QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI INSEDIAMENTI ABUSIVI A BOLOGNA
L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) in merito agli insediamenti abusivi.
Domanda del consigliere Carella
"Preso atto di quanto apparso sulla stampa locale in ordine alla rea...
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L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) in merito agli insediamenti abusivi.
Domanda del consigliere Carella
"Preso atto di quanto apparso sulla stampa locale in ordine alla realizzazione di un accampamento abusivo che sarebbe sorto "sotto gli occhi" di una videocamera di sorveglianza del Comune, si chiede all' Amministrazione cosa conosca sul fenomeno, ovvero quanti sono gli insediamenti abusivi a Bologna a sua conoscenza e quante persone coinvolgono e quanti minori e dove sono ubicati.
Inoltre si chiede se si intende intervenire, quando e in che modo per affrontare queste situazioni e con quali obiettivi".
Risposta dell'assessore Frascaroli
"Penso di poter assicurare con certezza che le situazioni di accampamenti abusivi che abbiamo presenti sul territorio, che ci sono e siamo in grado di dire quante e dove sono, anche se sono sempre oggetto di spostamenti e sono situazioni continuamente modificate e modificabili, o non ci sono presenze di minori o, quando ci sono, poiché tutte le situazioni vengono monitorate di continuo dal progetto Città Invisibili di cui ho parlato molte volte, si interviene subito con gli sgomberi e la messa in protezione dei minori laddove presenti.
Nella fattispecie, la domanda riferita all'insediamento di via Santa Caterina di Quarto è una situazione che, come in altri punti della città a volte si crea. sono stati attivati nel tempo vari sgomberi e quindi la situazione viene risanata, ma il territorio è poi oggetto di altri insediamenti, perché questa è la situazione, noi ne contiamo almeno cinque, sappiamo dove sono e sono monitorati, qui parliamo di un'area dove aggiorniamo continuamente la situazione, che fino alla fine della settimana non ha fatto rilevare alcun minore, nessuna donna in stato di gravidanza e nessun altra fragilità presente, solo una trentina di giovani uomini adulti. Li conosciamo, invece, posso dire che li conosciamo, proprio perché la situazione è monitorata, sono in grado di dire che si spostano sa un'area all'altra: se vengono sgomberati a Prati di Caprara, dopo un po' riaffiorano a Santa Caterina di Quarto o negli altri 4 o 5 punti abituali, in cui la situazione è monitorata e viene continuamente disincentivata con sgomberi ripetuti.
In una domanda d'attualità analoga a cui ho avuto modo di rispondere non più di due settimane fa, ho riportato il dato di almeno 27 sgomberi dall'inizio dell'anno a settembre, sempre dopo avere monitorato le situazioni. Non sono sgomberi tout court, ma vanno a guardare le situazioni laddove ci fossero presenze di minore o altro tipo di fragilità. Di fatto, quella presenza in Santa Caterina di Quarto è su un terreno privato, quindi posso dire che l'Amministrazione, in stretto raccordo con la proprietà, ha già sporto querela di invasione di terreno all'arma dei Carabinieri, è stata costantemente aggiornata sulle tempistiche di rilascio di varie autorizzazioni, che attiveranno nei tempi e nei modi a seconda delle autorità competenti l'attivazione di uno sgombero e l'inizio di lavori di riqualificazione a cura della proprietà.
Di fatto le occupazioni che monitoriamo in questo momento sono in cinque luoghi della città, di cui una sola risulta parzialmente su un'area comunale, e anche qui è in atto un percorso di riqualificazione più strutturato rispetto a quello del semplice allontanamento, che comporta un risanamento ambientale. Devo dire che gli ultimi allontanamenti delle persone hanno sempre visto il coinvolgimento delle persone stesse nella ripulitura dei luoghi. Sulle delocalizzazioni e sugli spostamenti che avvengono nel tempo stiamo lavorando in stretta collaborazione con l'assessore alla Sicurezza.
Se volete, in successive tappe, ci riserviamo di fornire dati rispetto allo svolgimento delle operazioni. Questo avviene perché la linea di condotta e le scelte che ci portano a monitorare le situazioni, a recuperare punti di fragilità e di fatto ad allontanare continuamente le persone è dovuta a una scelta precisa: di fatto sono persone a cui nulla c'è da offrire per la loro posizione e per il fatto che non ci sono percorsi possivbili di inserimento, quindi la scelta che si fa è di dire voi qui non potete stare. Poi assistiamo a fenomeni che non riguardano solo Bologna, ma di spostamento in tutta Europa di popolazioni che abitualmente si muovono su dei loro percorsi stagionalmente per cui cercano punti di appoggio e situazioni che vanno dall'elemosina al lavoro nero. Anche noi siamo sottoposti a questo tipo di presenza cui cerchiamo di fare attenzione nel modo che vi dicevo".
Domanda del consigliere Carella
"Preso atto di quanto apparso sulla stampa locale in ordine alla realizzazione di un accampamento abusivo che sarebbe sorto "sotto gli occhi" di una videocamera di sorveglianza del Comune, si chiede all' Amministrazione cosa conosca sul fenomeno, ovvero quanti sono gli insediamenti abusivi a Bologna a sua conoscenza e quante persone coinvolgono e quanti minori e dove sono ubicati.
Inoltre si chiede se si intende intervenire, quando e in che modo per affrontare queste situazioni e con quali obiettivi".
Risposta dell'assessore Frascaroli
"Penso di poter assicurare con certezza che le situazioni di accampamenti abusivi che abbiamo presenti sul territorio, che ci sono e siamo in grado di dire quante e dove sono, anche se sono sempre oggetto di spostamenti e sono situazioni continuamente modificate e modificabili, o non ci sono presenze di minori o, quando ci sono, poiché tutte le situazioni vengono monitorate di continuo dal progetto Città Invisibili di cui ho parlato molte volte, si interviene subito con gli sgomberi e la messa in protezione dei minori laddove presenti.
Nella fattispecie, la domanda riferita all'insediamento di via Santa Caterina di Quarto è una situazione che, come in altri punti della città a volte si crea. sono stati attivati nel tempo vari sgomberi e quindi la situazione viene risanata, ma il territorio è poi oggetto di altri insediamenti, perché questa è la situazione, noi ne contiamo almeno cinque, sappiamo dove sono e sono monitorati, qui parliamo di un'area dove aggiorniamo continuamente la situazione, che fino alla fine della settimana non ha fatto rilevare alcun minore, nessuna donna in stato di gravidanza e nessun altra fragilità presente, solo una trentina di giovani uomini adulti. Li conosciamo, invece, posso dire che li conosciamo, proprio perché la situazione è monitorata, sono in grado di dire che si spostano sa un'area all'altra: se vengono sgomberati a Prati di Caprara, dopo un po' riaffiorano a Santa Caterina di Quarto o negli altri 4 o 5 punti abituali, in cui la situazione è monitorata e viene continuamente disincentivata con sgomberi ripetuti.
In una domanda d'attualità analoga a cui ho avuto modo di rispondere non più di due settimane fa, ho riportato il dato di almeno 27 sgomberi dall'inizio dell'anno a settembre, sempre dopo avere monitorato le situazioni. Non sono sgomberi tout court, ma vanno a guardare le situazioni laddove ci fossero presenze di minore o altro tipo di fragilità. Di fatto, quella presenza in Santa Caterina di Quarto è su un terreno privato, quindi posso dire che l'Amministrazione, in stretto raccordo con la proprietà, ha già sporto querela di invasione di terreno all'arma dei Carabinieri, è stata costantemente aggiornata sulle tempistiche di rilascio di varie autorizzazioni, che attiveranno nei tempi e nei modi a seconda delle autorità competenti l'attivazione di uno sgombero e l'inizio di lavori di riqualificazione a cura della proprietà.
Di fatto le occupazioni che monitoriamo in questo momento sono in cinque luoghi della città, di cui una sola risulta parzialmente su un'area comunale, e anche qui è in atto un percorso di riqualificazione più strutturato rispetto a quello del semplice allontanamento, che comporta un risanamento ambientale. Devo dire che gli ultimi allontanamenti delle persone hanno sempre visto il coinvolgimento delle persone stesse nella ripulitura dei luoghi. Sulle delocalizzazioni e sugli spostamenti che avvengono nel tempo stiamo lavorando in stretta collaborazione con l'assessore alla Sicurezza.
Se volete, in successive tappe, ci riserviamo di fornire dati rispetto allo svolgimento delle operazioni. Questo avviene perché la linea di condotta e le scelte che ci portano a monitorare le situazioni, a recuperare punti di fragilità e di fatto ad allontanare continuamente le persone è dovuta a una scelta precisa: di fatto sono persone a cui nulla c'è da offrire per la loro posizione e per il fatto che non ci sono percorsi possivbili di inserimento, quindi la scelta che si fa è di dire voi qui non potete stare. Poi assistiamo a fenomeni che non riguardano solo Bologna, ma di spostamento in tutta Europa di popolazioni che abitualmente si muovono su dei loro percorsi stagionalmente per cui cercano punti di appoggio e situazioni che vanno dall'elemosina al lavoro nero. Anche noi siamo sottoposti a questo tipo di presenza cui cerchiamo di fare attenzione nel modo che vi dicevo".
A cura di
Piazza Maggiore, 6