QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RIQUALIFICAZIONE DEI LOCALI DELL'EX CINEMA ARCOBALENO
L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) in merito alla riqualificazione del'ex cinema Arcobaleno.
Domanda della consigliera Coccon...
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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) in merito alla riqualificazione del'ex cinema Arcobaleno.
Domanda della consigliera Cocconcelli
"Dopo numerose mie interrogazioni, domande di q.t. ed il mio intervento di inizio seduta del 21.10.2013 in cui parlavo dell'ex cinema Impero, ristrutturato ad Arco di Trento, diventato piattaforma nazionale pilota di documentazione e recupero delle Sale da cinema "dimenticate", leggo la notizia su Corriere Bologna - mercoledì 9 luglio 2014 - attinente alla riqualificazione dei locali dell'ex Cinema Arcobaleno.
Nell'ottica di recuperare locali in disuso e soggetti a probabili rischi di degrado e quant'altro, si chiede il pensiero del Sindaco nel merito.
Si intende, inoltre, sapere i termini dell'accordo deliberato dalla Giunta sul progetto di recupero del Cinema Arcobaleno che prevede una concessione degli spazi in comodato gratuito alla fondazione Cineteca per 49 anni.
Se questo accordo comporti oneri a carico del Comune ed a chi spetti la progettazione e ristrutturazione dei locali siti al primo ed al secondo piano del suddetto stabile. Se i 250 m del piano superiore verranno destinati ad esercizi ad uso commerciale e nel caso, chi ne seguirà la gestione".
Risposta dell'assessore Ronchi
"Gentile Consigliera, in risposta alla sua domanda di attualità, le preciso quanto segue:
La Società EMMEGI CINEMA S.r.l. è proprietaria dell'immobile ad uso cinematografico, denominato “Cinema Arcobaleno 1”, sito in Bologna, piazza Re Enzo 1, mentre il Comune è proprietario della cosiddetta Galleria Accursio in cui è ubicata la cosiddetta sala ATC”; l'attività di esercizio cinematografico è allo stato attuale temporaneamente sospesa e l’art. 32, comma 3, del vigente Regolamento Urbanistico-Edilizio del Comune consente il cambio d'uso parziale delle sale cinematografiche esistenti nel centro storico, a condizione di mantenere la permanenza anche di una sala cinematografica; nel 2010 la Società elaborò un progetto di fattibilità volto al sostanziale recupero dell'immobile, previa suddivisione in due distinte unità (una ad uso commerciale e una ad uso cinematografico e/o culturale); con un primo “Atto di indirizzo” del 17 gennaio 2012 la Giunta Comunale, nel contesto di un progetto di valorizzazione del centro storico, esprimeva un orientamento favorevole all'intera proposta progettuale, condizionandola al definitivo esito favorevole delle verifiche relative alla possibile riattivazione della sala.
successivamente all'adozione dell'atto di indirizzo di cui sopra, la Fondazione Cineteca, fra le cui finalità vi sono lo sviluppo di attività legate alla formazione di un pubblico consapevole e alla valorizzazione del patrimonio cinematografico, ha elaborato, d'intesa con l'Amministrazione comunale e in collaborazione con la Società EMMEGI CINEMA S.r.l., uno studio di fattibilità per il recupero e il riuso della porzione di immobile ex “Cinema Arcobaleno 1” da denominare “Cinema Modernissimo”.
A suo tempo, il complesso del Modernissimo accoglieva un caffè “chantant” e, nell'interrato, uno spazio teatrale, che nel corso degli anni divenne uno dei cinema più importanti della città e che la struttura di questa sala, nonostante gli interventi successivi - soprattutto quelli degli anni ‘50 - è rimasta sostanzialmente intatta e rappresenta oggi un unicum architettonico che può essere riportato alle sue condizioni originali, divenendo quello spazio storico (la sala fu inaugurata nel 1914) che manca alla nostra città e che può accogliere i restauri della Fondazione Cineteca e la sua programmazione di storia del cinema. Bologna può così ambire non solo ad essere, come è già, famosa nel mondo come la città del restauro cinematografico, ma anche quella che, accanto alla difesa delle sale cinematografiche del centro storico, ha creato una sala pensata per fruire il cinema del passato. Lo studio individua un nuovo ingresso, che consentirà anche il recupero di una parte del sottopasso tra piazza Re Enzo e via Rizzoli, riqualificando un'area di pregio del centro storico.
Subordinatamente alla firma del Protocollo, continuerà il rapporto di collaborazione fra le parti al fine di giungere alla elaborazione del progetto definitivo da sottoporre alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici, all'Ufficio Prevenzione Incendi e al Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna al fine di acquisire i pareri favorevoli da allegare al progetto definitivo stesso; pareri al cui esito favorevole è subordinata l'efficacia del Protocollo e degli atti ad esso conseguenti.
Il progetto unitario di recupero, oggetto del Protocollo d'intesa, verrà presentato, mediante apposita S.C.I.A., dalla Società EMMEGI CINEMA S.r.l. e dal Comune, rispettivamente per le parti di proprietà, e dalla Fondazione Cineteca e avrà a oggetto il recupero complessivo dell'immobile, suddiviso nelle due suddette unità (una ad uso commerciale e una ad uso sala cinematografica);
il protocollo deliberato dalla Giunta martedì 8 luglio scorso definisce gli impegni delle singole parti finalizzati alla realizzazione del progetto. Questi gli elementi essenziali:
la Società EMMEGI CINEMA S.r.l. si impegna a concedere in uso gratuito alla Fondazione Cineteca per 49 anni il complesso aziendale da denominare 'Cinema Modernissimo';
Il Comune di Bologna, in relazione al progetto si impegna a concedere alla Fondazione Cineteca con apposito atto i locali ex ATC e a rendere disponibili i contigui locali del sottopassaggio di via Rizzoli/Piazza Re Enzo.
Si impegna, altresì, a contribuire alla realizzazione dell'intervento di rifunzionalizzazione della Sala Cinematografica, secondo il progetto culturale predisposto dalla Fondazione, con un contributo finanziario al fondo di dotazione della Fondazione medesima, la cui entità sarà definita in relazione alle disponibilità di bilancio.
La Fondazione Cineteca si impegna a farsi carico delle spese di progettazione relative alle modifiche dai lei richieste allo studio di fattibilità per quanto riguarda la sala cinematografica, delle spese di progettazione relative al progetto definitivo, nonché delle spese per l’esecuzione dei lavori di recupero della sala cinematografica, nonché della gestione del relativo complesso aziendale, con il concorso del Comune di Bologna.
Le aggiungo anche che, rispetto alle osservazioni che lei ha fatto, è evidente che a noi adesso interessa molto recuperare una sala storica, vedere anche se ci sono dei contributi a livello europeo, ci interessa costruire un qualcosa che ci permetta anche di avere annessa una sala espositiva, sopratutto di materiale fotografico, che è legato alle funzioni della Cineteca e che può rappresentare una valorizzazione dei sottopassi, ma evidentemente, la Fondazione Cineteca già sta ragionando sul fatto che una sala di questa capienza all'interno del centro storico, in determinate fasce orarie, che non sono ovviamente quelle serali, o non lo sono quando c'è il Cinema Ritrovato, solo quando ospiterà magari altri festival con cui la Cineteca collabora, può essere sicuramente utilizzata come sala per convegni, riunioni. Io mi auguro infatti che anche questo aspetto che, io riconosco, è un problema, si risolva, nel senso che noi in centro una sala da 400 posti non ce l'abbiamo, abbiamo cose più piccole. Per questo può essere un elemento in più, ovviamente guarderemo questa cosa nello sviluppo. Le dico anche un'altra cosa, noi abbiamo a che fare con cose che sono di pertinenza del consiglio comunale, avranno l'iter che devono avere, quindi commissione, consiglio, per questo avremo modo, anche se pure su atti più tecnici e parziali, di riparlarne. Se mi chiede la tempistica questo, visti i tempi e vista la situazione, ovvio che noi cercheremo di fare il più presto possibile, ma non sono in grado di dirle 2015 o 2016 perché farei un azzardo".
Domanda della consigliera Cocconcelli
"Dopo numerose mie interrogazioni, domande di q.t. ed il mio intervento di inizio seduta del 21.10.2013 in cui parlavo dell'ex cinema Impero, ristrutturato ad Arco di Trento, diventato piattaforma nazionale pilota di documentazione e recupero delle Sale da cinema "dimenticate", leggo la notizia su Corriere Bologna - mercoledì 9 luglio 2014 - attinente alla riqualificazione dei locali dell'ex Cinema Arcobaleno.
Nell'ottica di recuperare locali in disuso e soggetti a probabili rischi di degrado e quant'altro, si chiede il pensiero del Sindaco nel merito.
Si intende, inoltre, sapere i termini dell'accordo deliberato dalla Giunta sul progetto di recupero del Cinema Arcobaleno che prevede una concessione degli spazi in comodato gratuito alla fondazione Cineteca per 49 anni.
Se questo accordo comporti oneri a carico del Comune ed a chi spetti la progettazione e ristrutturazione dei locali siti al primo ed al secondo piano del suddetto stabile. Se i 250 m del piano superiore verranno destinati ad esercizi ad uso commerciale e nel caso, chi ne seguirà la gestione".
Risposta dell'assessore Ronchi
"Gentile Consigliera, in risposta alla sua domanda di attualità, le preciso quanto segue:
La Società EMMEGI CINEMA S.r.l. è proprietaria dell'immobile ad uso cinematografico, denominato “Cinema Arcobaleno 1”, sito in Bologna, piazza Re Enzo 1, mentre il Comune è proprietario della cosiddetta Galleria Accursio in cui è ubicata la cosiddetta sala ATC”; l'attività di esercizio cinematografico è allo stato attuale temporaneamente sospesa e l’art. 32, comma 3, del vigente Regolamento Urbanistico-Edilizio del Comune consente il cambio d'uso parziale delle sale cinematografiche esistenti nel centro storico, a condizione di mantenere la permanenza anche di una sala cinematografica; nel 2010 la Società elaborò un progetto di fattibilità volto al sostanziale recupero dell'immobile, previa suddivisione in due distinte unità (una ad uso commerciale e una ad uso cinematografico e/o culturale); con un primo “Atto di indirizzo” del 17 gennaio 2012 la Giunta Comunale, nel contesto di un progetto di valorizzazione del centro storico, esprimeva un orientamento favorevole all'intera proposta progettuale, condizionandola al definitivo esito favorevole delle verifiche relative alla possibile riattivazione della sala.
successivamente all'adozione dell'atto di indirizzo di cui sopra, la Fondazione Cineteca, fra le cui finalità vi sono lo sviluppo di attività legate alla formazione di un pubblico consapevole e alla valorizzazione del patrimonio cinematografico, ha elaborato, d'intesa con l'Amministrazione comunale e in collaborazione con la Società EMMEGI CINEMA S.r.l., uno studio di fattibilità per il recupero e il riuso della porzione di immobile ex “Cinema Arcobaleno 1” da denominare “Cinema Modernissimo”.
A suo tempo, il complesso del Modernissimo accoglieva un caffè “chantant” e, nell'interrato, uno spazio teatrale, che nel corso degli anni divenne uno dei cinema più importanti della città e che la struttura di questa sala, nonostante gli interventi successivi - soprattutto quelli degli anni ‘50 - è rimasta sostanzialmente intatta e rappresenta oggi un unicum architettonico che può essere riportato alle sue condizioni originali, divenendo quello spazio storico (la sala fu inaugurata nel 1914) che manca alla nostra città e che può accogliere i restauri della Fondazione Cineteca e la sua programmazione di storia del cinema. Bologna può così ambire non solo ad essere, come è già, famosa nel mondo come la città del restauro cinematografico, ma anche quella che, accanto alla difesa delle sale cinematografiche del centro storico, ha creato una sala pensata per fruire il cinema del passato. Lo studio individua un nuovo ingresso, che consentirà anche il recupero di una parte del sottopasso tra piazza Re Enzo e via Rizzoli, riqualificando un'area di pregio del centro storico.
Subordinatamente alla firma del Protocollo, continuerà il rapporto di collaborazione fra le parti al fine di giungere alla elaborazione del progetto definitivo da sottoporre alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici, all'Ufficio Prevenzione Incendi e al Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna al fine di acquisire i pareri favorevoli da allegare al progetto definitivo stesso; pareri al cui esito favorevole è subordinata l'efficacia del Protocollo e degli atti ad esso conseguenti.
Il progetto unitario di recupero, oggetto del Protocollo d'intesa, verrà presentato, mediante apposita S.C.I.A., dalla Società EMMEGI CINEMA S.r.l. e dal Comune, rispettivamente per le parti di proprietà, e dalla Fondazione Cineteca e avrà a oggetto il recupero complessivo dell'immobile, suddiviso nelle due suddette unità (una ad uso commerciale e una ad uso sala cinematografica);
il protocollo deliberato dalla Giunta martedì 8 luglio scorso definisce gli impegni delle singole parti finalizzati alla realizzazione del progetto. Questi gli elementi essenziali:
la Società EMMEGI CINEMA S.r.l. si impegna a concedere in uso gratuito alla Fondazione Cineteca per 49 anni il complesso aziendale da denominare 'Cinema Modernissimo';
Il Comune di Bologna, in relazione al progetto si impegna a concedere alla Fondazione Cineteca con apposito atto i locali ex ATC e a rendere disponibili i contigui locali del sottopassaggio di via Rizzoli/Piazza Re Enzo.
Si impegna, altresì, a contribuire alla realizzazione dell'intervento di rifunzionalizzazione della Sala Cinematografica, secondo il progetto culturale predisposto dalla Fondazione, con un contributo finanziario al fondo di dotazione della Fondazione medesima, la cui entità sarà definita in relazione alle disponibilità di bilancio.
La Fondazione Cineteca si impegna a farsi carico delle spese di progettazione relative alle modifiche dai lei richieste allo studio di fattibilità per quanto riguarda la sala cinematografica, delle spese di progettazione relative al progetto definitivo, nonché delle spese per l’esecuzione dei lavori di recupero della sala cinematografica, nonché della gestione del relativo complesso aziendale, con il concorso del Comune di Bologna.
Le aggiungo anche che, rispetto alle osservazioni che lei ha fatto, è evidente che a noi adesso interessa molto recuperare una sala storica, vedere anche se ci sono dei contributi a livello europeo, ci interessa costruire un qualcosa che ci permetta anche di avere annessa una sala espositiva, sopratutto di materiale fotografico, che è legato alle funzioni della Cineteca e che può rappresentare una valorizzazione dei sottopassi, ma evidentemente, la Fondazione Cineteca già sta ragionando sul fatto che una sala di questa capienza all'interno del centro storico, in determinate fasce orarie, che non sono ovviamente quelle serali, o non lo sono quando c'è il Cinema Ritrovato, solo quando ospiterà magari altri festival con cui la Cineteca collabora, può essere sicuramente utilizzata come sala per convegni, riunioni. Io mi auguro infatti che anche questo aspetto che, io riconosco, è un problema, si risolva, nel senso che noi in centro una sala da 400 posti non ce l'abbiamo, abbiamo cose più piccole. Per questo può essere un elemento in più, ovviamente guarderemo questa cosa nello sviluppo. Le dico anche un'altra cosa, noi abbiamo a che fare con cose che sono di pertinenza del consiglio comunale, avranno l'iter che devono avere, quindi commissione, consiglio, per questo avremo modo, anche se pure su atti più tecnici e parziali, di riparlarne. Se mi chiede la tempistica questo, visti i tempi e vista la situazione, ovvio che noi cercheremo di fare il più presto possibile, ma non sono in grado di dirle 2015 o 2016 perché farei un azzardo".
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Piazza Maggiore, 6