QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLO SCIOPERO SCUOLA


L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) sul recente sciopero del settore scuola.

La domanda d'attualità del consigliere Carella
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Descrizione

L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) sul recente sciopero del settore scuola.

La domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito allo sciopero che ha coinvolto le scuole cittadine chiedo all'Amministrazione se ritenga che l'informazione effettuata nei confronti dei genitori e degli altri soggetti interessati sia stata sufficiente, ovvero chiedo che cosa sia stato fatto sul tema dell'informazione e come ci si sia organizzati nei confronti di coloro che per un motivo o per un altro non erano al corrente di quello che sarebbe accaduto e hanno comunque portato e/o mandato i propri figli a scuola".

La risposta dell'assessore Pillati
"Lo sciopero generale della scuola del 5 maggio è stato indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Gilda Unams, contro il disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, e ha riguardato i docecenti e il personale Ata unicamente della scuola statale per la quale l'Amministrazione non ha una competenza precisa sulla gestione del personale. Quello che però le posso dire il Miur in data 22 aprile ha emesso un comunicato ufficiale relativo a questo sciopero di livello nazionale in cui dava indicazione agli uffici scolastici regionali e tramite essi ai dirigenti scolastici perchè potessero dare indicazioni alle famiglie e agli alunni nel caso delle scuole secondarie di secondo grado nelle forme ritenute più opportune.
E' ormai consuetudine per le istituzioni scolastiche dare indicazioni dello scipero con modalità diverse che ovviamente vengono, scelte all'interno delle singole autonomie scolastiche, che vanno dalla pubblicazione della notizia sul sito web della scuola, alla comunicazione attraverso i quaderni degli avvisi, a comunicazione diretta ai genitori da parte di insegnanti, l'affissione di un avviso all'ingresso della scuola, questi sono esempi di quelle modalità di comunicazione che nella loro autonomia le scuole scelgono per avvisare le famiglie della mancata erogazione del servizio scolastico dove se ne abbia la certezza e informarle della possibilità che vi possano essere disservizi determinati dalle adesioni allo sciopero non comunicate preventivamente da parte del personale, perchè questa è una possibilità. Ovviamente i genitori in molti casi verificano la mattina stessa dello sciopero se, in alcuni casi mentre in altri casi l'informazione era chiara già preventivamente, gli alunni possano essere o meno accolti a scuola. Però è chiaro che questo attiene e da un alto a quelle che sono le decisioni delle singole autonomie ma dall'altro anche dalla scelta degli insegnanti di comunicare o meno preventivamente la loro legittima scelta di adesione allo sciopero.
Prima di concludere un unico riferimento a quella che era, e resta, una competenza invece del Comune di Bologna coinvolto in questo caso per la refezione scolastica, il 30 aprile abbiamo dato informazioni relative al fatto, in presenza dello sciopero, di quali dovevano essere le modalità di comunicazione di assenza dalla scuola degli alunni che fruiscono del servizio di refezione e che frequentano la scuola dello Stato".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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