QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA QUESTIONE DELLE OCCUPAZIONI ABUSIVE IN CITTA'


L'assessore alla Legalità Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri comunali Mirka Cocconcelli (Lega Nord) e Daniele Carella, (Forza Italia) in merito alla questione delle occupazioni abusiv...

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L'assessore alla Legalità Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri comunali Mirka Cocconcelli (Lega Nord) e Daniele Carella, (Forza Italia) in merito alla questione delle occupazioni abusive in città

La domanda della consigliera comunale Mirka Cocconcelli (Lega Nord)

Con riferimento agli ennesimi casi di occupazione abusiva a Bologna, così come denunciato dalla stampa odierna, (Resto del Carlino, Repubblica.it, Corrieredibologna.it del 30/09/14)
Si chiede al signor sindaco:
  • il proprio pensiero rispetto a questo nuovo fenomeno, che a quanto pare sta prendendo piede.
  • se non ritenga tale situazione "Argomento Prioritario" di cui discutere in occasione del prossimo tavolo sulla "Sicurezza" alla presenza di tutte le Autorità competenti.
  • quali misure il Comune intenda adottare per contrastare il protrarsi di comportamenti illegali e, in questo caso, mi riferisco sia agli occupanti che ai "supporter" che "procurano" le abitazioni e gestiscono i traslochi.

La domanda del consigliere comunale Daniele Carella, (Forza Italia)

Constatato il reiterarsi delle occupazioni abusive in città, afferenti Immobili di Proprietà Comunale, così come descritte dalla stampa locale, (Corriere di Bologna, Il Resto del Carlino Bologna, La Repubblica Bologna del 01/10/2014) in merito alla ipotesi che gli occupanti, per altro ben conosciuti, siano informati tempestivamente da qualcuno facente parte della Macchina Pubblica e loro complice, chiede all' Amministrazione:
  • se non ritenga di dover fin da ora annunciare chiaramente, che quando verrà individuato il responsabile,  egli, non solo venga denunciato, ma la stessa Amministrazione si costituisca parte civile nella inevitabile susseguente azione giudiziaria, a difesa e tutela di tutti quei cittadini che stanno alle regole e riempiono le liste di attesa per l'assegnazione.
La risposta dell'assessore Nadia Monti:

"Gentili Consiglieri,
vi confermo che a questa Amministrazione non risulta ad oggi che occupanti vengano informati da nuclei o uffici interni all'Amministrazione stessa. Dovesse mai presentarsi questo fenomeno è chiaro che colui che informa sia interno o esterno all’Amministrazione pubblica commette un reato disciplinato dal codice penale, reati che prevedono condanne alla reclusione. Nel caso il Comune venisse a conoscenza di tale situazioni prenderà tutti i provvedimento in merito nel rispetto dei cittadini e dei lavoratori stessi. Invito chiunque fosse in possesso di informazioni in merito a possibili gravi atteggiamenti da parte di lavoratori di questo ente di recarsi quanto prima a denunciarle alle autorità preposte. Trattandosi di reati, il consiglio comunale non può e non deve sostituirsi né alle indagini né al giudizio. Per quanto riguarda la priorità di tale situazione, confermo alla consigliera Cocconcelli, e le garantisco, che è già argomento prioritario di cui discutiamo in occasione dei tavoli sulla Sicurezza alla presenza di tutte le Autorità competenti. Ora, per quanto riguarda l'appartamento sito in via Pirandello 45, si precisa che l'unità abitativa era sfitta dall'8 settembre per mobilità del precedente assegnatario. L'appartamento era in carico all'impresa per i ripristini. Per quanto riguarda l'unità abitativa di via Mascarella 98 l'immobile era inserito nel piano vendita il cui bando è attualmente in essere. E per entrambi le occupazioni il Comune ha proceduto a presentare querela con richiesta di sgombero immediato.

Sul tema occupazione, più in generale, è chiaro anche dalle interviste e dalle prese di posizione di questi giorni che l'Amministrazione intenda procedere con lo sgombero di tutte quelle situazioni di illegalità presenti sul territorio cittadino. Deve essere altresì chiaro che l'Amministrazione comunale non può sostituirsi alla magistratura e alle forze di polizia nella definizione di quelle regole che governano la repressione di fenomeni di illegalità. In ogni occasione di tavolo ma anche direttamente ai massimi esponenti delle istituzioni interessate, l'Amministrazione ha chiesto l'accelerazione sui tempi di intervento e una maggior coesione tra le parti. Come più volte dichiarato l'Amministrazione intende perseguire tutte le occupazioni sui propri immobili in quanto tali azioni ledono il diritto alla casa dei cittadini che hanno presentato regolare domanda per l'ERP. L'Amministrazione ha fermamente condannato quest'atto giudicandolo
deplorevole come altri che si sono verificati negli ultimi tempi e ogni occupazione in edifici di nostra proprietà o proprietà Acer è stata denunciata. Vi riporto dei dati: da gennaio ad oggi sono stati compiuti complessivamente 61 sgomberi: 36 sgomberi da parte del Corpo di Polizia Municipale in autonomie e 25 che la Polizia Municipale ha svolto congiuntamente ad altre forze di polizia.

Il Comune di Bologna non può ammettere che la violazione della legalità, rappresentata dalle occupazioni abusive di immobili di proprietà pubblica o privata, possa rappresentare una soluzione alla difficoltà di accesso ad un alloggio da parte di determinate fasce
di popolazione e le occupazioni stesse non possono diventare terreno di incontro con le istituzioni.
Il Comune di Bologna intende dunque proseguire nell'azione di contrasto al fenomeno delle occupazioni abusive, in qualsiasi forma esse si manifestino. Ciò nondimeno alcune occupazioni attualmente in atto anche nella nostra città, che hanno toccato patrimoni pubblici e privati inutilizzati, hanno certamente lanciato il segnale importantissimo del grande disagio che sta crescendo e il cambiamento che dobbiamo sapere interpretare ed aggredire. Nello stesso tempo, come ho già sottolineato, queste non possono essere la modalità con cui l'Amministrazione comunale facilita e/o avvalla la risoluzione del tema sfratti.
Come Amministrazione stiamo lavorando insieme alle Forze dell'ordine per arginare a Bologna questi fenomeni, tenendo ben presente qualsiasi diritto alla protesta sancito dalla costituzione, ma che quando sfocia in azioni fuorilegge di qualsiasi tipo, non si può e non si deve tollerare o stigmatizzare certi comportamenti. L'Amministrazione comunale, in accordo con le altre istituzioni civili e militari presenti al tavolo per la sicurezza e l'ordine pubblico, fa costantemente il suo dovere nel segnalare e nel denunciare ogni forma di prevaricazione e violenza, da qualsiasi parte queste vengano, attenta al proprio ruolo di guida e di indirizzo politico della città e non di repressione o di giudizio, che spettano ad altri soggetti.

Parallelamente a ciò è stato avviato un percorso nuovo e sperimentale dove, le diverse competenze, sono state messe in rete e condiviso fin dall'inizio un percorso lineare e strutturato. Passo dopo passo con le Forze di Polizia territoriali (Commissariato di
Polizia - Stazione Carabinieri) e Polizia Municipale, attivando in termini di messa in sicurezza delle aeree soggette ad occupazione/invasione di edifici/terreni, interventi anche a carattere di prevenzione situazionale a garanzia di mantenere le aree libere dopo l'intervento di sgombero. Nello specifico, attraverso tavoli tecnico/operativi, abbiamo coinvolto anche le proprietà di immobili e terreni attualmente in disuso oggetti di occupazioni, si sono adottate misure come, ad esempio, rimozione di tutte le strutture abusive; interdizione con chiusure in muratura di parte dell'edificio; bonifica ambientale relativa sia alla rimozione dei rifiuti ma, anche, eliminazione di tutte quelle barriere vegetali che hanno e avrebbero costituito nuovi anfratti vegetali; derattizzazione generale di tutte le aree; ripristino, laddove necessario, di recinzione perimetrale.

Trattasi di interventi di particolare complessità, che comportano, oltre all’allontanamento dei soggetti abusivamente insediati negli immobili, l’espletamento delle conseguenti attività di polizia giudiziaria (denunce, arresti, eventuali sequestri) e la collaborazione a tutte le altre iniziative ad essi correlate (riqualificazioni, demolizione di eventuali manufatti, assistenza a persone in condizioni sociali difficoltose, minorenni). La situazione abitativa nell'ambito del Comune di Bologna e dell’Area Metropolitana, come nel resto del Paese, presenta elementi di crescente criticità generati principalmente dagli effetti della lunga e perdurante crisi economica. In questo quadro è necessario accorgersi che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio terremoto sociale che, oltre a lasciare centinaia di famiglie senza protezione abitativa, può provocare un cambiamento di medio-lungo periodo, poiché, come accennato, intacca il senso collettivo di sicurezza e la coesione sociale. L'insieme di questi fattori può ulteriormente accentuare gli elementi di criticità sociale del contesto urbano, manifestandosi in forma pressante sul fronte della condizione abitativa. Bologna non è assolutamente ancora travolta dai numeri drammatici di altre città, ma è chiaro che il fenomeno si è rivolto in particolare al cosiddetto dismesso non presidiato, ovvero immobili in condizioni abitative non idonee e accettabili, si sta rivelando particolarmente grave.

Come ho detto è chiaro che l'Amministrazione continuerà a procedere allo sgombero di tutte quelle situazioni di illegalità che sono presenti, a segnalare alle forze dell'ordine preposte e invita tutti i colori che sono in possesso di informazioni che possono essere preludio di azioni o reati che sono perseguiti dal codice penale, e che fanno riferimento al favoreggiamento di questi casi, a segnalarli alle autorità competenti così come farà l'Amministrazione comunale nel caso in cui si troverà di fronte a questi episodi".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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