QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA DIFFICOLTA' DEI BOLOGNESI NEL PAGAMENTO DELLE SPESE CONDOMINIALI


L'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Marco Piazza (M5S) in merito alla difficoltà dei condomini a saldare le spese condominiali

La domanda del consi...

Descrizione

L'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Marco Piazza (M5S) in merito alla difficoltà dei condomini a saldare le spese condominiali

La domanda del consigliere comunale Marco Piazza (M5S)

Alla luce delle notizie apparse sulla stampa (Il Resto del Carlino 18.03.15) relative alle difficoltà dei condomini di pagare le spese condominiali nella nostra città (la percentuale di chi non paga ha raggiunto il 30% del totale e pone Bologna ai vertici della classifica nazionale delle città con questa problematica)
Pone la seguente domanda di attualità
  • per avere dalla Giunta una valutazione politica sulla situazione di emergenza che si è venuta a creare e le sue possibili conseguenze;
  • per sapere se la Giunta ha avviato o intende avviare con Acer una verifica puntuale sul patrimonio abitativo del Comune per capire se ed in quale misura questo problema investa anche i nostri condomini.

La risposta dell'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli
"L'articolo di giornale non mi sorprende, in quanto con un minimo di attenzione su come sta andando il mercato immobiliare, questo dimostra, lei mi avrà già sentito anche dire, che non è solo questo il tema, ma anche quello dei tanti immobili che in questo momento non sono venduti e che di fatto gravano come spese condominiali sulle spalle di quei pochi che hanno comprato, in quanto molte volte le aziende o sono in concordato preventivo, oppure hanno dei fallimenti e con appartamenti vuoti, tutto quello che riguarda il riscaldamento e le spese generali dei condomìni va a gravare sulle spalle di quei pochi che vi abitano, non solo quelli che sono in sofferenza. Da qui anche la proposta che ho formulato al Tribunale per vedere se attraverso l'Agenzia Metropolitana per l'affitto potevano essere messi a disposizione questi immobili vuoti da affittare appunto, in modo che i curatori fallimentari avessero una rendita, ma anche i cittadini che vivono dentro a questi stabili possano avere una difficoltà in meno, già devono pagare il mutuo in molti casi e si trovano con spese condominiali molto esose. E' chiaro che stiamo parlando della genericità degli immobili di Bologna, non solo degli immobili pubblici, quindi una sofferenza che si trasmette in quella che continuano a chiamare 'fascia grigia', ma che è sempre meno grigia e sempre più nera.

Come sappiamo, il mercato dell'affitto si sta autoregolamentando, i prezzi degli affitti sono in parte calati, c'è stato un nuovo accordo anche sui canoni concordati, quindi si sta cercando di mettere in campo tutto quello che è possibile fare. Credo che però, se non passiamo da una riflessione sull'efficientamento energetico dei nostri immobili non andiamo da nessuna parte, in quanto le spese condominiali incidono tantissimo sull'economia di una famiglia oggi: il riscaldamento, la luce sono costi che sono schizzati alle stelle in questi ultimi anni e contribuiscono, in caso di appartamenti che sono energivori, a un appesantimento delle difficoltà di queste famiglie. Quindi, credo sia utile cominciare a ragionare anche su come si fa a risparmiare, bisognerebbe strutturare anche qui delle aziende che siano in grado, oltre che un tema questo molto importante per il lavoro in questa città, anche per capire come far finanziare questi interventi, perché, come lei mi insegna, se uno fa fatica a pagare il riscaldamento è difficile che faccia investimenti di efficientamento energetico. Però ci sono delle modalità, con delle ESCO, con dei partner che possano in un qualche modo fare gli investimenti per poi recuperare con il tempo quell'investimento e lasciarne anche quota parte all'inquilino, che possono in qualche modo aiutare a raggiungere questo risultato, risultato che noi abbiamo nel Paes e che ci consegnano Kioto, l'Europa. Questo aspetto è molto importante perché potremmo avere due effetti: creare lavoro e cercare di contenere le spese.

Ci possono essere anche degli aiuti, come attraverso il microcredito, che sta aiutando le famiglie, o attraverso il Protocollo antisfratti, che può aiutare a continuare a mantenere la casa, quindi una serie di interventi. Però, cosa dimostra questo articolo, che se tutti non mettiamo mano a questo pensiero ci troveremo senza più la fascia grigia, e come spesso succede avremo il 10% di popolazione che può permetterselo e l'80 - 90 % di popolazione che non si potrà più permettere il riscaldamento, ad esempio, molti stanno già chiudendo il riscaldamento per evitare di pagare. Questo è un problema di cui dobbiamo farci carico veramente tutti, sia i proprietari che gli amministratori di condominio, forse anche una revisione dei prezzi con i quali si amministrano i condomìni farebbe bene in questo momento. Quindi siamo chiamati tutti a fare una riflessione profonda per evitare queste sofferenze, perché poi cosa succede, che quella casa e quel condominio non hanno l'inquilino oppure ne hanno un altro che continua a non pagare, ed è veramente un effetto a valanga, perché, se non si mette mano a questa situazione con un accordo strutturato che guardi a domani e con degli obiettivi, sicuramente un'amministrazione da sola non può farcela".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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