QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL DIRITTO ALLO STUDIO
L'assessore alla Scuola Marilena Pillati, ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda di attualità del consigliere comunale Mirco Pieralisi (Con Amelia per Bologna con Vendola) in merito alla questione del Diritto allo studio dei cittadi...
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L'assessore alla Scuola Marilena Pillati, ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda di attualità del consigliere comunale Mirco Pieralisi (Con Amelia per Bologna con Vendola) in merito alla questione del Diritto allo studio dei cittadini migranti
La domanda del consigliere comunale Mirco Pieralisi (Con Amelia per Bologna con Vendola):
alla luce delle notizie (Repubblica Bologna 01/10/14) che riguardano il mancato inserimento di alunni migranti nelle scuole bolognesi e delle previsioni riguardo ai prossimi arrivi, si richiede quali iniziative l'Amministrazione , per quanto attiene alla sua specifica competenza, stia intraprendendo per garantire il diritto allo studio.
La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:
"Grazie Presidente,
gentile consigliere, lei lo sa e lo ha anche sottolineato, il tema dell'integrazione scolastica dei minori è uno degli obiettivi prioritari del Comune di Bologna, perché la scuola è un diritto di tutte le persone presenti sul territorio nazionale e da anni il Comune mette in campo risorse e interventi tesi a realizzare le pari opportunità di istruzione.
Tra questi, in un quadro di collaborazione e sostegno agli Istituti Comprensivi e alle direzioni didattiche, voglio ricordare gli interventi educativi rivolti ai minori di origine straniera,quali l'insegnamento della lingua italiana e altre attività laboratoriali rivolte a bambini e ragazzi stranieri nelle scuole primarie e secondarie di I grado, oltre agli interventi di mediazione culturale che coinvolgono anche le famiglie.
Gli alunni con cittadinanza non italiana sappiamo sono una componente rilevante nella realtà scolastica cittadina e il numero piuttosto rilevante di minori in età scolare attesi in corso d'anno -a seguito dei ricongiungimenti familiari - richiede una particolare attenzione per garantire in tempi brevi l'inserimento scolastico, oltre che una equilibrata distribuzione degli alunni tra le classi.
Lo ha ricordato lei stesso, proprio per questo è stato costituito presso l'Ufficio scolastico regionale un gruppo di lavoro misto, composto da rappresentanti dell'Ufficio IX - Ambito Territoriale della Provincia di Bologna, dei Dirigenti Scolastici e del Comune di Bologna per individuare le modalità più idonee per migliorare il processo delle iscrizioni e dell'inserimento degli alunni stranieri nelle scuole del primo ciclo d'istruzione. Il Comune ha aderito e ha sottoscritto un protocollo di intesa relativo alle modalità organizzative di gestione coordinata delle iscrizioni, per un proficuo inserimento degli alunni di lingua non italiana provenienti da altri paesi nelle scuole del primo ciclo di istruzione di Bologna. Tale protocollo rappresenta una base di partenza e un presupposto organizzativo per la condivisione di linee comuni per l'accoglienza degli alunni stranieri, con l'obiettivo, in sintesi, di pianificare e definire le prassi di carattere organizzativo, amministrativo, comunicativo, educativo-didattiche utili per il proficuo inserimento degli alunni di lingua non italiana.
L’obiettivo di questa modalità organizzativa è quello di rendere più efficace non solo il processo di inserimento, ma ancor prima le valutazioni relative alla individuazione della scuola in cui è possibile effettuare l’iscrizione. E’ evidente, però, che questa organizzazione da sola non basta ad affrontare una questione così complessa come quella dell'inserimento degli studenti stranieri: devono essere messi in campo altri strumenti e risorse. Certamente in questo modo si evita che la famiglia si trovi, come talvolta purtroppo è accaduto, a vagare da una scuola all’ altra per cercare un posto per il proprio bambino. Oggi è una scuola che se ne fa carico. E già questo – consentitemi di dirlo – è un primo importante risultato.
Le scuole polo dispongono, proprio grazie a questo progetto, di uno strumento informatico per la raccolta dei dati delle iscrizioni in tutti gli istituti scolastici, che dovrebbe essere aggiornata settimanalmente, e che consente loro di monitorare la composizione delle classi ed il numero degli iscritti. In questo modo sono in grado di conoscere sempre la disponibilità di posti nelle altre scuole che afferiscono al proprio polo.
Come però ho già detto, questo non è sufficiente e il Comune e l’Amministrazione statale, in primis l’Ufficio scolastico regionale e la Scuola devono collaborare, facendo ciascuno quanto di propria competenza. Il Comune ha responsabilità degli spazi e deve quindi fare un'attenta programmazione che tenga conto dei bambini residenti, ma anche dei prevedibili nuovi arrivi.
Ma, nella fase di iscrizione e formazione delle classi, la responsabilità passa alle singole istituzioni scolastiche statali e all'ufficio scolastico a cui spetta la responsabilità dell'assegnazione del personale. E' fondamentale la programmazione degli organici e la formazione delle classi.
Abbiamo visto, però,e ne abbiamo parlato anche in quest'aula, che non è facile governare e orientare i flussi di utenza e, dunque, garantire un numero di classi e una distribuzione che consentano fin da subito di avere posti disponibili adeguatamente distribuiti nelle tante scuole della città, in grado poi di accogliere i nuovi arrivi in corso d’anno. Lo abbiamo detto anche in quest'aula, le scelte delle famiglie non hanno sempre privilegiato la territorialità, e questo ha creato forti pressioni della domanda in alcuni plessi e lo svuotamento in altri territori che ha comportato la mancata formazione di classi che invece gli spazi avrebbero consentito.
Per quanto riguarda gli edifici scolastici, che sono una specifica competenza del Comune, abbiamo in alcuni casi, già nella fase precedente le iscrizioni, affiancato le scuole nelle valutazioni sulla gestione degli spazi, nel rispetto degli standard di riferimento e della funzionalità degli stessi. Ovviamente nel fare questo è stato necessario tenere conto delle caratteristiche strutturali degli edifici. In prospettiva non c’è dubbio che il Comune di Bologna debba mettere in campo nuove strutture o ampliare gli spazi di alcune delle scuole esistenti. Vi sono interventi già programmati e ieri in Commissione consiliare abbiamo proprio parlato di questo. Voglio però ricordare, che già diverse scuole della città consentono, per gli spazi già a disposizione, di attivare classi in più, come Jacopo della Quercia a San Vitale, le Guinizelli nel centro città, le Zappa a Navile, le Zanotti a Reno.
In prospettiva, dunque, è indispensabile che in fase di autorizzazione delle classi si tengano i numeri degli alunni adeguatamente più bassi, favorendo qualche sdoppiamento, almeno in alcune zone della città e ovviamente dove gli spazi lo consentono, in modo da accogliere i successivi inserimenti in corso d'anno.
Voglio però ora fare riferimento alla questione specifica che ha riguardato l'inizio di questo anno scolastico e cioè voglio ricordare che le scuole Polo hanno gestito e inserito circa 90 bambini che sono arrivati nella nostra città nel corso dell'estate. Il dato relativo ai 77 nuovi ingressi di cui parla la stampa è una previsione sulla base delle domande di ricongiungimento presentate, alcune anche molti mesi fa alla Prefettura. L’ inserimento di questi alunni, quando arriveranno, dovrà essere gestito e il Comune sicuramente farà la sua parte, come sono certa, faranno le scuole e l’ Ufficio scolastico regionale. Colgo l'occasione per informarvi che la prossima settimana ci incontreremo per fare il punto, per valutare tutti gli strumenti da mettere in campo, ma voglio sottolineare che in questi mesi i contatti sono stati costanti e non è mai mancato il sostegno e la collaborazione di questa Amministrazione. So che l’ Ufficio scolastico regionale ha valutato l’attribuzione di risorse aggiuntive di organico per supportare le situazioni in cui sono avvenuti più inserimenti. E sono state già individuate le situazioni dove questi interventi di personale aggiuntivo sono necessari. Grazie"
La domanda del consigliere comunale Mirco Pieralisi (Con Amelia per Bologna con Vendola):
alla luce delle notizie (Repubblica Bologna 01/10/14) che riguardano il mancato inserimento di alunni migranti nelle scuole bolognesi e delle previsioni riguardo ai prossimi arrivi, si richiede quali iniziative l'Amministrazione , per quanto attiene alla sua specifica competenza, stia intraprendendo per garantire il diritto allo studio.
La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:
"Grazie Presidente,
gentile consigliere, lei lo sa e lo ha anche sottolineato, il tema dell'integrazione scolastica dei minori è uno degli obiettivi prioritari del Comune di Bologna, perché la scuola è un diritto di tutte le persone presenti sul territorio nazionale e da anni il Comune mette in campo risorse e interventi tesi a realizzare le pari opportunità di istruzione.
Tra questi, in un quadro di collaborazione e sostegno agli Istituti Comprensivi e alle direzioni didattiche, voglio ricordare gli interventi educativi rivolti ai minori di origine straniera,quali l'insegnamento della lingua italiana e altre attività laboratoriali rivolte a bambini e ragazzi stranieri nelle scuole primarie e secondarie di I grado, oltre agli interventi di mediazione culturale che coinvolgono anche le famiglie.
Gli alunni con cittadinanza non italiana sappiamo sono una componente rilevante nella realtà scolastica cittadina e il numero piuttosto rilevante di minori in età scolare attesi in corso d'anno -a seguito dei ricongiungimenti familiari - richiede una particolare attenzione per garantire in tempi brevi l'inserimento scolastico, oltre che una equilibrata distribuzione degli alunni tra le classi.
Lo ha ricordato lei stesso, proprio per questo è stato costituito presso l'Ufficio scolastico regionale un gruppo di lavoro misto, composto da rappresentanti dell'Ufficio IX - Ambito Territoriale della Provincia di Bologna, dei Dirigenti Scolastici e del Comune di Bologna per individuare le modalità più idonee per migliorare il processo delle iscrizioni e dell'inserimento degli alunni stranieri nelle scuole del primo ciclo d'istruzione. Il Comune ha aderito e ha sottoscritto un protocollo di intesa relativo alle modalità organizzative di gestione coordinata delle iscrizioni, per un proficuo inserimento degli alunni di lingua non italiana provenienti da altri paesi nelle scuole del primo ciclo di istruzione di Bologna. Tale protocollo rappresenta una base di partenza e un presupposto organizzativo per la condivisione di linee comuni per l'accoglienza degli alunni stranieri, con l'obiettivo, in sintesi, di pianificare e definire le prassi di carattere organizzativo, amministrativo, comunicativo, educativo-didattiche utili per il proficuo inserimento degli alunni di lingua non italiana.
L’obiettivo di questa modalità organizzativa è quello di rendere più efficace non solo il processo di inserimento, ma ancor prima le valutazioni relative alla individuazione della scuola in cui è possibile effettuare l’iscrizione. E’ evidente, però, che questa organizzazione da sola non basta ad affrontare una questione così complessa come quella dell'inserimento degli studenti stranieri: devono essere messi in campo altri strumenti e risorse. Certamente in questo modo si evita che la famiglia si trovi, come talvolta purtroppo è accaduto, a vagare da una scuola all’ altra per cercare un posto per il proprio bambino. Oggi è una scuola che se ne fa carico. E già questo – consentitemi di dirlo – è un primo importante risultato.
Le scuole polo dispongono, proprio grazie a questo progetto, di uno strumento informatico per la raccolta dei dati delle iscrizioni in tutti gli istituti scolastici, che dovrebbe essere aggiornata settimanalmente, e che consente loro di monitorare la composizione delle classi ed il numero degli iscritti. In questo modo sono in grado di conoscere sempre la disponibilità di posti nelle altre scuole che afferiscono al proprio polo.
Come però ho già detto, questo non è sufficiente e il Comune e l’Amministrazione statale, in primis l’Ufficio scolastico regionale e la Scuola devono collaborare, facendo ciascuno quanto di propria competenza. Il Comune ha responsabilità degli spazi e deve quindi fare un'attenta programmazione che tenga conto dei bambini residenti, ma anche dei prevedibili nuovi arrivi.
Ma, nella fase di iscrizione e formazione delle classi, la responsabilità passa alle singole istituzioni scolastiche statali e all'ufficio scolastico a cui spetta la responsabilità dell'assegnazione del personale. E' fondamentale la programmazione degli organici e la formazione delle classi.
Abbiamo visto, però,e ne abbiamo parlato anche in quest'aula, che non è facile governare e orientare i flussi di utenza e, dunque, garantire un numero di classi e una distribuzione che consentano fin da subito di avere posti disponibili adeguatamente distribuiti nelle tante scuole della città, in grado poi di accogliere i nuovi arrivi in corso d’anno. Lo abbiamo detto anche in quest'aula, le scelte delle famiglie non hanno sempre privilegiato la territorialità, e questo ha creato forti pressioni della domanda in alcuni plessi e lo svuotamento in altri territori che ha comportato la mancata formazione di classi che invece gli spazi avrebbero consentito.
Per quanto riguarda gli edifici scolastici, che sono una specifica competenza del Comune, abbiamo in alcuni casi, già nella fase precedente le iscrizioni, affiancato le scuole nelle valutazioni sulla gestione degli spazi, nel rispetto degli standard di riferimento e della funzionalità degli stessi. Ovviamente nel fare questo è stato necessario tenere conto delle caratteristiche strutturali degli edifici. In prospettiva non c’è dubbio che il Comune di Bologna debba mettere in campo nuove strutture o ampliare gli spazi di alcune delle scuole esistenti. Vi sono interventi già programmati e ieri in Commissione consiliare abbiamo proprio parlato di questo. Voglio però ricordare, che già diverse scuole della città consentono, per gli spazi già a disposizione, di attivare classi in più, come Jacopo della Quercia a San Vitale, le Guinizelli nel centro città, le Zappa a Navile, le Zanotti a Reno.
In prospettiva, dunque, è indispensabile che in fase di autorizzazione delle classi si tengano i numeri degli alunni adeguatamente più bassi, favorendo qualche sdoppiamento, almeno in alcune zone della città e ovviamente dove gli spazi lo consentono, in modo da accogliere i successivi inserimenti in corso d'anno.
Voglio però ora fare riferimento alla questione specifica che ha riguardato l'inizio di questo anno scolastico e cioè voglio ricordare che le scuole Polo hanno gestito e inserito circa 90 bambini che sono arrivati nella nostra città nel corso dell'estate. Il dato relativo ai 77 nuovi ingressi di cui parla la stampa è una previsione sulla base delle domande di ricongiungimento presentate, alcune anche molti mesi fa alla Prefettura. L’ inserimento di questi alunni, quando arriveranno, dovrà essere gestito e il Comune sicuramente farà la sua parte, come sono certa, faranno le scuole e l’ Ufficio scolastico regionale. Colgo l'occasione per informarvi che la prossima settimana ci incontreremo per fare il punto, per valutare tutti gli strumenti da mettere in campo, ma voglio sottolineare che in questi mesi i contatti sono stati costanti e non è mai mancato il sostegno e la collaborazione di questa Amministrazione. So che l’ Ufficio scolastico regionale ha valutato l’attribuzione di risorse aggiuntive di organico per supportare le situazioni in cui sono avvenuti più inserimenti. E sono state già individuate le situazioni dove questi interventi di personale aggiuntivo sono necessari. Grazie"
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Piazza Maggiore, 6