Festa dell’Europa, sessione europea del Consiglio comunale, le conclusioni del sindaco Matteo Lepore

Il sindaco Matteo Lepore ha concluso con il suo intervento la sessione europea del Consiglio comunale dedicata alla Giornate dell'Europa. “Grazie. Buongiorno a tutte e tutti, in particolare alle ragazze e ai ragazzi che sono qui, a tutte l...

Descrizione


Il sindaco Matteo Lepore ha concluso con il suo intervento la sessione europea del Consiglio comunale dedicata alla Giornate dell'Europa. 

“Grazie. Buongiorno a tutte e tutti, in particolare alle ragazze e ai ragazzi che sono qui, a tutte le persone che hanno contribuito al progetto Politico Poetico, che voglio davvero ringraziare, perché, se si è arrivati dopo questi anni, dopo il Covid, tante avventure, a riempire il Consiglio comunale delle idee e delle proposte dei ragazzi, è perché in tanti ci hanno creduto e in tanti ci hanno lavorato.

Non è facile oggi confrontarsi con i temi che ci avete posto, perché sono questioni che noi trattiamo quotidianamente in questa sala, ma un conto è parlarne fra di noi, un conto è viverle sulla propria pelle tutti i giorni, sentirle come un bisogno, a volte come una ferita. E noi volevamo in questi anni, con questo progetto, non essere soli, non essere soli a parlarne, non essere soli qui a decidere, ma riuscire a costruire una relazione con chi c’è fuori. Noi abbiamo voluto portare in questa sala, che è piena solo di volti di uomini barbuti di qualche secolo fa, anche questa poesia che è stata scritta da una poetessa, Patrizia Cavalli, che non a caso parla dell’aria e del concetto della piazza. Abbiamo portato la poesia in questa sala, perché ci sono cose che non si riescono a esprimere solo con le parole dei politici o i discorsi che vengono scritti, quindi queste poche parole, che sono state scritte qui su questo muro, sono molte meno dei discorsi che noi di solito facciamo, ma racchiudono un significato, almeno per me, molto importante. Parla innanzitutto dell’aria come un bene pubblico, un bene comune. Voi in questa vostra lettera ci avete spesso richiamato la parola “ansia” e il fatto di, in molti casi, sentirvi oppressi; io penso che chi soffre di ansia, innanzitutto, senta l’aria come una cosa quasi inesistente, quando non si riesce a respirare.

Una delle cose che mi ha sempre molto colpito di questa città è che, attraversando piazza Maggiore, anche quando si è da soli, si recupera il respiro in qualche modo, perché si ha la sensazione di libertà, quasi che questa piazza che noi abbiamo di fronte a questo palazzo è di tutti, ma allo stesso tempo anche nostra, di nostra proprietà. Tanti bolognesi, immagino, tante persone che scelgono la nostra città e ci vengono a vivere, quando hanno un problema importante, vengono a fare una manifestazione in piazza. Voi siete venuti, da attivisti, sulle scatoline della frutta a parlare in piazza, non a caso. Ma penso anche quando si è da soli. A me capita, e penso che sia capitato ad ognuno di noi nella vita, di venire in piazza Maggiore, in un momento triste o bello della vita, appunto, accompagnati da qualcuno caro, ma anche quando si è da soli. E questa poesia, secondo me, è interessante perché ci racconta cos’è lo spazio pubblico: un luogo dove si può stare da soli, ma insieme agli altri, dove si possono rivendicare le proprie idee, portare avanti le proprie battaglie, ma anche entrare in simbiosi con la città. E la città è una cosa importante, perché nei momenti difficili è la cosa che ci può sollevare. Ci sono tante persone che si sentono sole anche nella propria famiglia, che a volte trovano e cercano rifugio nella città. E, quando non lo trovano questo rifugio, rimangono spiazzate, da sole. Non è un caso che, quando voi ci raccontate che entrate in un autobus o andate a scuola, e questo autobus magari non è sicuro, la scuola cade a pezzi, vi sentite un po’ respinti. Credo che questa cosa valga per tutti noi. Forse noi adulti siamo meno portati di voi, anche se tutti dicono il contrario, ad ammettere questa cosa, ma anche a noi fanno paura le cose che fanno paura a voi. Anzi, noi adulti, soprattutto se siamo genitori, siamo ancora più spaventati delle vostre paure, perché a volte non siamo più in grado o non ci sentiamo in grado di darvi delle risposte, e come genitori è una delle cose che ci allarma di più.
Però io penso che, allo stesso tempo, la città possa essere la speranza e il luogo dove noi ci ritroviamo a parlare di tutto ciò. E devo dire che la vostra lettera ci darà coraggio per andare avanti, per affrontare tutte le questioni che ci avete consegnato, tutte le questioni che ci avete portato. Quindi io penso che prenderemo seriamente in considerazione questo documento e vi manderemo le nostre risposte. Magari, come ci avete chiesto, ci ritroveremo fra sei mesi a dirvi, non solo come Sindaco di Bologna e come Giunta, ma come tutto il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione, cosa vi proponiamo di fare insieme. Io spero davvero che questa lettera, come ci avete detto, sia anche un motivo di impegno, di ritrovarvi e ritrovare i vostri amici e le vostre amiche a realizzare con noi e col resto della città il progetto che ci avete presentato.

Devo dirvi, quando io sono andato in piazza, ad esempio, per presentare alla città il mio programma e devo dirvi che voi avete già scritto praticamente il programma di chiunque di noi per i prossimi anni, perché questo è un programma elettorale vero e proprio, di impegni e di cose da fare, però, quando mi sono presentato, ho voluto che si leggesse un testo, scritto da Tonino Guerra, i sette messaggi che Tonino Guerra ha voluto consegnare al Sindaco della sua città, che è Sant’Arcangelo. Non è Bologna, ma aveva un valore universale. E in quella lettera Tonino Guerra finisce dicendo che il compito di un Sindaco è quello di alimentare il desiderio. Un po’ come allungare l’anima delle persone all’infinito, per poterle coinvolgere e poterle fare partecipare. Io penso che tutti noi oggi siamo stati coinvolti all’infinito da voi, e vi ringraziamo per l’impegno che ci avete messo. Il nostro impegno sarà quello di darvi delle risposte, di lavorare insieme con voi nei prossimi mesi, nei prossimi anni”.

Ultimo aggiornamento: 09/05/2025

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