QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PROROGA DELLA CONVENZIONE DELLA SALARA


L'assessore Alberto Ronchi ha risposto, nella sedurta odierna di Questin time, alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini (FI) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) in merito alla la proroga della convenzione della Salara.

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Descrizione

L'assessore Alberto Ronchi ha risposto, nella sedurta odierna di Questin time, alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini (FI) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) in merito alla la proroga della convenzione della Salara.

Domanda d'attualità del consigliere Tomassini
"Visti gli articoli di stampa pubblicati riguardo la proroga della convenzione della Salara, si chiede al Sindaco di sapere il motivo per il quale non si sia deciso di indire immediatamente un nuovo bando, soprattutto a fronte della prospettiva certa di "premiare" con un anno ulteriore di permanenza in locali pubblici una realtà associativa che recentissimamente si è resa responsabile di fatti gravissimi che hanno offeso il sentimento religioso di tutta la Comunità Cristiana bolognese"

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Visti gli articoli di stampa pubblicati riguardo la proroga della convenzione della Salara per 18 mesi chiede al Sindaco e alla Giunta il motivo per il quale non si sia deciso di indire un bando".

Risposta dell'assessore Ronchi
"Ringrazio i consiglieri,
chiarisco subito un aspetto, è mia abitudine rispondere al cellulare a chi mi chiama, quindi io rispondo ai giornalisti, a volte però quello che io dico viene interpretato in maniera sbagliata. Certo che è una scelta politica, io mi sono semplicemente limitato a raccontare quali erano le possibili procedure rispetto alla Salara, poi esce che è una questione tecnica, non posso però correggere con la penna. A volte, nel lavoro che si fa, le parole di una persona vengono interpretate in maniera sbagliata ed è anche mia abitudine, perché lo dovrei fare troppo spesso, non mandare continuamente delle rettifiche. E' il mio modo di operare, continuerò così, mi auguro che ci sia un po' più di attenzione per argomenti che capisco sono sensibili. Condivido il fatto che è stata scritta una cosa che però non corrispondeva né a quello che avevo detto, né al mio pensiero, nel senso che ho spiegato quali erano i possibili meccanismi.

Per quanto riguarda le osservazioni, vi faccio la cronistoria. Vi sono, ovviamente, opinioni diverse dal punto di vista politico, ne prendo atto.
'Il 7 febbraio 2012 si è provveduto a rinnovare la convenzione con l'Associazione Arcigay Il Cassero per la gestione del Centro Socioculturale 'La Salara', sito in Bologna , in via Don Minzoni 18, in considerazione di quanto realizzato e sulla base del progetto presentato, coerente con le Linee del mandato 2011-2016' (dalla Determina di proroga, NdR).
Ricordo ai consiglieri che in quell'occasione ci furono una serie di udienze conoscitive, a cui parteciparono diversi soggetti, anche i soggetti interessati, in cui il Consiglio approfondì. Diciamo che dal punto di vista dell'approfondimento, quando abbiamo fatto la nuova commissione, mi pare di poter dire che al di là delle opinioni diverse il Consiglio è stato ampiamente coinvolto in una discussione molto approfondita, con dati ed evidenza di che cosa svolge il centro socioculturale La Salara.

La convenzione presente prevede la possibilità di una proroga fino al 2016. La proroga è una possibilità prevista, per periodi ben definiti, per due motivazioni: garantire continuità alle attività, oppure quando non ci sia la possibilità o l'opportunità di attivare un nuovo bando.
Il progetto presentato da Arcigay era di durata pari a quella del presente mandato amministrativo 2011-2016.
'Considerato che sia nel Programma di mandato sia nel Documento Unico di programmazione 2015-2017 (Volume 7, parte 7.2) a corredo del Bilancio di Previsione 2015 è sottolineato, fra l'altro, l'interesse dell'Amministrazione per i progetti collegati al contrasto della violenza di genere e alla tutela delle differenze e che, in particolare, questi obiettivi si concretizzano nello sviluppo di azioni volte a promuovere la cultura delle differenze di genere in vari ambiti, per esempio scolastico e familiare, nonché in attività che favoriscano la diffusione di una cultura aperta alle differenze di genere e di orientamento sessuale, eliminando progressivamente i potenziali fattori discriminatori.
Rilevato inoltre che, al fine di promuovere il rispetto delle identità di genere e di orientamento sessuale e per eliminare i comportamenti lesivi dei diritti fondamentali delle persone, negli indirizzi politico-amministrativi dell'Amministrazione Comunale è chiaramente indicato l'interesse dell'Amministrazione stessa a promuovere un livello di informazione adeguato, diffuso ed efficace per rendere più puntuale l'azione di prevenzione e contrasto alle violenze, diffondendo la cultura dei diritti della persona e di rispetto fra i generi.
Considerato quindi che:
l'Associazione Arcigay il Cassero, come si rileva dal documento di programmazione, e dal Bilancio Sociale 2014, entrambi agli atti del presente provvedimento, è soggetto che opera secondo le finalità descritte;
la stessa Associazione è firmataria della convenzione, recentemente approvata a seguito della determinazione dirigenziale P.G.n. 99954/2015 del 23/4/2015, con scadenza il 31/12/2016 per la realizzazione del Festival del Contemporaneo Genderbender.
Si è ritenuto 'che, in tale contesto, sia congruo un provvedimento di proroga della convenzione in essere sino al 31/12/2016, dando atto che alla prossima Amministrazione spetterà di valutare le ragioni e le modalità di prosecuzione del rapporto'.
Ora, lei dice che non ci sono gli ambiti e le possibilità. Avverrà esattamente come le altre volte. Dopo le Elezioni amministrative, si insedierà un Sindaco, una Giunta e un Consiglio e quindi ci sarà una discussione che prenderà il suo tempo e mi pare ci siano tutti i tempi per arrivare a definire che cosa si vuole fare rispetto al Cassero entro il 2016.
E' evidente che per noi la continuità del lavoro è fondamentale, perché riteniamo che questa associazione svolga un lavoro positivo per la città.

Per quanto riguarda l'episodio più volte citato, abbiamo due visioni diverse, nel senso che l'episodio è stato sottolineato da parte di tutti, dal Sindaco, dall'Amministrazione, dall'assessore, come episodio non positivo. Come giusto che sia, ho sottolineato questi aspetti con il presidente dell'Arcigay il Cassero, cosa che ho già detto e ribadisco, però io penso che una buona amministrazione deve capire che ci possono essere degli episodi i quali però non possono coprire tutto il resto del lavoro che ho ampiamente documentato con costi e benefici per l'Amministrazione, su cui si può essere più o meno d'accordo, ma come ho più volte ripetuto, non può su un singolo episodio considerare che questa realtà sia una realtà negativa per l'attività dell'Amministrazione.
Noi continuiamo a considerare questa associazione come un'associazione che svolge un'attività molto positiva, è in linea con il mandato del Sindaco, è in linea con i documenti presentati al Consiglio in sede di Bilancio e in sede di Programmazione. Riteniamo che, sia per quanto riguarda la parte estiva, sia per il Festival Genderbender, anche solo per questo motivo, dal mio punto di vista ci sono le condizioni per dare una proroga per garantire una continuità della programmazione, quindi abbiamo operato in questo senso.
Ribadisco che la proroga non ce la siamo inventata, è prevista all'interno della convenzione, abbiamo semplicemente applicato qualcosa di previsto. Non mi pare che ci siano irregolarità.
Per quanto riguarda l'altro aspetto, che però rinvio alla commissione che ha sollevato anche questioni circa la mia assenza, e faccio riferimento a quanto detto dal consigliere Tomassini, preciso che all'assessore Ronchi si possono rimproverare molte cose, ma non di non metterci la faccia, di essere sempre presente. In quel caso io non ero presente, perché quel documento, dal mio punto di vista - e perciò ho chiesto un approfondimento dal punto di vista regolamentare e sto raccogliendo questo parere - presenta molte forzature nell'interpretazione dei regolamenti. Quindi volevo avere una casistica precisa rispetto ai casi citati, per poter venire in commissione e poter rispondere con argomentazioni adeguate.

In sintesi, dal nostro punto di vista non ci sono irregolarità, c'è coerenza nelle politiche, dal mio punto di vista c'è una grande coerenza dall'inizio mandato ad oggi. Capisco, ma questo fa parte della politica, che ci siano opinioni diverse. Capisco meno le forzature rispetto ai regolamenti che alla storia di questa città su alcune questioni, in particolare questa, perché c'è una storia lunga che ha coinvolto anche, e lei lo sa bene consigliere Tomassini, Amministrazioni che erano di orientamento diverso da questa".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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