CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'APERTURA DELLA PRESIDENTE LEMBI SUL CASO CARAMAZZA


Si trasmette l'intervento d'apertura della presidente Simona Lembi sulla sentenza riguardante il caso Caramazza:

"Signori consiglieri e signore consigliere, abbiamo tutti avuto notizia della sentenza di condanna nel delitto di Silvia Caramazz...

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Si trasmette l'intervento d'apertura della presidente Simona Lembi sulla sentenza riguardante il caso Caramazza:

"Signori consiglieri e signore consigliere, abbiamo tutti avuto notizia della sentenza di condanna nel delitto di Silvia Caramazza, non è ovviamente mia intenzione entrare nel merito di quella vicenda su cui più volte si è espresso il Consiglio comunale, su cui sono note le mie e complessivamente le nostre attenzioni istituzionali sul più ampio fenomeno della violenza contro le donne fino al femminicidio. Voglio però ricordare in apertura di questo consiglio comunale, questo si, che, fin da subito, è stata chiara la volontà del Comune di Bologna, a partire da un intendimento unanime del Consiglio comunale, di costituirsi parte civile in quel processo, sopratutto per ribadire il proprio operato a tutela delle persone, a tutela dei loro diritti fondamentali sanciti dai nostri scopi ideali a partire dallo Statuto, e nelle pratiche e cioè nelle singole azioni amministrative di questo Comune.
Ricorderemo tutti che la Corte di Cassazione, abbastanza recentemente, ha riconosciuto la possibilità per gli Enti Locali di costituirsi parte civile in questo tipo di reati. Si è trattato per noi, in questo caso, della prima volta in cui il Comune di Bologna ha deciso di costituirsi parte civile in un processo per femminicidio e lo ha fatto, voglio ribadirlo, in seguito ad una forte indicazione del Consiglio comunale che, in tal senso, si è espresso in modo unanime.
L'imputato principale del delitto Caramazza è stato condannato a 30 anni per omicidio volontario con l'aggravante di stalking, voglio però sottolineare il fatto che la sentenza abbia confermato che l'omicidio sia “maturato in ambiente persecutorio”, ma c'è una cosa che certo interesserà di più il Consiglio comunale e più in generale l'Amministrazione comunale, cioè il fatto che il Gup ha riconosciuto una provvisionale di 20.000 euro per ciascun parente e 10.000 euro tanto per l'UDI che per il Comune di Bologna che si sono costituiti parte civile.
Io non voglio esprimere opinioni sulla somma stabilita, non è questione di nostro interesse, voglio però ribadire, come è stato già dichiarato dal Sindaco, e richiesto dal Consiglio comunale che questa somma verrà utilizzata a sostegno delle politiche contro la violenza di genere, come ha dichiarato il Sindaco quindi “la lotta contro la violenza alle donne è la lotta di tutta la nostra città”.
Quello che invece voglio sottolineare, questo si, è che per la prima volta a mia conoscenza, o se non è la prima è sicuramente una delle primissime volte in Italia, è stato riconosciuto e quantificato un danno all'Amministrazione locale, senza bisogno di demandare la definizione a ulteriori cause e stabilendone subito l'ammontare. E' un dato innovativo, che, a nostra conoscenza, non ha precedenti, e che riconosce a mio parere gli sforzi del Comune di Bologna contro la violenza alle donne e le scelte che questa Amministrazione ha promosso nel confermare e, per quanto possibile, incrementare gli interventi a sostengo delle politiche contro la violenza di genere".
Mi sentivo in dovere di aprire questo consiglio comunale su questo fatto essendo stata la scelta del Consiglio comunale unanime nel richeidere la costituzione del Comune parte civile in quel procedimento".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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