QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA SOCIETA' SPORTIVA SAN DONATO CALCIO
L'assessore all Sport Luca Rizzo Nervo ha risposto oggi alla domanda di attualità del consigliere comunale Michele Facci,( PDL)
La domanda del consigliere comunale Michele Facci,( PDL)
Premesso che, apprendiamo in questi giorni che la società sp...
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L'assessore all Sport Luca Rizzo Nervo ha risposto oggi alla domanda di attualità del consigliere comunale Michele Facci,( PDL)
La domanda del consigliere comunale Michele Facci,( PDL)
Premesso che, apprendiamo in questi giorni che la società sportiva S. Donato Calcio rischia di scomparire si chiede di conoscere se, da parte dell'Amministrazione Comunale, sia previsto un interessamento al fine di prevedere forme di supporto a questa realtà sportiva, sia dirette sia indirette, per evitarne la chiusura.
La risposta dell'assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo
"Grazie Presidente, grazie consigliere che mi permettete di trattare questo argomento. L'esperienza storica, dal 1948 di questa gloriosa società sportiva che non solo ha una scuola calcio di riconosciuta fama locale, ma anche soprattutto svolge a San Donato un'opera che non è solo qualificata sul piano sportivo, ma anche e soprattutto sul piano educativo e del sociale è l'esempio di una delle tante società di volontariato sportivo bolognese che quotidianamente svolgono uno straordinario compito di socializzazione e di educazione e crescita dei ragazzi di questa città. Società sportive che è capitato si facessero carico anche delle difficoltà economiche delle famiglie che non erano in condizione di pagare la retta per far giocare i ragazzi i quali venivano ugualmente inseriti in squadra e fatti giocare superando le difficoltà economiche. Il rischio di chiusura della società discende dal fatto che il bando per la gestione del campo di San Donato è stato in primo momento vinto dalla San Donato calcio e in una successiva verifica, richiesta dal soggetto arrivato secondo, si è dimostrato che c'era un vizio formale nella richiesta della San Donato Calcio che necessariamente, in termini di legge, escludeva la società stessa dalla gestione di questo impianto. Quindi purtroppo è stato un errore a determinare questa esclusione. Altro non dico su una procedura di gara che non deve essere oggetto di discussione politica, ma di una trattazione eventualmente in sede tecnica. Ci tengo però a dire che questa è una situazione che si trovano a vivere diverse società di volontariato sportivo quando perdono la gestione degli impianti e che, proprio questa Amministrazione ha preteso che venisse inserito nei bandi dei quartieri l'elemento del radicamento territoriale - che è l' elemento caratterizzante del volontariato sportivo - come un elemento premiante e molte società sportive cittadine, rispetto ad altri bandi, sono risultati vincenti grazie al fatto che è stato inserito questo elemento. In questo caso purtroppo la situazione è generata da un vizio formale non sanabile dalla stessa società calcio. Ci tengo anche a dirle che immediatamente prima che questa vicenda uscisse sui giornali io ho incontrato, insieme al presidente del Quartiere San Donato che su questa questione si è speso fin dal primo momento, il direttivo della società San Donato Calcio e ho ribadito loro, fatto salvo che la vicenda avrà un suo esito inevitabile, che l'Amministrazione comunale sia a livello di Quartiere che di Amministrazione centrale cercherà in ogni modo di preservare e tutelare questa società, proprio per salvaguardare quella funzione sociale e educativa che essa svolge in un territorio importante come quello di San Donato e quindi lavoreremo insieme a loro, per trovare i modi e le forme e per consentire una loro sopravvivenza, anche, per esempio, aiutandoli e supportandoli nella ricerca di forme di sponsorizzazione che possano sostenere le pur comprensibili difficoltà economiche. Ovviamente nella chiarezza e nella legittimità. Questo è quello che abbiamo già messo in campo e esplicitato a loro in questo incontro, in cui abbiamo anche chiesto anche uno sforzo supplementare da parte loro per mantenere in vita questa società. Certo è che questa vicenda sottolinea come ci sia la necessità - ed io ho avuto più volte modo di ribadirlo alle nostre società e credo che debba anche essere oggetto di un intervento formativo della consulta dello sport - di formare le nostre società di volontariato sportivo, di formarle sempre di più rispetto alle complessità dei bandi che sono inevitabili, perché i beni pubblici vanno messi in gestione attraverso bandi pubblici ed è assolutamente altrettanto necessaria la verifica dei requisiti - come la capacità economica - che mettano in sicurezza il fatto che quei beni siano gestiti nel migliore dei modi. Dobbiamo insistere, fare formazione, spingere le società a fare sempre di più insieme, promuovere situazioni in cui alla complessità di questi bandi si arrivi con la capacità di mettersi insieme, superando anche qualche pur comprensibile questione di campanile. Su questo lavoreremo per consentire al mondo sportivo bolognese di partecipare con possibilità di successo alla gestione degli impianti della nostra città."
La domanda del consigliere comunale Michele Facci,( PDL)
Premesso che, apprendiamo in questi giorni che la società sportiva S. Donato Calcio rischia di scomparire si chiede di conoscere se, da parte dell'Amministrazione Comunale, sia previsto un interessamento al fine di prevedere forme di supporto a questa realtà sportiva, sia dirette sia indirette, per evitarne la chiusura.
La risposta dell'assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo
"Grazie Presidente, grazie consigliere che mi permettete di trattare questo argomento. L'esperienza storica, dal 1948 di questa gloriosa società sportiva che non solo ha una scuola calcio di riconosciuta fama locale, ma anche soprattutto svolge a San Donato un'opera che non è solo qualificata sul piano sportivo, ma anche e soprattutto sul piano educativo e del sociale è l'esempio di una delle tante società di volontariato sportivo bolognese che quotidianamente svolgono uno straordinario compito di socializzazione e di educazione e crescita dei ragazzi di questa città. Società sportive che è capitato si facessero carico anche delle difficoltà economiche delle famiglie che non erano in condizione di pagare la retta per far giocare i ragazzi i quali venivano ugualmente inseriti in squadra e fatti giocare superando le difficoltà economiche. Il rischio di chiusura della società discende dal fatto che il bando per la gestione del campo di San Donato è stato in primo momento vinto dalla San Donato calcio e in una successiva verifica, richiesta dal soggetto arrivato secondo, si è dimostrato che c'era un vizio formale nella richiesta della San Donato Calcio che necessariamente, in termini di legge, escludeva la società stessa dalla gestione di questo impianto. Quindi purtroppo è stato un errore a determinare questa esclusione. Altro non dico su una procedura di gara che non deve essere oggetto di discussione politica, ma di una trattazione eventualmente in sede tecnica. Ci tengo però a dire che questa è una situazione che si trovano a vivere diverse società di volontariato sportivo quando perdono la gestione degli impianti e che, proprio questa Amministrazione ha preteso che venisse inserito nei bandi dei quartieri l'elemento del radicamento territoriale - che è l' elemento caratterizzante del volontariato sportivo - come un elemento premiante e molte società sportive cittadine, rispetto ad altri bandi, sono risultati vincenti grazie al fatto che è stato inserito questo elemento. In questo caso purtroppo la situazione è generata da un vizio formale non sanabile dalla stessa società calcio. Ci tengo anche a dirle che immediatamente prima che questa vicenda uscisse sui giornali io ho incontrato, insieme al presidente del Quartiere San Donato che su questa questione si è speso fin dal primo momento, il direttivo della società San Donato Calcio e ho ribadito loro, fatto salvo che la vicenda avrà un suo esito inevitabile, che l'Amministrazione comunale sia a livello di Quartiere che di Amministrazione centrale cercherà in ogni modo di preservare e tutelare questa società, proprio per salvaguardare quella funzione sociale e educativa che essa svolge in un territorio importante come quello di San Donato e quindi lavoreremo insieme a loro, per trovare i modi e le forme e per consentire una loro sopravvivenza, anche, per esempio, aiutandoli e supportandoli nella ricerca di forme di sponsorizzazione che possano sostenere le pur comprensibili difficoltà economiche. Ovviamente nella chiarezza e nella legittimità. Questo è quello che abbiamo già messo in campo e esplicitato a loro in questo incontro, in cui abbiamo anche chiesto anche uno sforzo supplementare da parte loro per mantenere in vita questa società. Certo è che questa vicenda sottolinea come ci sia la necessità - ed io ho avuto più volte modo di ribadirlo alle nostre società e credo che debba anche essere oggetto di un intervento formativo della consulta dello sport - di formare le nostre società di volontariato sportivo, di formarle sempre di più rispetto alle complessità dei bandi che sono inevitabili, perché i beni pubblici vanno messi in gestione attraverso bandi pubblici ed è assolutamente altrettanto necessaria la verifica dei requisiti - come la capacità economica - che mettano in sicurezza il fatto che quei beni siano gestiti nel migliore dei modi. Dobbiamo insistere, fare formazione, spingere le società a fare sempre di più insieme, promuovere situazioni in cui alla complessità di questi bandi si arrivi con la capacità di mettersi insieme, superando anche qualche pur comprensibile questione di campanile. Su questo lavoreremo per consentire al mondo sportivo bolognese di partecipare con possibilità di successo alla gestione degli impianti della nostra città."
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Piazza Maggiore, 6