Question Time, chiarimenti sui ricorsi contro il Decreto Sicurezza

L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sui ricorsi contro il Decreto Sicurezza.Domanda della consigliera Lembi"Visti gli articoli d...

Descrizione


L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sui ricorsi contro il Decreto Sicurezza.

Domanda della consigliera Lembi
"Visti gli articoli di stampa invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica amministrativa con particolare riferimento alle richieste di residenza dei migranti richiedenti asilo".

Risposta dell'assessora Zaccaria
"In termini di ricadute, cerco un attimo di ricostruire quello che accade, è chiaro che l'entrata in vigore del Decreto Sicurezza, gli uffici, nel momento in cui hanno iniziato a ricevere le richieste di iscrizione anagrafica di richiedenti asilo, le negavano, sono stati fatti dei ricorsi, abbiamo atteso l'esito del ricorso e il contenuto della sentenza del Tribunale di Bologna è noto. Faccio una precisazione sulla motivazione: la sentenza di Bologna contiene, a differenza di quella che l'aveva preceduta, un'analisi molto specifica della normativa europea e della normativa nazionale in rapporto alla possibilità di applicazione, ma contiene in più l'analisi della normativa anagrafica dello stato civile con una valutazione che è quella che poi fonda l'accoglimento del ricorso e che ha indotto poi il Sindaco a dare indicazioni agli uffici di provvedere all'iscrizione, non solo della ricorrente, il cui ricorso era stato accolto, ma anche delle successive domande. Questo perché la motivazione non accoglie il ricorso sulla base di requisiti specifici di quella persona, non dice "questa persona in forza della sua posizione, provenienza, documenti etc... ha diritto all'iscrizione anagrafica" ma proprio per quello che dicevo, per l'esame che viene fatto, all'interno della motivazione, della normativa. Quindi, avendo risposto in generale su come il Tribunale di Bologna si interpreta e si applica il Decreto Sicurezza, da quel momento noi abbiamo cominciato ad accogliere le richieste di iscrizione anagrafica ritornando sostanzialmente nella situazione precedente all'approvazione del Decreto Sicurezza. Questo lo dico convintamente, sia dal punto di vista normativo ma, come dice lei, anche dal punto di vista amministrativo, aggiungendoci una riflessione sul fatto che, se noi continuassimo a negare ai richiedenti asilo e questi facessero ricorso, e questi venissero accolti, mentre nel primo caso, essendo ancora in un momento d'incertezza, l'Amministrazione non è stata condannata alle spese del giudizio, se noi ci ostinassimo a negare, facendoci fare ricorso, potremmo essere condannati alle spese del giudizio e anche a delle richieste di risarcimento danni, si configura evidentemente anche un danno erariale se non si fa una valutazione congrua di un tema come questo, quindi da quel momento, dal deposito dell'atto del provvedimento del Tribunale di Bologna, gli uffici hanno ricominciato ad accogliere le richieste con la procedura di verifica prevista, quindi in termini di ricadute siamo riusciti a tornare, con questo provvedimento, ad una situazione antecedente all'approvazione del Decreto Sicurezza. Non ho notizie di particolari incrementi, decrementi, picchi, o persone che dato da tutto il mondo ci chiedono iscrizioni, siamo tornati diciamo nella nostra modalità ordinaria".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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