QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMMOBILE DI VIA CASINI 3 IN USO AL SINDACATO "SUNIA"
La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto in sede di Question time, all'interpellanza del consigliere Michele Facci (FI) in merito all'immobile sito in via Casini 3 concesso in uso al Sindacato “SUNIA”. La risposta è stata letta in a...
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Descrizione
La vicesindaco, Silvia Giannini, ha risposto in sede di Question time, all'interpellanza del consigliere Michele Facci (FI) in merito all'immobile sito in via Casini 3 concesso in uso al Sindacato “SUNIA”. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Gabellini.
Interpellanza del consigliere Facci
"Premesso che a seguito di accesso agli atti, il sottoscritto ha appreso le seguenti circostanze:
a) il Comune di Bologna è proprietario di un bene immobile sito in via Casini 3 (Catasto terreni, Foglio 129, mappale 28), costituito da un locale, ed uso di spazi comuni;
b) tale immobile risulta concesso in uso al Sindacato “SUNIA” (con sede in Bologna, via Corazza 7/6), per uso ufficio, con concessione dal 1.7.2007 e termine il 30.6.2013;
c) il canone previsto in contratto risulta pari ad originari € 1.700 annui;
d) detto canone risulterebbe del tutto sproporzionato con i normali valori di mercato, e pertanto, in tal modo, il patrimonio immobiliare comunale risulterebbe del tutto sottostimato e affatto valorizzato, circostanza che contrasta con il principio di buona ed efficiente amministrazione e gestione della cosa pubblica.
Tutto ciò premesso si chiede di conoscere:
se l'Amministrazione comunale ritenga che il canone attualmente corrisposto dal Sindacato SUNIA per il godimento del bene immobile sito in via Casini 3 sia adeguato ai valori di mercato, e quindi, se l'Amministrazione ritenga di rispettare il criterio di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare;
se il fatto che il concessionario sia il Sindacato SUNIA abbia avuto un proprio rilievo nella conclusione del contratto con l'Amministrazione comunale;
se per l'individuazione del concessionario sia stata seguita una procedura di evidenza pubblica, ovvero se invece sia stata fatta una trattativa privata; in tal caso, quali ne siano state le ragioni.
se il concessionario ha già provveduto a restituire l'immobile, atteso che la convenzione risulta scaduta da 1 anno, e di conoscerne i motivi in caso di negativa risposta".
Risposta della vicesindaco Giannini letta in aula dall'assessore Gabellini
"Stiamo parlando di un immobile di proprietà del Comune di Bologna sito in via Tommaso Casini, 3, che consta di un vano più l'uso di alcuni spazi comuni. Il contratto di concessione va dal 1.7.2007 al 30.6.2013
All’atto della sottoscrizione del contratto sopracitato, la U.I. Gestione Tecnica Immobiliare del Settore Patrimonio predispose una stima, agli atti dell’ufficio, che attribuiva il valore di 75 euro/mq all'anno al locale, in relazione alle sue caratteristiche, alle condizioni di uso promiscuo dell’immobile (sala riunioni e 2 bagni posti al piano superiore raggiungibile da ripida scala), alle condizioni manutentive. Il valore locativo attribuito, per una superficie di mq. 17,43 + 5,03 mq. per l’incidenza delle parti comuni è congruente con l’andamento del mercato del momento.
In caso di riassegnazione la U.I. Tecnica del Settore patrimonio predispone nuova stima per l’aggiornamento del valore locativo.
Tale procedura, applicata per tutti i contratti di locazione in scadenza che prevede l’adozione di parametri resi pubblici dall’OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate) o dal FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) garantisce la corretta gestione della cosa pubblica.
Agli atti del Settore risulta inoltre una delibera del Consiglio Comunale di Bologna del 1981 con cui si concede a partiti politici, associazioni e sindacati il complesso di via Casini, 3.
In forza di tale atto fu sottoscritto con il SUNIA un atto di concessione amministrativa onerosa in data 3 giugno 1983. La concessione fu sempre rinnovata, alla scadenza, aggiornando i canoni, fino all’ultimo rinnovo con atto del Settore Patrimonio in data 8 aprile 2008, al canone appena citato.
Il concessionario ha sempre corrisposto i canoni concessori, pertanto, sulla base delle procedure attualmente in vigore, qualora lo richiedesse, avrebbe diritto ad ulteriore rinnovo.
In data 13.6.2013 è stata comunicata al concessionario l’imminenza della scadenza della concessione, ribadendo che l’Amministrazione stava valutando altre ipotesi di valorizzazione dell’immobile, visto lo stato di conservazione dello stesso.
Infatti, proprio in quel periodo il Comune di Bologna stava valutando la richiesta del Comando dei Carabinieri di collocare un presidio in zona San Donato.
Pertanto, con nuova nota in data 21.6.2013 si rettificò la precedente comunicazione, precisando che, pur non rinnovando la concessione, l’immobile avrebbe potuto rimanere nella disponibilità del concessionario, a fronte del pagamento della indennità di occupazione, fino a quando il Comune non avesse completato l’istruttoria tesa a dare risposta alle esigenze del Comando dei Carabinieri. Tale richiesta si è resa necessaria per garantire il presidio dello stabile.
Il SUNIA ha già comunicato che entro l’anno rilascerà comunque l’immobile. Il Comune di Bologna, nell’ipotesi in cui il bene non sia necessario alla collocazione della Stazione Carabinieri, esperirà procedure ad evidenza pubblica per individuare nuovo/nuovi concessionario/i".
Interpellanza del consigliere Facci
"Premesso che a seguito di accesso agli atti, il sottoscritto ha appreso le seguenti circostanze:
a) il Comune di Bologna è proprietario di un bene immobile sito in via Casini 3 (Catasto terreni, Foglio 129, mappale 28), costituito da un locale, ed uso di spazi comuni;
b) tale immobile risulta concesso in uso al Sindacato “SUNIA” (con sede in Bologna, via Corazza 7/6), per uso ufficio, con concessione dal 1.7.2007 e termine il 30.6.2013;
c) il canone previsto in contratto risulta pari ad originari € 1.700 annui;
d) detto canone risulterebbe del tutto sproporzionato con i normali valori di mercato, e pertanto, in tal modo, il patrimonio immobiliare comunale risulterebbe del tutto sottostimato e affatto valorizzato, circostanza che contrasta con il principio di buona ed efficiente amministrazione e gestione della cosa pubblica.
Tutto ciò premesso si chiede di conoscere:
se l'Amministrazione comunale ritenga che il canone attualmente corrisposto dal Sindacato SUNIA per il godimento del bene immobile sito in via Casini 3 sia adeguato ai valori di mercato, e quindi, se l'Amministrazione ritenga di rispettare il criterio di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare;
se il fatto che il concessionario sia il Sindacato SUNIA abbia avuto un proprio rilievo nella conclusione del contratto con l'Amministrazione comunale;
se per l'individuazione del concessionario sia stata seguita una procedura di evidenza pubblica, ovvero se invece sia stata fatta una trattativa privata; in tal caso, quali ne siano state le ragioni.
se il concessionario ha già provveduto a restituire l'immobile, atteso che la convenzione risulta scaduta da 1 anno, e di conoscerne i motivi in caso di negativa risposta".
Risposta della vicesindaco Giannini letta in aula dall'assessore Gabellini
"Stiamo parlando di un immobile di proprietà del Comune di Bologna sito in via Tommaso Casini, 3, che consta di un vano più l'uso di alcuni spazi comuni. Il contratto di concessione va dal 1.7.2007 al 30.6.2013
All’atto della sottoscrizione del contratto sopracitato, la U.I. Gestione Tecnica Immobiliare del Settore Patrimonio predispose una stima, agli atti dell’ufficio, che attribuiva il valore di 75 euro/mq all'anno al locale, in relazione alle sue caratteristiche, alle condizioni di uso promiscuo dell’immobile (sala riunioni e 2 bagni posti al piano superiore raggiungibile da ripida scala), alle condizioni manutentive. Il valore locativo attribuito, per una superficie di mq. 17,43 + 5,03 mq. per l’incidenza delle parti comuni è congruente con l’andamento del mercato del momento.
In caso di riassegnazione la U.I. Tecnica del Settore patrimonio predispone nuova stima per l’aggiornamento del valore locativo.
Tale procedura, applicata per tutti i contratti di locazione in scadenza che prevede l’adozione di parametri resi pubblici dall’OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate) o dal FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) garantisce la corretta gestione della cosa pubblica.
Agli atti del Settore risulta inoltre una delibera del Consiglio Comunale di Bologna del 1981 con cui si concede a partiti politici, associazioni e sindacati il complesso di via Casini, 3.
In forza di tale atto fu sottoscritto con il SUNIA un atto di concessione amministrativa onerosa in data 3 giugno 1983. La concessione fu sempre rinnovata, alla scadenza, aggiornando i canoni, fino all’ultimo rinnovo con atto del Settore Patrimonio in data 8 aprile 2008, al canone appena citato.
Il concessionario ha sempre corrisposto i canoni concessori, pertanto, sulla base delle procedure attualmente in vigore, qualora lo richiedesse, avrebbe diritto ad ulteriore rinnovo.
In data 13.6.2013 è stata comunicata al concessionario l’imminenza della scadenza della concessione, ribadendo che l’Amministrazione stava valutando altre ipotesi di valorizzazione dell’immobile, visto lo stato di conservazione dello stesso.
Infatti, proprio in quel periodo il Comune di Bologna stava valutando la richiesta del Comando dei Carabinieri di collocare un presidio in zona San Donato.
Pertanto, con nuova nota in data 21.6.2013 si rettificò la precedente comunicazione, precisando che, pur non rinnovando la concessione, l’immobile avrebbe potuto rimanere nella disponibilità del concessionario, a fronte del pagamento della indennità di occupazione, fino a quando il Comune non avesse completato l’istruttoria tesa a dare risposta alle esigenze del Comando dei Carabinieri. Tale richiesta si è resa necessaria per garantire il presidio dello stabile.
Il SUNIA ha già comunicato che entro l’anno rilascerà comunque l’immobile. Il Comune di Bologna, nell’ipotesi in cui il bene non sia necessario alla collocazione della Stazione Carabinieri, esperirà procedure ad evidenza pubblica per individuare nuovo/nuovi concessionario/i".
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Piazza Maggiore, 6