CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA COCCONCELLI SUI COSTI DELLA SANITA'
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (LegaN) sui costi della sanità.
"Lettera aperta al numero uno del PD bolognese Donini 22 settembre (art. Carlino Bologna del 21/09/2014 : Basta tagli alla rete ospedaliera...
Pubblicato il:
Descrizione
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Cocconcelli (LegaN) sui costi della sanità.
"Lettera aperta al numero uno del PD bolognese Donini 22 settembre (art. Carlino Bologna del 21/09/2014 : Basta tagli alla rete ospedaliera ed alle liste d'attesa interminabili.)
Gent.mo Segretario Donini le scrivo in qualità di addetto ai lavori che nella Sanità ci lavora da 32 anni.
Lei ha asserito in una intervista: Basta tagli alla rete ospedaliera ed alle liste d'attesa interminabili.
Bene, io Le chiedo come conciliamo le due cose? Atteniamoci ai dati certi.
Nel 2013-2014 : 33 mld di euro in meno per la sanità italiana rispetto al fabbisogno effettivo; 260 mln in meno solo per l' Emilia-Romagna.
In Italia,tra il 2009 ed il 2012 sono stati cancellati 20.685 posti letto.
Nel 2013 si sono tagliati 2.007 Pl in Emilia-Romagna, 300 solo a Bologna,con decine di Reparti chiusi o accorpati.
A questi tagli aggiungiamoci le truffe scoperte dalla Guardia di Finanza dall'inizio 2013 che ammontano a 1.5 MLD in tutta Italia,solo il Comando provinciale di Bologna ha segnalato all'autorità giudiziaria sperperi e malagestio di denaro pubblico per complessivi 7 mln di euro.
Alla luce della spending review e delle truffe al SSN Le chiedo perchè tagliate i servizi, ma non tagliate le inefficienze?
Perchè non si agisce energicamente sulle truffe,non si licenziano i direttori generali incapaci, ma anzi, si premiano economicamente tutti i 48 Direttori (generali,amministrativi e sanitari),indipendentemente da una adeguata valutazione meritocratica,con un premio totale aggiuntivo di produttività che, per il solo 2012, ammontava a circa 1 milione di euro ?
Nel 2013 e 2014 i diversi sindacati medici tra cui l'ANAAO Assomed,di cui è stato presidente l'attuale Assessore Regionale alla Sanità Lusenti, hanno ripetutamente denunciato che, a fronte di tagli ai posti letto ed al personale sanitario,le prestazioni verranno ridotte, si allungheranno le liste di attesa, aumenteranno i turni stressanti per gli operatori sanitari e la qualità del servizio sanitario regionale non potrà più essere garantita .
Lei cita il diritto alla salute,come previsto dall'art. 32 della Costituzione, ma io Le chiedo come garantirlo, quando tagliare è diventato il dictat dei vari governi che si sono succeduti e quando 1 milione di ore di lavoro straordinario del personale medico non vengono pagate ?
Perchè, gent.mo Donini la Direttiva UE 2003/88 non è stata recepita riguardo ai turni di lavoro massacranti dei dirigenti medici italiani? Secondo quanto sancito dall'Europa i medici dovrebbero espletare un massimo di 48 ore di lavoro settimanale che ,attualmente, sono diventate 60 o addirittura 70, per coprire le carenze di organico, legate al blocco del turn-over.
Lei saprà sicuramente che i medici dovrebbero godere di un riposo settimanale di 24 ore,ma ciò viene costantemente disatteso e ci vediamo privati di una garanzia riconosciuta a tutti i lavoratori del pubblico impiego italiani ed in questo modo viene danneggiata sia, la salute del camice bianco che la salute del paziente stesso!
Lei,caro Donini, si farebbe operare da un chirurgo stanco?
Cittadinanza-attiva ha realizzato un sondaggio tra maggio e giugno 2014 tra 1.438 professionisti della salute,da cui emerge che per l'82,3% dei chirurghi i tagli previsti impattano molto sul proprio operato quotidiano ed il 72% conferma che c'è una vera e propria riduzione della qualità dei servizi,con un 61,7% che denuncia un marcato aumento dei rischi per la sicurezza. Quindi i tagli eseguiti con l'accetta comportano gravi danni al Sistema sanitario e decretano la fine dell'Universalità del SSN e lo dimostra il fatto che il 55% degli assistiti ha pagato da sé le visite e le analisi.
Ribadisco che la spesa sanitaria pubblica non è un lusso ed i tagli non devono essere applicati indiscriminativamente colpendo le Regioni virtuose, altrimenti si mette a rischio la sicurezza stessa del paziente.
Dove sono andati a finire i costi standard in Sanità, Segretario Donini?
Al Governo ci siete Voi; con l'applicazione dei costi standard si risparmiarebbero 17 MLD di euro .
E’ intollerabile che un antibiotico come la Levofloxacina costi 80 cent.in Emilia e 3 euro e 22 cent.in Campania,cioè un 302,5% in più.
E' scandaloso che una Asl paghi l'inserto in polietilene di una protesi d'anca 284 euro in Veneto e 2.500 in Campania. Iniziate ad istituire una centrale unica per gli acquisti ed applicate obbligatoriamente i costi standard su tutto il territorio nazionale.
Perché non applicate la digitalizzazione e la tecnologia informatica nella comunicazione sanitaria che ci consentirebbe di risparmiare 7 Miliardi in 5 anni,
Gent.mo Donini, Le chiedo perchè gli emiliani devono tagliare i servizi,quando la Sicilia, spende ben 760 Mln di euro per 17.995 dipendenti, senza contare i 24.880 forestali e lavoratori socialmente utili, mentre l' Emilia spende 58 milioni (fonte Emilia-Romagna 10/07/2013:dati personale a tempo indeterminato 2012 )a fronte di circa 3.011 dipendenti regionali? Applicando il modello emiliano,lombardo e veneto a tutte le regioni italiane, risparmieremmo circa 20 miliardi all'anno,senza bisogno di tagliare i servizi".
"Lettera aperta al numero uno del PD bolognese Donini 22 settembre (art. Carlino Bologna del 21/09/2014 : Basta tagli alla rete ospedaliera ed alle liste d'attesa interminabili.)
Gent.mo Segretario Donini le scrivo in qualità di addetto ai lavori che nella Sanità ci lavora da 32 anni.
Lei ha asserito in una intervista: Basta tagli alla rete ospedaliera ed alle liste d'attesa interminabili.
Bene, io Le chiedo come conciliamo le due cose? Atteniamoci ai dati certi.
Nel 2013-2014 : 33 mld di euro in meno per la sanità italiana rispetto al fabbisogno effettivo; 260 mln in meno solo per l' Emilia-Romagna.
In Italia,tra il 2009 ed il 2012 sono stati cancellati 20.685 posti letto.
Nel 2013 si sono tagliati 2.007 Pl in Emilia-Romagna, 300 solo a Bologna,con decine di Reparti chiusi o accorpati.
A questi tagli aggiungiamoci le truffe scoperte dalla Guardia di Finanza dall'inizio 2013 che ammontano a 1.5 MLD in tutta Italia,solo il Comando provinciale di Bologna ha segnalato all'autorità giudiziaria sperperi e malagestio di denaro pubblico per complessivi 7 mln di euro.
Alla luce della spending review e delle truffe al SSN Le chiedo perchè tagliate i servizi, ma non tagliate le inefficienze?
Perchè non si agisce energicamente sulle truffe,non si licenziano i direttori generali incapaci, ma anzi, si premiano economicamente tutti i 48 Direttori (generali,amministrativi e sanitari),indipendentemente da una adeguata valutazione meritocratica,con un premio totale aggiuntivo di produttività che, per il solo 2012, ammontava a circa 1 milione di euro ?
Nel 2013 e 2014 i diversi sindacati medici tra cui l'ANAAO Assomed,di cui è stato presidente l'attuale Assessore Regionale alla Sanità Lusenti, hanno ripetutamente denunciato che, a fronte di tagli ai posti letto ed al personale sanitario,le prestazioni verranno ridotte, si allungheranno le liste di attesa, aumenteranno i turni stressanti per gli operatori sanitari e la qualità del servizio sanitario regionale non potrà più essere garantita .
Lei cita il diritto alla salute,come previsto dall'art. 32 della Costituzione, ma io Le chiedo come garantirlo, quando tagliare è diventato il dictat dei vari governi che si sono succeduti e quando 1 milione di ore di lavoro straordinario del personale medico non vengono pagate ?
Perchè, gent.mo Donini la Direttiva UE 2003/88 non è stata recepita riguardo ai turni di lavoro massacranti dei dirigenti medici italiani? Secondo quanto sancito dall'Europa i medici dovrebbero espletare un massimo di 48 ore di lavoro settimanale che ,attualmente, sono diventate 60 o addirittura 70, per coprire le carenze di organico, legate al blocco del turn-over.
Lei saprà sicuramente che i medici dovrebbero godere di un riposo settimanale di 24 ore,ma ciò viene costantemente disatteso e ci vediamo privati di una garanzia riconosciuta a tutti i lavoratori del pubblico impiego italiani ed in questo modo viene danneggiata sia, la salute del camice bianco che la salute del paziente stesso!
Lei,caro Donini, si farebbe operare da un chirurgo stanco?
Cittadinanza-attiva ha realizzato un sondaggio tra maggio e giugno 2014 tra 1.438 professionisti della salute,da cui emerge che per l'82,3% dei chirurghi i tagli previsti impattano molto sul proprio operato quotidiano ed il 72% conferma che c'è una vera e propria riduzione della qualità dei servizi,con un 61,7% che denuncia un marcato aumento dei rischi per la sicurezza. Quindi i tagli eseguiti con l'accetta comportano gravi danni al Sistema sanitario e decretano la fine dell'Universalità del SSN e lo dimostra il fatto che il 55% degli assistiti ha pagato da sé le visite e le analisi.
Ribadisco che la spesa sanitaria pubblica non è un lusso ed i tagli non devono essere applicati indiscriminativamente colpendo le Regioni virtuose, altrimenti si mette a rischio la sicurezza stessa del paziente.
Dove sono andati a finire i costi standard in Sanità, Segretario Donini?
Al Governo ci siete Voi; con l'applicazione dei costi standard si risparmiarebbero 17 MLD di euro .
E’ intollerabile che un antibiotico come la Levofloxacina costi 80 cent.in Emilia e 3 euro e 22 cent.in Campania,cioè un 302,5% in più.
E' scandaloso che una Asl paghi l'inserto in polietilene di una protesi d'anca 284 euro in Veneto e 2.500 in Campania. Iniziate ad istituire una centrale unica per gli acquisti ed applicate obbligatoriamente i costi standard su tutto il territorio nazionale.
Perché non applicate la digitalizzazione e la tecnologia informatica nella comunicazione sanitaria che ci consentirebbe di risparmiare 7 Miliardi in 5 anni,
Gent.mo Donini, Le chiedo perchè gli emiliani devono tagliare i servizi,quando la Sicilia, spende ben 760 Mln di euro per 17.995 dipendenti, senza contare i 24.880 forestali e lavoratori socialmente utili, mentre l' Emilia spende 58 milioni (fonte Emilia-Romagna 10/07/2013:dati personale a tempo indeterminato 2012 )a fronte di circa 3.011 dipendenti regionali? Applicando il modello emiliano,lombardo e veneto a tutte le regioni italiane, risparmieremmo circa 20 miliardi all'anno,senza bisogno di tagliare i servizi".
A cura di
Piazza Maggiore, 6