CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA COCCONCELLI (LEGAN)


Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (LegaN).

"Ora basta, è indispensabile che anche l'Alma Mater agisca energicamente contro i 30-40 pseudo-studenti, di professione nullafacenti, sempre gli stessi, abbondant...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (LegaN).

"Ora basta, è indispensabile che anche l'Alma Mater agisca energicamente contro i 30-40 pseudo-studenti, di professione nullafacenti, sempre gli stessi, abbondantemente identificati, appartenenti ai soliti centri sociali e collettivi studenteschi, denunciati numerose volte per i medesimi reati: imbrattamento cose altrui, getto pericoloso di cose, porto abusivo di armi improprie, accensioni ed esplosioni pericolose, oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato di cose pubbliche e uso di mezzi atti ad offendere ed a rendere difficoltoso il riconoscimento.
Ricordo che uno di questi pseudostudenti è stato denunciato 67 volte, altri 40/45 volte, eppure sono sempre in prima fila a far danni. Mi piacerebbe sapere quando trovino il tempo per studiare e sostenere esami, ma questo rimarrà un mistero.
La linea ultramorbida di lasciare sfogare questi lanzichenecchi di professione ha fallito su tutti i fronti ed è arrivata l 'ora che anche l'Università si svegli ed adotti una soluzione radicale.
Non è più sopportabile una situazione così incancrenita ed in medicina quando un arto è in gangrena serve una soluzione drastica :si amputa l'arto; quindi si deve avere il coraggio di intraprendere soluzioni radicali.

L'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è la vetrata rotta alla Facoltà di Lettere di via Zamboni 38, ma è dal lontano 1977 che Comune e Università tollerano una condizione che sta esasperando gli animi del personale docente,non docente e degli stessi studenti,iscritti alla facoltà di Lettere e di Scienze Politiche .
Oltretutto i soliti collettivi che occupano rappresentano unicamente un sottogruppo minoritario di studenti e non sono legittimati ad agire a nome e per conto di tutti gli studenti,soprattutto di coloro che frequentano l'Università unicamente per studiare.
E' curioso notare che,dopo decenni di 'onorato servizio', questi collettivi non abbiano ottenuto alcun risultato concreto.
Io mi chiedo cosa aspetti l'Alma Mater ad agire ? L'ora del dialogo, delle trattative, dei tavoli è finita, perché il dialogo non può avvenire quando uno dei due interlocutori è audioleso.
Lo stesso Dionigi, il Presidente Marmo, il Professor Anselmi del Dipartimento di Filologia Classica ribadiscono che la situazione è intollerabile e che le occupazioni non possono essere la norma. Quando si è rotta la vetrata in via Zamboni 38, la struttura era occupata dal CUA, quindi concordo con le affermazioni del Presidente Marmo inerenti la responsabilità oggettiva da parte del collettivo che occupava,quindi gli occupanti ne devono rispondere. Come? Come da me più volte ribadito.
Deve essere applicato pedissequamente il regolamento degli studenti iscritti all'Alma Mater Studiorum (Testo coordinato del regolamento emanato con DR n.464 del 06/06/2013 e ss modifiche di cui al DR n. 1696/2014 ) che all'art. 23 del Titolo IV dei diritti e doveri dello studente, alle norme di disciplina, recita:

1. Gli studenti dell’Università di Bologna sono tenuti a osservare comportamenti rispettosi della legge, dei regolamenti universitari, delle libertà e dei diritti di tutti i soggetti che svolgono la loro attività di lavoro o di studio all’interno delle strutture dell’Ateneo. Sono altresì tenuti ad astenersi dal danneggiamento dei beni di proprietà dell’Ateneo o di terzi, nonché da comportamenti lesivi dell’immagine e del decoro dell’Università, anche al di fuori delle strutture universitarie.
2. Le violazioni delle norme di disciplina dell’Università di Bologna comportano a carico dei trasgressori l’applicazione di provvedimenti disciplinari.
3. Nel caso di comportamenti dello studente che possano configurare fattispecie di reato, l’Università di Bologna provvede tempestivamente a informarne l’Autorità giudiziaria e adotta i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge e si riserva altresì di agire in sede civile e penale, anche al fine di richiedere risarcimenti dei danni subiti in conseguenza dei comportamenti di cui ai commi precedenti.

Articolo 24 – Provvedimenti disciplinari
1. Il Rettore, il Senato accademico e i Consigli delle Scuole applicano i provvedimenti disciplinari secondo le vigenti norme di legge. Al comma 4 si enunciano i provvedimenti disciplinari :
a) ammonizione;
b) interdizione temporanea da uno o più attività formative;
c) esclusione da uno o più esami o valutazioni finali di profitto per un periodo fino a tre mesi;
d) sospensione temporanea dall’Università fino ad un massimo di un anno.

Inoltre, l'art. Articolo 25 recita che:
1. Tutti i provvedimenti disciplinari sono registrati nella carriera dello studente e riportati nel foglio di congedo.
2.
Queste norme vengono ulteriormente ribadite nell' Art. 44 del CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO dell'Alma Mater di Bologna (emanato con DR. n. 1408/14 del 01/10/2014 – BU Supplemento Straordinario n. 93 del 31/10/2014).

Ribadisco il concetto, le norme ed i regolamenti ci sono e le Istituzioni hanno l'obbligo di applicarle, perché c'è un limite oltrepassato il quale la pazienza cessa di essere una virtù e diventa un grave difetto".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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