Comune di Bologna e Città Autonoma di Buenos Aires siglano Accordo di Amicizia e Collaborazione su cultura e memoria
Descrizione
È stato ufficialmente sottoscritto oggi nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio il Patto di Amicizia e Collaborazione tra il Comune di Bologna e la Città Autonoma di Buenos Aires. Un’intesa strategica che sancisce e rafforza un legame storico tra le due città, basato su radici culturali comuni, scambi già consolidati e una visione condivisa dello sviluppo urbano sostenibile, creativo e inclusivo.
Il Patto è stato siglato dal Sindaco di Bologna Matteo Lepore e la Ministra della Cultura della Città di Buenos Aires Gabriela Bárbara Ricardes, a testimonianza della volontà di consolidare un dialogo aperto e dinamico tra due realtà urbane riconosciute a livello internazionale per il loro impegno nella promozione culturale e per essere entrambe città creative UNESCO.
"Il futuro delle città – si legge nel testo del Patto – risiede nella loro capacità di innovare, affrontando le sfide sociali, ambientali e culturali in modo congiunto, nel rispetto delle proprie identità".
Un ponte culturale tra Europa e Sud America
Il Patto stabilisce una cooperazione su temi chiave come la promozione culturale, la valorizzazione del patrimonio artistico, lo sviluppo del turismo sostenibile e la cittadinanza attiva. Un asse strategico tra Europa e Sud America che punta a stimolare la creatività, il dialogo interculturale e la partecipazione civica, con particolare attenzione alle giovani generazioni, agli anziani e ai gruppi più vulnerabili.
Tra le numerose attività previste:
- Scambi nel campo teatrale, con un focus sul teatro d’opera e la lirica italiana, valorizzando la presenza del Teatro Coliseo a Buenos Aires, unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dai confini nazionali.
- Collaborazioni nel settore cinematografico, con iniziative comuni su restauro, distribuzione e fruizione, inclusa la valorizzazione del Cinema Modernissimo di Bologna.
- Progetti editoriali e grafici condivisi, legati alle principali fiere internazionali del libro di entrambe le città.
- Percorsi sulla memoria storica, promuovendo mostre, ricerche e attività educative tra il Parco della Memoria di Buenos Aires e il nascente Polo della Memoria di Bologna.
Una rete internazionale della memoria
All’interno della cornice del Patto, si inserisce il lavoro fondamentale che il Comune di Bologna sta portando avanti sulla memoria democratica, a partire da eventi cruciali della propria storia, come la Strage del 2 Agosto 1980 e la tragedia di Ustica. L’obiettivo è la costruzione di una rete nazionale e internazionale delle città colpite da stragi e violenze politiche, promuovendo progetti congiunti di ricerca, educazione civica e valorizzazione di luoghi della memoria.
Proprio a Buenos Aires, nel corso della missione istituzionale dello scorso marzo, il Sindaco Matteo Lepore e l’Assessore alla Cultura hanno incontrato le Madri di Plaza de Mayo in occasione della Giornata della Memoria per le vittime della dittatura militare. Durante la visita al Parco della Memoria e all’ex centro di detenzione ESMA, è stato avviato un confronto attivo con le autorità argentine per condividere esperienze, metodologie e visioni sulla tutela della memoria come strumento di verità e giustizia.
In quell’occasione il Sindaco Lepore aveva sottolineato come l’Argentina abbia saputo fare i conti con il proprio passato, cosa che in Italia è ancora un percorso in corso, ribadendo come la memoria sia un presidio contro il revisionismo e la disinformazione. Per questo l’impegno di costruire reti tra città che hanno vissuto tragedie simili è un dovere verso la nostra comunità, attuale e futura. Da questo punto di vista Buenos Aires rappresenta per un punto di riferimento importante per il lavoro che hanno costruito in questi anni.
Turismo, talenti e cittadinanza attiva
Altro punto cardine dell’intesa è la promozione di un turismo culturale innovativo, con l’obiettivo di distribuire in maniera più equilibrata i flussi turistici, sostenere economicamente eventi e attività culturali e dare particolare attenzione al Turismo delle Radici, in virtù dei profondi legami storici tra le due comunità.
Il Patto si propone anche di valorizzare i talenti locali e le eccellenze emergenti, sostenendo le industrie culturali e creative come motori di crescita economica e sociale. Particolare attenzione sarà dedicata a progetti congiunti tra scuole in cui si studia la lingua italiana e iniziative mirate alla partecipazione civica.
Una cooperazione aperta, innovativa e proiettata al futuro
Il Patto entra in vigore dalla data di firma e avrà una durata di cinque anni, con rinnovo automatico salvo diversa volontà delle parti, di altri 5 anni. Le attività saranno coordinate dai rispettivi dipartimenti istituzionali, in sinergia con partner locali come la Fondazione Bologna Welcome e le associazioni della società civile.
Questa intesa rappresenta un esempio virtuoso di diplomazia tra città, capace di costruire ponti concreti e duraturi tra territori, nel segno della cooperazione culturale, della giustizia storica e dello sviluppo condiviso.