QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI LAVORI STRADALI IN VIA SCHIASSI
L'assessore Andrea Colombo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (FI) e Manes Bernardini (Lega nord) in merito ai lavori stradali in via Schiassi.
Domanda del consigliere Car...
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L'assessore Andrea Colombo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (FI) e Manes Bernardini (Lega nord) in merito ai lavori stradali in via Schiassi.
Domanda del consigliere Carella:
"In merito a quanto predisposto nella via Schiassi e zone limitrofe in ordine alla viabilità e al trasporto pubblico, così come riportato dai locali organi di informazione e citato anche nell'ambito della competente commissione consiliare alla presenza della dirigenza Tper, si chiede all' Amministrazione che cosa sia stato fatto dalla stesso onde informare compiutamente la cittadinanza e nel caso che cosa si intenda fare"
Domanda del consigliere Bernardini:
"Visto l'articolo di stampa relativo al progetto di via Schiassi si chiede al signor Sindaco:
se ella condivide le preoccupazioni del Comitato dei Cittadini di via Schiassi che lamentano il fatto di vedere stravolta la viabilità della loro zona nonché l'elevato periodo di disagio causato dallo svolgimento dei lavori previsti per un lungo periodo
se corrisponde al vero che il progetto prevede la soppressione dei parcheggi e l'eliminazione degli alberi dalla via
se ritiene che l'amministrazione avrebbe dovuto organizzare dei pubblici incontri con i cittadini - quartiere per quartiere - prima di procedere con la chiusura delle strade e l'apertura dei cantieri;
se ritiene condivisibile che i progetti sulla città debbano essere spiegati in modo chiaro e comprensibile utilizzando un linguaggio semplice nei confronti (soprattutto) della cittadinanza più fragile".
Risposta dell'assessore Andrea Colombo:
"Innanzitutto vorrei chiarire di quale progetto stiamo parlando, perché ho sentito talvolta, non nei consiglieri che hanno esposto con competenza il tema, anche una certa confusione fra diversi interventi infrastrutturali. Stiamo in buona sostanza parlando di una serie di interventi inseriti all'interno del progetto di realizzazione del sistema di trasporto pubblico metropolitano integrato, che altro non è che il progetto conseguente alla ridestinazione dei fondi cosiddetti ex metrò in favore del completamento del Servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico su gomma urbano dell'area di Bologna.
Come noto questo progetto ha visto la sua approvazione a livello di progettazione preliminare da parte prima dell'Amministrazione comunale e poi del Ministero dei Trasporti e infine del Cipe. In esito a tale delibera intervenuta nel corso del 2013, l'Amministrazione comunale insieme agli altri enti, Regione e Propvincia, ha delegato previo apposito accordo di programma il compito di svolgere il ruolo di soggetto beneficiario del finanziamento statale, nonché di soggetto attuatore, la nostra azienda di trasporto pubblico Tper; che ha avuto quindi il compito negli scorsi mesi di elaborare i successivi livelli di progettazione dell'opera di cui stiamo parlando e in particolare delle filovie. Come noto una delle linee portanti del trasporto pubblico bolognese oggetto di questo intervento, ed è quindi una cosa conosciuta per lo meno in questo consesso fin dal 2012, è la linea 25, che insieme alla 13 alla 14 alla 19 alla 20 e alla 27 costituisce una delle 6 linee portanti del Tpl bolognese. Confermo innanzitutto che è previsto che la linea 25 venga elettrificata, con tutto ciò che ne comporta in termini di investimenti previsti; mi riferisco in particolare a tre tipologia di intervento, innazitutto la infrastrutturazione in senso stretto, quindi la posa della rete filoviaria che necessita essenzialmente dei cavi elettrici e delle sottostazioni, dei ganci e dei pali, tutto ciò che è necessario per un impianto filoviario. In secondo luogo la riqualificazione delle strade attraversate dalla linea, abbiamo sempre detto che questo progetto avrebbe dovuto rappresentare l'occasione anche per una riqualificazione urbana e da questo punto di vista quindi quei fondi ci permetteranno ad esempio di rifare marciapiedi, abbattere barriere architettoniche, migliorare l'illuminazione pubblica, riasfaltare in profondità e in maniera strutturale le strade, e così via. E in terzo luogo come noto il progetto ci permetterà di acquistare nuovi filobus destinati a sostituire gli attuali mezzi, o quelli più vetusti ancora inquinanti o anche quelli più recenti che verrebbero così poi trasferiti su linee secondarie mandando in pensione i mezzi più vecchi che ancora circolano. E' evidente che questa operazione di filoviarizzazione della linea 25 così come delle altre linee, rappresenta un forte miglioramento dal punto di vista ambientale, perché i filobus in quanto completamente elettrici eliminano totalmente l'inquinamento atmosferico e acustico del trasporto pubblico, anche ovviamente e principalmente a beneficio di chi abita e lavora nelle vie attraversate dal filobus, oltre ad offrire un più elevato livello di confort e di qualità del servizio per gli utenti, che per altro come noto sul bacino bolognese sono complessivamente in forte crescita.
In che fase ci troviamo a questo punto? Credo che questo sia rilevante anche rispetto alla comunicazione alla cittadinanza che veniva sollecitata in particolare dal consigliere Carella. Ci troviamo in una fase in cui il progetto è stato inviato al Ministero dei Trasporti per la conseguente istruttoria e per al conseguente approvazione definitiva in sede di Cipe. Nel corso dell'istruttoria ministeriale è previsto dalla legge che i diversi enti coinvolti, a partire ovviamente dagli enti territoriali, possono condurre tutti gli approfondimenti necessari con chi ha progettato l'opera, quindi con Tper, e formulare tutte quelle osservazioni che ritengano necessarie, che andranno poi a confluire nell'approvazione finale da parte del Cipe.
Ci troviamo quindi in una fase non conclusiva, ma siamo in mezzo ad un percorso in atto, percorso in cui l'Amministrazione è fortemente determinata a vedere realizzata quella modifica complessiva della mobilità pubblica bolognese grazie al recupero dei fondi ex metrò; ma ci troviamo anche in una fase che consente di approfondire appunto il progetto come è stato finora sviluppato anche in rapporto con i cittadini. Da questo punto di vista le comunicazione che Tper ha inviato nei mesi scorsi rappresentano un adempimento di legge previsto in particolare dove sia necessario il posizionamento di ganci sulle facciate o di pali per il sostegno della filovia, ma quella è appunto una comunicazione di carattere formale, giuridico-amministrativo che a nostro avviso non sostituisce invece una comunicazione più di carattere politico-amministrativo e istituzionale, che noi abbiamo intenzione di aprire a partire da settembre. Il sottoscritto, di intesa con Tper, ha già chiesto alcuni giorni fa, alla Presidenza dalla 4° e 8° commissione consiliare di poter subito, alla ripresa dopo al pausa estiva, illustrare le linee guida del progetto come è stato sviluppato, e da li avviare un percorso di comunicazione e interlocuzione con la cittadinanza nei diversi quartieri coinvolti. Comprendo la sfasatura temporale fra la comunicazione formale di Tper e quella sostanziale che andremo a fare a partire da settembre, sicuramente si può sempre fare meglio, però credo che entrambe le forme di comunicazione siano necessarie ed entrambe le porteremo avanti.
Nel merito del progetto e qui vengo più alla domanda del consigliere Bernardini, ho letto anche un volantino che sta girando per un costituendo comitato di via Schiassi, cosiddetto indipendente anche se mi parlano di alcune presenze dipendenti, più che indipendenti, ma siamo abituati. Sul volantino ho visto varie inesattezze quindi colgo l'occasione per cominciare a sciogliere alcuni dubbi, a mettere in campo alcuni chiarimenti. Perché capisco, e mi rivolgo ancora una volta anche al consigliere Carella, che in mancanza di una comunicazione complessiva possano anche in legittima e totale buona fede passare delle informazioni o anche semplicemente diventare delle informazioni quelle che sono solo supposizioni o dubbi da parte dei cittadini, che invece per quanto possibile voglio fugare fin da ora. Nel volantino in particolare si parla del rischio che via Schiassi diventi una nuova grande arteria di traffico a doppio senso, si parla di aumento dell'inquinamento atmosferico e acustico, si parla dell'inquinamento da elettromagnetismo, si parla della soppressione di alberi e parcheggi. Innanzitutto via Schiassi è già oggi è per circa i 3/4 della sua estensione una strada a doppio senso con corsie promiscue, aperte a qualsiasi genere di traffico pubblico e privato. Il progetto prevede nell'ultimo pezzo della strada verso via Palagi non l'introduzione di un generico doppio senso, ma l'introduzione di un tratto di corsia preferenziale riservata solo al filobus, quindi dal punto di vista dei flussi di traffico privati non cambia nulla e non c'è nessun appesantimento indiscriminato di flussi veicolari su via Schiassi. L'unico elemento in più è il passaggio di un filobus, anziché in un solo senso di marcia, anche nell'altro senso di marcia. Un mezzo silenzioso, non inquinante e confortevole, che può andare anche a vantaggio di chi abita e lavora migliorando la qualità del servizio di trasporto pubblico. Una corsia preferenziale per altro controllato con varco Rita, quindi in maniera tale da eliminare in radice possibilità di accessi abusivi che sovraccarichino la zona. Quindi nessuna trasformazione in grande arteria di traffico a doppio senso. In secondo luogo non c'è a quanto ci risulta nessun rischio elettromagnetismo da alta tensione; per un banale confronto numerico una filovia richiede una potenza erogata fra i 600 e i 750 volt, una linea ad alta tensione viaggi intorno ai 30.000 volt in media di un traliccio. Basta considerare che le filovie sono sistemi, anche solo a Bologna come in tante altre città, assolutamente diffusi e che non hanno mai dato luogo a problemi di salute connessi a presunto inquinamento elettromagnetico. Terzo, il tema del presunto aumento dell'inquinamento atmosferico e acustico, a nostro avviso non sussistente per il semplice motivo che i flussi veicolari privati rimangono quelli che sono, e l'unico mezzo che si aggiunge in più, per altro solo in un tratto di via Schiassi rispetto all'attuale è un filobus, quindi un mezzo come già detto più volte, non inquinante né dal punto di vista dello smog né dal punto di vista del rumore, che rappresenta anzi un'occasione di accessibilità in più col trasporto pubblico. Per quanto riguarda il tema degli alberi, il progetto prevede non una loro soppressione come ho letto, bensì un loro spostamento nella stessa via Schiassi, ma in posizioni parzialmente diverse per consentire tutte le opere necessarie. Per quanto riguarda i parcheggi, ovviamente questi sono aspetti che andranno meglio approfonditi via via che la progettazione avanza e che il rapporto con la cittadinanza si intensifica, ma posso anticipare fin da ora, in quel tratto mi risulta che ci siano numerosi parcheggi non a disposizione dei cittadini, in quanto riservati all'ospedale, e ricordo per altro che i padiglioni del Malpighi sono in parte in progressiva dimissione, come noto, e sono già stati trasferiti altrove dei servizi; basti pensare, da quello che ricordo da utente, agli ambulatori per i prelievi e le analisi del sangue.
Questi sono alcuni primi elementi di merito, che per altro sono stati comunicati ai cittadini nel corso di un recente incontro con la presidente del Quartiere San vitale che era già informata di questo progetto da alcuni mesi, elementi che aiutano a fugare alcune preoccupazioni; in ogni caso, ribadisco, da settembre, a partire da una commissione consiliare , poi insieme ai quartieri, ci sarà modo di approfondire ulteriormente anche il rapporto con i cittadini".
Domanda del consigliere Carella:
"In merito a quanto predisposto nella via Schiassi e zone limitrofe in ordine alla viabilità e al trasporto pubblico, così come riportato dai locali organi di informazione e citato anche nell'ambito della competente commissione consiliare alla presenza della dirigenza Tper, si chiede all' Amministrazione che cosa sia stato fatto dalla stesso onde informare compiutamente la cittadinanza e nel caso che cosa si intenda fare"
Domanda del consigliere Bernardini:
"Visto l'articolo di stampa relativo al progetto di via Schiassi si chiede al signor Sindaco:
se ella condivide le preoccupazioni del Comitato dei Cittadini di via Schiassi che lamentano il fatto di vedere stravolta la viabilità della loro zona nonché l'elevato periodo di disagio causato dallo svolgimento dei lavori previsti per un lungo periodo
se corrisponde al vero che il progetto prevede la soppressione dei parcheggi e l'eliminazione degli alberi dalla via
se ritiene che l'amministrazione avrebbe dovuto organizzare dei pubblici incontri con i cittadini - quartiere per quartiere - prima di procedere con la chiusura delle strade e l'apertura dei cantieri;
se ritiene condivisibile che i progetti sulla città debbano essere spiegati in modo chiaro e comprensibile utilizzando un linguaggio semplice nei confronti (soprattutto) della cittadinanza più fragile".
Risposta dell'assessore Andrea Colombo:
"Innanzitutto vorrei chiarire di quale progetto stiamo parlando, perché ho sentito talvolta, non nei consiglieri che hanno esposto con competenza il tema, anche una certa confusione fra diversi interventi infrastrutturali. Stiamo in buona sostanza parlando di una serie di interventi inseriti all'interno del progetto di realizzazione del sistema di trasporto pubblico metropolitano integrato, che altro non è che il progetto conseguente alla ridestinazione dei fondi cosiddetti ex metrò in favore del completamento del Servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico su gomma urbano dell'area di Bologna.
Come noto questo progetto ha visto la sua approvazione a livello di progettazione preliminare da parte prima dell'Amministrazione comunale e poi del Ministero dei Trasporti e infine del Cipe. In esito a tale delibera intervenuta nel corso del 2013, l'Amministrazione comunale insieme agli altri enti, Regione e Propvincia, ha delegato previo apposito accordo di programma il compito di svolgere il ruolo di soggetto beneficiario del finanziamento statale, nonché di soggetto attuatore, la nostra azienda di trasporto pubblico Tper; che ha avuto quindi il compito negli scorsi mesi di elaborare i successivi livelli di progettazione dell'opera di cui stiamo parlando e in particolare delle filovie. Come noto una delle linee portanti del trasporto pubblico bolognese oggetto di questo intervento, ed è quindi una cosa conosciuta per lo meno in questo consesso fin dal 2012, è la linea 25, che insieme alla 13 alla 14 alla 19 alla 20 e alla 27 costituisce una delle 6 linee portanti del Tpl bolognese. Confermo innanzitutto che è previsto che la linea 25 venga elettrificata, con tutto ciò che ne comporta in termini di investimenti previsti; mi riferisco in particolare a tre tipologia di intervento, innazitutto la infrastrutturazione in senso stretto, quindi la posa della rete filoviaria che necessita essenzialmente dei cavi elettrici e delle sottostazioni, dei ganci e dei pali, tutto ciò che è necessario per un impianto filoviario. In secondo luogo la riqualificazione delle strade attraversate dalla linea, abbiamo sempre detto che questo progetto avrebbe dovuto rappresentare l'occasione anche per una riqualificazione urbana e da questo punto di vista quindi quei fondi ci permetteranno ad esempio di rifare marciapiedi, abbattere barriere architettoniche, migliorare l'illuminazione pubblica, riasfaltare in profondità e in maniera strutturale le strade, e così via. E in terzo luogo come noto il progetto ci permetterà di acquistare nuovi filobus destinati a sostituire gli attuali mezzi, o quelli più vetusti ancora inquinanti o anche quelli più recenti che verrebbero così poi trasferiti su linee secondarie mandando in pensione i mezzi più vecchi che ancora circolano. E' evidente che questa operazione di filoviarizzazione della linea 25 così come delle altre linee, rappresenta un forte miglioramento dal punto di vista ambientale, perché i filobus in quanto completamente elettrici eliminano totalmente l'inquinamento atmosferico e acustico del trasporto pubblico, anche ovviamente e principalmente a beneficio di chi abita e lavora nelle vie attraversate dal filobus, oltre ad offrire un più elevato livello di confort e di qualità del servizio per gli utenti, che per altro come noto sul bacino bolognese sono complessivamente in forte crescita.
In che fase ci troviamo a questo punto? Credo che questo sia rilevante anche rispetto alla comunicazione alla cittadinanza che veniva sollecitata in particolare dal consigliere Carella. Ci troviamo in una fase in cui il progetto è stato inviato al Ministero dei Trasporti per la conseguente istruttoria e per al conseguente approvazione definitiva in sede di Cipe. Nel corso dell'istruttoria ministeriale è previsto dalla legge che i diversi enti coinvolti, a partire ovviamente dagli enti territoriali, possono condurre tutti gli approfondimenti necessari con chi ha progettato l'opera, quindi con Tper, e formulare tutte quelle osservazioni che ritengano necessarie, che andranno poi a confluire nell'approvazione finale da parte del Cipe.
Ci troviamo quindi in una fase non conclusiva, ma siamo in mezzo ad un percorso in atto, percorso in cui l'Amministrazione è fortemente determinata a vedere realizzata quella modifica complessiva della mobilità pubblica bolognese grazie al recupero dei fondi ex metrò; ma ci troviamo anche in una fase che consente di approfondire appunto il progetto come è stato finora sviluppato anche in rapporto con i cittadini. Da questo punto di vista le comunicazione che Tper ha inviato nei mesi scorsi rappresentano un adempimento di legge previsto in particolare dove sia necessario il posizionamento di ganci sulle facciate o di pali per il sostegno della filovia, ma quella è appunto una comunicazione di carattere formale, giuridico-amministrativo che a nostro avviso non sostituisce invece una comunicazione più di carattere politico-amministrativo e istituzionale, che noi abbiamo intenzione di aprire a partire da settembre. Il sottoscritto, di intesa con Tper, ha già chiesto alcuni giorni fa, alla Presidenza dalla 4° e 8° commissione consiliare di poter subito, alla ripresa dopo al pausa estiva, illustrare le linee guida del progetto come è stato sviluppato, e da li avviare un percorso di comunicazione e interlocuzione con la cittadinanza nei diversi quartieri coinvolti. Comprendo la sfasatura temporale fra la comunicazione formale di Tper e quella sostanziale che andremo a fare a partire da settembre, sicuramente si può sempre fare meglio, però credo che entrambe le forme di comunicazione siano necessarie ed entrambe le porteremo avanti.
Nel merito del progetto e qui vengo più alla domanda del consigliere Bernardini, ho letto anche un volantino che sta girando per un costituendo comitato di via Schiassi, cosiddetto indipendente anche se mi parlano di alcune presenze dipendenti, più che indipendenti, ma siamo abituati. Sul volantino ho visto varie inesattezze quindi colgo l'occasione per cominciare a sciogliere alcuni dubbi, a mettere in campo alcuni chiarimenti. Perché capisco, e mi rivolgo ancora una volta anche al consigliere Carella, che in mancanza di una comunicazione complessiva possano anche in legittima e totale buona fede passare delle informazioni o anche semplicemente diventare delle informazioni quelle che sono solo supposizioni o dubbi da parte dei cittadini, che invece per quanto possibile voglio fugare fin da ora. Nel volantino in particolare si parla del rischio che via Schiassi diventi una nuova grande arteria di traffico a doppio senso, si parla di aumento dell'inquinamento atmosferico e acustico, si parla dell'inquinamento da elettromagnetismo, si parla della soppressione di alberi e parcheggi. Innanzitutto via Schiassi è già oggi è per circa i 3/4 della sua estensione una strada a doppio senso con corsie promiscue, aperte a qualsiasi genere di traffico pubblico e privato. Il progetto prevede nell'ultimo pezzo della strada verso via Palagi non l'introduzione di un generico doppio senso, ma l'introduzione di un tratto di corsia preferenziale riservata solo al filobus, quindi dal punto di vista dei flussi di traffico privati non cambia nulla e non c'è nessun appesantimento indiscriminato di flussi veicolari su via Schiassi. L'unico elemento in più è il passaggio di un filobus, anziché in un solo senso di marcia, anche nell'altro senso di marcia. Un mezzo silenzioso, non inquinante e confortevole, che può andare anche a vantaggio di chi abita e lavora migliorando la qualità del servizio di trasporto pubblico. Una corsia preferenziale per altro controllato con varco Rita, quindi in maniera tale da eliminare in radice possibilità di accessi abusivi che sovraccarichino la zona. Quindi nessuna trasformazione in grande arteria di traffico a doppio senso. In secondo luogo non c'è a quanto ci risulta nessun rischio elettromagnetismo da alta tensione; per un banale confronto numerico una filovia richiede una potenza erogata fra i 600 e i 750 volt, una linea ad alta tensione viaggi intorno ai 30.000 volt in media di un traliccio. Basta considerare che le filovie sono sistemi, anche solo a Bologna come in tante altre città, assolutamente diffusi e che non hanno mai dato luogo a problemi di salute connessi a presunto inquinamento elettromagnetico. Terzo, il tema del presunto aumento dell'inquinamento atmosferico e acustico, a nostro avviso non sussistente per il semplice motivo che i flussi veicolari privati rimangono quelli che sono, e l'unico mezzo che si aggiunge in più, per altro solo in un tratto di via Schiassi rispetto all'attuale è un filobus, quindi un mezzo come già detto più volte, non inquinante né dal punto di vista dello smog né dal punto di vista del rumore, che rappresenta anzi un'occasione di accessibilità in più col trasporto pubblico. Per quanto riguarda il tema degli alberi, il progetto prevede non una loro soppressione come ho letto, bensì un loro spostamento nella stessa via Schiassi, ma in posizioni parzialmente diverse per consentire tutte le opere necessarie. Per quanto riguarda i parcheggi, ovviamente questi sono aspetti che andranno meglio approfonditi via via che la progettazione avanza e che il rapporto con la cittadinanza si intensifica, ma posso anticipare fin da ora, in quel tratto mi risulta che ci siano numerosi parcheggi non a disposizione dei cittadini, in quanto riservati all'ospedale, e ricordo per altro che i padiglioni del Malpighi sono in parte in progressiva dimissione, come noto, e sono già stati trasferiti altrove dei servizi; basti pensare, da quello che ricordo da utente, agli ambulatori per i prelievi e le analisi del sangue.
Questi sono alcuni primi elementi di merito, che per altro sono stati comunicati ai cittadini nel corso di un recente incontro con la presidente del Quartiere San vitale che era già informata di questo progetto da alcuni mesi, elementi che aiutano a fugare alcune preoccupazioni; in ogni caso, ribadisco, da settembre, a partire da una commissione consiliare , poi insieme ai quartieri, ci sarà modo di approfondire ulteriormente anche il rapporto con i cittadini".
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Piazza Maggiore, 6