CONSIGLIO COMUNALE L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI (INSPERBO) SULLA POLITICA EMILIANO-ROMAGNOLA
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi
"La politica emiliano romagnola
EI Fù. Forse perché è una delle poche poesie che ricordo bene, ma la lirica del Manzoni è la cosa che mi è venuta per prima in men...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi
"La politica emiliano romagnola
EI Fù. Forse perché è una delle poche poesie che ricordo bene, ma la lirica del Manzoni è la cosa che mi è venuta per prima in mente leggendo le cronache politiche della nostra Regione in queste settimane. Nulla come l'ode manzoniana penso sia adatta sia a descrivere il clima politico sia il pensiero della gente comune che legge le cronache giornaliere.
Nell'ode si ritrovano i fasti e i successi del passato, le vittorie le sconfitte, confrontate con la morte. Nel nostro caso non di una persona, ma della politica.
Badate bene, non mi riferisco al solo PD, ma al quadro politico generale, anche e sopratutto di centro destra. Organizzazioni di popolo che non esistono più, una ricorsa al solo posto personale, liti che, sempre citando il Manzoni, più che i grandi personaggi come il Borromeo o anche l'Innominato, ricordano i galli di Renzo. Veniamo da un quinquennio di politica regionale che, al di là degli scandali degli spiccioli, che sono un sintomo di una malattia, non la causa, è stato caratterizzato da una politica stanca di ordinaria amministrazione di basso livello. In concreto l'assenza di atti politici di rilievo, il predominio delle sole tecnostrutture che hanno solo avuto il nefasto obbiettivo di tendere a perseverare la specie.
In un quadro di mancanza di lavoro e di povertà dilagante, tentativi di riforme burocratiche della peggior specie, come ad esempio la riforma delle ASP, per dirne solo una, ma la lista è lunga ed impressionante E il domani?
La contemporanea crisi del gruppo dirigente locale del PD e l'assenza in concreto di una vera alternativa di Centrodestra, faranno si che verrà eletto un Piripillo qualsiasi, che magari dovrà caricare in Giunta regionale altre persone come lui.
Con queste premesse, cari amici il domani se possibile sarà ancora più grigio. Lotte per quel poco di potere che rimane, predominio dei tecnocrati assenza di dibattito proposte innovazione. Personalmente vedo un solo segno di speranza: la neonata Rete civica metropolitana che mette insieme i veri portatori degli interessi dei cittadini. Coraggio dunque facciamogliela vedere di quante risorse umane dispone ancora il nostro territorio. Speranza ed impegno, diamoci da fare".
"La politica emiliano romagnola
EI Fù. Forse perché è una delle poche poesie che ricordo bene, ma la lirica del Manzoni è la cosa che mi è venuta per prima in mente leggendo le cronache politiche della nostra Regione in queste settimane. Nulla come l'ode manzoniana penso sia adatta sia a descrivere il clima politico sia il pensiero della gente comune che legge le cronache giornaliere.
Nell'ode si ritrovano i fasti e i successi del passato, le vittorie le sconfitte, confrontate con la morte. Nel nostro caso non di una persona, ma della politica.
Badate bene, non mi riferisco al solo PD, ma al quadro politico generale, anche e sopratutto di centro destra. Organizzazioni di popolo che non esistono più, una ricorsa al solo posto personale, liti che, sempre citando il Manzoni, più che i grandi personaggi come il Borromeo o anche l'Innominato, ricordano i galli di Renzo. Veniamo da un quinquennio di politica regionale che, al di là degli scandali degli spiccioli, che sono un sintomo di una malattia, non la causa, è stato caratterizzato da una politica stanca di ordinaria amministrazione di basso livello. In concreto l'assenza di atti politici di rilievo, il predominio delle sole tecnostrutture che hanno solo avuto il nefasto obbiettivo di tendere a perseverare la specie.
In un quadro di mancanza di lavoro e di povertà dilagante, tentativi di riforme burocratiche della peggior specie, come ad esempio la riforma delle ASP, per dirne solo una, ma la lista è lunga ed impressionante E il domani?
La contemporanea crisi del gruppo dirigente locale del PD e l'assenza in concreto di una vera alternativa di Centrodestra, faranno si che verrà eletto un Piripillo qualsiasi, che magari dovrà caricare in Giunta regionale altre persone come lui.
Con queste premesse, cari amici il domani se possibile sarà ancora più grigio. Lotte per quel poco di potere che rimane, predominio dei tecnocrati assenza di dibattito proposte innovazione. Personalmente vedo un solo segno di speranza: la neonata Rete civica metropolitana che mette insieme i veri portatori degli interessi dei cittadini. Coraggio dunque facciamogliela vedere di quante risorse umane dispone ancora il nostro territorio. Speranza ed impegno, diamoci da fare".
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Piazza Maggiore, 6