QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALL'OFFERTA DI LABORATORI DIDATTICI AL MUSEO DELLA MUSICA


L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande di attualità dei consiglieri comunali Francesco Errani e Rolando Dondarini (PD), Marco Piazza (M5S) eMirco Pieralisi ( Con Amelia per Bologna con Ven...

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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande di attualità dei consiglieri comunali Francesco Errani e Rolando Dondarini (PD), Marco Piazza (M5S) eMirco Pieralisi ( Con Amelia per Bologna con Vendola) in merito alla questione dell'offerta di laboratori didattici al Museo della Musica.

La domanda dei consiglieri Francesco Errani e Rolando Dondarini (PD)
Vista la preoccupazione da parte dei genitori, insegnanti e cittadini per la mancanza del progetto educativo del Museo della Musica all'interno dell'offerta dei Servizi Museali del Comune di Bologna, ripresa da Repubblica.it il 16 settembre u.s.;
si domanda al Sindaco e alla Giunta quali provvedimenti l'Amministrazione intenda adottare per mantenere e sviluppare l'offerta didattica, relativamente a laboratori e visite guidate gratuite delle scuole presso il Museo della Musica.

La domanda del consigliere Marco Piazza (M5S)
Alla luce delle notizie apparse sulla stampa R.it Bologna del 16 settembre, in merito all’azzeramento dei laboratori didattici al Museo della Musica e all’eliminazione del progetto “Il museo va a scuola”; Chiede alla Giunta se queste notizie corrispondono al vero ed in caso affermativo quali valutazioni dà rispetto all' azzeramento di questi progetti educativi musicali, alla luce delle numerose richieste registrate nell’ultimo anno scolastico;

La domanda del Consigliere Mirco Pieralisi ( Con Amelia per Bologna con Vendola)
Sulla stampa - R. it Bologna e Il Resto del Carlino del 16 settembre- e in rete siamo venuti a conoscenza dei rilievi fortemente critici fatti da docenti e cittadini riguardo alla programmazione delle attività didattiche con le scuole e nelle scuole bolognesi. In particolare si lamenta un forte ridimensionamento legato alle attività di tipo laboratoriale del Museo della Musica, con particolare riferimento non solo ai percorsi in ambito museale ma anche e soprattutto a quelle in ambito scolastico, che, come viene sostenuto nella lettera inviata alla stampa, ha visto il coinvolgimento di centinaia di classi di Bologna e provincia.
Si chiede all'assessore se siano fondate e legittime le preoccupazioni espresse e quali siano le motivazioni di questo cambiamento nelle proposte didattiche alle scuole.

La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi

"Ringrazio i consiglieri. Permettetemi alcune precisazioni per dare il quadro della situazione, comincerei così:

L'Istituzione Bologna Musei ha presentato le proprie proposte per l'anno scolastico 2014-2015 lo scorso 4 settembre, in occasione di uno speciale open day rivolto a dirigenti scolastici, insegnanti ed educatori: un'iniziativa, dal titolo “Cosa abbiamo in Comune”, promossa dall'assessore Scuola, Formazione e Politiche per il Personale, che ha facilitato l'incontro ed il dialogo fra il mondo della scuola ed i referenti per la didattica delle varie Aree museali dell'Istituzione Bologna Musei. L'iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 250 fra docenti ed educatori.
A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2014-2015 e dall'attivazione della Segreteria didattica unificata, sono oltre 120 le classi che hanno già prenotato visite e laboratori museali, riconfermando l'apprezzamento per la proposta educativa dell'Istituzione Bologna Musei.
La programmazione didattica dell'Istituzione è il risultato dei progetti realizzati dal personale delle diverse sedi museali, unitamente a quanto i responsabili di ciascuna Area dell'Istituzione hanno proposto come oggetto di affidamento in occasione del recente bando pubblico di gara per integrare l'offerta formativa.
L'Istituzione Bologna Musei sottolinea come non vi sia una una minore rilevanza dell'offerta complessiva dei suoi dodici musei e che i progetti attualmente proposti dal Museo della Musica sono da considerarsi apprezzabili e che l'attività dei propri operatori è all'altezza della progettazione proposta dal suo responsabile.

Ho letto questo prima di entrare nel merito perché voglio ricordare che eravamo partiti con: privatizzazione dei Musei, la didattica distrutta, il bando che è il cavallo d Troia per privatizzare i musei...bene, mi fa piacere che adesso il problema sia solo il Museo della Musica.
Quindi tutto quello che è stato detto nei mesi scorsi si dimostra non corrispondere al vero. Tutto. Manifestazioni comprese. Bisogna mettere i puntini sulle i. Noi abbiamo fatto un bando corretto che ora sta dando delle risposte corrette e tutta la demagogia che è stata fatta intorno a questo era, per l'appunto, solo demagogia. Perché bisogna avere il coraggio di dire le cose come realmente stanno. Allora, se si vogliono delle risposte istituzionali io le do e ora entrerò nel merito. Disturba un pochino che su dei provvedimenti corretti di carattere istituzionale vengano applicate delle montature di demagogia politica. Cosa molto frequente in questo Paese e anche in questa città. Quindi vorrei che per favore, adesso, prima di cavalcare qualsiasi appello, ci si guardasse dentro un attimo, perché a volte gli appelli sono di natura demagogica, non corrispondono alla realtà e sono figli di una assolutamente legittima azione politica che non corrisponde però alla realtà dei fatti.
Questa è la risposta che io sto dando, quindi io mi aspetto anche che qualcuno ora mi dica che abbiamo fatto bene a fare il bando e che si riconosca che le risposte ci sono state. Detto questo, siccome io lavoro dal punto di vista istituzionale e siccome credo che quando c'è una questione relativa alla Cultura sia sempre sbagliato tenere delle posizioni rigide, essendomi io informato sulla questione del Museo della Musica, posso dire che esiste solo quell'argomento lì. Inoltre, avendo io constatato che rispetto alle richieste dell'utenza, su cui io penso che si debba svolgere la maggior parte del lavoro di un'Amministrazione e questo vale anche per il lavoro dei Musei, ritengo opportuno, vista la specificità del Museo della Musica, perché bisogna avere la capacità di differenziare il tipo di offerta, ribadendo che il fatto che la scelta del bando è stata giusta e che però rispetto all'offerta di questo bando e alla sua applicazione al Museo della Musica, si è verificato un problema con le richeste degli utenti, al ritorno del direttore dell'Istituzione affronteremo la questione specifica per dare una risposta concreta.

Sia chiaro però che tutto questo sta dentro ad un percorso istituzionale e sta dentro alla volontà, sempre dichiarata, di questa Amministrazione di dare risposte chiare all'utenza e non ha nulla a che fare con la demagogia, con le notizie false e con le manifestazioni improvvisate su notizie false. Quindi noi ribadiamo che la scelta che abbiamo fatto è giusta, che la risposta c'è stata che stiamo procedendo sulla traccia di un lavoro positivo e diciamo anche però che poiché non siamo rigidi e siamo, invece, sempre stati sempre disponibili, anche una volta chiuso un processo per noi importante come quello di aver costituito un'unica Istituzione, rispetto ad un caso singolo come quello del Museo della Musica, di cui riconosciamo la particolarità, c'è naturalmente la disponibilità dell'Amministrazione e a fare le giuste valutazioni. Non incalzati dalla demagogia e dagli appelli però, quindi adesso attenderemo il ritorno del direttore Maraniello, ci metteremo lì un attimo e cercheremo di elaborare una risposta agli utenti, perché ritengo che questo sia il modo corretto per l''Amministrazione di muoversi Mi auguro che in futuro, potrà esserci un po' più di diffidenza da parte di tutti rispetto a chi urla subito "al lupo!", appena si comincia a intraprendere un progetto di riforma. Tra l'altro questo è anche controproducente in generale, perché, come sapete, a forza di urlare al lupo, magari arriva il momento in cui un problema si presenta veramente e nessuno ci crede più. Quindi anche da un punto di vista politico non credo che questa sia una grande operazione e dunque l'invito è quello di evitare di seguire qualsiasi tipo di propaganda demagogica che, come è noto, visto che ci sono le nuove tecnologie, è all'ordine del giorno dalla mattina alla sera. Magari un approfondimento maggiore e una maggiore attesa rispetto alla valutazione delle azioni dell'Amministrazione può essere d'aiuto.

Detto questo il bando ha funzionato, le risposte ci sono, avevamo ragione, non c'è stata privatizzazione, non c'è stata nessun dipendente dei musei che sia stato espulso e sostituito , come veniva paventato. Detto questo, il problema specifico del Museo della Musica è stato rilevato e interverremo per dare una risposta, come è giusto che un'Amministrazione faccia, nell'elasticità dei suoi provvedimenti. Grazie"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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