2 giugno Festa della Repubblica, l’intervento del sindaco di Bologna Matteo Lepore
celebriamo oggi la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta il 2 giugno 1946, quando il popolo italiano, con il primo voto a suffrag...
Descrizione
“Autorità civili e militari, Prefetto, Questore, cittadine e cittadini, Sindache e Sindaci presenti,
celebriamo oggi la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta il 2 giugno 1946, quando il popolo italiano, con il primo voto a suffragio universale, scelse la democrazia e la libertà. Una scelta che, a distanza di 79 anni, continua a guidare il nostro impegno quotidiano per una società più giusta e solidale.
In questa occasione, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che, con dedizione e professionalità, servono la nostra comunità: le Forze dell'Ordine, le Forze Armate, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale del Comune di Bologna e della Città Metropolitana, il personale sanitario e i dipendenti della pubblica amministrazione. Il loro contributo è stato fondamentale durante le gravi emergenze che hanno colpito il nostro territorio, come le alluvioni del maggio 2023 e dell'ottobre 2024, eventi che hanno causato vittime e ingenti danni. A loro va il nostro pensiero e la nostra profonda gratitudine.
Un ringraziamento particolare vorrei dedicarlo al Corpo dei Vigili del Fuoco della Città Metropolitana di Bologna, sempre al fianco della popolazione. Ricordo con commozione l’abbraccio che ci siamo dati il giorno del funerale della mamma e dei tre bambini deceduti a causa di un incendio del loro appartamento in via Bertocchi, dove ebbero il compito di entrare per primi. Così come il loro intervento nell'incendio di via Giorgio Vasari, dove 35 persone sono state evacuate e alcune ricoverate per intossicazione da fumo. La loro presenza, nel capoluogo e in tutto il territorio metropolitano, non è solo un presidio, ma una forma di vicinanza umana, civile, repubblicana.
Un saluto e un augurio di buon lavoro poi vanno da parte mia al nuovo Procuratore Capo di Bologna, Paolo Guido. Sono sicuro che la sua esperienza e il suo rigore saranno un riferimento importante per tutta la nostra città. Secondo l'ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, nel 2024 l'Emilia-Romagna è risultata terza in Italia per numero di interdittive antimafia e Bologna non è affatto immune da queste presenze nefaste.
Care cittadine e cari cittadini, la Festa della Repubblica è l’occasione per riflettere sui valori fondanti della nostra Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza, solidarietà. Valori che, come ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo messaggio, non devono restare ideali astratti, ma diventare “criteri ispiratori delle scelte”, nelle istituzioni e nella società civile. È un richiamo che sentiamo profondamente nostro.
È con questo spirito che abbiamo introdotto nel 2022 nello Statuto comunale il principio dello “Ius soli” e dell’impegno istituzionale per una riforma nazionale della cittadinanza. Non per generosità, ma per giustizia. Perché chi cresce, studia, vive qui è parte della nostra comunità. Ricordo a tutti a questo proposito che il prossimo 8 e 9 giugno si voterà un referendum proprio anche su questo tema e invito tutti ad andare a votare.
La cittadinanza non è solo uno status giuridico: è il terreno in cui si esercitano i diritti, si costruisce appartenenza, si dà corpo all’unità nella diversità. Riconoscere i nuovi italiani non indebolisce l’identità nazionale: la rinnova, la rafforza, la rende più vera.
Celebrare il 2 giugno significa anche questo: ricordare da dove veniamo e decidere dove vogliamo andare. Vogliamo un’Italia che sia davvero di tutte e di tutti. Che non si limiti a includere, ma che sappia anche proteggere.
Con lo stesso animo, voglio informare l’opinione pubblica e le istituzioni presenti che Bologna sta svolgendo da mesi un compito importante di accoglienza e cura per tante persone provenienti dalla striscia di Gaza.
Vittime di bombardamenti, gravi malattie e altre deprivazioni. Bambini, donne e uomini condotti qui a motivo di corridoi sanitari attivati da Protezione Civile e Ministero della Difesa, a cui nelle ultime settimane, grazie alla collaborazione tra i nostri servizi, il consolato e l'ambasciata italiani che operano tra Gerusalemme e Giordania, e la Croce Rossa hanno potuto ricongiungersi alcuni loro familiari che pur di avere una possibilità di salvarsi la vita si sono rassegnati a lasciare Gaza. Nei prossimi giorni arriveremo a oltre un centinaio di persone, che troveranno ospitalità nel territorio metropolitano sotto la supervisione dei servizi dell’ASP e potranno ricevere le cure dei nostri ospedali.
Nel mio mandato da Sindaco, ho avuto modo di affrontare le emergenze nate delle guerre in Afghanistan, Ucraina e Palestina. In ogni occasione Bologna ha saputo e voluto accogliere chi arrivava in cerca di libertà e cure. Per questo ringrazio tutti coloro che in questi momenti così delicati svolgono un ruolo operativo prezioso, guidati da un encomiabile spirito di servizio. Nella ricerca del dialogo, della non violenza e della Pace la nostra città proseguirà ogni sforzo senza alcun timore.
E allora oggi, più che mai, diciamo grazie, grazie a chi serve la Repubblica con generosità e passione quotidianamente.
Insieme dobbiamo rinnovare l’impegno a farla vivere ogni giorno, nella scuola e nei servizi pubblici, nel lavoro e nelle imprese, nella solidarietà, nei diritti e nei doveri, esattamente le promesse che 79 anni fa fecero le nostre madri e padri costituenti, volendo esserne all'altezza con disciplina e onore.
Viva Bologna! viva la Costituzione! viva la Repubblica!”