QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL CARO VITA E AGLI AFFITTI IN NERO AGLI STUDENTI
La Vice sindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La stampa riporta il grido di allarme del chiarissimo Retto...
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La Vice sindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La stampa riporta il grido di allarme del chiarissimo Rettore Dionigi contro il caro vita di Bologna e gli affitti in nero agli studenti; a questo proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta
Se non ritengano opportuno e doveroso attuare delle serie politiche abitative rivolte agli studenti fuori sede per scoraggiare quelle "cattive" pratiche lamentate dal Rettore nella nostra città o nel caso in cui ci siano già state delle iniziative chiedo che vengano illustrate le stesse, gli attori coinvolti e i risultati sinora ottenuti.
La risposta della Vice sindaco Silvia Giannini
"La consigliera Scarano solleva un tema ben noto, importante, di cui abbiamo avuto occasione più volte di discutere illustrando anche le iniziative di volta in volta messe in campo, anche in collaborazione con l'Ateneo, dall'Amministrazione comunale.
Riassumo, nel poco tempo disponibile, le principali iniziative
Si parte “Dalla rete al cohousing”, che si basa su un fondo di rotazione che prevede aiuti per le spese iniziali di avvio di una nuova locazione quindi caparra, mobili, elettrodomestici, per giovani dai 18 ai 35 anni, studenti compresi, che abbiano un contratto regolarmente registrato. Il fondo è sovvenzionato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il prestito è a tasso zero e deve essere restituito in tre anni.
Vi sono poi una serie di interventi informativi, perchè l'informazione è molto importante come ben sapete, cito solo due progetti uno è Bolognahomeline e l'altro Cercocasa.bo.it
Bolognahomeline.it nasce per favorire l’autonomia abitativa dei giovani all’interno di “Dalla rete al cohousing” quindi sono quegli interventi under 35 di ordine economico, facilitazioni per l’incrocio domanda offerta online, riflessioni su nuovi modelli di abitare più sostenibili, finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e presentato dal Comune di Bologna.
BOLOGNA HOMELINE è realizzato del SUNIA, partner del progetto, e offre informazione e consulenza per giovani e studenti fuori sede, in affitto e proprietà, e anche in questo caso sono iniziative che servono a salvaguardare e anzi aumentare la legalità in questo campo che sapiamo essere un problema molto importante. Idem fa il il progetto Cercocasa.bo.it che favorisce l'incontro fra domanda e offerta on line di abitazioni con verifica dei requisiti di legalità e trasparenza nel postare gli annunci, quindi anche qui si perseguono contestualmente gli obiettivi di legalità e di informazione.
Un altro progetto che che presenta importanti novità è quello dell'Agenzia Metropolitana per l'Affitto. Martedì 9 aprile si è insediata la nuova AMA e fra le novità presenti, vi è l'importante opportunità che viene concessa agli studenti fuori sede.
Infatti chi, fra loro, sceglie di prendere la residenza nella nostra città, può accedere alla graduatoria che assegna alloggi a canone concordato. Ciò consente sia di contrastare il fenomeno degli affitti in nero, sia inoltre di tentare di calmierare i costi degli affitti stessi, quindi il duplice obiettivo di calmierare gli affitti e di contrastare il fenomeno degli affitti in nero.
Con riferimento specifico agli affitti in nero ci sono una serie di iniziative, che adesso sintetizzerò molto brevemente, che si sono susseguite grazie a collaborazioni tra Comune di Bologna, settore Entrate, e Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, fin dal 2007, proprio per il contrastare il fenomeno della locazione in nero, e molte di queste attività sono svolte anche in collaborazione con l'Università. Per esempio negli anni anni 2007 e 2008 fase iniziale di questa collaborazione si sono predisposti e inviati una serie di questionari, in particolare sono stati coinvolti 910 studenti, 153 soggetti che risultavano conduttori, sono state fatte verifiche tributarie con incroci di dati vari. Ho qui delle cifre riguardano con l'ammontare che è poi stato recuperato e che è relativo a 50 soggetti.
Nel corso del 2009, anno di inizio della collaborazione tra il Comune di Bologna e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito dell’attività di partecipazione dei Comuni all’accertamento erariale, è stata definita una ulteriore modalità di verifica, con il coinvolgimento anche della Polizia Municipale.che ha fatto delle verifiche sul luogo e anche in questo caso sono state poi trasmesse le segnalazioni ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
Nel 2010, alla Guardia di Finanza è stato fornito dal Settore Entrate un ulteriore elenco di 2400 soggetti proprietari di più di 10 immobili, integrato poi con tutta una serie di altre informazioni che hanno consentito incroci con altre banche dati, quindi hanno consentito anche in questo caso di individuare dei casi di violazione della legalità e quindi degli accertamenti fiscali che poi a suo tempo riportati abbondantemente dalla stampa.
L’anno 2011 in cui c'è stata la costituzione del Consiglio Tributario, che peraltro poi è durato poco perchè prima è stata fatta una norma che ha imposto la costituzione del Consiglio Tributario poi è stata abolita, quindi di fatto il Consiglio Tributario adesso non c'è più. Comunque questo Consiglio Tributario aveva avviato un'attività proprio nell'ambito della segnalazione di possibile evasione erariale, di analisi e valutazione con la collaborazioni dell'Università e aziende collegate come Arstud e l'ASL, per identificare appunto studenti domiciliati a Bologna e verificare il titolo a cui occupavano gli immobili
.
Nello stesso periodo, Agenzia delle Entrate ha attuato un protocollo con l’Università di Bologna per l’assistenza alla stipula e registrazione dei contratti di locazione e si è avviato anche un apposito sportello anche presso le sedi universitarie per una corretta informazione e per raccogliere anche denunce di locazioni irregolari.
Ad aprile 2012 il Comune ha trasmesso a Guardia di Finanza un ulteriore elenco di 71 soggetti proprietari di immobili dichiarati e pagati ai fini ICI con aliquota immobili sfitti ma sui quali, dall’incrocio con la banca dati delle utenze elettriche dell’Agenzia delle Entrate, si riscontrava un consumo significativo, possibile indicatore di locazione in nero. Sono ancora in corso le verifiche su queste ulteriori segnalazioni.Vede quando noi facciamo delle verifiche su questo poi dobbiamo segnalare all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza dopo di chè il processo di verifica va avanti in funzione di quelle che sono le attività svolte da questi enti, posso solo concludere ricordando che a a giugno 2012 è stato firmato il Patto di Legalità tra Comune di Bologna, Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia Romagna e Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Bologna, attraverso il quale le parti hanno voluto attuare una strategia unitaria e coordinata per il contrasto dell’evasione, più in generale, per la realizzazione di un piano per la legalità fiscale e sociale.
Anche questo Patto di Legalità contiene obiettivi precisi legati al contrasto del fenomeno della locazione in nero, si è avviato un processo di emersione dei redditi da locazione non dichiarati, anche qui con analisi incrociate di banche dati, si è avviata una specifica campagna di sensibilizzazione congiunta anche con l'Università Alma Mater, si sono attivati grazie al lavoro dell'Agenzia delle Entrate degli sportelli presso l'agenzia stessa per riuscire a seguire e indirizzare i cittadini che sono affittuari in nero e che vogliono denunciare l'affitto in nero.
Quindi stiamo cercando e continueremo in tutti i modi a perseguire questo fenomeno che deve assolutamente essere sradicato".
La domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord)
La stampa riporta il grido di allarme del chiarissimo Rettore Dionigi contro il caro vita di Bologna e gli affitti in nero agli studenti; a questo proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta
Se non ritengano opportuno e doveroso attuare delle serie politiche abitative rivolte agli studenti fuori sede per scoraggiare quelle "cattive" pratiche lamentate dal Rettore nella nostra città o nel caso in cui ci siano già state delle iniziative chiedo che vengano illustrate le stesse, gli attori coinvolti e i risultati sinora ottenuti.
La risposta della Vice sindaco Silvia Giannini
"La consigliera Scarano solleva un tema ben noto, importante, di cui abbiamo avuto occasione più volte di discutere illustrando anche le iniziative di volta in volta messe in campo, anche in collaborazione con l'Ateneo, dall'Amministrazione comunale.
Riassumo, nel poco tempo disponibile, le principali iniziative
Si parte “Dalla rete al cohousing”, che si basa su un fondo di rotazione che prevede aiuti per le spese iniziali di avvio di una nuova locazione quindi caparra, mobili, elettrodomestici, per giovani dai 18 ai 35 anni, studenti compresi, che abbiano un contratto regolarmente registrato. Il fondo è sovvenzionato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il prestito è a tasso zero e deve essere restituito in tre anni.
Vi sono poi una serie di interventi informativi, perchè l'informazione è molto importante come ben sapete, cito solo due progetti uno è Bolognahomeline e l'altro Cercocasa.bo.it
Bolognahomeline.it nasce per favorire l’autonomia abitativa dei giovani all’interno di “Dalla rete al cohousing” quindi sono quegli interventi under 35 di ordine economico, facilitazioni per l’incrocio domanda offerta online, riflessioni su nuovi modelli di abitare più sostenibili, finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e presentato dal Comune di Bologna.
BOLOGNA HOMELINE è realizzato del SUNIA, partner del progetto, e offre informazione e consulenza per giovani e studenti fuori sede, in affitto e proprietà, e anche in questo caso sono iniziative che servono a salvaguardare e anzi aumentare la legalità in questo campo che sapiamo essere un problema molto importante. Idem fa il il progetto Cercocasa.bo.it che favorisce l'incontro fra domanda e offerta on line di abitazioni con verifica dei requisiti di legalità e trasparenza nel postare gli annunci, quindi anche qui si perseguono contestualmente gli obiettivi di legalità e di informazione.
Un altro progetto che che presenta importanti novità è quello dell'Agenzia Metropolitana per l'Affitto. Martedì 9 aprile si è insediata la nuova AMA e fra le novità presenti, vi è l'importante opportunità che viene concessa agli studenti fuori sede.
Infatti chi, fra loro, sceglie di prendere la residenza nella nostra città, può accedere alla graduatoria che assegna alloggi a canone concordato. Ciò consente sia di contrastare il fenomeno degli affitti in nero, sia inoltre di tentare di calmierare i costi degli affitti stessi, quindi il duplice obiettivo di calmierare gli affitti e di contrastare il fenomeno degli affitti in nero.
Con riferimento specifico agli affitti in nero ci sono una serie di iniziative, che adesso sintetizzerò molto brevemente, che si sono susseguite grazie a collaborazioni tra Comune di Bologna, settore Entrate, e Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, fin dal 2007, proprio per il contrastare il fenomeno della locazione in nero, e molte di queste attività sono svolte anche in collaborazione con l'Università. Per esempio negli anni anni 2007 e 2008 fase iniziale di questa collaborazione si sono predisposti e inviati una serie di questionari, in particolare sono stati coinvolti 910 studenti, 153 soggetti che risultavano conduttori, sono state fatte verifiche tributarie con incroci di dati vari. Ho qui delle cifre riguardano con l'ammontare che è poi stato recuperato e che è relativo a 50 soggetti.
Nel corso del 2009, anno di inizio della collaborazione tra il Comune di Bologna e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito dell’attività di partecipazione dei Comuni all’accertamento erariale, è stata definita una ulteriore modalità di verifica, con il coinvolgimento anche della Polizia Municipale.che ha fatto delle verifiche sul luogo e anche in questo caso sono state poi trasmesse le segnalazioni ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
Nel 2010, alla Guardia di Finanza è stato fornito dal Settore Entrate un ulteriore elenco di 2400 soggetti proprietari di più di 10 immobili, integrato poi con tutta una serie di altre informazioni che hanno consentito incroci con altre banche dati, quindi hanno consentito anche in questo caso di individuare dei casi di violazione della legalità e quindi degli accertamenti fiscali che poi a suo tempo riportati abbondantemente dalla stampa.
L’anno 2011 in cui c'è stata la costituzione del Consiglio Tributario, che peraltro poi è durato poco perchè prima è stata fatta una norma che ha imposto la costituzione del Consiglio Tributario poi è stata abolita, quindi di fatto il Consiglio Tributario adesso non c'è più. Comunque questo Consiglio Tributario aveva avviato un'attività proprio nell'ambito della segnalazione di possibile evasione erariale, di analisi e valutazione con la collaborazioni dell'Università e aziende collegate come Arstud e l'ASL, per identificare appunto studenti domiciliati a Bologna e verificare il titolo a cui occupavano gli immobili
.
Nello stesso periodo, Agenzia delle Entrate ha attuato un protocollo con l’Università di Bologna per l’assistenza alla stipula e registrazione dei contratti di locazione e si è avviato anche un apposito sportello anche presso le sedi universitarie per una corretta informazione e per raccogliere anche denunce di locazioni irregolari.
Ad aprile 2012 il Comune ha trasmesso a Guardia di Finanza un ulteriore elenco di 71 soggetti proprietari di immobili dichiarati e pagati ai fini ICI con aliquota immobili sfitti ma sui quali, dall’incrocio con la banca dati delle utenze elettriche dell’Agenzia delle Entrate, si riscontrava un consumo significativo, possibile indicatore di locazione in nero. Sono ancora in corso le verifiche su queste ulteriori segnalazioni.Vede quando noi facciamo delle verifiche su questo poi dobbiamo segnalare all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza dopo di chè il processo di verifica va avanti in funzione di quelle che sono le attività svolte da questi enti, posso solo concludere ricordando che a a giugno 2012 è stato firmato il Patto di Legalità tra Comune di Bologna, Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia Romagna e Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Bologna, attraverso il quale le parti hanno voluto attuare una strategia unitaria e coordinata per il contrasto dell’evasione, più in generale, per la realizzazione di un piano per la legalità fiscale e sociale.
Anche questo Patto di Legalità contiene obiettivi precisi legati al contrasto del fenomeno della locazione in nero, si è avviato un processo di emersione dei redditi da locazione non dichiarati, anche qui con analisi incrociate di banche dati, si è avviata una specifica campagna di sensibilizzazione congiunta anche con l'Università Alma Mater, si sono attivati grazie al lavoro dell'Agenzia delle Entrate degli sportelli presso l'agenzia stessa per riuscire a seguire e indirizzare i cittadini che sono affittuari in nero e che vogliono denunciare l'affitto in nero.
Quindi stiamo cercando e continueremo in tutti i modi a perseguire questo fenomeno che deve assolutamente essere sradicato".
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Piazza Maggiore, 6