CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (INSPERBO)
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).
"Il Rischio di una verifica permanente
Tra i temi politici che interessano Bologna, è indubbio che la cosa più significativa sarà la Verifica che il PD farà a ...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).
"Il Rischio di una verifica permanente
Tra i temi politici che interessano Bologna, è indubbio che la cosa più significativa sarà la Verifica che il PD farà a breve sull'operato del Sindaco. Il metodo corretto è confrontare gli impegni con i risultati e ora qui mi permetto di dare una breve traccia. Per gli impegni , trattandosi di 29 pagine fitte, ed avendo solo 5 minuti, sarò per necessità conciso.
Due parole vanno spese sulla capacità profetica di Merola, il titolo stesso: “2011-2021 i migliori anni della nostra vita”. Non trattandosi di plurale maiestatis , ovviamente si riferiva ai bolognesi che poi invece hanno visto Bologna mai così in basso per economia, sviluppo, welfare, povertà. Il messaggio profetico poi del ritorno al voto dei bolognesi, è stato con tutta evidenza smentito dai fatti. Merola non è quindi un Profeta. A chi ritiene non necessario esserlo , obietto che senza una visione del domani, amministrare bene è impossibile. Ma veniamo al programma effettivo. Suddividerò le mie brevi considerazioni in due capitoli, le dichiarazioni politiche ed i numeri.
Venendo alle prime , il tema che giustamente Merola poneva per primo erano le risorse. La risposta trovata è state semplice ed evidente, più tasse, quelle più odiose , quelle che pagano tutti sia ricchi che poveri, facendo scalare a Bologna tutte le classifiche delle città più tartassate e su questo i fatti sono incontrovertibili.
Il secondo era il senso civico diffuso.
Bologna, salvo lodevoli eccezioni, ha visto aumentare l'insofferenza sociale e la disaffezione alla cosa pubblica.
Il terzo era un piano strategico per Bologna metropolitana.
Mi pare che oltre all'aborto del PSM , tutti i nodi siano ancora da risolvere ; le Risorse che mancano , e qui per fortuna il Governo non permette di alzare le tasse, le Infrastrutture , tutte al palo di partenza e con contrasti che anziché sopirsi sono invece esplosi.
Il lavoro al primo posto
Qui riprendo il grande Troisi con il suo “non ci resta che piangere”, Merola si è contraddistinto per due risultati: il primo non fare assolutamente nulla per le imprese, anzi ha aumentato considerevolmente le tasse per chi lavora ed ha inasprito i regolamenti con un particolare accanimento per i commercianti del centro. Il secondo ha dato un bel colpo per distruggere l'economia ed i posti di lavoro comunali, riuscendoci con Seribo, bucando per fortuna con Interporto e Fiera.
Mobilità
Riprendo per intero le considerazioni del collega Carella , aggiungo solo che il suo Assessore è riuscito ad inimicarsi il mondo intero.
Bologna città della cultura
Non spendo parole sul fiore all'occhiello di Merola , il suo Ronchi, molto apprezzato quando tace.
Un nuovo welfare a Bologna
Scriveva “difendere la qualità dei nostri servizi significa avere il coraggio di innovarli”. Cercando con il lanternino , di coraggio non c'è traccia , ma quel che è peggio, non esiste nessuna idea strategica alla quale applicare il coraggio. Le idee sono poche contraddittorie e confuse , ed i numeri , sui quali vi intratterrò in altra sede, dimostrano solo un aumento dell'inefficienza ed un calo dei servizi.
Poi ci sono temi minori, mi manca il tempo, ma se , cari Colleghi di maggioranza, vi prendeste la briga di fare una veloce rilettura , le risposte ve le date da voi. Sul tema numeri, Merola è stato parco, ma due gliene sono scappati: 1000 nuovi alloggi a disposizione di nuclei svantaggiati, 1000 biciclette per Bologna un servizio di bike sharing efficiente e diffuso. Il collega Dondarini vi potrà confermare che non si tratta di certo del “1000 e non più 1000” anno al quale è seguita una straordinaria rinascita di una Europa che voleva uscire dal buio del basso Medioevo. Si riferiva al numero 1000 e ha dimostrato una semplice regola di matematica.
Se ad un numero grande fin che volete, composto da una unità seguita da qualsivoglia numero di zeri, si toglie l'unità, il numero risultante è zero. Se vi fossero dubbi sulla validazione di questo principio, Merola ne ha data una distrazione evidente, infatti su entrambi i temi il numero che col suo mandato ha conseguito è stato zero. Oddio , manca ancora un anno al compimento di mandato e se Merola farà il miracolo, tanto di cappello. Se no resta un fatto evidente, Ha preso solo due impegni quantificati da numeri e li ha cannati con ignominia.
Mi auguro che questa mia breve riflessione sia stata utile ai Colleghi , anche se, con buona probabilità, li conoscevano già, come li conoscono i bolognesi, viste le recentissime statistiche del Sole 24 ore. Che succederà ? Vedremo, anche se mi pare probabile che la paura di perdere faccia riprendere il suggerimento di Montanelli: turiamoci il naso ma votiamo Merolone".
"Il Rischio di una verifica permanente
Tra i temi politici che interessano Bologna, è indubbio che la cosa più significativa sarà la Verifica che il PD farà a breve sull'operato del Sindaco. Il metodo corretto è confrontare gli impegni con i risultati e ora qui mi permetto di dare una breve traccia. Per gli impegni , trattandosi di 29 pagine fitte, ed avendo solo 5 minuti, sarò per necessità conciso.
Due parole vanno spese sulla capacità profetica di Merola, il titolo stesso: “2011-2021 i migliori anni della nostra vita”. Non trattandosi di plurale maiestatis , ovviamente si riferiva ai bolognesi che poi invece hanno visto Bologna mai così in basso per economia, sviluppo, welfare, povertà. Il messaggio profetico poi del ritorno al voto dei bolognesi, è stato con tutta evidenza smentito dai fatti. Merola non è quindi un Profeta. A chi ritiene non necessario esserlo , obietto che senza una visione del domani, amministrare bene è impossibile. Ma veniamo al programma effettivo. Suddividerò le mie brevi considerazioni in due capitoli, le dichiarazioni politiche ed i numeri.
Venendo alle prime , il tema che giustamente Merola poneva per primo erano le risorse. La risposta trovata è state semplice ed evidente, più tasse, quelle più odiose , quelle che pagano tutti sia ricchi che poveri, facendo scalare a Bologna tutte le classifiche delle città più tartassate e su questo i fatti sono incontrovertibili.
Il secondo era il senso civico diffuso.
Bologna, salvo lodevoli eccezioni, ha visto aumentare l'insofferenza sociale e la disaffezione alla cosa pubblica.
Il terzo era un piano strategico per Bologna metropolitana.
Mi pare che oltre all'aborto del PSM , tutti i nodi siano ancora da risolvere ; le Risorse che mancano , e qui per fortuna il Governo non permette di alzare le tasse, le Infrastrutture , tutte al palo di partenza e con contrasti che anziché sopirsi sono invece esplosi.
Il lavoro al primo posto
Qui riprendo il grande Troisi con il suo “non ci resta che piangere”, Merola si è contraddistinto per due risultati: il primo non fare assolutamente nulla per le imprese, anzi ha aumentato considerevolmente le tasse per chi lavora ed ha inasprito i regolamenti con un particolare accanimento per i commercianti del centro. Il secondo ha dato un bel colpo per distruggere l'economia ed i posti di lavoro comunali, riuscendoci con Seribo, bucando per fortuna con Interporto e Fiera.
Mobilità
Riprendo per intero le considerazioni del collega Carella , aggiungo solo che il suo Assessore è riuscito ad inimicarsi il mondo intero.
Bologna città della cultura
Non spendo parole sul fiore all'occhiello di Merola , il suo Ronchi, molto apprezzato quando tace.
Un nuovo welfare a Bologna
Scriveva “difendere la qualità dei nostri servizi significa avere il coraggio di innovarli”. Cercando con il lanternino , di coraggio non c'è traccia , ma quel che è peggio, non esiste nessuna idea strategica alla quale applicare il coraggio. Le idee sono poche contraddittorie e confuse , ed i numeri , sui quali vi intratterrò in altra sede, dimostrano solo un aumento dell'inefficienza ed un calo dei servizi.
Poi ci sono temi minori, mi manca il tempo, ma se , cari Colleghi di maggioranza, vi prendeste la briga di fare una veloce rilettura , le risposte ve le date da voi. Sul tema numeri, Merola è stato parco, ma due gliene sono scappati: 1000 nuovi alloggi a disposizione di nuclei svantaggiati, 1000 biciclette per Bologna un servizio di bike sharing efficiente e diffuso. Il collega Dondarini vi potrà confermare che non si tratta di certo del “1000 e non più 1000” anno al quale è seguita una straordinaria rinascita di una Europa che voleva uscire dal buio del basso Medioevo. Si riferiva al numero 1000 e ha dimostrato una semplice regola di matematica.
Se ad un numero grande fin che volete, composto da una unità seguita da qualsivoglia numero di zeri, si toglie l'unità, il numero risultante è zero. Se vi fossero dubbi sulla validazione di questo principio, Merola ne ha data una distrazione evidente, infatti su entrambi i temi il numero che col suo mandato ha conseguito è stato zero. Oddio , manca ancora un anno al compimento di mandato e se Merola farà il miracolo, tanto di cappello. Se no resta un fatto evidente, Ha preso solo due impegni quantificati da numeri e li ha cannati con ignominia.
Mi auguro che questa mia breve riflessione sia stata utile ai Colleghi , anche se, con buona probabilità, li conoscevano già, come li conoscono i bolognesi, viste le recentissime statistiche del Sole 24 ore. Che succederà ? Vedremo, anche se mi pare probabile che la paura di perdere faccia riprendere il suggerimento di Montanelli: turiamoci il naso ma votiamo Merolone".
A cura di
Piazza Maggiore, 6