QUESTION TIME: CHIARIMENTI IN MERITO AL RISCHIO DI ESONDAZIONE DEL FIUME RENO
L'assessore alla Protezione Civile Riccardo Malagoli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sul rischio di esondazione del fiume Reno.
La domanda della consigliera...
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L'assessore alla Protezione Civile Riccardo Malagoli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sul rischio di esondazione del fiume Reno.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
I quotidiani della settimana hanno riportato la notizia del rischio di una esondazione del fiume Reno per l'aumento della portata dell'acqua in arrivo a Bologna; in particolare a Borgo Panigale è intervenuta la Protezione Civile per arginare la probabile piena con sacchi di sabbia; a questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta:
"Gli strumenti di verifica e le conseguenti valutazioni sulla sicurezza della rete idrica sono in capo al Servizio Tecnico Bacino Reno Regione Emilia-Romagna, al quale spetta l'esercizio del controllo anche del fiume Reno. Il Servizio decide e programma interventi sul fiume ed eventuali arginature, concede le concessioni del caso ed infine compie l'esercizio di "polizia fluviale". Va considerato che nel caso di esondazione concorrono molteplici fattori dovuti al tracciato del fiume ed a ciò che si connette con lo stesso (ci si riferisce ad esempio all'apertura dei Bacini, posti a monte, o di quanto si trova lungo il percorso.
Per quanto riguarda le valutazioni sulla necessità e sull'urgenza di valutare e predisporre opere adeguate, specificherò meglio rispondendo all'ultima parte della domanda e comunque si tratta di attività che non possono essere compiute senza l'assenso del Servizio Tecnico Bacino Reno Regione Emilia-Romagna in quanto incidono sul tratto delle arginature.
Nel caso di lunedì 18 marzo, si è trattato di una "emergenza" che è stata affrontata con l'impiego delle risorse, dei mezzi, dei materiali e del personale fornite anche dalla Regione ovvero, si trattava di un evento che non poteva essere contrastato dal solo Comune, in quanto rientrante, per il territorio interessato e per la complessità, nella tipologia "B" della L. 225 del 1992, integrata e modificata dalla L.100 del 2012. Sostanzialmente sono previsti tre fattori di rischio: l'A, il B e il C: "A" ci pensa il Comune, "B" il Comune con altri enti, appunto con il Servizio Tecnico, il "C" invece è una catastrofe e quindi di competenza dello Stato.
Per quanto riguarda la Protezione Civile del Comune di Bologna, ha messo a disposizione circa 80 tonnellate di sabbia servite a predisporre circa 500 sacchi posti a protezione delle abitazioni da circa 30 volontari che ringrazio sentitamente. In particolare si è intervenuti in via del Triumvirato, via del Milliario, dove è presente una struttura di accoglienza dell'Opera Pia Poveri Vergognosi, e in via Berleta Località Birra.
In via del Triumvirato la Protezione Civile e la PM hanno aiutato da subito i residenti a mettere in sicurezza beni personali, spostando in luogo sicuro oggetti ingombranti. E' stata svuotata, con l'ausilio di una pompa, una tavernetta completamente sommersa.
E' evidente che la mancanza di fondi incide negativamente su tutta la gestione territoriale e sui servizi per la città. Va precisato, però, che la valutazione tecnica del Servizio afferma che: non può, in tale situazione ed al momento attuale, individuarsi una "insicurezza" e che il rialzo dell'arginatura non comporterebbe la soluzione del problema. Ricordiamo che i Fiumi, proprio per le loro caratteristiche la mancanza di attività estrattive proprie di un passato e di attività fluviali lungo le sponde, rimangono insidiosi per la loro natura. Si dovrebbe, in pratica, rivitalizzare l'habitat naturale del fiume partendo da monte e fino alla foce.
5) Nella citata seduta dell'ottava commissione consiliare l'assessore Gabellini ha fatto riferimento ai lavori, all'epoca appena avviati, di un gruppo tecnico operativo e di una cabina di regia istituiti dalla Regione Emilia Romagna con Delibera di Giunta Regionale 548/2012 con l'obiettivo di affrontare la complessità del sistema idraulico bolognese con particolare riferimento alla sicurezza idraulica ed alla crisi di approvvigionamento estiva.
Il gruppo tecnico ha lavorato con incontri periodici nei mesi estivi ed autunnali ed ha prodotto a dicembre 2012 un documento conclusivo della prima fase di lavoro che è stato sottoposto alla Cabina di Regia composta dagli amministratori degli enti che partecipano all'attività.
Nel seguito si traccia una breve sintesi degli interventi giudicati come prioritari:
- dare piena funzionalità, anche attraverso la dotazione delle necessarie strutture accessorie, all'invaso esistente denominato "Reno vivo", posto a monte del territorio del Comune di Bologna, che sarà gestito dal Consorzio della Bonifica Renana;
- riattivare l'invaso subito a monte della Chiusa di Casalecchio attraverso interventi di manutenzione straordinaria al fine di ripristinarne l'originaria capacità di invaso;
- proseguire con le infrastrutture necessarie a garantire l'approvvigionamento idrico per usi irrigui dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) di porzioni di territorio oggi servite dal canale Ghisiliera;
- realizzare un sistema di misurazione e telecontrollo dei flussi idrici delle portate in punti significativi della rete idrica superficiale.
A questi si aggiungono gli interventi che il Comune sta promuovendo, con il supporto di Hera e di Atersir, per il risanamento della rete dei canali Bolognesi (Aposa, Fiaccacollo) e che consentono una migliore gestione dei flussi idrici negli eventi meteorici più intensi riducendo i carichi di acque bianche impropriamente convogliati nella rete fognaria".
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
I quotidiani della settimana hanno riportato la notizia del rischio di una esondazione del fiume Reno per l'aumento della portata dell'acqua in arrivo a Bologna; in particolare a Borgo Panigale è intervenuta la Protezione Civile per arginare la probabile piena con sacchi di sabbia; a questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta:
- se ritengano ancora Bologna una città sicura, come è stato affermato dal Responsabile del Servizio Tecnico Bacino del Reno e non a rischio di "bombe d'acqua" ;
- se non convengano sull'urgenza di ripristinare/eseguire/implementare le opere necessarie a prevenire gli effetti delle mutate condizioni metereologiche degli ultimi anni che hanno prodotto, sul nostro territorio, maggiori rischi di inondazione;
- se non ritengano che si debba trattare di una politica di emergenza e non di una situazione reiterabile quella adottata dalla Protezione Civile a Borgo Panigale;
- come considerino le affermazioni dei cittadini del Quartiere ai quali è stato risposto che l'argine del fiume andrebbe rialzato ma non ci sono fondi?
- come si inquadra questa esigenza di migliorare l'argine del Reno nel programma degli interventi prioritari di cui ha parlato l'Assessore Gabellini nella seduta della ottava Commissione Consigliare territorio e ambiente del 4 luglio 2012 in cui ha affermato che bisogna continuare a lavorare sul sistema idrico cittadino.
"Gli strumenti di verifica e le conseguenti valutazioni sulla sicurezza della rete idrica sono in capo al Servizio Tecnico Bacino Reno Regione Emilia-Romagna, al quale spetta l'esercizio del controllo anche del fiume Reno. Il Servizio decide e programma interventi sul fiume ed eventuali arginature, concede le concessioni del caso ed infine compie l'esercizio di "polizia fluviale". Va considerato che nel caso di esondazione concorrono molteplici fattori dovuti al tracciato del fiume ed a ciò che si connette con lo stesso (ci si riferisce ad esempio all'apertura dei Bacini, posti a monte, o di quanto si trova lungo il percorso.
Per quanto riguarda le valutazioni sulla necessità e sull'urgenza di valutare e predisporre opere adeguate, specificherò meglio rispondendo all'ultima parte della domanda e comunque si tratta di attività che non possono essere compiute senza l'assenso del Servizio Tecnico Bacino Reno Regione Emilia-Romagna in quanto incidono sul tratto delle arginature.
Nel caso di lunedì 18 marzo, si è trattato di una "emergenza" che è stata affrontata con l'impiego delle risorse, dei mezzi, dei materiali e del personale fornite anche dalla Regione ovvero, si trattava di un evento che non poteva essere contrastato dal solo Comune, in quanto rientrante, per il territorio interessato e per la complessità, nella tipologia "B" della L. 225 del 1992, integrata e modificata dalla L.100 del 2012. Sostanzialmente sono previsti tre fattori di rischio: l'A, il B e il C: "A" ci pensa il Comune, "B" il Comune con altri enti, appunto con il Servizio Tecnico, il "C" invece è una catastrofe e quindi di competenza dello Stato.
Per quanto riguarda la Protezione Civile del Comune di Bologna, ha messo a disposizione circa 80 tonnellate di sabbia servite a predisporre circa 500 sacchi posti a protezione delle abitazioni da circa 30 volontari che ringrazio sentitamente. In particolare si è intervenuti in via del Triumvirato, via del Milliario, dove è presente una struttura di accoglienza dell'Opera Pia Poveri Vergognosi, e in via Berleta Località Birra.
In via del Triumvirato la Protezione Civile e la PM hanno aiutato da subito i residenti a mettere in sicurezza beni personali, spostando in luogo sicuro oggetti ingombranti. E' stata svuotata, con l'ausilio di una pompa, una tavernetta completamente sommersa.
E' evidente che la mancanza di fondi incide negativamente su tutta la gestione territoriale e sui servizi per la città. Va precisato, però, che la valutazione tecnica del Servizio afferma che: non può, in tale situazione ed al momento attuale, individuarsi una "insicurezza" e che il rialzo dell'arginatura non comporterebbe la soluzione del problema. Ricordiamo che i Fiumi, proprio per le loro caratteristiche la mancanza di attività estrattive proprie di un passato e di attività fluviali lungo le sponde, rimangono insidiosi per la loro natura. Si dovrebbe, in pratica, rivitalizzare l'habitat naturale del fiume partendo da monte e fino alla foce.
5) Nella citata seduta dell'ottava commissione consiliare l'assessore Gabellini ha fatto riferimento ai lavori, all'epoca appena avviati, di un gruppo tecnico operativo e di una cabina di regia istituiti dalla Regione Emilia Romagna con Delibera di Giunta Regionale 548/2012 con l'obiettivo di affrontare la complessità del sistema idraulico bolognese con particolare riferimento alla sicurezza idraulica ed alla crisi di approvvigionamento estiva.
Il gruppo tecnico ha lavorato con incontri periodici nei mesi estivi ed autunnali ed ha prodotto a dicembre 2012 un documento conclusivo della prima fase di lavoro che è stato sottoposto alla Cabina di Regia composta dagli amministratori degli enti che partecipano all'attività.
Nel seguito si traccia una breve sintesi degli interventi giudicati come prioritari:
- dare piena funzionalità, anche attraverso la dotazione delle necessarie strutture accessorie, all'invaso esistente denominato "Reno vivo", posto a monte del territorio del Comune di Bologna, che sarà gestito dal Consorzio della Bonifica Renana;
- riattivare l'invaso subito a monte della Chiusa di Casalecchio attraverso interventi di manutenzione straordinaria al fine di ripristinarne l'originaria capacità di invaso;
- proseguire con le infrastrutture necessarie a garantire l'approvvigionamento idrico per usi irrigui dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) di porzioni di territorio oggi servite dal canale Ghisiliera;
- realizzare un sistema di misurazione e telecontrollo dei flussi idrici delle portate in punti significativi della rete idrica superficiale.
A questi si aggiungono gli interventi che il Comune sta promuovendo, con il supporto di Hera e di Atersir, per il risanamento della rete dei canali Bolognesi (Aposa, Fiaccacollo) e che consentono una migliore gestione dei flussi idrici negli eventi meteorici più intensi riducendo i carichi di acque bianche impropriamente convogliati nella rete fognaria".
A cura di
Piazza Maggiore, 6