Question time, chiarimenti su coronavirus e sicurezza sul lavoro
L'assessore Marco Lombardo ha risposto, nella seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) su coronavirus e sicurezza sul lavoro.Domanda della consigliera Montera"Riprendendo la do...
Pubblicato il:
Descrizione
L'assessore Marco Lombardo ha risposto, nella seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) su coronavirus e sicurezza sul lavoro.
Domanda della consigliera Montera
"Riprendendo la domanda che ho posto nel question time del 28 febbraio scorso, con la quale chiedevo alla Giunta in che maniera il sistema delle imprese del nostro territorio stava pensando di riorganizzare le attività a causa dell'epidemia del corona virus. Oggi che oggi purtroppo l'epidemia ha assunto la dimensione della pandemia, come dichiarato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è ancora più urgente prevedere tutte le cautele per non esporre al rischio i lavoratori e le lavoratrici. Chiede al Sindaco e alla Giunta qual è la situazione delle imprese nel nostro territorio, quali le misure di sicurezza adottate, fra chiusura delle attività e rispetto delle regole previste dai decreti governativi, come le distanze di sicurezza in ambito lavorativo, fornitura di mascherine e altro"
Risposta dell'assessore Lombardo
"È fondamentale garantire la sicurezza di chi sta continuando a lavorare. Noi abbiamo cercato di fare tutto il possibile per affermare la necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori nella prospettiva di contenimento del contagio. Il messaggio importante è: prima ci fermiamo, prima ripartiamo". Pur sapendo che ci sono tante attività che continuano a essere aperte, o che devono essere aperte perché riguardano servizi essenziali, a questi lavoratori va il nostro ringraziamento. Faccio anche questa riflessione politica: ci sono sarte, operatori della logistica, lavoratori dei servizi essenziali, dell'accoglienza, lavoratori della pubblica amministrazione che, assieme agli operatori sanitari e ai medici ai quali va tributato il massimo ringraziamento, stanno tenendo in piedi il paese. Di questo ce ne dovremmo ricordare anche una volta superata l'emergenza, perché dovremmo uscirne in salute, ma anche con una società più giusta, perché spesso si tratta di categorie bistrattate se non umiliate.
Ora è presto per fare una valutazione del danno economico che, ormai è evidente, riguarda quasi tutti i settori e tutto il paese. Diamo atto che la Regione Emilia-Romagna è stata la prima ad attivarsi con la Cassa integrazione in deroga e anche in questo momento si stanno studiando delle anticipazioni bancarie per fare in modo che i tempi di pagamento da parte dell'Inps siano garantiti, dando garanzia a chi sta a casa rispetto ai pagamenti e al posto di lavoro. In questo momento è importante non procedere con licenziamenti, questo è un messaggio che voglio dare, perché una volta superata l'emergenza sanitaria ci sarà il tempo di affrontare il tema sui tavoli di salvaguardia e di crisi aperti. Alcuni di questi hanno già trovato delle soluzioni sperimentali, penso al tavolo con gli operatori di Fico, che è un sito chiuso, sul tema delle anticipazioni bancarie appunto. Dall'altra parte è importante dire che ci saranno forme di tutela per tutti i lavoratori a prescindere dalla loro qualificazione, che ci saranno strumenti per i dipendenti, per le collaborazioni continuative, che per gli autonomi, pur sapendo che ci sono delle problematiche anche tecniche rispetto ai titolari di partita Iva. In questa direzione si sta muovendo anche il governo.
Un'ultima precisazione sui dispositivi di sicurezza, voglio unirmi al ringraziamento fatto ieri dal Sindaco a tutte le imprese che in questo momento stanno riconvertendo la loro produzione in dispositivi di sicurezza. Un messaggio importante di solidarietà: sono realtà del tessile che fanno altro, intimo o costumi da bagno, che in questo momento si sono messe a disposizione per la produzione internadi mascherine,perché non possiamo aspettare i blocchi alla dogana o le donazioni da altri paesi. Queste attività devono essere fatte in coordinamento con la prefettura e le disposizioni previste dalla normativa, perché i prodotti devono poi essere certificati.
Il sistema produttivo bolognese, insieme alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni sta dando una risposta di unità rispetto all'emergenza e quindi sarà pronto, dopo, alla ripartenza".
A cura di
Piazza Maggiore, 6