QUESTION TIME: CHIARIMENTI SU ASSICURAZIONE PER LE CASALINGHE
Il problema degli infortuni domestici, oggettivamente in espansione, necessita di essere approfondito ed osservato con attenzione e chiede azioni conseguenti. Si rende necessario potenziare l'informazione riguardo alla prevenzione e alla possibili...
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Il problema degli infortuni domestici, oggettivamente in espansione, necessita di essere approfondito ed osservato con attenzione e chiede azioni conseguenti. Si rende necessario potenziare l'informazione riguardo alla prevenzione e alla possibilità di assicurarsi e strutturare un'azione congiunta e complementare più forte tra Comune e Asl.
Non vi sono al momento dati e informazioni utili sul numero degli incidenti domestici, ma vi è l'impegno a reperirle e a gestire un' efficace campagna informativa diffusa e centrata sui target più a rischio. Verrà verificata infine, nell'ambito delle condizioni politiche di bilancio del Comune, la possibilità di sottoscrizioni gratuite e si provvederà in tal senso a partire dalle persone già in carico.
L'assicurazione non è la soluzione, ma è sicuramente un utile strumento di tutela la cui diffusione vale la pena di promuovere efficaciemente e su questo saremo impegnati nei prossimi mesi.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, ha risposto alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni sul tema dell'assicurazione per le casalinghe.
Domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord)
"Vista l’agenzia di stampa, relativa al pagamento dell'assicurazione, obbligatoria, per le casalinghe contro gli infortuni domestici. Considerato che le statistiche dicono che ben oltre la metà degli incidenti registrati riguardano casalinghe di età avanzata, tra i 56 ed i 65 anni (mentre si infortunano poco le under 40) e che scivolamenti, inciampamenti e cadute (da scalette, sedie e sgabelli) sono le cause e le circostanze nettamente prevalenti, mentre seguono – a grande distanza – ustioni, tagli e altri incidenti.
Chiedo al signor Sindaco e all’amministrazione:
Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Ringrazio per la domanda che pone all'attenzione del Consiglio un problema oggettivamente in espansione anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione della nostra città, che necessita non solo di essere approfondito ed osservato con attenzione, ma chiede anche azioni conseguenti. Gli incidenti domestici rappresentano un problema indagato anche nella nostra realtà e presente negli indirizzi strategici comunali e delle Aziende sanitarie cittadine. La stessa RER ha avviato recentemente un piano di prevenzione complessivo dove sono previste specifiche azioni di prevenzione dei rischi di incidentalità domestica.
I dati che riguardano l'incidentalità domestica fanno davvero impressione ogni anno se si confrontano con l'incidentalità stradale, 225.000 incidenti stradali con danni alle persone tra morti e feriti che comportano circa 6000 morti l'anno contro i 4.500.000 incidenti domestici, con oltre 8000 morti, quindi sono dati molto preoccupanti che richiedono l'attenzione di cui accenavo poco fa. I soggetti più a rischio in maniera inversamente proporzionale a quanto avviene per l'incidentalità stradale, sono le donne (in particolare le casalinghe), gli anziani, i disabili e i bambini. L'incidenza del rischio, infatti, è legata direttamente alla quantità di tempo trascorsa in casa. Secondo gli studi fatti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, tra le cause della genesi e della gravità degli incidenti domestici ci sono il cambiamento della struttura sociale, la scarsa informazione dei cittadini, le carenze assistenziali e quelle strutturali di case e accessori.
E’ in ragione di queste evidenze che l'informazione può e deve essere fatta in modo più capillare tramite URP, Sportelli Sociali e Sportelli Unici distrettuali della Ausl cittadina, questo è il punto che veniva richiamato nella sua domanda e io lo condivido, credo davvero che sia da strutturare un'azione congiunta e complementare più forte tra quello che fa il Comune e quello che fa l'Asl, da definire all'interno del Comitato di distretto che è il luogo di incontro e di programmazione tra il Comune e l'Asl. Inoltre ci sarà necessità di utilizzare tutti gli altri canali informativi che interessano la popolazione come i medici di medicina generale e l'insieme di tutti i servizi di prevenzione presenti in città. A tale riguardo sono attivi progetti di informazione e di consulenza mirata a specifiche popolazioni, come per esempio agli anziani, per la prevenzione degli incidenti, da parte dei servizi di sanità pubblica locali.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda non vi sono al momento dati e informazioni utili in tal senso sul numero degli incidenti, ma vi è l'impegno a reperirle e a gestire un' efficace campagna informativa diffusa e centrata sui target più a rischio
Per quanto riguarda gli utenti in carico ai nostri servizi sociali territoriali, saranno i primi che verranno informati e sollecitati a provvedervi secondo i principi della responsabilizzazione attiva, anche in ragione dell'esiguo importo richiesto per l'assicurazione. Verificheremo nell'ambito delle condizioni politiche di bilancio del Comune se sussisteranno le condizioni per sottoscrizioni gratuite e in tal caso si provvederà in tal senso a partire dalle persone già in carico. Ribadisco che i prossimi tempi, nelle forme e nei modi che richiamavo poco fa, saranno utilizzati per definire un' azione di contrasto al proliferare di questi incidenti all'interno di una più ampia strategia che stiamo definendo insieme alle forze sociali e al Terzo settore di monitoraggio e presidio delle tante situazioni di fragilità prima che queste si trasformino nei più gravi problemi e condizioni di non autosufficienza che come sappiamo richiedono azioni di consistenza ben più complessa e ben più costosa da mettere in campo. L'assicuraziuone non è la soluzione, ma è sicuramente un utile strumento di tutela la cui diffusione vale la pena di promuovere efficacemente e su questo saremo impegnati nei prossimi mesi."
La consigliera Borgonzoni si dichiara soddisfatta
Non vi sono al momento dati e informazioni utili sul numero degli incidenti domestici, ma vi è l'impegno a reperirle e a gestire un' efficace campagna informativa diffusa e centrata sui target più a rischio. Verrà verificata infine, nell'ambito delle condizioni politiche di bilancio del Comune, la possibilità di sottoscrizioni gratuite e si provvederà in tal senso a partire dalle persone già in carico.
L'assicurazione non è la soluzione, ma è sicuramente un utile strumento di tutela la cui diffusione vale la pena di promuovere efficaciemente e su questo saremo impegnati nei prossimi mesi.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, ha risposto alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni sul tema dell'assicurazione per le casalinghe.
Domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord)
"Vista l’agenzia di stampa, relativa al pagamento dell'assicurazione, obbligatoria, per le casalinghe contro gli infortuni domestici. Considerato che le statistiche dicono che ben oltre la metà degli incidenti registrati riguardano casalinghe di età avanzata, tra i 56 ed i 65 anni (mentre si infortunano poco le under 40) e che scivolamenti, inciampamenti e cadute (da scalette, sedie e sgabelli) sono le cause e le circostanze nettamente prevalenti, mentre seguono – a grande distanza – ustioni, tagli e altri incidenti.
Chiedo al signor Sindaco e all’amministrazione:
- se non ritenga importante, considerato il limitato numero di persone che negli anni passati hanno sottoscritto l’assicurazione, effettuare all’interno degli sportelli sociali, degli URP e comunque all’ interno degli uffici pubblici, un’adeguata pubblicità;
- se non ritenga opportuno ed efficiente concordare con l’ Azienda USL e l’ Azienda Ospedaliera azioni congiunte al fine di incentivare tale sottoscrizione.
- se si è a conoscenza del numero di persone residenti in città che hanno i requisiti per sottoscrivere l’assicurazione;
- se non ritenga possibile – per le persone che risultano in carico ai servizi sociali e che potrebbero avere i requisiti per sottoscrivere l’ assicurazione – farsi carico di tale importo almeno per una percentuale considerato che l’importo annuale da corrispondere è pari ad euro 12.91".
Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Ringrazio per la domanda che pone all'attenzione del Consiglio un problema oggettivamente in espansione anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione della nostra città, che necessita non solo di essere approfondito ed osservato con attenzione, ma chiede anche azioni conseguenti. Gli incidenti domestici rappresentano un problema indagato anche nella nostra realtà e presente negli indirizzi strategici comunali e delle Aziende sanitarie cittadine. La stessa RER ha avviato recentemente un piano di prevenzione complessivo dove sono previste specifiche azioni di prevenzione dei rischi di incidentalità domestica.
I dati che riguardano l'incidentalità domestica fanno davvero impressione ogni anno se si confrontano con l'incidentalità stradale, 225.000 incidenti stradali con danni alle persone tra morti e feriti che comportano circa 6000 morti l'anno contro i 4.500.000 incidenti domestici, con oltre 8000 morti, quindi sono dati molto preoccupanti che richiedono l'attenzione di cui accenavo poco fa. I soggetti più a rischio in maniera inversamente proporzionale a quanto avviene per l'incidentalità stradale, sono le donne (in particolare le casalinghe), gli anziani, i disabili e i bambini. L'incidenza del rischio, infatti, è legata direttamente alla quantità di tempo trascorsa in casa. Secondo gli studi fatti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, tra le cause della genesi e della gravità degli incidenti domestici ci sono il cambiamento della struttura sociale, la scarsa informazione dei cittadini, le carenze assistenziali e quelle strutturali di case e accessori.
E’ in ragione di queste evidenze che l'informazione può e deve essere fatta in modo più capillare tramite URP, Sportelli Sociali e Sportelli Unici distrettuali della Ausl cittadina, questo è il punto che veniva richiamato nella sua domanda e io lo condivido, credo davvero che sia da strutturare un'azione congiunta e complementare più forte tra quello che fa il Comune e quello che fa l'Asl, da definire all'interno del Comitato di distretto che è il luogo di incontro e di programmazione tra il Comune e l'Asl. Inoltre ci sarà necessità di utilizzare tutti gli altri canali informativi che interessano la popolazione come i medici di medicina generale e l'insieme di tutti i servizi di prevenzione presenti in città. A tale riguardo sono attivi progetti di informazione e di consulenza mirata a specifiche popolazioni, come per esempio agli anziani, per la prevenzione degli incidenti, da parte dei servizi di sanità pubblica locali.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda non vi sono al momento dati e informazioni utili in tal senso sul numero degli incidenti, ma vi è l'impegno a reperirle e a gestire un' efficace campagna informativa diffusa e centrata sui target più a rischio
Per quanto riguarda gli utenti in carico ai nostri servizi sociali territoriali, saranno i primi che verranno informati e sollecitati a provvedervi secondo i principi della responsabilizzazione attiva, anche in ragione dell'esiguo importo richiesto per l'assicurazione. Verificheremo nell'ambito delle condizioni politiche di bilancio del Comune se sussisteranno le condizioni per sottoscrizioni gratuite e in tal caso si provvederà in tal senso a partire dalle persone già in carico. Ribadisco che i prossimi tempi, nelle forme e nei modi che richiamavo poco fa, saranno utilizzati per definire un' azione di contrasto al proliferare di questi incidenti all'interno di una più ampia strategia che stiamo definendo insieme alle forze sociali e al Terzo settore di monitoraggio e presidio delle tante situazioni di fragilità prima che queste si trasformino nei più gravi problemi e condizioni di non autosufficienza che come sappiamo richiedono azioni di consistenza ben più complessa e ben più costosa da mettere in campo. L'assicuraziuone non è la soluzione, ma è sicuramente un utile strumento di tutela la cui diffusione vale la pena di promuovere efficacemente e su questo saremo impegnati nei prossimi mesi."
La consigliera Borgonzoni si dichiara soddisfatta
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