QUESTION TIME, CHIARIMENTI PRESENZA DI RIFIUTI TOSSICI NEI TERRENI DEL TIRO A SEGNO DI VIA AGUCCHI


L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Tomassini (FI) sulla presenza di rifiuti tossici nei terreni del tiro a segno di via Agucchi.

Domanda d'attualità del consigliere Tomassini
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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Tomassini (FI) sulla presenza di rifiuti tossici nei terreni del tiro a segno di via Agucchi.

Domanda d'attualità del consigliere Tomassini
"Visto l'articolo apparso su Bologna Today on line, 12 luglio, che denuncia la presunta presenza di rifiuti tossici  nei terreni interessati al Tiro a Segno di via Agucchi, chiede al Sindaco di sapere:
se l'eventuale presenza di materiali tossici in un terreno adiacente all'impianto di pompaggio Hera che serve l'acquedotto comunale rappresenti un pericolo per la cittadinanza;
se l'Amministrazione abbia avviato o intenda avviare  procedimenti di verifica, di indagine e di vigilanza  della zona per tutelare la salute dei cittadini;
quali siano i tempi, una volta accertata l'eventuale presenza di queste sostanze tossiche, per la bonifica del terreno".

Risposta dell'assessore Gabellini
""Dal settore Ambiente è arrivata un'informazione sostantiva ed essenziale però ho chiesto un dettaglio per rassicurare perchè di questo si tratta.
La centrale di produzione di Tiro a segno di via Agucchi è uno dei principali centri di produzione di acqua della provincia di Bologna e contribuisce in modo sostanziale all'alimentazione idropotabile del sistema primario bolognese, circa 70% dell'utenza del territorio, quindi evidentemente è rilevante. Il campo, campo pozzi Tiro a segno, emunge acqua attraverso 13 pozzi che hanno una profondità variabile da 145 a 350 metri e che sfruttano le risorse idriche allocate in sistemi multistrato profondi che prima dell'immissione in rete sono sottoposti a trattamento fisico e chimico spinto con affinazione disinfezione, come la maggior parte delle acque di falda gestite da Hera.
Nell'informativa si conclude che l'acqua erogata dalla centrale è di indubbia qualità, ciò è confermato sia dai controlli dei processi di produzione sia dagli esiti delle analisi periodiche di Hera che esegue su tutti i profili in particolare sui metalli pesanti e le fibre di amianto. Si precisa anche che la falda è particolarmente profonda ed è protetta da strati impermeabili argilosi, inoltre la zona di contatto, l'intercapedine tra il pozzo e il terreno è sigillata da un significativo strato cementato che non consente alcun tipo di contiguità. Si precisa infine che nell'area della centrale sono presenti piezometri e pozzi che fanno parte della rete di monitoraggio regionale delle acque sotteranee dell'Emilia Romagna soggette all'analisi chimico-fisica periodica da parte dei laboratori dell'Arpa, inoltre Arpa per conto di Asl esegue a sua volta controlli periodici sulle acque emunte dei pozzi della centrale e sulle acque immesse in rete.

Secondo punto, la questione dei rifiuti. Anche questa è all'attenzione dell'autorità ambientale di Arpa e di altri enti perchè li siamo in area militare, e quindi ci sono vari enti di gestione di questa area. La segnalazione alle autorità competenti, sia Arpa che le altre amministrazioni pubbliche, è stata inoltrata dall'Amministrazione comunale il 24 giugno 2015 quando è stata ricevuta la segnalazione, è quindi è partita la segnalazione per le verifiche di competenza per poter emettere provedimenti nei confronti dei responsabili. Il 10 di luglio è stata sollecitata
In data 10 luglio è stata sollecitata Arpa all'esecuzione di un sopralluogo.che è avvenuto il 13 di luglio. da parte di Arpa c'è stato un sopralluogo, il cui esito ufficiale non è ancora giunto al Comune. Però mi è stato comunicato è che durante il sopralluogo è stata riscontrata una situazione significativamente diversa da quella presentata nella documentazione fotografica allegata all'esposto in quanto non erano visibili i cumuli di materiale e l'area risultava in parte ricoperto di un manto erboso alto una decina di centimetri. Essendo l'area di proprietà del Demanio Militare si ritiene necessario interessare il Nucleo operativo ecologico, i Nas, dei Carabinieri per il proseguimento delle indagini cosa che è già stata fatta a firma dell'unità salute e tutela ambientale dell'Amministrazione comunale in data 16 luglio 2015. Quindi n data 15 luglio il Comune ha provveduto a richiedere al Demanio l'individuazione del soggetto gestore dell'area demaniale e, in data 16 luglio, è stato contattato il Nucleo operativo dei Carabinieri per l'esecuzione di un sopralluogo congiunto, trattandosi appunto di area militare.

Per quanto riguarda i tempi della bonifica è necessario specificare che le operazioni di bonifica propriamente dette si avviano solamente qualora vi siano anomalie qualitative nei terreni e le procedure (e quindi i tempi) attraverso le quali devono essere gestite sono specificate nell'art. 242 del D.Lgs. 152/06 che pone 420 giorni di tempo, il fatto che sono in campo sopralluoghi congiunti dopodiché possono partire, accertata la situazione, i tempi di bonifica.
Nel caso in cui si tratti invece di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo senza interessamento del terreno in posto, si deve fare riferimento all'art. 192 del medesimo decreto, che vieta l'abbandono di rifiuti e dispone gli obblighi in carico a chiunque viola i divieti e comincia un altro tipo di procedura".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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