QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU VILLA SALUS
La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (FI) sulla situazione di Villa Salus.
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa apparsi sui quotidiani, ...
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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (FI) sulla situazione di Villa Salus.
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa apparsi sui quotidiani, chiede al Sindaco di sapere come giudichi la situazione di totale abbandono di Villa Salus, struttura da sette anni "murata" e letteralmente abbandonata a sé stessa. Domanda anche di sapere se non ritenga profondamente dannoso per la collettività un investimento, fatto nel lontano 2005, di oltre 5,4 milioni di euro in una struttura sostanzialmente inutile per l'uso della quale ad oggi non è mai esistita una progettualità vera, tanto che da quattro anni la stessa risulta inserita nel piano di dismissione".
Risposta della vicesindaco Giannini:
"In merito alla domanda del consigliere Tomassini ho ovviamente interpellato il settore Patrimonio che ha richiamato i contenuti della comunicazione in data 16.11.2011 a seguito di un'interpellanza del consigliere Tomassini stesso del 2011.
In tale comunicazione i suoi 7 allegati già evidenziavano le caratteristiche del bene ed i vincoli di destinazione d’uso, per cui, stante la normativa vigente, l'alienazione del bene, mediante asta pubblica, si rivolge ad una fetta di mercato molto limitata, dalla quale non si sono avute, purtroppo, manifestazioni di interesse concrete.
Pertanto, con riferimento all'accordo sottoscritto tra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bologna il 7 dicembre del 2012 per la definizione delle azioni di verifiche per l'attuazione del Programma Unitario di Valorizzazione e lo sviluppo dei patrimoni immobiliari pubblici (PUV), al Tavolo Tecnico Operativo e alla struttura di advisor individuata dalla Agenzia del Demanio è stata conferita la ricognizione dei beni immobiliari comunali da integrare nel portafoglio dei beni statali, fra cui Villa Salus.
L'immobile di Villa Salus è stato inserito nel PUVaT (Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale), insieme ad altri beni immobili del Comune che sono Villa Aldini, Villa Ghigi e la Centrale Elettrica del Battiferro, non direttamente al fine di alienare il bene, ma per utilizzare le competenze degli advisor nominati dalla Agenzia del Demanio, per definire le migliori modalità di valorizzazione del bene. Ci tengo a dire questo perchè relativamente a questi beni alcuni dei quali hanno una particolare rilevanza, penso alla Centrale Elettrica del Battiferro, Villa Ghigi, sono stata sollecitata anche da alcune organizzazione, tipo il FAI, o da dei privati che volevano sapere se il fatto di avere inserito questi beni nell'elenco del PUVaT voleva dire che venivano alienati unicamente tramite quel canale, la risposta è no. Ben venga qualsiasi proposta e progetto di valorizzazione di questi beni, quindi se ci sono dei privati o delle associazioni che possono riqualificare, acquistare, valorizzare questi beni ben venga. Il motivo per cui sono stati inseriti in questo elenco è proprio per aumentare le possibilità di alienazione e valorizzazione del bene, posto che come ho detto l'alienazione del bene tramite asta pubblica si rivolge a una fetta di mercato molto limitata date le caratteristiche del bene e i vincoli di destinazione d'uso.
Lo stesso bene peraltro è stato inserito nell’adeguamento del Piano di Alienazioni e Valorizzazioni 2013, del 16 dicembre 2013 - P.G. n. 308665/13, ed è stato confermato nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni 2014 approvato con delibera Consiglio comunale o.d.g. 207 del 19 giugno6 2014, ai fini dell'attività di ricognizione del gruppo di esperti sopra richiamato. Non si esclude, peraltro, la possibilità di una sua alienazione diretta tramite asta pubblica, come previsto dalla medesima delibera.
Per quanto attiene alle motivazioni per cui il bene fu acquistato, esse sono contenute nella delibera del 2005 che fa riferimento a “emergenza sociale creatasi nello stabile di via Casarini 23 diventata dimora di alcune centinaia di persone, molte delle quale minori, che versano in una situazione di estrema precarietà sotto il profilo igienico-sanitario e della sicurezza”. Tale emergenza sociale fu gestita all’interno di Villa Salus fino al 30 giugno 2007.
Poi altre precisazioni in merito, relativamente appunto a tutta la storia di quell'acquisizione che risale a quasi dieci anni fa, sono contenute nella risposta all'interpellanza a cui ho fatto riferimento prima che ha ben 7 allegati. Con riferimento a quanto ha detto il consigliere Tomassini adesso sul fatto che una porta sarebbe stata aperta, non c'era nella domanda d'attualità, sarà comunque mia cura verificare immediatamente se vi siano dei problemi anche sotto questo aspetto".
Domanda d'attualità del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa apparsi sui quotidiani, chiede al Sindaco di sapere come giudichi la situazione di totale abbandono di Villa Salus, struttura da sette anni "murata" e letteralmente abbandonata a sé stessa. Domanda anche di sapere se non ritenga profondamente dannoso per la collettività un investimento, fatto nel lontano 2005, di oltre 5,4 milioni di euro in una struttura sostanzialmente inutile per l'uso della quale ad oggi non è mai esistita una progettualità vera, tanto che da quattro anni la stessa risulta inserita nel piano di dismissione".
Risposta della vicesindaco Giannini:
"In merito alla domanda del consigliere Tomassini ho ovviamente interpellato il settore Patrimonio che ha richiamato i contenuti della comunicazione in data 16.11.2011 a seguito di un'interpellanza del consigliere Tomassini stesso del 2011.
In tale comunicazione i suoi 7 allegati già evidenziavano le caratteristiche del bene ed i vincoli di destinazione d’uso, per cui, stante la normativa vigente, l'alienazione del bene, mediante asta pubblica, si rivolge ad una fetta di mercato molto limitata, dalla quale non si sono avute, purtroppo, manifestazioni di interesse concrete.
Pertanto, con riferimento all'accordo sottoscritto tra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bologna il 7 dicembre del 2012 per la definizione delle azioni di verifiche per l'attuazione del Programma Unitario di Valorizzazione e lo sviluppo dei patrimoni immobiliari pubblici (PUV), al Tavolo Tecnico Operativo e alla struttura di advisor individuata dalla Agenzia del Demanio è stata conferita la ricognizione dei beni immobiliari comunali da integrare nel portafoglio dei beni statali, fra cui Villa Salus.
L'immobile di Villa Salus è stato inserito nel PUVaT (Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale), insieme ad altri beni immobili del Comune che sono Villa Aldini, Villa Ghigi e la Centrale Elettrica del Battiferro, non direttamente al fine di alienare il bene, ma per utilizzare le competenze degli advisor nominati dalla Agenzia del Demanio, per definire le migliori modalità di valorizzazione del bene. Ci tengo a dire questo perchè relativamente a questi beni alcuni dei quali hanno una particolare rilevanza, penso alla Centrale Elettrica del Battiferro, Villa Ghigi, sono stata sollecitata anche da alcune organizzazione, tipo il FAI, o da dei privati che volevano sapere se il fatto di avere inserito questi beni nell'elenco del PUVaT voleva dire che venivano alienati unicamente tramite quel canale, la risposta è no. Ben venga qualsiasi proposta e progetto di valorizzazione di questi beni, quindi se ci sono dei privati o delle associazioni che possono riqualificare, acquistare, valorizzare questi beni ben venga. Il motivo per cui sono stati inseriti in questo elenco è proprio per aumentare le possibilità di alienazione e valorizzazione del bene, posto che come ho detto l'alienazione del bene tramite asta pubblica si rivolge a una fetta di mercato molto limitata date le caratteristiche del bene e i vincoli di destinazione d'uso.
Lo stesso bene peraltro è stato inserito nell’adeguamento del Piano di Alienazioni e Valorizzazioni 2013, del 16 dicembre 2013 - P.G. n. 308665/13, ed è stato confermato nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni 2014 approvato con delibera Consiglio comunale o.d.g. 207 del 19 giugno6 2014, ai fini dell'attività di ricognizione del gruppo di esperti sopra richiamato. Non si esclude, peraltro, la possibilità di una sua alienazione diretta tramite asta pubblica, come previsto dalla medesima delibera.
Per quanto attiene alle motivazioni per cui il bene fu acquistato, esse sono contenute nella delibera del 2005 che fa riferimento a “emergenza sociale creatasi nello stabile di via Casarini 23 diventata dimora di alcune centinaia di persone, molte delle quale minori, che versano in una situazione di estrema precarietà sotto il profilo igienico-sanitario e della sicurezza”. Tale emergenza sociale fu gestita all’interno di Villa Salus fino al 30 giugno 2007.
Poi altre precisazioni in merito, relativamente appunto a tutta la storia di quell'acquisizione che risale a quasi dieci anni fa, sono contenute nella risposta all'interpellanza a cui ho fatto riferimento prima che ha ben 7 allegati. Con riferimento a quanto ha detto il consigliere Tomassini adesso sul fatto che una porta sarebbe stata aperta, non c'era nella domanda d'attualità, sarà comunque mia cura verificare immediatamente se vi siano dei problemi anche sotto questo aspetto".
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Piazza Maggiore, 6