Question time, chiarimenti su Coronavirus e persone senza dimora

L'assessore alla Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto oggi alla domanda di attualità della consigliera Emily Clancy  (Coalizione Civica) su coronavirus e persone senza dimoraLa domanda della consigliera ClancyVisti gli a...

Descrizione


L'assessore alla Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto oggi alla domanda di attualità della consigliera Emily Clancy  (Coalizione Civica) su coronavirus e persone senza dimora

La domanda della consigliera Clancy
Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla situazione che stanno vivendo le persone senza dimora dal punto di vista sanitario durante l’emergenza Covid-19, alle sanzioni che hanno ricevuto ai casi di positività riscontrati al dormitorio Beltrame che hanno determinato la riconversione della struttura del piano freddo di Villa Serena a dormitorio Covid.
Considerato che nei primi giorni del lockdown si era tenuto, in video, il tavolo Unità di crisi Prefettizia a cui ha partecipato anche l’ass. Barigazzi, teso ad affrontare le criticità legate all’emergenza sanitaria e alle persone in condizioni di marginalità, oltre che ad evitare che persone senza dimora e migranti venissero multate.
Considerate le dichiarazioni dell’associazione Avvocato di strada onlus che lamentano una “mancanza di monitoraggio sanitario sui senza dimora”, soprattutto in questa fase in cui “i centri di base che curavano i senza dimora sono chiusi o aperti a singhiozzo” e le richieste presentate al Sindaco di un monitoraggio sulla salute dei senza dimora, uno stop alle sanzioni per violazione del lockdown, uno stanziamento delle risorse necessarie per dare un tetto a tutte le persone senza dimora.
Pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta su questa situazione e sulle richieste di Avvocato di Strada onlus, per sapere se l’Amministrazione ha un’idea di quante persone senza dimora siano state multate perché nell’impossibilità di rimanere a casa, per conoscere se siano allo studio delle misure straordinarie dedicate alle marginalità in questa fase in cui le disuguaglianze già presenti sul nostro territorio rischiano di acuirsi notevolmente a causa dell’emergenza sanitaria economica. Da ultimo chiedo se l'Amministrazione ritenga opportune le macro aree con decine di senza dimora, quali Pallavicini, Lazzaretto, Beltrame, e se non sia possibile creare delle strutture che evitino il sovraffollamento delle persone.

La risposta dell'assessore Barigazzi

Gentilissima consigliera, per far fronte all’emergenza sanitaria a causa del Covid-19 sono state messe in campo varie azioni per tutelare le persone senza dimora.
Prima di tutto, si è prevista la proroga della fine del Piano Freddo al 3 maggio e l’estensione dell’orario di apertura di tutte le strutture ordinarie e di Piano Freddo da H12 a H24.
Ogni giorno vengono così accolte 663 persone.
Inoltre, nel rispetto delle disposizioni previste dai DPCM, soprattutto relativamente a quelle che si riferiscono al distanziamento sociale, è stato previsto:
  • il potenziamento dei turni delle pulizie dei locali con una particolare attenzione alla sanificazione degli spazi e degli arredi;
  • l’istallazione di tensostrutture attrezzate di sedie e tavoli, ottenute grazie alla collaborazione della Protezione Civile del Comune di Bologna, nelle zone cortilive delle aree di Pallavicini, Lazzaretto, Beltrame e Villa Serena (la scelta della collocazione è stata eseguita in base al rapporto presenza persone ospitate/spazi utili per la permanenza diurna);
  • la predisposizione della consegna dei pasti sia a pranzo che a cena per incentivare la permanenza all’interno delle strutture. Per il pranzo la consegna avviene sia tramite pasti CAMST sia attraverso la Collaborazione delle mense di Antoniano Onlus e Santa Caterina; tutti i pasti sono offerti dalla Caritas Diocesana su mandato del Cardinale Matteo Zuppi. Per la cena sono attivi, invece, i volontari delle varie realtà che collaborano in maniera ordinaria con tutta la rete della Grave Emarginazione Adulta;
  • l’affissione di cartelli informativi, tradotti in varie lingue, all’interno delle strutture che invitano le persone al rispetto delle disposizioni previste. I contenuti vengono inoltre valorizzati dagli operatori che provvedono a informare quotidianamente gli ospiti anche delle eventuali conseguenze amministrative e penali.

Particolare attenzione è stata data alla decompressione delle strutture di Piano Freddo attraverso l’invio di alcune persone presso i posti di ordinarie e l’apertura della nuova struttura VIS sita in Via Campana. Questa accoglie 30 ospiti e consente oltre che a rendere meno affollate le strutture, anche a mettere a disposizione nuovi posti letto.
Si specifica che tutti gli operatori sono muniti dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti e disinfettanti) e sono invitati a prestare particolare attenzione alla salute degli ospiti, monitorando l'insorgenza di eventuale sintomatologia.
A fronte di questo e per una tutela maggiore sia degli operatori che delle persone accolte, il Distretto di committenza AUSL Città di Bologna in collaborazione con il Dipartimento di Cure Primarie ha individuato una figura sanitaria di riferimento (medico) per supportare gli operatori in caso di bisogno.
Il Servizio di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, inoltre, fa parte della task force distrettuale Città di Bologna/Ausl Bo per il governo dell’emergenza, insieme a un medico del Dipartimento delle Cure Primarie con funzioni di governo delle relazioni con le strutture d’accoglienza, la Responsabile Programma Centro C.A.S.A, Popolazione Migrante e Bassa Soglia del Dipartimento Cure Primarie; un’infermiera Coordinatrice U.A. Carcere, Centro C.A.S.A, Senza Dimora; il medico del Programma Integrato Dipendenze Patologiche e assistenza popolazione vulnerabili e il medico del Dipartimento di Sanità Pubblica con funzioni di supporto alla sorveglianza e vigilanza.
Oggetto dell’ultima task force è stato il confronto sulla struttura Villa Serena dedicata ad accogliere le persone che risultano positive al Coronavirus o che hanno avuto contatti con persone positive. Di seguito quanto è stato condiviso:
  • accessi quotidiani da parte dell’infermiera afferente al nucleo della domiciliare del Dipartimento di Cure Primarie per il monitoraggio della salute degli ospiti, rilevazione temperatura e parametri;
  • contatti quotidiani con gli ospiti in quarantena da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica; sono inoltre già stati calendarizzati eventuali tamponi e comunicazione di termine quarantena;
  • fornitura in maniera continuativa dei DPI, in base all'analisi del fabbisogno, da parte del Distretto;
  • ulteriore fornitura di altri DPI a cura del DSP in caso di persone venute a contatto con pazienti positivi che necessitano di isolamento fiduciario;
  • canale con USCA (Unità Soccorso Continuativo Assistenziale) per persone che presentano sintomi in modo da ricevere una valutazione medica, condizioni cliniche ed indicazioni su necessità di ricovero o meno. Solitamente i medici dell’USCA sono attivati da MMG, ma, vista la specificità del target si sta tentando di istituire altri canali per un collegamento ed attivazione per le persone che non hanno MMG.

Si specifica che attualmente presso Villa Serena sono ospitate 4 persone che hanno avuto contatti ravvicinati con una persona positiva al COVID-19 e che sono pertanto in isolamento fiduciario.
Si specifica altresì che solo 2 persone dei 663 accolti , risultano attualmente positive al tampone, sintomatiche, ricoverate presso i reparti ospedalieri
Relativamente al monitoraggio delle persone in strada, che non accettano collocazione nelle strutture di accoglienza, si comunica che è attivo un monitoraggio quotidiano da parte degli operatori dell'Help Center-Città Prossima e Unità di strada per le persone tossicodipendenti. Gli operatori dei servizi sono in stretta connessione anche con Croce Italia che, durante le uscite in strada (due uscite settimanali), mantiene un'attenzione più specifica sulla condizione sanitaria delle persone. Tale collaborazione è stata attivata dal Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna.
Tutte le attuali strutture utilizzate (n.17) sono di proprietà comunale .
In conseguenza del prossimo DPCM si valuterà la situazione individuale delle persone accolte attualmente nel Piano Freddo per definire la prosecuzione dei percorsi di accoglienza, tenendo conto delle necessità espresse dalle persone stesse, dalla fragilità dei singoli e i luoghi idonei a tali percorsi.
Per concludere, relativamente al numero delle persone senza dimora multate, non è possibile reperire un dato attendibile visto che la comunicazione di questo è a discrezione del singolo. L’Assessore Aitini mi ha comunicato che non risultano verbalizzate sanzioni da parte del nostro Corpo di Polizia Municipale.
Da comunicazioni personali date dagli ospiti delle strutture agli operatori, sono al momento poche unità e tutte in relazione a disposizioni di diffida a permanere sulla città di Bologna , pregresse, già comunicate nei mesi precedenti dalle autorità giudiziarie".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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