QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI IMMOBILI ACER


L'assessore ai Lavori pubblici e politiche per l'abitare Riccardo Malagoli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Facci (Pdl) e Scarano (Lega nord) sugli immobili Acer.

La domanda del consig...

Pubblicato il: 

Descrizione

L'assessore ai Lavori pubblici e politiche per l'abitare Riccardo Malagoli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Facci (Pdl) e Scarano (Lega nord) sugli immobili Acer.

La domanda del consigliere Facci
"Premesso che, in relazione al nuovo bando per la manutenzione degli immobili Acer, è emersa l'ulteriore posizione contraria di Confartigianato (cfr. Carlino del 29 luglio u.s.), che annuncia il ricorso al Tar, sostenendo che in realtà il bando nasconda un'offerta al massimo ribasso, tutto ciò premesso chiede:
quale sia il giudizio complessivo dato dalla Giunta sull'intera vicenda;
se non ritenga che le condizioni del bando siano tali da permettere nei fatti il ricorso al meccanismo del massimo ribasso, e quindi ai conseguenti subappalti, a discapito della qualità del servizio;
se non ritenga che ciò sia in contrasto con il protocollo appena sottoscritto dall'amministrazione comunale, proprio in materia di procedure con il massimo ribasso;
se non ritenga che la particolare delicatezza della materia (manutenzione di immobili destinati alle fasce  più deboli della società) imponga una diversa modalità di impostazione delle condizioni di gara, anche al fine di evitare possibili contenziosi che creerebbero solamente gravosi e negativi ostacoli;
se non ritenga pertanto di dovere intervenire presso Acer al fine di adottare ogni iniziativa utile affinchè il bando venga ritirato, anche  in via di autotutela, perchè possa essere rivisto a differenti e più equilibrate condizioni".

La domanda della consigliera Scarano
"Visti gli articoli di stampa inerenti gli interventi ai diversi livelli riguardanti le case Acer, chiedo al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero e le azioni che intendano porre in essere in ordine agli accadimenti denunciati:
1) quali la tutela di anziani e disabili che si vedono "mettere all'asta" la propria abitazione
2) la modalità, indirettamente, al massimo ribasso, del bando di appalto per la manutenzione degli stessi , come denunciato dalle associazioni di categoria locali , le quali evidenziano l'aspetto inerente i requisiti richiesti indicati nel bando, impossibile per le aziende locali
3) se corrisponde al vero che i servizi sanitari negli stabili Acer occupati abusivamente vengano rimossi."

La risposta dell'assessore Malagoli
"Gentili Consiglieri Scarano e Facci,
vi ringrazio innanzitutto per la domanda perché ci permette di fare chiarezza sia da un punto di vista giuridico che da un punto di vista degli interessi che ci sono in campo perché diciamo che chi parla sui giornali ha interessi in questo campo e quindi da' una sua visio ne della cosa e quindi la chiarezza credo che sia molto importante e come prima cosa mi corre obbligo precisare che le ACER (Azienda Casa Emilia – Romagna) sono dotate di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale e contabile e sono disciplinate, per quanto non espressamente previsto dalla legge regionale 24/2001 dal codice civile.
Ciò premesso, il bando pubblicato da ACER Bologna premia l'offerta economicamente più vantaggiosa (OEV), come dichiarato dal Consiglio di Amministrazione di ACER, così come peraltro prevede il protocollo di intesa, e quindi non utilizza il criterio del massimo ribasso, va precisato, inoltre, che non si tratta di un bando per la manutenzione degli immobili ma per la costituzione di in partenariato pubblico privato istituzionalizzato di fonte europea, quindi si sta cercando un partner per fare un bando misto pubblico privato come spesso la comunità europea ci invita a fare.
Il protocollo comunale è stato siglato dopo la pubblicazione del bando di gara la cui approvazione risale all’8 giugno, quindi un mese prima dell’approvazione del protocollo. Le condizioni di gara sono definite dalle LEGGI, è una gara europea, non dalle esigenze dei vari operatori economici. ACER ha fatto un bando a norma di legge che non può però, ovviamente, garantire che qualcuno tenti di fare ricorso per ottenere ipotetici vantaggi. Fare bandi per accondiscendere alle varie richieste è quantomeno passibile di denuncia per turbativa d’asta.
Ribadisco che le ACER sono dotate di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale e contabile e poi c'è la concorrenza. Ho già avuto modo di dire in quest'aula che a seconda di come vanno i bandi se vince un'azienda del territorio lo diamo sempre ai soliti noti, se vince un'azienda fuori dal territorio togliamo lavoro al territorio. I bandi sono bandi, c'è una legge europea che sovrintende questa cosa, oltre a tutte le leggi italiane. E' legittimo che qualcuno faccia ricorso al Tar questo non significa che il Tar gli darà ragione, staremo a vedere. dopodiché Acer ha un'autonomia, il Comune di Bologna da' gli indirizzi sulla gestione delle case popolari, c'è un presidente, un consiglio d'amministrazione che rispondono ad eventuali contestazioni.
Credo che il bando che è stato proposto da Acer per la selezione di un socio non tolga fuori nessuno e quindi staremo a vedere se questo avverrà come avverrà e quali saranno i risultati di questa offerta, perché, come ho già avuto modo di dire in quest'aula, quello che interessa l'amministrazione comunale, è portare a casa anche degli investimenti, in questo bando sono richiesti anche investimenti, quindi un miglioramento rispetto al bando che - ricordo - è durato parecchi anni e che ha avuto anche parecchi problemi a mio modesto punto di vista, tant'è che quando siamo arrivati abbiamo dato alcuni indirizzi forti e oggi la media dei costi delle ristrutturazioni degli appartamenti si è quasi dimezzato.
Per quanto riguarda gli assegnatari degli alloggi occupati con contratto di locazione in regime di edilizia residenziale pubblica, ai sensi dell’art. 37, comma 5, della L.R. 24/2001, gli stessi hanno la facoltà di esercitare il diritto di prelazione nell’acquisto, al prezzo di aggiudicazione determinato in seguito all’esperimento dell’asta pubblica.
Ove gli assegnatari dell’alloggio posto in vendita non intendano esercitare il diritto di prelazione è riconosciuto altresì diritto di prelazione convenzionale a parità di condizioni (ossia al prezzo offerto da terzi), anche a favore dei familiari (conviventi e non) che abbiano presentato domanda per l’acquisto della nuda proprietà dell’alloggio, riconoscendo il diritto di usufrutto a favore dell’assegnatario. Per familiari si intendono i figli legittimi, naturali, riconosciuti, adottivi e gli affiliati, il convivente more uxorio, gli ascendenti, i discendenti, anche in linea collaterale, fino al terzo grado.
Ai fini della salvaguardia dei diritti degli assegnatari di alloggi E.R.P., in caso di mancato esercizio del diritto di prelazione da parte degli stessi, il Comune garantirà al nucleo la mobilità in altro alloggio E.R.P. idoneo, da attuarsi entro e non oltre 6 (sei) mesi dal mancato esercizio del diritto di prelazione, prevedendo – qualora necessario – anche la deroga di uno standard abitativo.
Le spese per i traslochi che si rendessero necessari - ho visto che c'è un'inesattezza nei giornali di oggi perché si parla di Asl e io avevo parlato di Auser, ma in ogni caso - a seguito di mobilità saranno a carico del Comune per gli assegnatari degli alloggi posti in vendita, non richiesti dagli assegnatari stessi, che – al momento dell'attivazione della procedura di mobilità – abbiano un valore ISE inferiore ad euro 34.308,60.
In sostanza: questa non è una novità. Noi abbiamo già fatto diversi bandi autorizzati dal Consiglio comunale con un accordo sindacale che tutela gli abitanti nel senso che abbiamo già trasferito alcuni anziani e alcune persone e abbiamo fatto con loro un percorso che in alcuni casi ha anche migliorato la loro condizione, nel senso che si sono avvicinati ai figli, piuttosto che avevano necessità di avvicinarsi agli ospedali, piuttosto che rimanere nella stessa zona perché hanno tutti i contatti.
Proprio ieri abbiamo definito con un inquilino il trasferimento, l'abbiamo trasferito di tre piani, non mi sembra un grande problema, poi capisco, ma come ho dichiarato sui giornali, l'interesse pubblico supera l'interesse privato e nel momento in cui il Consiglio comunale autorizza la vendita degli alloggi per dare la possibilità ad altri di avere la riqualificazione energetica e quindi spendere meno di bollette degli altri immobili di proprietà comunale, credo che questo vada al di sopra degli interessi dei singoli cittadini che non vengono in nessun modo tolti, anzi, siamo molto attenti, però non si può dire che lasciamo per strada qualcuno, non si può dire che non diamo la stessa casa di cui hanno diritto, non si possono dire queste cose, ed è bene ribadire che il patrimonio pubblico si chiama patrimonio pubblico perché è di proprietà del comune con all'interno delle persone che hanno dei diritti, ma che questi non possono andare al di sopra dei diritti del pubblico, quindi voglio tranquillizzare queste persone nel caso (e non è scontato dato il momento economico e dato il fatto che quegli immobili sono già stati messi all'asta e nessuno li ha richiesti) nel caso dovesse verificarsi il fatto che qualcuno partecipi entro ottobre alla gara e facciano un'offerta, noi avremo sei mesi di tempo per lavorare con loro, trovare una soluzione ottimale che gli permetta - spero - anche di migliorare la propria condizione, quindi molto tranquillamente credo che essendo una attività già in essere e che non ha portato nessuna polemica, non c'è una polemica su quelli venduti e sui trasferimenti di quelli venduti, quindi questa è una cosa fatta preventivamente che ha un suo senso, una sua logica, trattandosi di persone anziane ma che nella ordinarietà di tutti i giorni non ha trovato difficoltà e credo che così continuerà ad essere perché c'è un accordo con i sindacati , i nostri uffici sono molto attenti a queste situazioni, le gestiscono in modo molto adeguato alle fragilità che ci troviamo davanti.
L'ultima cosa in risposta alla domanda: si è vero nel momento in cui andiamo a liberare gli immobili occupati quegli immobili vengono resi inagibili togliendo i sanitari principalmente per fare in modo che non tornino ad essere occupati fino a quando non avremo le risorse per ristrutturarli ed assegnarli oppure, nel caso di quelli già ristrutturati, fino a quando non avremo l'assegnatario cui rimonteremo i sanitari. Semplicemente questo. Quindi è una cosa efficace che evita di rinnovare occupazioni e che non provoca danni a nessuno, se non nel momento della programmazione assegnato all'immobile rimetteremo i sanitari e ci andrà dentro la persona che deve andare legittimamente in quella casa. Quindi niente di strano, semplicemente una tutela per il patrimonio immobiliare del comune di Bologna".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top