QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALL'OCCUPAZIONE DEL CASSERO DI PORTA SANTO STEFANO
L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università Alberto Ronchi ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Michele Facci (Forza Italia) in merito alla questione dell'occupazione del Cassero di Porta Santo St...
Pubblicato il:
Descrizione
L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università Alberto Ronchi ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Michele Facci (Forza Italia) in merito alla questione dell'occupazione del Cassero di Porta Santo Stefano.
La domanda del consigliere comunale Michele Facci (Forza Italia):
Il Cassero di porta S. Stefano continua ad essere occupato da parte dell'Associazione Atlantide, nonostante l'assenza di qualsivoglia titolo, e, soprattutto, nonostante i ripetuti “ultimatum” inviati dal Sindaco. E' notizia di pochi giorni fa (Corriere di Bologna 21.01.15) che il Sindaco ha pure rinunciato al promesso sgombero, e continua a “tessere” trattative con gli occupanti, piegando in tal modo le ragioni del pubblico ai capricci di pochi privati. Tutto ciò premesso,chiede:
"Guardi, non è cheio ci tenga molto a venire qui a rispondere, ma poiché sono stato delegato dal sindaco a seguire la vicenda di Atlantide, tocca a me rispondere, poi lei faccia le sue valutazioni. La vicenda di Atlantide è complessa e si continuano ad usare termini che non fanno parte di un ragionamento di legalità. Atlantide non sta occupando abusivamente il Cassero, ma sono occupanti senza più titolo. Sono due cose completamente diverse. Abbiamo fatto un ragionamento, sostenuti in questo dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza e è stato stabilito che non si tratta di un problema di ordine pubblico, ma di un problema amministrativo. Perché un problema amministrativo? Perché nel Cassero di via Santo Stefano devono andare degli uffici del Comune di Bologna. Ora io le risparmio tutta la vicenda dall'inizio alla fine, perché è troppo lunga, ma le spiego che cosa stiamo facendo noi, coerentemente con le politiche che abbiamo sempre portato avanti e che secondo me devono contraddistinguere le Istituzioni. Noi non abbiamo un atteggiamento muscolare che sarebbe diciamo più pertinente a parti che si scontrano, abbiamo invece un atteggiamento istituzionale di dialogo. Stiamo dialogando con Atlantide e sono convinto che, se si smetterà di politicizzare questa vicenda e di raccontare cose che non corrispondono alla realtà, saremo nelle condizioni di trovare una soluzione positiva.
La posizione di dialogo dell'Amministrazione comunale, che piaccia o no, ha rappresentato la risoluzione in termini di legalità di molte situazioni e, dal mio punto di vista, ma è evidente, con un costo sociale per la città molto inferiore di quello che avremmo ottenuto se avessimo agito muscolarmente. Noi dunque teniamo questa posizione, siamo le istituzioni, e poiché abbiamo analizzato il caso, stiamo andando in questa direzione. Aggiungo anche questo, io sto facendo una trattativa e devo dire che ho trovato anche delle persone disponibili. La trattativa però significa che pur avendo noi una posizione precisa che dice che lì ci devono andare degli uffici e che quindi occorre che il Cassero venga liberato, rimaniamo disposti all'ascolto. Perché fare una trattativa senza ascoltare è una contraddizione in termini. Allora io invito tutti ad avere responsabilità istituzionale ad aiutare l'Amministrazione a risolvere questo problema e a non giocarci su, perché non venga risolto, per poi fare polemica. Invito inoltre ad avere un pochino di senso della realtà, perché la zona lungo i viali, ahimé, è una zona di prostituzione, ed essendo Atlantide un collettivo legato al mondo lesbico, qualcuno mi deve spiegare perché tutto quello che c'è intorno al Cassero, preservativi compresi, debba essere colpa di Atlantide, perché francamente io non lo capisco.
Per favore non strumentalizzate più questa vicenda e aiutateci a risolverla, perché noi siamo nella direzione giusta e la risolveremo. Tutto quello che è polemica, strumentalizzazione e il ribadire il fatto che è una occupazione abusiva mentre non lo è - l'occupazione abusiva si ha quando una realtà scassa ed entra in maniera violenta all'interno di una struttura - Atlantide aveva invece una convenzione con l'Amministrazione comunale, gli sono state consegnate le chiavi e non hanno mai scassinato nulla. Quindi non è un'occupazione abusiva. Noi andiamo in questa direzione, risolveremo il problema e se ci aiutate, aiutate noi, il Quartiere Santo Stefano e i cittadini a risolvere la questione in maniera soddisfacente per tutte le parti in causa. Allora io non capisco perché continuiamo ad insistere in una reiterata richiesta alle istituzioni di dare delle prove che non ho capito a cosa servano. Perché, ribadisco il concetto, poiché manca molto poco alla fine della legislatura, mi pare di poter dire che la posizione di dialogo e di corresponsabilità istituzionale e di confronto, non soltanto abbia riportato nei termini della legalità situazioni che prima avevano invece non erano conformi ai regolamenti del Comune, ma ha anche comportato dal mio punto di vista una situazione complessiva dal punto di vista dell'ordine pubblico della città tutto sommato positiva e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Poi capisco che ormai è abitudine negare la realtà e attaccarsi a delle altre cose, però la realtà è questa. E su questo, ribadisco e chiudo, non è soltanto l'Amministrazione comunale che va avanti su questa posizione, ma è supportata dal Comitato per l'ordine e la sicurezza. Ci sono dunque tutti i soggetti che si occupano di queste questioni. Davvero, se con un attimo di tranquillità ci lasciate finire il nostro lavoro e ricordo che io sono stato coinvolto nella vicenda di Atlantide molto tardi, se ci lasciate finire il nostro lavoro concluderemo in maniera positiva, sulla base che lì ci devono andare degli uffici del Comune."
La domanda del consigliere comunale Michele Facci (Forza Italia):
Il Cassero di porta S. Stefano continua ad essere occupato da parte dell'Associazione Atlantide, nonostante l'assenza di qualsivoglia titolo, e, soprattutto, nonostante i ripetuti “ultimatum” inviati dal Sindaco. E' notizia di pochi giorni fa (Corriere di Bologna 21.01.15) che il Sindaco ha pure rinunciato al promesso sgombero, e continua a “tessere” trattative con gli occupanti, piegando in tal modo le ragioni del pubblico ai capricci di pochi privati. Tutto ciò premesso,chiede:
- quali iniziative l’Amministrazione comunale intenda adottare per ripristinare la legalità al Cassero di porta S. Stefano;
- se non ritenga che lasciare gli occupanti all'interno della struttura rappresenti un deplorevole incentivo alle occupazioni abusive e all'arroganza di simili organizzazioni;
- se il Sindaco ha definitivamente abbandonato le proprie originarie intenzioni di volere garantire la legalità e la sicurezza in città
"Guardi, non è cheio ci tenga molto a venire qui a rispondere, ma poiché sono stato delegato dal sindaco a seguire la vicenda di Atlantide, tocca a me rispondere, poi lei faccia le sue valutazioni. La vicenda di Atlantide è complessa e si continuano ad usare termini che non fanno parte di un ragionamento di legalità. Atlantide non sta occupando abusivamente il Cassero, ma sono occupanti senza più titolo. Sono due cose completamente diverse. Abbiamo fatto un ragionamento, sostenuti in questo dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza e è stato stabilito che non si tratta di un problema di ordine pubblico, ma di un problema amministrativo. Perché un problema amministrativo? Perché nel Cassero di via Santo Stefano devono andare degli uffici del Comune di Bologna. Ora io le risparmio tutta la vicenda dall'inizio alla fine, perché è troppo lunga, ma le spiego che cosa stiamo facendo noi, coerentemente con le politiche che abbiamo sempre portato avanti e che secondo me devono contraddistinguere le Istituzioni. Noi non abbiamo un atteggiamento muscolare che sarebbe diciamo più pertinente a parti che si scontrano, abbiamo invece un atteggiamento istituzionale di dialogo. Stiamo dialogando con Atlantide e sono convinto che, se si smetterà di politicizzare questa vicenda e di raccontare cose che non corrispondono alla realtà, saremo nelle condizioni di trovare una soluzione positiva.
La posizione di dialogo dell'Amministrazione comunale, che piaccia o no, ha rappresentato la risoluzione in termini di legalità di molte situazioni e, dal mio punto di vista, ma è evidente, con un costo sociale per la città molto inferiore di quello che avremmo ottenuto se avessimo agito muscolarmente. Noi dunque teniamo questa posizione, siamo le istituzioni, e poiché abbiamo analizzato il caso, stiamo andando in questa direzione. Aggiungo anche questo, io sto facendo una trattativa e devo dire che ho trovato anche delle persone disponibili. La trattativa però significa che pur avendo noi una posizione precisa che dice che lì ci devono andare degli uffici e che quindi occorre che il Cassero venga liberato, rimaniamo disposti all'ascolto. Perché fare una trattativa senza ascoltare è una contraddizione in termini. Allora io invito tutti ad avere responsabilità istituzionale ad aiutare l'Amministrazione a risolvere questo problema e a non giocarci su, perché non venga risolto, per poi fare polemica. Invito inoltre ad avere un pochino di senso della realtà, perché la zona lungo i viali, ahimé, è una zona di prostituzione, ed essendo Atlantide un collettivo legato al mondo lesbico, qualcuno mi deve spiegare perché tutto quello che c'è intorno al Cassero, preservativi compresi, debba essere colpa di Atlantide, perché francamente io non lo capisco.
Per favore non strumentalizzate più questa vicenda e aiutateci a risolverla, perché noi siamo nella direzione giusta e la risolveremo. Tutto quello che è polemica, strumentalizzazione e il ribadire il fatto che è una occupazione abusiva mentre non lo è - l'occupazione abusiva si ha quando una realtà scassa ed entra in maniera violenta all'interno di una struttura - Atlantide aveva invece una convenzione con l'Amministrazione comunale, gli sono state consegnate le chiavi e non hanno mai scassinato nulla. Quindi non è un'occupazione abusiva. Noi andiamo in questa direzione, risolveremo il problema e se ci aiutate, aiutate noi, il Quartiere Santo Stefano e i cittadini a risolvere la questione in maniera soddisfacente per tutte le parti in causa. Allora io non capisco perché continuiamo ad insistere in una reiterata richiesta alle istituzioni di dare delle prove che non ho capito a cosa servano. Perché, ribadisco il concetto, poiché manca molto poco alla fine della legislatura, mi pare di poter dire che la posizione di dialogo e di corresponsabilità istituzionale e di confronto, non soltanto abbia riportato nei termini della legalità situazioni che prima avevano invece non erano conformi ai regolamenti del Comune, ma ha anche comportato dal mio punto di vista una situazione complessiva dal punto di vista dell'ordine pubblico della città tutto sommato positiva e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Poi capisco che ormai è abitudine negare la realtà e attaccarsi a delle altre cose, però la realtà è questa. E su questo, ribadisco e chiudo, non è soltanto l'Amministrazione comunale che va avanti su questa posizione, ma è supportata dal Comitato per l'ordine e la sicurezza. Ci sono dunque tutti i soggetti che si occupano di queste questioni. Davvero, se con un attimo di tranquillità ci lasciate finire il nostro lavoro e ricordo che io sono stato coinvolto nella vicenda di Atlantide molto tardi, se ci lasciate finire il nostro lavoro concluderemo in maniera positiva, sulla base che lì ci devono andare degli uffici del Comune."
A cura di
Piazza Maggiore, 6