QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI STIPENDI DEL PERSONALE SCUOLA DEL COMUNE DI BOLOGNA


L'assessore alla Scuola e Personale Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Pdl) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sugli stipendi del personale dei servizi educa...

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L'assessore alla Scuola e Personale Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Pdl) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sugli stipendi del personale dei servizi educativi e scolastici del Comune di Bologna.

La domanda d'attualità del consigliere Carella (PDL):
"Preso atto da quanto esposto sulla stampa locale, in merito al pagamento degli stipendi di febbraio del personale dei servizi educativi e scolastici del Comune di Bologna, che sarebbero stati erogati con qualche centinaia di euro in meno (4/5?), rispetto a quanto i dipendenti stessi si aspettavano avendolo concordato col Comune stesso, tramite le organizzazioni sindacali fin dallo scorso novembre; domando:
corrisponde al vero quanto descritto dai giornali?
in caso affermativo:
come è possibile sia accaduta una cosa del genere, ergo per quali motivi è accaduta e di chi è la responsabilità?
cosa si intende fare e in quali tempi al fine di onorare gli impegni presi dall'Amministrazione nei confronti del proprio personale?"

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
La stampa riporta una breve di cronaca secondo cui le maestre comunali si sono ritrovate 500 euro in meno, in busta paga; si chiede, a questo proposito, al Signor Sindaco e alla Giunta, quali possano essere stati, a loro parere, i motivi che hanno provocato questo "ammanco", se si tratti di una colpa da addossare ai tecnici, come dice la stampa, oppure di una precisa volontà o di un disguido "contrattuale".

La risposta dell'assessorealla Scuola e Personale Marilena Pillati:

"Le domande di attualità mi consentono di fare chiarezza in merito alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa.
In primo luogo voglio chiarire che il personale coinvolto è unicamente quello dei servizi educativi per la prima infanzia e non quindi quello dei servizi scolastici, per intenderci, "le maestre" come è stato erroneamente riportato.
Altro elemento da sottolineare è che al personale dei servizi educativi è stato regolarmente erogato lo stipendio nel mese di febbraio. Non è stata erogata una parte, e sottolineo una parte, del salario accessorio. Si tratta della prima delle due tranche di salario variabile, che deriva da progetti di produttività collettiva, che sono stati oggetto di un accordo stralcio sottoscritto dall'Amministrazione lo scorso novembre con le organizzazioni sindacali.
E' già stata, invece, corrisposta regolarmente un'altra parte del salario accessorio  (l'indennità di disagio di flessibilità oraria) prevista nel medesimo accordo.
Per la concreta attuazione dell'intesa nel suo complesso e, quindi, per erogare le risorse, sono necessarie alcune azioni: la definizione di progetti di produttività secondo i principi e i criteri previsti e dotati dei necessari indicatori di misurazione del loro effettivo raggiungimento, la valorizzazione dei progetti in termini economici e la redazione delle necessarie relazioni tecnico-finanziarie.
La complessità dei progetti, la trasversalità della loro redazione all'interno della struttura comunale oltre che la necessità di definire, in sede di prima applicazione, le procedure operative e di adeguamento informatico, non hanno consentito di erogare la prima trance nel mese di febbraio.
Non ci sfugge l'importanza di quella quota di salario per i lavoratori coinvolti e, quindi, il disagio che questa aspettativa disattesa può aver provocato.
Ciò detto, voglio ribadire in modo inequivocabile che gli impegni da me sottoscritti l'8 novembre scorso con le organizzazioni sindacali non sono in discussione e saranno onorati.
L'obiettivo politico era e rimane quello di non ridurre i livelli retributivi, particolarmente in questo momento.
Non c'è dunque la volontà da parte di alcuno di evitare il pagamento di quella quota di salario accessorio che verrà erogata quanto prima. Incontrerò le organizzazioni sindacali nel pomeriggio e spero di essere nelle condizioni, oggi stesso, di dare loro informazioni più puntuali e precise in merito a questo.
Da ultimo voglio sottolineare l'importanza e il valore dell'accordo sottoscritto con la RSU e tutte le organizzazioni sindacali lo scorso novembre, di cui non tutti conoscono i contenuti e le ragioni. Quell'accordo è stato la traduzione attraverso l'uso degli strumenti contrattuali attualmente previsti - quali quelli appunto dei progetti di produttività - di un obiettivo politico: quello di valorizzare i risultati positivi, qualitativi e quantitativi, realizzati nei servizi educativi e integrativi che si rivolgono alla prima infanzia, risultati che sono il frutto dell'impegno quotidiano delle persone che vi operano con competenza e professionalità".  

Il consigliere Carella si è dichiarato: non soddisfatto.
La consigliera Borgonzoni si è dichiarata: non soddisfatta.

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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