CONSIGLIO COMUNALE, I DIECI ANNI DELLA "CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS". L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE SIMONA LEMBI
Di seguito l'intervento della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, in occasione dei dieci anni della "Casa dei Risvegli Luca De Nigris"
"Signor Sindaco, signore consigliere, signori consiglieri, gentili ospiti,
nel calend...
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Di seguito l'intervento della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, in occasione dei dieci anni della "Casa dei Risvegli Luca De Nigris"
"Signor Sindaco, signore consigliere, signori consiglieri, gentili ospiti,
nel calendario civile di questa città che il Consiglio comunale, in questo mandato in modo più evidente, ha scelto di celebrare, un posto speciale lo tiene il 10° anniversario della Casa dei Risvegli Luca de Nigris.
Quando coi capigruppo, unanimemente, abbiamo scelto di dedicare a questo compleanno l'apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, avevamo in animo di riconoscere che si tratta di una esperienza sanitaria di eccellenza che assume un grande valore sia dal punto di vista sanitario che da quello etico.
Che cosa sia la Casa dei risvegli è noto a partire dalle informazioni dell'USL e del Comune: è un luogo che a Bologna affronta le cerebrolesioni acquisite, specializzato per la fase riabilitativa delle condizioni a bassa responsività protratta, quindi sia lo Stato Vegetativo e di Minima Coscienza, e per le gravi disabilità a lento recupero.
E' una unità ospedaliera ad alta specializzazione neuroriabilitativa della Azienda AUSL di Bologna, che ne condivide le finalità con l'associazione onlus "gli amici di Luca".
Fa parte, come scritto in modo chiaro nel sito della nostra AUSL, della unità operativa complessa di medicina riabilitativa e neuroriabilitazione del Dipartimento di Emergenza della Azienda USL di Bologna.
Questa esperienza è nata nel 1998 dall'incontro tra AUSL e associazione "gli amici di Luca", La Casa dei Risvegli ha voluto sviluppare un progetto per mettere insieme competenze diverse e discipline diverse per affrontare una delle cose più delicate che il sistema sanitario fa (più complessivamente lo fa tutto il sistema pubblico) e cioè la presa in carico di persone che hanno subito gravi traumi, coinvolgendo costantemente i loro famigliari.
Si tratta, a mio parere, di una grande prova della sanità pubblica che si vuole continuare a sostenere anche in presenza dei numerosi ostacoli posti dalla congiuntura economica.
A questo aggiungo che si tratta di un esempio importante di rapporto pubblico/privato inteso sia rispetto ai vari soggetti che per e nella Casa dei Risvegli lavorano, sia inteso come un luogo che riesce ad ottenere diversi contributi economici privati.
Ho avuto modo di visitare, in questo mandato, alcune volte, la Casa dei Risvegli e voglio dire di avere trovato grandi professionalità e molta umanità.
Ed è per questo, per questo suo fare ed insieme essere, che la Casa dei Risvegli non è solo un luogo fisico, ma è un "gran bel giro di vite" come lo ha definito Bergonzoni che di quell'esperienza da sempre è testimonial.
Infine voglio sottolineare il continuo lavoro fatto dal papà e della mamma di Luca che hanno saputo trasformare un dolore privato (il più grave a mio parere), in un fatto pubblico, perché da quanto accaduto tutti potessimo imparare qualcosa e trasmettere ad altri nuove competenze per affrontare la stessa situazione cui loro si sono trovati.
Roberto Roversi, nella bella prefazione a "Storia di Luca, ragazzino di 15 anni", a cui anche il professor Canevaro ha contribuito con un bellissimo intervento, scrisse:
"Un destino che ha crepitato sul corpo e sullo spirito di Luca giovanissima creatura; ma di cui il dolore reale sopportato con autentico e, direi naturale, eroismo, si trasforma in una progressione ed elaborazione di atti minuti per la difesa dal male e per alimentare la volontà mai declinante di liberazione".
Per tutte queste ragioni, abbiamo insieme voluto condividere l'apertura di questo Consiglio comunale per celebrare un decimo compleanno che a tutti noi sta particolarmente a cuore".
"Signor Sindaco, signore consigliere, signori consiglieri, gentili ospiti,
nel calendario civile di questa città che il Consiglio comunale, in questo mandato in modo più evidente, ha scelto di celebrare, un posto speciale lo tiene il 10° anniversario della Casa dei Risvegli Luca de Nigris.
Quando coi capigruppo, unanimemente, abbiamo scelto di dedicare a questo compleanno l'apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, avevamo in animo di riconoscere che si tratta di una esperienza sanitaria di eccellenza che assume un grande valore sia dal punto di vista sanitario che da quello etico.
Che cosa sia la Casa dei risvegli è noto a partire dalle informazioni dell'USL e del Comune: è un luogo che a Bologna affronta le cerebrolesioni acquisite, specializzato per la fase riabilitativa delle condizioni a bassa responsività protratta, quindi sia lo Stato Vegetativo e di Minima Coscienza, e per le gravi disabilità a lento recupero.
E' una unità ospedaliera ad alta specializzazione neuroriabilitativa della Azienda AUSL di Bologna, che ne condivide le finalità con l'associazione onlus "gli amici di Luca".
Fa parte, come scritto in modo chiaro nel sito della nostra AUSL, della unità operativa complessa di medicina riabilitativa e neuroriabilitazione del Dipartimento di Emergenza della Azienda USL di Bologna.
Questa esperienza è nata nel 1998 dall'incontro tra AUSL e associazione "gli amici di Luca", La Casa dei Risvegli ha voluto sviluppare un progetto per mettere insieme competenze diverse e discipline diverse per affrontare una delle cose più delicate che il sistema sanitario fa (più complessivamente lo fa tutto il sistema pubblico) e cioè la presa in carico di persone che hanno subito gravi traumi, coinvolgendo costantemente i loro famigliari.
Si tratta, a mio parere, di una grande prova della sanità pubblica che si vuole continuare a sostenere anche in presenza dei numerosi ostacoli posti dalla congiuntura economica.
A questo aggiungo che si tratta di un esempio importante di rapporto pubblico/privato inteso sia rispetto ai vari soggetti che per e nella Casa dei Risvegli lavorano, sia inteso come un luogo che riesce ad ottenere diversi contributi economici privati.
Ho avuto modo di visitare, in questo mandato, alcune volte, la Casa dei Risvegli e voglio dire di avere trovato grandi professionalità e molta umanità.
Ed è per questo, per questo suo fare ed insieme essere, che la Casa dei Risvegli non è solo un luogo fisico, ma è un "gran bel giro di vite" come lo ha definito Bergonzoni che di quell'esperienza da sempre è testimonial.
Infine voglio sottolineare il continuo lavoro fatto dal papà e della mamma di Luca che hanno saputo trasformare un dolore privato (il più grave a mio parere), in un fatto pubblico, perché da quanto accaduto tutti potessimo imparare qualcosa e trasmettere ad altri nuove competenze per affrontare la stessa situazione cui loro si sono trovati.
Roberto Roversi, nella bella prefazione a "Storia di Luca, ragazzino di 15 anni", a cui anche il professor Canevaro ha contribuito con un bellissimo intervento, scrisse:
"Un destino che ha crepitato sul corpo e sullo spirito di Luca giovanissima creatura; ma di cui il dolore reale sopportato con autentico e, direi naturale, eroismo, si trasforma in una progressione ed elaborazione di atti minuti per la difesa dal male e per alimentare la volontà mai declinante di liberazione".
Per tutte queste ragioni, abbiamo insieme voluto condividere l'apertura di questo Consiglio comunale per celebrare un decimo compleanno che a tutti noi sta particolarmente a cuore".
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Piazza Maggiore, 6