QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI LUOGHI DI CULTO ISLAMICI


L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito ai luoghi di culto islamici

Domanda della consigliera Borgonzoni

"Visto l'ar...

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L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito ai luoghi di culto islamici

Domanda della consigliera Borgonzoni

"Visto l'articolo di stampa relativo ai luoghi di culto islamici presenti in città si chiede al Sindaco e all'assessore Frascaroli se alla luce di quanto accaduto a Parigi - Ella, Assessore Frascaroli, conferma oggi le parole espresse nel 2012 quando affermò: "questa enfatizzazione della preoccupazione che saremo invasi dagli islamici io sinceramente non la leggo nel territorio" così come si chiede se oggi come allora Ella è convinta che aprire un dialogo con i rappresentanti della Comunità islamica presente a Bologna sia buona cosa e perchè Ella non ha mai confermato la Sua disponibilità per discutere di tale argomento in commissione. Si chiede altresì se è intenzione della Giunta esprimere un proprio indirizzo politico in merito alle politiche da seguire nei rapporti con i rappresentanti dell'Islam che ora gestiscono associazioni che fungono da vere Moschee e se conferma quanto affermato dall'articolo di stampa allegato a Bologna vi siano una decina di moschee. Considerato infine il rapporto che Ella in più di un'occasione ha manifestato apertamente nei confronti dei rappresentanti dell'Islam a Bologna Le chiedo se Ella ha informazioni relativamente ad un giovane che la stampa ha così definito: <Giampiero si trasferì prima in Spagna poi a Bologna dove si avvicino a circoli islmici che erano in contatto con alcune cellule terroristiche, secondo l'intelligence>".

Risposta dell'assessore Frascaroli

"Vorrei sottolineare che noi abbiamo da tempo fatto una scelta, che è quella non solo di aprire ma mantenere, strutturare, un dialogo con le comunità di tutta una serie di religioni presenti a Bologna, che non sono solo l'Islam ma che comprendono anche, appunto, un rapporto con le comunità islamiche.
E' nato da tempo un coordinamento che ha fatto sì che ci siano dei referenti precisi, dei portavoce che tengono il collegamento tra le comunità e le istituzioni, questo aiuta nel rapporto, nella comunicazione e nel contatto tra istituzioni e realtà dellle comunità islamiche in città, e quindi noi lo riteniamo un fatto positivo. C'è più dialogo, più confronto, più modo di affrontare insieme i problemi anche giuridico-strutturali e anche problemi di un confronto sostanziale. Questo lo facciamo perchè è la Costituzione all'art. 19 che da una linea e quindi ci atteniamo a quella, e perchè anche alla luce dei fatti di questi ultimi giorni siamo dentro a un'idea: che a terrorismo e violenza si risponde con un cammino che sviluppi più democrazia, più diritti, più umanità, più dialogo. E questo è quello che stiamo cercando di fare a Bologna. Mi riferisco anche a un esempio concreto, per esempio il fatto che le comunità islamiche anche prima degli eventi di Parigi, di fronte alle violenze in Iraq e alla guerra mossa dall'Isis ha fatto un documento di presa di distanza e di riaffermazione dei valori fondamentali della religione islamica, che non è la violenza. Questo documento, in accordo con la diocesi di Bologna, è stato letto il 4 di ottobre, festa di san Petronio.
Quindi in questo modo c'è la costruzione di buoni rapporti che permettono una conoscenza ed anche un controllo delle situazioni, perchè è quello che aspetta a noi come istituzioni, il controllo poliziesco di situazioni personali, di vicende che riguardano l'intelligence e la Questura, e gli organi di polizia e di indagine, nella misura in cui questi organi dovranno comunicarci qualcosa penso che ce lo comunicheranno, come hanno sempre fatto. In merito alle vicende specifiche che lei ricorda anch'io confermo che non sappiamo nulla perchè evidentemente gli organi preposti, che non siamo noi, non hanno ritenuto di comunicare nulla"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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