CONSIGLIO COMUNALE, I DIECI ANNI DELLA "CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS". L'INTERVENTO DI MARIA VACCARI PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE "GLI AMICI DI LUCA"


Di seguito l'intervento di Maria Vaccari, presidente dell'associazione "Gli amici di Luca", in occasione dei dieci anni della "Casa dei Risvegli Luca De Nigris".

"Se ripenso a questi dieci anni alla Casa dei Risvegli, mi ve...

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Di seguito l'intervento di Maria Vaccari, presidente dell'associazione "Gli amici di Luca", in occasione dei dieci anni della "Casa dei Risvegli Luca De Nigris".

"Se ripenso a questi dieci anni alla Casa dei Risvegli, mi vengono in mente tantissimi volti, quelli delle persone che hanno vissuto un periodo in quel luogo, uno spaccato multiforme di umanità: gli ospiti giovani, adulti, uomini, donne, i loro familiari, i loro bambini, gli operatori sanitari e non, i tirocinanti, i volontari. Tutte persone che lì hanno vissuto un pezzo di esperienza della loro vita, più o meno lungo, in ruoli diversi, che si sono messi in relazione reciproca, continuando poi il proprio cammino individuale di vita fuori di lì, nei loro contesti. Mi auguro che la ricchezza di questa varia “umanità” sia sempre preziosa per la caratterizzazione della Casa dei Risvegli e che l'esperienza maturata in questi anni sia capace sempre più di sviluppare una relazione “umana” tra i diversi protagonisti della sua realtà. In questa direzione, alla Casa dei Risvegli si è voluta creare “comunità”. Prima di tutto una comunità riabilitante, dando un senso ampio alla parola “riabilitazione”. Si riabilita la persona che è stata in coma grazie al lavoro dei fisioterapisti, dei logopedisti, alla stimolazione degli operatori teatrali e musicali, al supporto degli psicologi.
Si riabilita anche la famiglia, accompagnata dagli educatori attraverso un processo di “resilienza” che li porta a riacquistare fiducia nei propri mezzi, a riorganizzare il proprio contesto e a scoprire le proprie risorse. Questo percorso accanto alla famiglia viene integrato anche dal lavoro pratico degli operatori sanitari, OSS e infermieri, che hanno il compito di affiancare i familiari nell'apprendere tutto ciò che occorre per acquisire un ruolo di care-giver consapevoli ed esperti.
In secondo luogo la Casa dei Risvegli è comunità accogliente e aperta: penso alle centinaia di persone che di lì sono passate, non solo per far visita agli ospiti in cura, ma anche per partecipare ad eventi culturali di teatro, musica e cinema, a seminari di ricerca e a corsi di aggiornamento, a pranzi e feste. Una comunità viva.
In più, si è sviluppato al suo interno un ruolo di comunità educante: in questi anni sono stati numerosissimi i tirocinanti e stagisti di svariate facoltà universitarie che hanno trascorso periodi di formazione alla Casa dei Risvegli. Sono state anche molto frequenti le visite di classi di ogni ordine scolastico che hanno visitato la struttura, hanno incontrato i nostri operatori e con loro hanno fatto esperienze educative in collaborazione con gli insegnanti.
Infine, allo scopo di sviluppare la continuità della presa in carico della persona con esiti di coma per facilitarne il reinserimento nella comunità sociale di provenienza, si è costruito un processo integrato di collegamento tra le professionalità sanitarie della struttura (rappresentate dalla caposala come case-manager), quelle extrasanitarie (rappresentate dalle educatrici) e i professionisti dei team territoriali (assistenti sociali e servizi). Questo processo deve consentire di ridurre il rischio molto alto di isolamento in cui spesso si trovano le persone che, dopo il coma, il risveglio e la riabilitazione, si trovano a dover vivere fuori dalla struttura, nel rientro a domicilio, una residua disabilità più o meno grave, a dover gestire una situazione di vita molto diversa da prima del trauma, in un contesto familiare che risente delle fatiche del periodo acuto e della perdita spesso di relazioni parentali e amicali. Terminerò questo mio intervento, rappresentando in termini geometrici, come faccio con i ragazzi che incontro nelle scuole, il percorso della persona che vive un periodo di coma: la fase acuta e quella post-acuta alla Casa dei Risvegli possono essere rappresentate da un segmento, più o meno lungo; la fase successiva è una semiretta, che inizia alle dimissione dalla struttura e va all'infinito, che è tutto il resto della vita. Di questo ci dovremo occupare sempre più, noi dell'associazione Gli amici di Luca, in coordinamento con altre associazioni e con le istituzioni. Mi auguro che la passione e la lucida volontà di costruire con le quali abbiamo affrontato la straordinaria esperienza della Casa dei Risvegli, possano continuare ad agire, in sinergia con le forze migliori della nostra comunità".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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