bilancio che non è di poco conto. E' uno schema che avevamo già in un qualche modo delineato. Noi quest'anno abbiamo deciso, con gli investimenti che avevamo a disposizione, di intervenire sul Museo Archeologico e il risultato sarà che questo museo avrà la sala espositiva più grande di Bologna e stiamo anche lavorando, proprio in funzione di questa sala espositiva, per un'iniziativa importante che avverrà nel 2015 che ovviamente non dico perché altrimenti la brucio.

Il ragionamento sul Carducci è anch'esso complesso, perché non riguarda solo Casa Carducci, ma la disponibilità dell'Amministrazione, vista l'attività che si sviluppa in maniera autonoma e verso la quale noi non vogliamo in nessun modo porci in maniera concorrenziale, a creare qualcosa di integrato e collaborativo, inoltre lì, oltre a Casa Carducci, nel caso in cui riuscissimo a spostare il Museo del Risorgimento, ci sarebbero altri spazi e quello potrebbe diventare un polo della Letteratura che riguarda la Casa Carducci, il Museo Carducci, e questi spazi che potrebbero diventare quello che ora, in termini un po' sinetici chiamiamo "Casa delle Letterature", sulla base di un progetto di alcuni anni fa che andrebbe rivisto e ovviamente anche aggiornato ai tempi. Questo comporterebbe anche la riqualificazione di quel luogo che è un luogo magico della città, che non è fatto solo dal Casa Carducci, ma anche da un giardino e da un monumento. Insomma è un luogo molto particolare che potrebbe con una riqualificazione di questo tipo diventare, ancora di più di quanto non lo sia oggi, un elemento di attrazione, perché la città ha bisogno di avere punti di questo tipo. Anche ieri, in un intervista, ho affermato proprio questo che una delle cose più affascinanti di Bologna è che , al di là dei bellissimi percorsi usuali , è una città tutta da scoprire e quello, per esempio, è proprio un angolo da scoprire, perché pur essendo a ridosso dei viali regala un'atmosfera bellissima e silenziosa.

Sulla questione del Morandi, io l'ho già detto: ritengo che la collocazione migliore sia a MAMbo, perché gli abbiamo dato respiro, perché è più facilmente raggiungibile, perché si integra con le proposte che vengono fatte all'interno di MAMbo. Io leggo delle cose, e come ha detto correttamente anche lei, è giusto ascoltare le opinioni d tutti, però francamente leggere che noi non abbiamo lavorato per la promozione a livello internazionale... Ci hanno lavorato anche le precedenti Amministrazioni, il Museo Morandi è andato a New York, il Morandi sta per andare in Asia, cioè bisogna anche che le persone che intervengono sulle questioni prima si informino, perché io capisco che ormai ognuno può raccontarla come vuole, ma ci sono dei fatti. Noi facciamo tante iniziative all'interno di MAMbo che sono di intreccio con il Morandi. Poi c'è un'altra cosa che vi dico, davvero, ogni tanto, qualche museo europeo andiamo a vederlo, perché quest'idea che la quantità delle opere che esponi è proporzionale alla validità dell'esposizione è un'idea ottocentesca. I magazzini devono essere luoghi vivi e nei grandi musei europei esiste la rotazione delle opere. Noi dobbiamo guardare quegli esempi, se uno va alla Tate Modern c'è un'ala enorme di esposizione, ma non tutto quello che hanno è esposto. Anzi espongono seguendo dei criteri tematici. Bisogna cominciare a ragionare così. Le nostre collezioni qui a Palazzo hanno bisogno di essere riorganizzate e riviste, perché oggi quando si entra, mi dispiace, ma insomma è davvero un insieme di tantissime cose. Dopodiché certo c'è bisogno di pensiero, di progetti, di finanziamenti e quindi noi stiamo ragionando su un tempo medio lungo, perché sappiamo come siamo messi da un punto di vista economico finanziario. Però noi stiamo andando nella direzione che diceva lei, perché l'unificazione dell'Istituzione Bologna Musei va proprio in quella direzione. Io non ho nessuna intenzione di fare della serie A, B , C con i musei, ci mancherebbe, anzi l'ottica è proprio quella di riqualificare complessivamente l'offerta, tanto è vero che non siamo partititi da MAMbo, ma dal Museo Archeologico, proprio a dimostrazione di questo. Quindi incominciamo a ragionare in termini europei rispetto a come e con quali modalità si mostrano le opere. Cominciamo a considerare i magazzini dei luoghi vivi, perché fanno parte dei musei. Cominciamo anche a fare degli allestimenti che mettano in rilievo i pezzi unici e pregiati, perché se io metto in esposizione tutto quello che ho le eccellenze si perdono. Significa fare dei percorsi rispetto all'utenza, significa far vedere le opere a rotazione. Ovvio che Palazzo è un elemento molto, molto, molto delicato e per questo ho prospettato un'idea che è legata - e io sono d'accordo - alla questione che esiste del lascito testamentario e dobbiamo essere certi prima di procedere, quindi io ho espresso la mia opinione rispetto a dove dovrebbe stare il Museo Morandi, ma io sono anche una persona che deve stare a quello che stabilisce una questione che non è semplicemente di indirizzo politico e di valutazione di politica culturale. Ci sono degli altri aspetti e infatti stiamo facendo tutti gli approfondimenti. Ovvio che se sblocchiamo quella questione si apre la possibilità di fare il ragionamento che vi ho descritto.

Chiudo con la questione di Arte Fiera: non ce la faremo mai per questa Arte Fiera. Però anche qui, noi abbiamo fatto delle cose: l'iniziativa del Comune si chiama Art City , noi apriamo tutti i luoghi della città. Sono due anni che lo facciamo, con grandissimo successo. Abbiamo realizzato l'autobus, lavoriamo con Piancoteca e Accademia e quello che vi chiedo è di rendervi conto anche di quello che stiamo facendo. Arte Fiera è proprio l'ultimo dei problemi, noi abbiamo rilanciato la manifestazione in città. Le faccio un esempio, il Museo di Ustica, se lei fa una ricerca su TripAdvisor, si accorgerà che è uno dei musei più graditi della città. Sa perché è successo questo? Perché abbiamo fatto un percorso con l'autobus dedicato di Art City per portare i visitatori a vedere questo museo. Tutto questo sempre nell'ottica di capire che la città nel centro è bellissima, ma ci sono anche dei luoghi cittadini che hanno un fascino particolare e certamente il Museo di Ustica è uno di quelli, se le è capitato di andare avrà visto che l'impatto emotivo di quella struttura è molto forte e chiunque va lì rimane molto colpito. Quindi noi stiamo facendo questo, e quest'anno rifaremo Art City che non è soltanto una collaborazione con i musei dell' Istituzione, lavoriamo con la Pinacoteca, lavoriamo con l'Accademia, lavoriamo con i musei di Genus Bononiae, lavoriamo con tutti, per un periodo di tempo apriamo con percorsi particolari, con mappe dedicate ai luoghi d'arte della città. Sono due anni che lo facciamo con un successo strepitoso. Dopodiché va bene, se riusciremo a riorganizzare, è ovvio che la riorganizzazione entrerà nei percorsi di Art City. Però è un percorso lungo, bisogna fare i conti con le risorse che non sono abbondantissime. Abbiamo dunque organizzato un percorso a tappe, la prima delle quali sarà la riorganizzazione e l'allestimento di questa sala al Museo Archeologico che ci permetterà di avere una sala espositiva molto importante e che ci permetterà di fare quest'iniziativa rilevante nel 2015. Grazie

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top