QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU ASP IRIDES
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Facci e Bugani sulla perquisizione avvenuta nella sede di Asp Irides.
Domanda d'attualità del consigliere Facci:
"Alla luce della notizia compar...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Facci e Bugani sulla perquisizione avvenuta nella sede di Asp Irides.
Domanda d'attualità del consigliere Facci:
"Alla luce della notizia comparsa sulla stampa - il Carlino Bologna del 19 giugno, circa l'avvenuta perquisizione della sede di ASP Irides da parte della Guardia di Finanza, nell'ambito di una indagine su reati connessi all'immigrazione, chiede:
di conoscere quale sia il giudizio dell'Amministrazione Comunale su quanto accaduto;
di conoscere quali provvedimenti intenderà assumere l'Amministrazione Comunale, qualora l'indagine dovesse accertare responsabilità di personale dell'azienda ASP;
se la Giunta non ritenga che il sistema comunale di assistenza sociale, a prescindere dall'indagine in corso, debba essere comunque oggetto di riorganizzazione e razionalizzazione;
se la Giunta non ritenga necessario, prima di procedere oltre con il prospettato ingresso dell'ASP Irides in Asp Città di Bologna, individuare un preciso e puntale programma di riordino delle competenze e dei costi delle strutture che si intendono unificare, nell'ottica di garantire i servizi alla persona, riducendo però i costi per acquisto di beni e servizi, con contestuale valorizzazione del patrimonio immobiliare delle aziende".
Domanda d'attualità del consigliere Bugani:
"In merito alla notizia apparsa sulla stampa della perquisizione della Guardia di Finanza nella sede dell’ASP Irides, su un presunto traffico di minori dell’est, chiede quali sono le valutazioni politiche della Giunta su questa notizia, se è stata messa a conoscenza di ulteriori informazioni al riguardo e se il Comune è stato direttamente coinvolto".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"La necessaria premessa di cui dirò anche alla fine è che la risposta a queste domande ha nei suoi presupposti logici e sarà evidentemente condizionata dal rispetto per l'attività in corso da parte degli organi inquirenti e per il normale e noto (specie per chi svolge la professione legale) riserbo che si deve al lavoro della magistratura. Ringrazio per l'arringa l'avvocato Facci che somigliava ad un'arringa finale nella quale ha parlato in superficialità della gestione dei controlli su servizi che sono oggetto di utilizzo di denaro pubblicato, sono osservazioni di cui ovviamente si assume la piena responsabilità.
Per quanto ci riguarda l’Amministrazione Comunale in questo momento, ribadisco, non è certamente nelle condizioni di formulare una propria opinione in ordine ad una vicenda di cui non ha alcuna informazione diretta né da parte degli organi inquirenti né da parte della magistratura, che sono tenuti, ripeto, ad osservare il necessario riserbo, essendo evidente, da quanto si apprende dalla stampa, che è in corso un’attività di raccolta di prove nell'ambito di un procedimento penale.
I sempre ottimi e costanti rapporti di collaborazione e di rispetto istituzionale intercorrenti con l’Autorità Giudiziaria inducono a ritenere che, non appena lo stato delle indagini lo consentirà, il Comune di Bologna sarà senz’altro portato a conoscenza della situazione, se non altro perché l’ordinamento attribuisce competenze specifiche agli enti territoriali locali sul tema dell’immigrazione.
Stante la premessa, analogamente, non conoscendo, se non in termini generici e assolutamente ufficiosi, termini né oggetto dell’indagine in corso, non è possibile ipotizzare alcuna posizione dell’Ente né immaginare quali provvedimenti il Comune di Bologna potrà eventualmente assumere una volta accertata una responsabilità di personale dipendente dall’azienda ASP, peraltro ovviamente si tratterebbe di provvedimenti che spetterebbero all'Asp stessa. Per quanto riguarda la competenza amministrativa del Comune di Bologna, occorre precisare che le procedure per la presa in carico dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) sono state oggetto di condivisione con ASP Irides e con le altre Istituzioni e soggetti che hanno ruolo nel processo come la Questura e la Magistratura, nel rispetto pieno dei reciproci ruoli in questi anni.
L'Amministrazione Comunale ha svolto in questi anni i propri compiti di governo tramite azioni di programmazione e controllo esercitati, regolazione e committenza nel rispetto delle norme vigenti a tutela dei minori e ha condiviso con ASP Irides le procedure di presa in carico dei Minori Stranieri Non Accompagnati in ordine alle quali la medesima ASP Irides ha sempre dimostrato piena aderenza e qualità professionale.
Per quanto riguarda la terza domanda "se la Giunta non ritenga che il sistema comunale di assistenza sociale, a prescindere dall'indagine in corso, debba essere comunque oggetto di riorganizzazione e razionalizzazione", ancorché veda con qualche fatica il nesso logico all'articolo presupposto di questa domanda di attualità e la domanda stessa, non faccio fatica a rispondere dicendo che la Giunta ha espresso questa volontà già dal 2012 nel Piano Generale di Sviluppo dove ha proposto appunto e come è oggetto in questi giorni di delibera consigliare, un complessivo riassetto dei Servizi alla persona a partire dall'unificazione delle tre ASP. Questo riassetto prevede appunto prima l'unificazione delle tre ASP (in corso di completamento); quindi il trasferimento all'ASP unificata dei Servizi gestiti da Uffici centrali come il Pronto intervento sociale e il Servizio sociale a bassa soglia di accesso per adulti vulnerabili; ed infine, si è prospettato una attenta analisi di fattibilità circa il trasferimento dei Servizi attualmente delegati ai Quartieri (rivolti ai diversi target: minori, adulti e anziani) e alla Ausl (quindi il target dei disabili adulti) contestuale alla riforma dei Quartieri al fine di rispondere alle esigenze di semplificazione, di garanzia, di unitarietà e omogeneità dell'offerta da parte del Comune di Bolgogna.
Nello stesso Piano Generale di Sviluppo, aggiornato al 2014 nel DUP 2014-2016, sono state inoltre indicate alcune linee di innovazione, sviluppo di filiere assistenziali e di processi organizzativi che i Servizi di Quartiere, la Ausl e i Servizi centrali stessi stanno operando fin dal 2012. Queste innovazioni riguardano in modo particolare, tra le altre: l'assistenza domiciliare rivolta ad anziani non autosufficienti; l'individuazione precoce della fragilità tramite un indice sintetico di fragilità; la revisione complessiva dell'assistenza agli adulti vulnerabili e alla filiera della presa in carico dei senza fissa dimora; l'implementazione delle modalità di presa in carico integrate tramite le Equipes Territoriali Integrate sociali e sanitarie (ETI) e le Unità di Valutazione Multidimensionali (UVM) attivate su tutto il territorio cittadino e per tutte le popolazioni-target in accordo con i Servizi territoriali dell'Ausl (in particolare Cure primarie e Salute Mentale); la semplificazione e l'integrazione del sistema informativo utilizzato sia dai Servizi Sociali Territoriali (SST) sia dei Quartieri che dalla Ausl che dalle ASP.
Tutto ciò che ha detto e che ovviamente è una ricostruzione del tutto sommaria del processo profondo di riorganizzazione dei servizi sociali del nostro Comune, è ovviamente reperibile in tutti i documenti che sono stati già oggetto dell'attenzioen del Consiglio e delle commissioni in questi anni e delel deliberazioni conseguienti.
Ancora, perché ci tengo a dare una risposta completa, mi viene chiesto "se la giunta non ritenga necessario, prima di procedere oltre con il prospettato ingresso dell'ASP Irides in ASP Città di Bologna, individuare un preciso e puntuale programma di riordino delle competenze e dei costi delle strutture che si intendono unificare nell'ottica di garantire i servizi alla persona, riducendo però i costi di acquisto di beni e servizi, con contestuale valorizzazione del patrimonio immobiliare delle aziende" anche in questo caso mi tocca fare come riferimento il progetto di unificazione delle ASP cittadine, quello originale che è stato portato all'attenzione ormai due anni fa, dove sono state indicate tutte le condizioni per una razionalizzazione e rimodulazione delle strutture da unificare a partire dai nuovi assetti organizzativi e dalla nuova pianta organica dell'ASP unificata, che peraltro è in corso di definizione da parte degli organi direzionali di ASP Città di Bologna fino alle numerose attività inerenti i servizi di supporto e tra questi l'attività di valorizzazione del patrimonio. Nel DUP 2014-2016 - Sezione Strategica Vol 3 al quale si rinvia per gli approfondimenti, si indicano come prioritarie infatti: a) l'innovazione organizzativa; b) l'equilibrio economico e la sostenibilità nel medio-lungo periodo. L'ASP prevede al proposito un "piano di rientro" del deficit centrato su diverse azioni rivolte ai processi e meccanismi interni ed esterni come ad esempio l'ampliamento del controllo di gestione a tutta l’azienda, l' introduzione del sistema gestionale per la verifica dei processi nella gestione del personale, l'internalizzazione di alcuni servizi di supporto, la razionalizzazione della logistica e delle sedi, la ridefinizione della remunerazione di alcune tipologie di strutture e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e agricolo. Quest'ultimo si incentra su almeno tre azioni: 1) massimizzazione dei ricavi derivanti dalla locazione del patrimonio immobiliare eventualmente anche immaginando processi di valorizzazione ch epossano mettere anche insieme gli immobili di Asp con eventuali scelte relative agli immobili comunali 2) tensione al recupero dei crediti con particolare attenzione al tempestivo incasso degli affitti; 3) il miglioramento della redditività del patrimonio immobiliare.
Credo di avere così risposto alle domande che sono state poste, rimane solo un piccolo dubbio, pur nella valutazione che rispetto di ammettere una domanda d'attualità che verte su un'indagine in corso, il dubbio è se la rappresentazione nel civico consesso di fattispecie di rilevanza penale ancora non definite perché relative ad una fase istruttoria e di indagine e la richiesta di una posizione dell'Amministrazione Comunale che non può essere, ribadisco, ragionevolmente sviluppata per la comprensibile mancanza di elementi di conoscenza, non possa essere considerata come un modo di chiamare il comune ad esprimersi su una fase di procedimento giudiziario ancora nella piena ed esclusiva disponibilità della Magistratura."
Domanda d'attualità del consigliere Facci:
"Alla luce della notizia comparsa sulla stampa - il Carlino Bologna del 19 giugno, circa l'avvenuta perquisizione della sede di ASP Irides da parte della Guardia di Finanza, nell'ambito di una indagine su reati connessi all'immigrazione, chiede:
di conoscere quale sia il giudizio dell'Amministrazione Comunale su quanto accaduto;
di conoscere quali provvedimenti intenderà assumere l'Amministrazione Comunale, qualora l'indagine dovesse accertare responsabilità di personale dell'azienda ASP;
se la Giunta non ritenga che il sistema comunale di assistenza sociale, a prescindere dall'indagine in corso, debba essere comunque oggetto di riorganizzazione e razionalizzazione;
se la Giunta non ritenga necessario, prima di procedere oltre con il prospettato ingresso dell'ASP Irides in Asp Città di Bologna, individuare un preciso e puntale programma di riordino delle competenze e dei costi delle strutture che si intendono unificare, nell'ottica di garantire i servizi alla persona, riducendo però i costi per acquisto di beni e servizi, con contestuale valorizzazione del patrimonio immobiliare delle aziende".
Domanda d'attualità del consigliere Bugani:
"In merito alla notizia apparsa sulla stampa della perquisizione della Guardia di Finanza nella sede dell’ASP Irides, su un presunto traffico di minori dell’est, chiede quali sono le valutazioni politiche della Giunta su questa notizia, se è stata messa a conoscenza di ulteriori informazioni al riguardo e se il Comune è stato direttamente coinvolto".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"La necessaria premessa di cui dirò anche alla fine è che la risposta a queste domande ha nei suoi presupposti logici e sarà evidentemente condizionata dal rispetto per l'attività in corso da parte degli organi inquirenti e per il normale e noto (specie per chi svolge la professione legale) riserbo che si deve al lavoro della magistratura. Ringrazio per l'arringa l'avvocato Facci che somigliava ad un'arringa finale nella quale ha parlato in superficialità della gestione dei controlli su servizi che sono oggetto di utilizzo di denaro pubblicato, sono osservazioni di cui ovviamente si assume la piena responsabilità.
Per quanto ci riguarda l’Amministrazione Comunale in questo momento, ribadisco, non è certamente nelle condizioni di formulare una propria opinione in ordine ad una vicenda di cui non ha alcuna informazione diretta né da parte degli organi inquirenti né da parte della magistratura, che sono tenuti, ripeto, ad osservare il necessario riserbo, essendo evidente, da quanto si apprende dalla stampa, che è in corso un’attività di raccolta di prove nell'ambito di un procedimento penale.
I sempre ottimi e costanti rapporti di collaborazione e di rispetto istituzionale intercorrenti con l’Autorità Giudiziaria inducono a ritenere che, non appena lo stato delle indagini lo consentirà, il Comune di Bologna sarà senz’altro portato a conoscenza della situazione, se non altro perché l’ordinamento attribuisce competenze specifiche agli enti territoriali locali sul tema dell’immigrazione.
Stante la premessa, analogamente, non conoscendo, se non in termini generici e assolutamente ufficiosi, termini né oggetto dell’indagine in corso, non è possibile ipotizzare alcuna posizione dell’Ente né immaginare quali provvedimenti il Comune di Bologna potrà eventualmente assumere una volta accertata una responsabilità di personale dipendente dall’azienda ASP, peraltro ovviamente si tratterebbe di provvedimenti che spetterebbero all'Asp stessa. Per quanto riguarda la competenza amministrativa del Comune di Bologna, occorre precisare che le procedure per la presa in carico dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) sono state oggetto di condivisione con ASP Irides e con le altre Istituzioni e soggetti che hanno ruolo nel processo come la Questura e la Magistratura, nel rispetto pieno dei reciproci ruoli in questi anni.
L'Amministrazione Comunale ha svolto in questi anni i propri compiti di governo tramite azioni di programmazione e controllo esercitati, regolazione e committenza nel rispetto delle norme vigenti a tutela dei minori e ha condiviso con ASP Irides le procedure di presa in carico dei Minori Stranieri Non Accompagnati in ordine alle quali la medesima ASP Irides ha sempre dimostrato piena aderenza e qualità professionale.
Per quanto riguarda la terza domanda "se la Giunta non ritenga che il sistema comunale di assistenza sociale, a prescindere dall'indagine in corso, debba essere comunque oggetto di riorganizzazione e razionalizzazione", ancorché veda con qualche fatica il nesso logico all'articolo presupposto di questa domanda di attualità e la domanda stessa, non faccio fatica a rispondere dicendo che la Giunta ha espresso questa volontà già dal 2012 nel Piano Generale di Sviluppo dove ha proposto appunto e come è oggetto in questi giorni di delibera consigliare, un complessivo riassetto dei Servizi alla persona a partire dall'unificazione delle tre ASP. Questo riassetto prevede appunto prima l'unificazione delle tre ASP (in corso di completamento); quindi il trasferimento all'ASP unificata dei Servizi gestiti da Uffici centrali come il Pronto intervento sociale e il Servizio sociale a bassa soglia di accesso per adulti vulnerabili; ed infine, si è prospettato una attenta analisi di fattibilità circa il trasferimento dei Servizi attualmente delegati ai Quartieri (rivolti ai diversi target: minori, adulti e anziani) e alla Ausl (quindi il target dei disabili adulti) contestuale alla riforma dei Quartieri al fine di rispondere alle esigenze di semplificazione, di garanzia, di unitarietà e omogeneità dell'offerta da parte del Comune di Bolgogna.
Nello stesso Piano Generale di Sviluppo, aggiornato al 2014 nel DUP 2014-2016, sono state inoltre indicate alcune linee di innovazione, sviluppo di filiere assistenziali e di processi organizzativi che i Servizi di Quartiere, la Ausl e i Servizi centrali stessi stanno operando fin dal 2012. Queste innovazioni riguardano in modo particolare, tra le altre: l'assistenza domiciliare rivolta ad anziani non autosufficienti; l'individuazione precoce della fragilità tramite un indice sintetico di fragilità; la revisione complessiva dell'assistenza agli adulti vulnerabili e alla filiera della presa in carico dei senza fissa dimora; l'implementazione delle modalità di presa in carico integrate tramite le Equipes Territoriali Integrate sociali e sanitarie (ETI) e le Unità di Valutazione Multidimensionali (UVM) attivate su tutto il territorio cittadino e per tutte le popolazioni-target in accordo con i Servizi territoriali dell'Ausl (in particolare Cure primarie e Salute Mentale); la semplificazione e l'integrazione del sistema informativo utilizzato sia dai Servizi Sociali Territoriali (SST) sia dei Quartieri che dalla Ausl che dalle ASP.
Tutto ciò che ha detto e che ovviamente è una ricostruzione del tutto sommaria del processo profondo di riorganizzazione dei servizi sociali del nostro Comune, è ovviamente reperibile in tutti i documenti che sono stati già oggetto dell'attenzioen del Consiglio e delle commissioni in questi anni e delel deliberazioni conseguienti.
Ancora, perché ci tengo a dare una risposta completa, mi viene chiesto "se la giunta non ritenga necessario, prima di procedere oltre con il prospettato ingresso dell'ASP Irides in ASP Città di Bologna, individuare un preciso e puntuale programma di riordino delle competenze e dei costi delle strutture che si intendono unificare nell'ottica di garantire i servizi alla persona, riducendo però i costi di acquisto di beni e servizi, con contestuale valorizzazione del patrimonio immobiliare delle aziende" anche in questo caso mi tocca fare come riferimento il progetto di unificazione delle ASP cittadine, quello originale che è stato portato all'attenzione ormai due anni fa, dove sono state indicate tutte le condizioni per una razionalizzazione e rimodulazione delle strutture da unificare a partire dai nuovi assetti organizzativi e dalla nuova pianta organica dell'ASP unificata, che peraltro è in corso di definizione da parte degli organi direzionali di ASP Città di Bologna fino alle numerose attività inerenti i servizi di supporto e tra questi l'attività di valorizzazione del patrimonio. Nel DUP 2014-2016 - Sezione Strategica Vol 3 al quale si rinvia per gli approfondimenti, si indicano come prioritarie infatti: a) l'innovazione organizzativa; b) l'equilibrio economico e la sostenibilità nel medio-lungo periodo. L'ASP prevede al proposito un "piano di rientro" del deficit centrato su diverse azioni rivolte ai processi e meccanismi interni ed esterni come ad esempio l'ampliamento del controllo di gestione a tutta l’azienda, l' introduzione del sistema gestionale per la verifica dei processi nella gestione del personale, l'internalizzazione di alcuni servizi di supporto, la razionalizzazione della logistica e delle sedi, la ridefinizione della remunerazione di alcune tipologie di strutture e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e agricolo. Quest'ultimo si incentra su almeno tre azioni: 1) massimizzazione dei ricavi derivanti dalla locazione del patrimonio immobiliare eventualmente anche immaginando processi di valorizzazione ch epossano mettere anche insieme gli immobili di Asp con eventuali scelte relative agli immobili comunali 2) tensione al recupero dei crediti con particolare attenzione al tempestivo incasso degli affitti; 3) il miglioramento della redditività del patrimonio immobiliare.
Credo di avere così risposto alle domande che sono state poste, rimane solo un piccolo dubbio, pur nella valutazione che rispetto di ammettere una domanda d'attualità che verte su un'indagine in corso, il dubbio è se la rappresentazione nel civico consesso di fattispecie di rilevanza penale ancora non definite perché relative ad una fase istruttoria e di indagine e la richiesta di una posizione dell'Amministrazione Comunale che non può essere, ribadisco, ragionevolmente sviluppata per la comprensibile mancanza di elementi di conoscenza, non possa essere considerata come un modo di chiamare il comune ad esprimersi su una fase di procedimento giudiziario ancora nella piena ed esclusiva disponibilità della Magistratura."
A cura di
Piazza Maggiore, 6