QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI CONTRATTI CON CPL CONCORDIA
La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (M5S) e Federica Salsi (GrMisto) sui contratti stipulati con la Cooperativa CPL Concordia.
Domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
&qu...
Pubblicato il:
Descrizione
La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (M5S) e Federica Salsi (GrMisto) sui contratti stipulati con la Cooperativa CPL Concordia.
Domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
"Alla luce dell’iniziativa della Regione Emilia-Romagna, di recedere da un contratto stipulato con la Cooperativa CPL Concordia pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta come valutano politicamente l’iniziativa della Regione;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se sono intenzionati a prendere simili provvedimenti anche nel Comune di Bologna".
Domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi:
"Premesso che:
in questi giorni la stampa locale ha reso noto che la Prefettura di Modena ha escluso la Cpl Concordia dalla white list;
la Regione Emilia-Romagna ha annullato il contratto per il “Business Continuity” del CED;
Chiede se l'amministrazione comunale abbia in essere dei contratti con CPL Concordia e come intenda procedere".
Risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Non posso dare giudizi su quanto fatto dalla Regione, in quanto non conosco le condizioni contrattuali, e la situazione, ma non ho dubbi che siano state fatte le giuste e adeguate valutazioni Per quanto riguarda il Comune di Bologna, gli Uffici mi segnalano che, attualmente, l'Amministrazione ha due contratti in essere con CPL per interventi alle Aldini Valeriani ed alle scuole Tambroni. Premesso, che non è stata al momento trasmessa alcuna comunicazione ufficiale o ufficiosa dalla Prefettura di Bologna a proposito dell'azienda CPL, comunico che alla luce dei fatti noti l'Amministrazione si sta già attivando per chiedere alla Prefettura competente il rinnovo della certificazione antimafia.
Ricordo poi che in entrambi i casi il capitolato speciale di appalto, parte integrante del contratto, recita all'articolo 22, come cause di recesso o risoluzione del contratto: “Quando sia intervenuta, nei confronti dell'Appaltatore, l'emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l'applicazione di una o più misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della Legge 27/12/1956 n.1423 ed agli articoli 2 e seguenti della Legge 575/65, ovvero sia intervenuta condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi dell'Amministrazione, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti interessati ai lavori. Il diritto di recesso e la risoluzione del contratto d'appalto seguono comunque le modalità previste agli articoli 134, 135, 136, 137, 138, 139 del decreto legislativo 163/2006 e successive modifiche. Come prescritto nella clausola n. 5 “Protocollo di Intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel Settore degli Appalti e Concessioni di Lavori Pubblici” firmato tra la Prefettura e il Comune di Bologna in data 30 novembre 2010 PG.291378, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto, informazioni interdittive analoghe a quelle di cui all'articolo 10 del D.P.R. 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, la risoluzione del contratto e immediata e automatica. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell'acquisizione delle informazioni del Prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della Stazione Appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile. In ogni caso l'Appaltatore ha diritto al pagamento dei lavori eseguiti regolarmente, ma e tenuto al risarcimento dei danni causati all'Amministrazione dalla stipulazione di un nuovo contratto, o dalla esecuzione d'ufficio dei lavori appaltati, o da oneri per ritardata usabilità, interessi passivi, ecc.. da valutarsi in sede di liquidazione finale”.
Segnalo inoltre alcune possibili criticità nel caso di risoluzione dei contratti. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria Istituto Aldini Valeriani Sirani, è un adeguamento antincendio, i lavori sono praticamente conclusi. Si devono liquidare gli importi residui ed acquisire le necessarie certificazioni. Rescindere il contratto adesso – mi dicono gli Uffici - sarebbe solamente un danno per l'Amministrazione e dovremmo comunque corrispondere quanto dovuto. Diversa la situazione delle scuole Tambroni. Si tratta di una manutenzione straordinaria, adeguamento fattori di rischio ed abbattimento delle barriere architettoniche nella scuola primaria e dell'infanzia Tambroni. I lavori stanno procedendo, per ora si è predisposto il cantiere e quant'altro è possibile fare in presenza degli allievi, in attesa di potere fare poi tutti i lavori durante l'estate quando non ci sono tutti gli allievi. a rescissione del contratto ed il conseguente successivo affidamento ad altra impresa farebbe slittare i lavori di un anno, quindi si andrebbe all'estate 2016/2017, perché alcuni lavori non si possono svolgere in presenza di attività scolastiche. Di queste criticità bisogna tenere conto.
Oltre a questi due contratti, come penso sappiate anche, l'Amministrazione ha effettuato finora l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto per il "Servizio pluriennale per la gestione degli impianti tecnologici, manutenzione delle strutture edili, climatizzazione, ecc.. al raggruppamento di imprese Consorzio Cooperative Costruzioni CCC di Bologna mandatario dell'ATI con Melegari di Bologna, Montanari di Bologna e SAPABA di Sasso Marconi. Non è ancora stata fatta aggiudicazione definitiva in quanto sono tuttora in corso i controlli e le verifiche previste per legge. L'impresa mandataria, in quanto consorzio, ha indicato quali propri esecutori i seguenti operatori economici: Manutencoop Facility Management di Bologna; CIPEA & CARIIEE - COEDA - UNIFICA di Bologna, che, essendo a propria volta un consorzio hanno indicato quali propri esecutori i seguenti operatori economici tra cui CPL Concordia di Concordia oltre a Coop Costruzioni di Bologna, Combustibili Nuova Prenestina di Roma, Omnia Impianti di San Giovanni in Fiore, Tecnopose di Bologna. Ai sensi di legge, il consorzio aggiudicatario - nel caso di specie facente parte del raggruppamento - può sostituire i propri esecutori. Pertanto, qualora in futuro fosse interdetto a CPL Concordia di svolgere attività con la Pubblica Amministrazione, non occorrerà risolvere il futuro contratto - ovviamente se si arriverà alla aggiudicazione definitiva - ma il Consorzio aggiudicatario provvederà ad indicare altro esecutore".
Domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
"Alla luce dell’iniziativa della Regione Emilia-Romagna, di recedere da un contratto stipulato con la Cooperativa CPL Concordia pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta come valutano politicamente l’iniziativa della Regione;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se sono intenzionati a prendere simili provvedimenti anche nel Comune di Bologna".
Domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi:
"Premesso che:
in questi giorni la stampa locale ha reso noto che la Prefettura di Modena ha escluso la Cpl Concordia dalla white list;
la Regione Emilia-Romagna ha annullato il contratto per il “Business Continuity” del CED;
Chiede se l'amministrazione comunale abbia in essere dei contratti con CPL Concordia e come intenda procedere".
Risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Non posso dare giudizi su quanto fatto dalla Regione, in quanto non conosco le condizioni contrattuali, e la situazione, ma non ho dubbi che siano state fatte le giuste e adeguate valutazioni Per quanto riguarda il Comune di Bologna, gli Uffici mi segnalano che, attualmente, l'Amministrazione ha due contratti in essere con CPL per interventi alle Aldini Valeriani ed alle scuole Tambroni. Premesso, che non è stata al momento trasmessa alcuna comunicazione ufficiale o ufficiosa dalla Prefettura di Bologna a proposito dell'azienda CPL, comunico che alla luce dei fatti noti l'Amministrazione si sta già attivando per chiedere alla Prefettura competente il rinnovo della certificazione antimafia.
Ricordo poi che in entrambi i casi il capitolato speciale di appalto, parte integrante del contratto, recita all'articolo 22, come cause di recesso o risoluzione del contratto: “Quando sia intervenuta, nei confronti dell'Appaltatore, l'emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l'applicazione di una o più misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della Legge 27/12/1956 n.1423 ed agli articoli 2 e seguenti della Legge 575/65, ovvero sia intervenuta condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi dell'Amministrazione, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti interessati ai lavori. Il diritto di recesso e la risoluzione del contratto d'appalto seguono comunque le modalità previste agli articoli 134, 135, 136, 137, 138, 139 del decreto legislativo 163/2006 e successive modifiche. Come prescritto nella clausola n. 5 “Protocollo di Intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel Settore degli Appalti e Concessioni di Lavori Pubblici” firmato tra la Prefettura e il Comune di Bologna in data 30 novembre 2010 PG.291378, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto, informazioni interdittive analoghe a quelle di cui all'articolo 10 del D.P.R. 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, la risoluzione del contratto e immediata e automatica. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell'acquisizione delle informazioni del Prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della Stazione Appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile. In ogni caso l'Appaltatore ha diritto al pagamento dei lavori eseguiti regolarmente, ma e tenuto al risarcimento dei danni causati all'Amministrazione dalla stipulazione di un nuovo contratto, o dalla esecuzione d'ufficio dei lavori appaltati, o da oneri per ritardata usabilità, interessi passivi, ecc.. da valutarsi in sede di liquidazione finale”.
Segnalo inoltre alcune possibili criticità nel caso di risoluzione dei contratti. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria Istituto Aldini Valeriani Sirani, è un adeguamento antincendio, i lavori sono praticamente conclusi. Si devono liquidare gli importi residui ed acquisire le necessarie certificazioni. Rescindere il contratto adesso – mi dicono gli Uffici - sarebbe solamente un danno per l'Amministrazione e dovremmo comunque corrispondere quanto dovuto. Diversa la situazione delle scuole Tambroni. Si tratta di una manutenzione straordinaria, adeguamento fattori di rischio ed abbattimento delle barriere architettoniche nella scuola primaria e dell'infanzia Tambroni. I lavori stanno procedendo, per ora si è predisposto il cantiere e quant'altro è possibile fare in presenza degli allievi, in attesa di potere fare poi tutti i lavori durante l'estate quando non ci sono tutti gli allievi. a rescissione del contratto ed il conseguente successivo affidamento ad altra impresa farebbe slittare i lavori di un anno, quindi si andrebbe all'estate 2016/2017, perché alcuni lavori non si possono svolgere in presenza di attività scolastiche. Di queste criticità bisogna tenere conto.
Oltre a questi due contratti, come penso sappiate anche, l'Amministrazione ha effettuato finora l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto per il "Servizio pluriennale per la gestione degli impianti tecnologici, manutenzione delle strutture edili, climatizzazione, ecc.. al raggruppamento di imprese Consorzio Cooperative Costruzioni CCC di Bologna mandatario dell'ATI con Melegari di Bologna, Montanari di Bologna e SAPABA di Sasso Marconi. Non è ancora stata fatta aggiudicazione definitiva in quanto sono tuttora in corso i controlli e le verifiche previste per legge. L'impresa mandataria, in quanto consorzio, ha indicato quali propri esecutori i seguenti operatori economici: Manutencoop Facility Management di Bologna; CIPEA & CARIIEE - COEDA - UNIFICA di Bologna, che, essendo a propria volta un consorzio hanno indicato quali propri esecutori i seguenti operatori economici tra cui CPL Concordia di Concordia oltre a Coop Costruzioni di Bologna, Combustibili Nuova Prenestina di Roma, Omnia Impianti di San Giovanni in Fiore, Tecnopose di Bologna. Ai sensi di legge, il consorzio aggiudicatario - nel caso di specie facente parte del raggruppamento - può sostituire i propri esecutori. Pertanto, qualora in futuro fosse interdetto a CPL Concordia di svolgere attività con la Pubblica Amministrazione, non occorrerà risolvere il futuro contratto - ovviamente se si arriverà alla aggiudicazione definitiva - ma il Consorzio aggiudicatario provvederà ad indicare altro esecutore".
A cura di
Piazza Maggiore, 6