QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA QUESTIONE DEI BAGNI PUBBLICI
L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord), in merito alla questione dei bagni pubblici.
La domanda della consigliera Lucia Borgonz...
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L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord), in merito alla questione dei bagni pubblici.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (lega Nord)
Visto che quello dei bagni pubblici è un tema annoso per questa Amministrazione che sempre li promette e mai li realizza chiedo al signor sindaco e alla giunta:
"Tre situazioni per i bagni che sono all'attenzione della Giunta per il mandato:
a) i bagni in struttura - adesso dirò cosa è stato fatto e cosa stiamo facendo,
b) i bagni automatizzati
c) i nuovi vespasiani
Il settore Patrimonio nel 2012 ha fatto una verifica inerente la possibilità di implementare i servizi igienici all'interno di locali posti al piano terra in locali di proprietà comunale. Abbiamo fatto un censimento di tutti quelli che erano i locali sfitti a disposizione nelle diverse posizioni, dai sopralluoghi effettuati si è riscontrato che i locali a disposizione non erano adatti alla realizzazione di nuovi bagni, per motivi di carattere logistico, per la presenza di barriere architettoniche o per motivi legati alla distribuzione spaziale.
A questo punto abbiamo deciso di attivarci per implementare e migliorare i bagni in parte già a disposizione.
Nel 2013 sono finanziati due bagni i cui progetti sono in Sovrintendenza. Il primo è in piazza Verdi (nei locali che l’Università ha concesso in uso al Comune per gli uffici della Polizia Municipale e che conferma in tal senso) è un bagno speciale perché abbiamo predisposto un bando con esercizio commerciale connesso per avere un presidio continuo e perché la posizione è decisamente cruciale e merita un'attenzione del tutto particolare, un'operazione lunga però sulla quale abbiamo ottenuto la collaborazione dell'università e contiamo di arrivarci.
Il secondo bagno è al Mercato delle Erbe, nella piazzetta di via Belvedere. Quest'ultimo progetto prevede anche altri interventi di miglioramento dell'area, con rifacimento di parti di pavimentazione stradale e marciapiedi, la riqualificazione dell'isola ecologica. L'importo complessivo previsto è di 178.000 euro
Questo, con il bagno di piazza Verdi che costa in stima 60.000 euro sono nel Piano degli investimenti del 2013. E sono stati considerati prioritari per la forte presenza di persone che usano gli spazi pubblici spesso in modo improprio.
Per il 2014 c’è l’impegno a finanziare altri due progetti: uno consiste nella modifica degli attuali bagni di via IV Novembre che verranno resi accessibili anche ai portatori di handicap, e migliorati al loro interno; è una dotazione importante e ina posizione strategica.
L'altro comprende l'apertura al pubblico di un gruppo di bagni al piano interrato di sala Borsa, a pagamento.
I costi per l'uno e per l'altro sono, rispettivamente, di 130.000 e di 200.000 euro. Come vedete l'investimento è di una certa pesantezza.
Questo per quanto riguarda i bagni in struttura, invece diversi sopralluoghi effettuati per verificare la situazione dei bagni in appalto, in particolare quelli automatizzati che sono in totale 27. Questa ricognizione ha evidenziato l'inutilizzabilità di una decina di questi, ormai abbiamo fatto tre verifiche successive quindi abbiamo un'analisi attenta, uno per uno, di quelli che sono i bagni automatizzati che non sono utilizzabili. Stiamo inoltre rivedendo anche la nuova gara che verrà fatta alla fine del 2013, per l'appalto di gestione dei bagni pubblici, quindi l'esperienza fatta ci da elementi per fare un appalto diverso e stiamo valutando se alcuni di questi bagni automatizzati, che sono stati vandalizzati perché si trovano sostanzialmente in aree non presidiate, possono essere in condizioni tali da essere trasferiti in punti dove siano presidiati. L'esperienza che stiamo facendo del bagno di piazza Verdi ci sta orientando verso nuovi criteri di affidamento che siano "chiosco+bagno", bagno automatizzato affidati a una piccola attività economica.
Terzo punto: i cosiddetti "nuovi vespasiani". Abbiamo usato la call di idee "Di nuovo in centro", promossa insieme all'istituto nazionale di urbanistica e all'Urban Center, per raccogliere idee sui servizi igienici pubblici.
Infatti uno dei 3 temi della call era: "sistemazione, all'interno di spazi pubblici, di strutture che contengano servizi igienici accessibili al pubblico".
Su questo tema si sono raccolte proposte piuttosto interessanti di alcuni architetti relative sia a servizi in automazione sia a servizi del tipo "vespasiano". In entrambi i casi l'attenzione si è concentrata sulla possibilità di inserimento dei manufatti nella città storica, perché questo è un punto abbastanza tormentato, considerando l’uso maschile e femminile, questa è un'altra novità interessante. L'amministrazione potrà fare tesoro anche di questi esiti.
Poiché l'articolo 380 al comma 2 del Regolamento igienico sanitario vieta vespasiani, si è aperto un primo contatto con l'AUSL che ha consentito di verificare la disponibilità a prendere in considerazioni nuove soluzioni purché rispettino la privacy, la pulizia completa e l’efficacia dell'area. Quindi si è aperto un canale per verificare questo perché - richiamo quello che ho già detto in una commissione - i vecchi vespasiani, quei cinque o sei che sono stati mantenuti hanno un grande successo, sono molto usati, quindi bisogna semplicemente aggiornare con nuove tecnologie e nuove modalità questa soluzione che forse alcuni problemi ce li può risolvere".
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (lega Nord)
Visto che quello dei bagni pubblici è un tema annoso per questa Amministrazione che sempre li promette e mai li realizza chiedo al signor sindaco e alla giunta:
- se vi siano progetti di realizzazione di nuovi bagni pubblici e dove saranno collocati
- se l'Amministrazione ritenga verosimile che entro la fine di questo mandato i cittadini bolognesi possano avere una rete di bagni pubblici implementata rispetto alla scarsissima odierna;
- se non ritengano di doversi accordare con la locale Soprintendenza per risolvere eventuali problemi del centro storico e se si intenda trovare dei locali comunali per poter allocare lì dei bagni preservando il decoro del centro storico.
"Tre situazioni per i bagni che sono all'attenzione della Giunta per il mandato:
a) i bagni in struttura - adesso dirò cosa è stato fatto e cosa stiamo facendo,
b) i bagni automatizzati
c) i nuovi vespasiani
Il settore Patrimonio nel 2012 ha fatto una verifica inerente la possibilità di implementare i servizi igienici all'interno di locali posti al piano terra in locali di proprietà comunale. Abbiamo fatto un censimento di tutti quelli che erano i locali sfitti a disposizione nelle diverse posizioni, dai sopralluoghi effettuati si è riscontrato che i locali a disposizione non erano adatti alla realizzazione di nuovi bagni, per motivi di carattere logistico, per la presenza di barriere architettoniche o per motivi legati alla distribuzione spaziale.
A questo punto abbiamo deciso di attivarci per implementare e migliorare i bagni in parte già a disposizione.
Nel 2013 sono finanziati due bagni i cui progetti sono in Sovrintendenza. Il primo è in piazza Verdi (nei locali che l’Università ha concesso in uso al Comune per gli uffici della Polizia Municipale e che conferma in tal senso) è un bagno speciale perché abbiamo predisposto un bando con esercizio commerciale connesso per avere un presidio continuo e perché la posizione è decisamente cruciale e merita un'attenzione del tutto particolare, un'operazione lunga però sulla quale abbiamo ottenuto la collaborazione dell'università e contiamo di arrivarci.
Il secondo bagno è al Mercato delle Erbe, nella piazzetta di via Belvedere. Quest'ultimo progetto prevede anche altri interventi di miglioramento dell'area, con rifacimento di parti di pavimentazione stradale e marciapiedi, la riqualificazione dell'isola ecologica. L'importo complessivo previsto è di 178.000 euro
Questo, con il bagno di piazza Verdi che costa in stima 60.000 euro sono nel Piano degli investimenti del 2013. E sono stati considerati prioritari per la forte presenza di persone che usano gli spazi pubblici spesso in modo improprio.
Per il 2014 c’è l’impegno a finanziare altri due progetti: uno consiste nella modifica degli attuali bagni di via IV Novembre che verranno resi accessibili anche ai portatori di handicap, e migliorati al loro interno; è una dotazione importante e ina posizione strategica.
L'altro comprende l'apertura al pubblico di un gruppo di bagni al piano interrato di sala Borsa, a pagamento.
I costi per l'uno e per l'altro sono, rispettivamente, di 130.000 e di 200.000 euro. Come vedete l'investimento è di una certa pesantezza.
Questo per quanto riguarda i bagni in struttura, invece diversi sopralluoghi effettuati per verificare la situazione dei bagni in appalto, in particolare quelli automatizzati che sono in totale 27. Questa ricognizione ha evidenziato l'inutilizzabilità di una decina di questi, ormai abbiamo fatto tre verifiche successive quindi abbiamo un'analisi attenta, uno per uno, di quelli che sono i bagni automatizzati che non sono utilizzabili. Stiamo inoltre rivedendo anche la nuova gara che verrà fatta alla fine del 2013, per l'appalto di gestione dei bagni pubblici, quindi l'esperienza fatta ci da elementi per fare un appalto diverso e stiamo valutando se alcuni di questi bagni automatizzati, che sono stati vandalizzati perché si trovano sostanzialmente in aree non presidiate, possono essere in condizioni tali da essere trasferiti in punti dove siano presidiati. L'esperienza che stiamo facendo del bagno di piazza Verdi ci sta orientando verso nuovi criteri di affidamento che siano "chiosco+bagno", bagno automatizzato affidati a una piccola attività economica.
Terzo punto: i cosiddetti "nuovi vespasiani". Abbiamo usato la call di idee "Di nuovo in centro", promossa insieme all'istituto nazionale di urbanistica e all'Urban Center, per raccogliere idee sui servizi igienici pubblici.
Infatti uno dei 3 temi della call era: "sistemazione, all'interno di spazi pubblici, di strutture che contengano servizi igienici accessibili al pubblico".
Su questo tema si sono raccolte proposte piuttosto interessanti di alcuni architetti relative sia a servizi in automazione sia a servizi del tipo "vespasiano". In entrambi i casi l'attenzione si è concentrata sulla possibilità di inserimento dei manufatti nella città storica, perché questo è un punto abbastanza tormentato, considerando l’uso maschile e femminile, questa è un'altra novità interessante. L'amministrazione potrà fare tesoro anche di questi esiti.
Poiché l'articolo 380 al comma 2 del Regolamento igienico sanitario vieta vespasiani, si è aperto un primo contatto con l'AUSL che ha consentito di verificare la disponibilità a prendere in considerazioni nuove soluzioni purché rispettino la privacy, la pulizia completa e l’efficacia dell'area. Quindi si è aperto un canale per verificare questo perché - richiamo quello che ho già detto in una commissione - i vecchi vespasiani, quei cinque o sei che sono stati mantenuti hanno un grande successo, sono molto usati, quindi bisogna semplicemente aggiornare con nuove tecnologie e nuove modalità questa soluzione che forse alcuni problemi ce li può risolvere".
A cura di
Piazza Maggiore, 6